Frasi e citazioni sugli Allevamenti Intensivi

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sull'allevamento di animali e in particolare sugli allevamenti intensivi per la produzione alimentare. "L'allevamento intensivo (o allevamento industriale) è una forma di allevamento di animali che utilizza tecniche industriali e scientifiche per ottenere la massima quantità di prodotto al minimo costo e utilizzando il minimo spazio, tipicamente con l'uso di appositi macchinari e farmaci veterinari". [Wikipedia]. Gli allevamenti intensivi sono molto diffusi in tutti i Paesi industrializzati, e la maggior parte dei prodotti caseari, della carne e delle uova provengono da questo tipo di allevamenti.

È evidente che gli allevamenti intensivi non hanno alcun interesse a salvaguardare il benessere psicofisico degli animali, che vengono trattati come mezzi di produzione e di arricchimento. Per tentare di diminuire lo sfruttamento intensivo degli animali sarebbero necessari provvedimenti politici e sociali su larga scala, che oggi sembrano ancora difficili da attuare. Alcuni atti concreti che è possibile mettere in atto per boicottare gli allevamenti intensivi sono stati rilevati da Peter Singer:
"Negli Stati Uniti molti noti chef, catene di alimentari ed esercizi commerciali si stanno distanziando dalle forme peggiori di costrizione negli allevamenti. Wolfgang Puck ha smesso di utilizzare carne di maiale da allevamenti dove si usano i box per le scrofe, e uova provenienti da galline allevate in batteria. Catene come Burger King, Hardee's e Carl's Jr. hanno iniziato ad acquistare carne di maiale e uova da produttori che non usano i box o le batterie. Centinaia di campus universitari in tutti gli Stati Uniti hanno smesso di comprare uova da galline allevate in batteria e, nel 2007, Compass Group, la maggiore azienda mondiale di ristorazione, ha annunciato che in futuro tutte le uova utilizzate proverranno da allevamenti senza gabbie". [Liberazione animale, 1975].
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sul rapporto tra umani e animali, sul mattatoio, il maltrattamento degli animali e l'animalismo. [I link sono in fondo alla pagina].
L'allevamento industriale non è nient'altro che l'applicazione della
tecnologia all'idea che gli animali siano mezzi per i nostri fini. (Peter Singer)
 Per me gli allevamenti intensivi sono un segno della degenerazione umana. Se tutto ciò è considerato accettabile, allora noi umani abbiamo perso ogni valore morale.
Brigitte Bardot, intervista, 2009

Le stalle e i pollai industriali non costituiscono più dei luoghi di allevamento: sono, di fatto, degli ospedali zootecnici per la produzione di latte e carne su larga scala. Gli animali non sono infatti allevati: più precisamente essi vengono intensivamente ingrassati in una condizione di patologia permanentemente controllata.
Piero Bevilacqua, La mucca è savia, 2002

Gli allevamenti animali dovranno cessare di essere ciò che essi sono in larghissima parte diventati: luoghi di pena e di inimmaginabile sofferenza per milioni di esseri viventi. Nessuna civiltà del passato era arrivata agli orrori dei nostri giorni.
Piero Bevilacqua, La mucca è savia, 2002

Il numero di coloro che rifiutano la carne aumenterebbe ancora, e più rapidamente, se la maggior parte dei consumatori fosse meglio informata sulle sofferenze (per gli animali) e sulle insidie (per l'ambiente e per la nostra salute) che la bistecca rappresenta. Basterebbe condurli all'interno di un allevamento intensivo. E bisognerebbe avere il coraggio di portarci anche i bambini delle scuole.
Michela Vittoria Brambilla, Manifesto animalista, 2012

Maiali costretti in stambugi senza luce. Galline chiuse notte e giorno nell'incubatrice. Oche inchiodate con le zampe al pavimento. Vitelli che passano dalla prigione al macello senza aver mai visto un prato. Gli ultimi animali, superstiti di una moltitudine che riempiva festosamente la terra, sono ridotti a un'eterna notte.
Francesco Burdin, Un milione di giorni, 2001

Animali programmati ai fini della produzione industriale.
Pasquale Cacchio, Frantumi, 2010

Niente distrugge il pianeta con la velocità e la precisione degli allevamenti intensivi.
Leonardo Caffo, Vegan, 2018

Oggi i polli provengono quasi tutti da allevamenti industriali, dei lager dove i poveri volatili menano una esistenza grama e miserabile, e dove sono di sicuro le malattie dovute all'alta concentrazione degli individui, o il loro disperato beccarsi reciprocamente, e non i furti della volpe, a produrre i peggiori danni.
Giorgio Celli, L'avvocato degli animali... e del cane, 2004

L’allevamento industriale, col suo commercio mondiale, è una planetaria camera di tortura: i lunghi viaggi strazianti per mare e ferrovia, le isterectomie per mettere i feti nelle incubatrici, le continue iniezioni, le fecondazioni artificiali, le nutrizioni intensive, impregnate di orrore chimico, nel buio e nella semiparalisi, per fare lombi più grassi e carni più anemiche, i terrori, le catene, le mutilazioni, ne sono i principali strumenti. L’allevamento all'aria aperta è quasi scomparso, e l’animale nasce e muore in una prigione perpetua.
Guido Ceronetti, La carta è stanca, 1976

Non mangiare carne è un'etica assoluta: per chi sia cosciente di quel che significa allevare-macellare-trafficare carni, e non è disposto ad approvare tutto, e tuttavia non si astenga, non ci sarà perdono.
Guido Ceronetti, La pazienza dell'arrostito, 1990

Siamo circondati da un'impresa di degradazione, crudeltà e sterminio che può rivaleggiare con ciò di cui è stato capace il Terzo Reich, anzi, può farlo apparire poca cosa al confronto, poiché la nostra è un'impresa senza fine, capace di autorigenerazione, pronta a mettere incessantemente al mondo conigli, topi, polli e bestiame con il solo obiettivo di ammazzarli.
John Maxwell Coetzee, La vita degli animali, 1999

Perché continuare a incoraggiare e foraggiare, con i nostri consumi, un modello che sfrutta gli animali? Il consumo di carne nella civiltà contadina era, oltre che contenuto, legato a cicli naturali e basato sul rispetto degli animali. L'allevamento intensivo di oggi è, invece, una forma di crudeltà inaccettabile: togliere la dignità ad un animale è un'alterazione grave dell'armonia cosmica.
Elio Fiorucci, intervista di Giovanni Orso, su Eco di Biella, 2012

Negli allevamenti intensivi calcolano quanto possono tenere gli animali vicino alla morte senza ucciderli. È questo il loro modello di business. A che velocità possono farli crescere, quanto possono pigiarli, quanto o quanto poco possono mangiare, quanto possono ammalarsi senza morire.
Jonathan Safran Foer, Se niente importa, 2009

Per migliaia di anni agricoltori e allevatori hanno tratto spunto dai processi naturali. L'allevamento industriale considera la natura un ostacolo da superare.
Jonathan Safran Foer, ibidem

Per quanto oscuriamo o ignoriamo questo fatto, sappiamo che l'allevamento intensivo è inumano nel senso più profondo del termine. E sappiamo che la vita che creiamo per gli esseri viventi più in nostro potere ha un'importanza profonda. La nostra reazione all'allevamento intensivo è in definitiva un test su come reagiamo all'inerme, al più remoto, al senza voce; è un test su come ci comportiamo quando nessuno ci costringe ad agire in un modo o nell'altro.
Jonathan Safran Foer, Se niente importa, 2009

Quando mangiamo carne prodotta negli allevamenti industriali viviamo, letteralmente, di corpi torturati. Sempre più, quel corpo torturato sta diventando il nostro.
Jonathan Safran Foer, ibidem

Se vogliamo sul serio mettere fine all'allevamento industriale, il minimo che possiamo fare è smettere di mandare assegni a chi commette abusi della peggior specie. Per alcuni, scegliere di evitare i prodotti provenienti da allevamenti intensivi sarà facile. Per altri sarà una decisione difficile. Per chi la ritiene una decisione difficile (mi sarei annoverato tra questi), la domanda decisiva è se ne valga la pena. Sappiamo che, perlomeno, questa scelta aiuterà a prevenire la deforestazione, a contenere il riscaldamento globale, ridurre l'inquinamento, preservare le riserve petrolifere, attenuare la pressione sull'America rurale, diminuire gli abusi sui diritti umani, migliorare la salute pubblica e contribuire a eliminare i maltrattamenti sugli animali più sistematici nella storia mondiale.
Jonathan Safran Foer, Se niente importa, 2009

La nostra generazione sa come stanno le cose. Abbiamo l'onere e l'opportunità di vivere nella fase in cui le critiche all'allevamento intensivo hanno fatto breccia nella coscienza popolare. Siamo noi quelli a cui chiederanno a buon diritto: «Tu che cos'hai fatto quando hai saputo la verità sugli animali che mangiavi?»
Jonathan Safran Foer, Se niente importa, 2009

Essere vegetariani permette di vivere meglio e risparmiare sofferenze. Gli allevamenti intensivi rappresentano oggi la principale fonte di inquinamento. Ridurre il consumo di prodotti animali farebbe bene all’ambiente e agli animali, molti dei quali sono oramai ridotti a vere e proprie macchine da carne.
Margherita Hack, su Liberazione, 2009

Dal punto di vista etico è straziante pensare a quali sofferenze sono sottoposti questi animali, vere macchine da carne, allevati per ingrassare rapidamente, per riprodursi rapidamente in condizioni di sovraffollamento, per soddisfare la gola dell'animale uomo che si crede padrone di tutte le altre specie, quando invece è possibilissimo vivere senza carne.
Margherita Hack, su La mia cucina vegetariana, 2010

La crudeltà [degli allevamenti intensivi] viene riconosciuta solo quando cessa il profitto.
Ruth Harrison, Animai Machines, 1964

Nello Stato nazionale la concezione razzista deve riuscire ad affrettare quella nobile epoca in cui gli uomini non si occuperanno più nell'allevare cani, cavalli e gatti, ma nell'elevare la condizione dell'uomo stesso; epoca che sarà per gli uni di silenziosa e saggia rinunzia, per altri di doni e sacrifici gioiosi.
Adolf Hitler, La mia battaglia, 1925/26

Quale tipo di selezione esercitata dall'uomo è responsabile di questo imbruttimento degli animali domestici? A questa domanda possiamo rispondere con una certa sicurezza. La gioia del libero movimento, il vigore corporeo e tutti i comportamenti in cui essi svolgono un ruolo importante sono comprensibilmente poco desiderabili in animali allevati per servire come cibo; invece la tendenza alla pinguedine appare desiderabile.
Konrad Lorenz, Il declino dell'uomo, 1983

Voltare le spalle alle sofferenze degli animali può essere pericoloso, perché questa indifferenza può diventare un'abitudine: a poco a poco impariamo anche troppo bene a «guardare dall'altra parte», scacciando colpevolmente la compassione anche nei casi nei quali potremmo essere d'aiuto. Dopo quanto ho detto, sarà chiaro che considero altamente meritorie le società per la protezione degli animali, e quanto io apprezzi il lavoro di tutti coloro che combattono con le parole e con l'azione il cosiddetto allevamento intensivo degli animali domestici.
Konrad Lorenz, Il declino dell'uomo, 1983

I polli, per la maggior parte di noi, sono quelli da batteria. Ovaiole infelici, galletti amburghesi (quasi pulcini), ibridi da carne nati in incubatrice (la vocazione della chioccia le galline moderne l'hanno persa per motivi squisitamente ormonali, squisitamente economici). È evidente che i polli degli allevamenti industriali soffrono: lo spazio è minimo, il fotoperiodo è sballato, la socialità distrutta. Occorrerà fare qualcosa per loro.
Danilo Mainardi, Del cane, del gatto e di altri animali, 1996

Gli allevamenti ormai sono industrie, gli animali sono «tecnologici». Gli allevatori comprano istruzioni, apparati e mangimi complessissimi, e queste nuove razze non son più ciascuna adattata al suo ambiente naturale, ma tutte a un unico, sofisticato ambiente artificiale. Producono molto, ma sono terribilmente dipendenti dalla tecnologia.
Danilo Mainardi, Del cane, del gatto e di altri animali, 1996

Una mostruosità del nostro secolo è stata la costituzione degli allevamenti intensivi e lo sviluppo di una complessa disciplina di tortura che si chiama zootecnia. Il lager zootecnico non solo ha rimosso qualsiasi senso di responsabilità umana nei confronti degli animali domestici, ma ha fatto di più: ha volutamente ignorato le loro caratteristiche di esseri senzienti. Questa attività è letteralmente un crimine legalizzato.
Roberto Marchesini, Oltre il muro, 1993

Finché possediamo animali da allevamento con lo scopo di sfruttarli per le uova, il latte, la pelliccia o qualunque altra parte del loro corpo, non possiamo avere una relazione sana con loro, non più di quanto potremmo con un altro essere umano da noi sfruttato.
Jeffrey Moussaieff Masson, Il maiale che cantava alla luna, 2003

Fra tutti gli animali, la loro carne è quella che più somiglia alla carne umana, cosa piuttosto sconcertante se consideriamo che oltre il quaranta percento degli animali da carne allevati nel mondo sono maiali.
Jeffrey Moussaieff Masson, Il maiale che cantava alla luna, 2003

Solo eliminando la violenza nei confronti degli animali negli allevamenti industriali si possono ridurre le devastanti forme di impatto sull’ecosistema terrestre che ne derivano.
Maurizio Pallante, Sostenibilità equità solidarietà, 2018

La vita breve e infelice di un manzo ingrassato a furia di mais in un allevamento intensivo rappresenta il trionfo supremo della logica industriale rispetto a quella evolutiva.
Michael Pollan, Il dilemma dell'onnivoro, 2008

L'industrializzazione violenta degli animali in America è un fenomeno abbastanza nuovo, circoscritto ed evitabile: nessuna altra nazione al mondo alleva e macella le bestie con i nostri procedimenti così intensivi e brutali. Allo stesso modo, nessun'altra società è mai vissuta così distante dalle specie di cui si nutre. Se le pareti dell'industria delle carni diventassero trasparenti, in modo reale o metaforico, smetteremmo presto di nutrire, uccidere e consumare gli animali come facciamo ora.
Michael Pollan, Il dilemma dell'onnivoro, 2008

La maggior parte di questi animali [negli allevamenti industriali], miliardi di animali, soffre ogni singolo minuto della propria esistenza. Sono fisicamente malati, minati da malattie croniche e debilitanti. Sono annientati psicologicamente, oppressi dal sommarsi di disorientamento e depressione. Visti da lontano, possono sembrare gli animali che abbiamo visto nelle figure dei libri della nostra infanzia. Visti dall'interno, nel loro presente, non sono altro che ombre tragiche e patetiche dei loro forti antenati.
Tom Regan, Gabbie vuote, 2004

Come può un uomo dormire la notte sapendo che in quelle nude prigioni si trovano sotto la sua custodia tante creature che vivono solo per morire, che possono girarsi o distendersi a fatica, terrorizzate ogni volta che la porta si apre, mordendosi, litigando e impazzendo?
Matthew Scully (fonte sconosciuta - segnalala ad Aforismario)

Le grandi società e coloro che devono sostenerne la concorrenza non sono certo interessati all'armonia fra piante, animali e natura. La loro è un'attività competitiva, e i metodi che si adottano sono quelli che riducono i costi e aumentano la produzione. Così, l'allevamento è oggi «allevamento industriale»: gli animali sono trattati come macchine che convertono foraggio a basso prezzo in carne ad alto prezzo, e qualsiasi innovazione verrà adottata se porterà a un «rapporto di conversione» più conveniente.
Peter Singer, Liberazione animale, 1975

L'uso e l'abuso degli animali allevati a scopo alimentare supera di gran lunga, per il numero totale di animali interessati, ogni altro tipo di maltrattamento.
Peter Singer, Liberazione animale, 1975

Quali che siano le possibilità teoriche di allevare gli animali senza sofferenza, la realtà è che la carne venduta nelle macellerie e nei supermercati proviene da animali che hanno sofferto mentre venivano allevati.
Peter Singer, ibidem

Non è praticamente possibile allevare animali per scopi alimentari su larga scala senza infliggere considerevole sofferenza. Anche se non si usano i metodi intensivi, l'allevamento tradizionale comporta la castrazione, la separazione della madre dai piccoli, lo smembramento dei gruppi sociali, la marchiatura, il trasporto al macello, e infine la macellazione stessa. È difficile immaginare come gli animali potrebbero essere allevati per cibo senza queste forme di sofferenza.
Peter Singer, Liberazione animale, 1975

Fra tutte le forme di allevamento intensivo oggi praticate, l'industria della vitella si segnala come la più ripugnante dal punto di vista morale. Il carattere principale di tale allevamento è l'alimentazione con cibo ad alto contenuto proteico di vitelli prigionieri e anemici, secondo sistemi che produrranno una carne tenera e pallida da servire ai clienti dei ristoranti di lusso.
Peter Singer, Liberazione animale, 1975

La maggioranza degli animali che subiscono abusi da parte degli esseri umani sono quelli da allevamento.
Peter Singer, ibidem

I vitelli cresciuti negli allevamenti intensivi, lasciati artificialmente in uno stato di anemia, senza un letto di paglia come giaciglio e tenuti in box così stretti che non possono nemmeno girarsi, sono i più miserevoli tra gli animali d'allevamento.
Peter Singer, Liberazione animale, 1975

L'allevamento industriale non è nient'altro che l'applicazione della tecnologia all'idea che gli animali siano mezzi per i nostri fini.
Peter Singer, ibidem

La mucca da latte, che un tempo si vedeva vagare pacificamente, in modo perfino idilliaco, per le colline, è oggi una macchina per il latte accuratamente controllata e perfettamente messa a punto. L'immagine bucolica della mucca che gioca per i pascoli col suo vitellino non fa parte della produzione commerciale di latte. Molte mucche vengono allevate al chiuso. Alcune sono tenute in recinti singoli con spazio sufficiente soltanto per stare in piedi e sdraiarsi.
Peter Singer, Liberazione animale, 1975

L'industria delle uova è una delle forme più spietatamente intensive del moderno allevamento industriale, che sfrutta inesorabilmente le galline per produrre il maggior numero di uova al minor costo. Il nostro obbligo di boicottare questo tipo di allevamento è tanto forte quanto quello di boicottare la carne di maiale o di pollo prodotta intensivamente.
Peter Singer, Liberazione animale, 1975

Finché la gente sarà disposta a comprare i prodotti dell'allevamento intensivo, le usuali forme di protesta e di azione politica non porteranno mai a una riforma decisiva.
Peter Singer, ibidem

Coloro che traggono profitto dallo sfruttamento su larga scala degli animali non hanno bisogno della nostra approvazione. Ciò di cui hanno bisogno è il nostro denaro. L'acquisto dei cadaveri degli animali che allevano è la principale forma di sostegno che gli allevatori industriali richiedono al pubblico (l'altra, in molti paesi, è costituita dai considerevoli sussidi statali).
Peter Singer, Liberazione animale, 1975

Fintantoché non boicottiamo la carne, e tutti i prodotti delle fabbriche di animali, tutti noi, individualmente, contribuiamo al mantenimento, alla prosperità e alla crescita delle fattorie industriali e di tutte le altre crudeli pratiche in uso nell'allevamento degli animali per cibo.
Peter Singer, Liberazione animale, 1975

A quali livelli d’infamia possa arrivare l’umano, si evince dalla mancanza di ritegno col quale tratta i cosiddetti “animali da allevamento”, gli esseri più inoffensivi e indifesi di questa terra.
Giovanni Soriano, Finché c'è vita non c'è speranza, 2010

Che milioni di animali d’allevamento – e non soltanto d’allevamento – debbano patire ogni giorno le conseguenze della follia umana, è un’ingiustizia la cui gravità è tale da non poter essere scontata neppure dal fatto che a farne le spese sia, spesso, anche la stessa umanità.
Giovanni Soriano, Malomondo, 2013

Provo un assoluto orrore verso l'allevamento intensivo, cioè io non dormo la notte quando penso agli allevamenti intensivi e li trovo una cosa veramente che mi fa male dentro. Questo dolore degli animali... è qualcosa che si espande per l'universo e avvolge tutti noi.
Susanna Tamaro, discorso, Giornata per la Coscienza degli Animali, 2010

Come si può allevare la vita per uccidere e mangiarsela? Come si può tenere in delle spaventose, spaventose gabbie, migliaia e migliaia e migliaia di polli a cui si deve tagliare il becco perché non becchino, impazziti come sono, le galline che gli stanno avanti? Come si può allevare un vitello – che è bello, no? – un piccolo vitello, chiuderlo in una scatola di ferro, in una gabbia di ferro, perché cresca anchilosato dentro e la sua carne rimanga bianca? Tutto per ingrassare, tutto perché possiamo avere anche noi parte di questa realtà, ce la possiamo mangiare. Hai mai sentito gli urli di un macello di maiali? E come puoi mangiare il maiale, poi? È impossibile.
Tiziano Terzani, in Anam, il senzanome, 2004

Il modo perfettamente "razionale" in cui noi uomini alleviamo gli animali per ucciderli, tagliando la coda ai maiali perché quelli dietro non la mordano a quelli davanti, e il becco ai polli perché, impazzendo nella loro impossibilità di muoversi, non attacchino il vicino, è un ottimo esempio della barbarie della ragione.
Tiziano Terzani, Un altro giro di giostra, 2004

La nostra economia di mercato è mossa essenzialmente dalla domanda dei consumatori; se una parte consistente della popolazione sposta anche di poco le sue scelte verso cibi di origine vegetale, l'industria dell'allevamento si ridurrà. Col tempo gli allevatori troveranno altre fonti di reddito con cui sostentarsi. Con un risveglio collettivo di questo genere possiamo determinare davvero un cambiamento nel nostro mondo.
Thích Nhất Hạnh, Mangiare zen, 2015

L'allevamento intensivo è in tutto il mondo una causa di malattia, quando non provoca una serie di problemi di varia natura, a cominciare da quelli ambientali.
Mario Tozzi, a La Gaia Scienza, su La7, 2009

Nonostante nelle campagne esistano vasti campi di cereali e pascoli per i bovini, potremmo non renderci conto che quasi tutti i cereali coltivati sono destinati all'alimentazione del bestiame e che la maggioranza degli innumerevoli miliardi di uccelli, mammiferi e pesci che consumiamo è confinata lontano dai nostri occhi, in enormi campi di concentramento chiamati «allevamenti intensivi».
Will Tuttle, Cibo per la pace, 2005

Chi è sensibile al problema della sofferenza degli animali di laboratorio, come può restare insensibile davanti al trattamento crudele cui sono sottoposti gli animali di allevamento? Sono ormai considerati «macchine di trasformazione» di una merce a costo noto (i mangimi) in un'altra (la carne) il cui prezzo dev'essere remunerativo al massimo, detratte le spese di allevamento che devono risultare contratte al minimo.
Umberto Veronesi, Una carezza per guarire, 2005

Se nell'usare, sia pure con tante cautele e con la necessaria salvaguardia dal dolore fisico, i piccoli roditori per un esperimento biologico si può essere colti da crisi di coscienza, che cosa dire del modo con cui i più elementari princìpi di solidarietà vengono calpestati come nel caso degli allevamenti?
Umberto Veronesi, Una carezza per guarire, 2005

Se milioni di persone soffrono la fame è anche perché gran parte del terreno coltivabile viene riservato al foraggio per gli animali da carne. I prodotti agricoli a livello mondiale potrebbero essere sufficienti a sfamare tutti, se non fossero in gran parte utilizzati per alimentare gli animali da allevamento.
Umberto Veronesi, su la Repubblica, 2008

Oggi, la gallina ovaiola è, dopo tutto, solo un'efficientissima macchina di conversione, che trasforma la materia prima − il mangime - nel prodotto finito − l'uovo − detratte, naturalmente, le spese di mantenimento.
Anonimo, su Farmer and Stockbreeder, 1982

Note
Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Umani e Animali - Maltrattamento di Animali  - MattatoioFrasi Animaliste

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