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Frasi e citazioni sul Mattatoio e il Macello

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sul mattatoio, sul macello e sulla macellazione di animali. Il mattatoio (dal latino mactare "sacrificare", "ammazzare") è uno stabilimento (pubblico o privato) nel quale vengono uccisi, scuoiati e sezionati gli animali le cui carni sono destinate all'alimentazione umana.
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sui macellai, sul mangiare carne, sugli allevamenti intensivi, sul maltrattamento e sull'uccisione di animali. [I link sono in fondo alla pagina].
Se i mattatoi avessero le pareti di vetro, saremmo tutti vegetariani.
(Linda McCartney)
La distruzione degli animali per farne cibo, nei suoi dettagli e nelle sue attitudini, implica così tanta crudeltà da portare ogni individuo che rifletta – non destituito dell'ordinaria sensibilità della nostra natura – a rabbrividire.
William Alcott, Vegetable Diet, 1838

Il mondo, intendo la nostra porzione di esso, talvolta mi sembra come un imponente mattatoio: una grande scuola per la soppressione di ogni sentimento gentile, tenero e fraterno, un grande processo di educazione alla completa destituzione di ogni principio morale, un enorme spettacolo di distruzione di ogni sensibilità morale e di ogni partecipazione ai dolori di chi ci circonda.
William Alcott, ibidem

Abbiate il coraggio delle vostre opinioni, visitate i mattatoi e continuate a mangiare carne, se non avete lo stomaco rivoltato da ciò che avete visto!
Brigitte Bardot [1]

Sono d'accordo: la vivisezione è un orrore, bisogna opporvisi. Ma non basta, bisogna andare più in là. Anche i macelli sono un orrore. Anche le immense stragi di animali di tutti i tipi che gli uomini perpetrano giorno dopo giorno per nutrirsi, anche esse, oggi, non appaiono meno infami.
Giorgio Bassani, Di là dal cuore, 1984

Mattatoio. Luogo dove bestie massacrano altre bestie. È situato in genere a una certa distanza dagli abitati della specie umana, in modo che chi mangia carne non sia disturbato dalla vista del sangue.
Ambrose Bierce, Dizionario del diavolo, 1911

Nei macelli è raro che arrivino le telecamere, del resto, documenterebbero solo l'estrema ferocia della procedura nella sua veste asettica e moderna.
Michela Vittoria Brambilla, Manifesto animalista, 2012

Davanti al mattatoio fanno la fila centinaia di cavalli e di asini spelacchiati e smunti. L'assassinio degli animali dopo una vita di duro lavoro − perché devono lavorare gli animali? − è un doppio assassinio. Sono martiri senza regno dei cieli.
Francesco Burdin, Un milione di giorni, 2001

Maiali costretti in stambugi senza luce. Galline chiuse notte e giorno nell'incubatrice. Oche inchiodate con le zampe al pavimento. Vitelli che passano dalla prigione al macello senza aver mai visto un prato. Gli ultimi animali, superstiti di una moltitudine che riempiva festosamente la terra, sono ridotti a un'eterna notte.
Francesco Burdin, Un milione di giorni, 2001

Il mondo sociale, e da noi regolato, è in fondo un mattatoio: ovunque attorno a noi giace la morte senza senso autorizzata dallo specismo.
Leonardo Caffo, Fragile Umanità, 2017

Mi addolora che non si arriverà mai a un’insurrezione degli animali contro di noi, degli animali pazienti, delle vacche, delle pecore, di tutto il bestiame che è nelle nostre mani e non ci può sfuggire. Mi immagino una ribellione che scoppia in un mattatoio e da li si riversa sull'intera città
Elias Canetti, La provincia dell'uomo, 1973

Mi immagino una ribellione che scoppia in un mattatoio e da li si riversa sull'intera città; come uomini, donne, bambini, vecchi vengono pestati a morte spietatamente; come gli animali invadono le strade e travolgono i veicoli, sfondano portoni e porte, nella loro furia si riversano su fino ai piani più alti delle case, come nella metropolitana i vagoni vengono schiacciati da migliaia di buoi inferociti e le pecore ci sbranano con denti improvvisamente aguzzi.
Elias Canetti, La provincia dell'uomo, 1973

Ripulitelo, lucidatelo quanto volete, il mattatoio, chiamatelo Paradiso dei Millefiori: sarà come versare i profumi d’Arabia sulle mani di Lady Macbeth. Meglio che abbia odore di morte, che non mentisca, che si possa vederla, toccarla e mangiarla, la sua misteriosa somiglianza con l’uomo.
Guido Ceronetti, La carta è stanca, 1976

Il mattatoio è la nostra ombra; qualsiasi città, Stato, società civile proietta quest’ombra che impoverisce la luce dell’astro. Fatelo periferico, chiudetelo sottoterra: sarà sempre dietro ogni porta, e la sua presenza ci maledice tutti.
Guido Ceronetti, La carta è stanca, 1976

Per quanta giustizia possa esserci in una città, basterà la presenza del mattatoio a farne una figlia della maledizione. Per quanto nobile possa essere una ricerca di medicina, la sperimentazione su esseri viventi ne farà sempre una figlia della maledizione.
Guido Ceronetti, Il silenzio del corpo, 1979

Il diluvio di carni macellate che cade ogni giorno sulle città dell'Occidente annuncia stragi, malattia, pazzia collettiva, perdita d'anima, oscuramento e imbrattamento mentale. Più energie malsane per teste da sbatacchiare nel buio. C'è dentro la maledizione delle quaglie alle Tombe dell'Ingordigia.
Guido Ceronetti, Il silenzio del corpo, 1979

Se si voglia vivere secondo un codice etico decente non dovrà esserci sulla via che percorriamo nessuna ombra di mattatoio.
Guido Ceronetti,  La pazienza dell'arrostito, 1990

È stato dai mattatoi di Chicago che i nazisti hanno imparato a lavorare industrialmente i corpi
John Maxwell Coetzee, La vita degli animali, 1999

Vorrei tornare per l'ultima volta ai luoghi di morte che ci circondano, i macelli ai quali noi, in un massiccio sforzo comune, chiudiamo i nostri cuori. Ogni giorno ha luogo un nuovo olocausto, e tuttavia, a quanto vedo, il nostro essere morale non ne viene neppure scalfito.
John Maxwell Coetzee, La vita degli animali, 1999

Hai appena cenato, e per quanto il mattatoio sia scrupolosamente celato alla vista da una opportuna distanza, la complicità rimane.
Ralph Waldo Emerson [1]

Non mettete fine alla macellazione maledetta? Non vedete che con cieca ignoranza dell'anima distruggete voi stessi?
Empedocle, V sec. a.e.c.

Nella sua Theory of Film, Siegfried Kracauer [2] aveva colto un'analogia fra i mattatoi e i campi nazisti, sottolineando, attraverso un confronto fra i documentari su quei campi e il film Le sang des bêtes, il carattere metodico dei dispositivi di ammazzamento e l'organizzazione geometrica dello spazio che regnava nei due luoghi. In fondo, notava Kracauer, i lager nazisti erano mattatoi in cui individui declassati dal genere umano venivano uccisi come animali.
Luigi Fenizi, Icaro è caduto, 2003

Se volete prove della sofferenza delle povere bestie dei campi, date un'occhiata [...] alle fabbriche di inscatolamento della carne. Queste stesse sofferenze vengono trasmesse alla carne di coloro che mangiano i corpi di questi animali [...]. Le paure indefinite, gli incubi terrificanti e i numerosi disturbi allo stomaco e all'intestino di cui l'uomo soffre possono essere attribuiti in parte a queste origini insospettate.
Charles Fillmore [1]

Da un certo punto di vista, il perché di un mattatoio è tutto qui. Sul piatto di fronte a me c'è il fine che promette di giustificare tutti i sanguinari mezzi della porta accanto.
Jonathan Safran Foer, Se niente importa, 2009

Gli allevamenti e i mattatoi sono autentiche istituzioni totali tenute fuori dallo sguardo del resto della società. Ogni informazione è coperta, non c'è nemmeno la mediazione del ceto giornalistico, anch'esso bandito da simili luoghi, se non per riprese e servizi embedded, a vantaggio delle aziende che gestiscono la segregazione e la morte degli animali.
Lorenzo Guadagnucci, Restiamo animali, 2012

Ditelo ai miei buoi che l'è finita / che il loro lavoro non ci serve più / che oggi si fa prima col trattore. / E poi commoviamoci pure a pensare / alla fatica che hanno fatto per mille anni / mentre eccoli lì che se ne vanno a testa bassa / dietro la corda lunga del macello.
Tonino Guerra, I buoi, 1972

La storia come banco da mattatoio.
[Geschicte Als Schlachtbank].
Georg Wilhelm Friedrich Hegel, Lezioni sulla filosofia della storia, 1837 (postumo)

Nel pieno della nostra vita edonistica, ostentata e tecnologica, tra gli splendidi monumenti della storia, dell'arte, della religione e del commercio, esistono delle "scatole nere". Queste "scatole nere" sono i laboratori di ricerca biomedica, gli allevamenti e i macelli: aree separate, anonime, dove la nostra società conduce i suoi sporchi affari fatti di violenza e sterminio di innocenti esseri senzienti. Queste sono le nostre Dachau, Buchenwald e Birkenau. Come i bravi cittadini tedeschi, abbiamo le idee chiare su cosa accade lì dentro, ma non vogliamo saperne nulla.
Alex Hershaft [1]

Mangi l'hamburger ma non vuoi il mattatoio vicino a dove vivi tu.
Chicken John [1]

Ogni comodità ha il suo prezzo. La condizione dell’animale domestico si porta dietro quella della bestia da macello.
Ernst Jünger, Trattato del ribelle, 1951

Una mucca o una pecora morte che giacciono in un pascolo sono considerate carogne. La stessa carcassa, trattata e appesa a un chiodo in macelleria, passa per cibo!
John Harvey Kellogg [1]

Nel reparto delle carni non si trovano più tagli con l'osso. È stato calato deliberatamente un sipario fra noi e il luogo di provenienza dei cibi. Le industrie non vogliono che si sappia la verità: se il consumatore la conoscesse, non comprerebbe. Seguendo a ritroso la filiera produttiva di queste confezioni di carne, non troveremmo di certo una fattoria, ma una fabbrica. La realtà è ben diversa da ciò che si crede. La carne viene lavorata da grandi multinazionali che hanno poco a che fare con tenute agricole e allevatori.
Robert Kenner, Food, Inc., 2008

Se visiti la camera di sterminio di un mattatoio, ti marcherà l'anima per tutta la vita.
[If you visit the killing floor of a slaughterhouse, it will brand your soul for life].
Howard Lyman [1]

Anche noi che ci preoccupiamo per un gatto dalla zampa spezzata o per un cane abbandonato, poi facciamo finta di non sapere come vengono uccisi i vitelli per fornirci di bistecche: in fila di prima mattina al mattatoio, uno dietro l'altro, aspettando il turno per sottoporsi al crudele chiodo pneumatico che spacca loro il cranio in un secondo. E la cosa più atroce è che mentre fanno la fila, vedono morire i figli, i fratelli, le madri, i padri. E quando li trasportano da un paese all'altro, da una città all'altra, li spingono dentro dei vagoni sprangati in cui sono costretti a stare in piedi per giorni interi, facendosi i bisogni l'uno addosso all'altro, senza mangiare e senza bere (tanto vanno a morire e chi se ne frega), proprio come facevano i nazisti con le loro vittime.
Dacia Maraini, Dolce per sé, 1997

I miei ricordi di tirocinante al macello di Bologna sono ancora vividi nella trepidazione che provavo di fronte al breve spazio che separava il tunnel di processione dalla catena di smontaggio, interstizio minimo tra la grandezza della vita e la nullità della morte, nel maneggiare quegli organi ancora caldi di vita e palpitanti inutilmente e nell'osservare la loro perfezione a perdere.
Roberto Marchesini, Contro i diritti degli animali?, 2014

Se i mattatoi avessero le pareti di vetro, saremmo tutti vegetariani.
[If slaughterhouses had glass walls, the whole world would be vegetarian].
Linda McCartney [1]

Si dice spesso che, se i mattatoi avessero le pareti di vetro, la maggior parte delle persone sarebbero vegetariane. Se il pubblico sapesse che cosa succede nei laboratori per la sperimentazione sugli animali, questi sarebbero aboliti.
Jeffrey Moussaieff Masson, Quando gli elefanti piangono, 1995

A differenza del gioco delle foreste, anche le creature più stupide del mattatoio sanno cosa è in serbo per loro.
Lewis Mumford [1]

[Gli animali] sono anime viventi [...]. Le loro voci, i loro lamenti all'alba, o nei soffocanti carri ferroviari fermi sui binari l'estate; le loro fughe, spesso, e il loro tremito negli immondi macelli (immondi davanti a Dio e a tutti gli uomini veramente civili) ce lo confermano.
Anna Maria Ortese [1]

Il lavoro nei mattatoi è tra i più faticosi che esistano, fisicamente ed emotivamente. È stato riscontrato un alto tasso di incidenti sul lavoro e di problemi psicologici, tutti legati allo stress e agli sforzi per superare la naturale ripugnanza ad uccidere che caratterizza la maggior parte degli esseri umani.
Matthieu Ricard, Sei un animale!, 2016

Viviamo nell'ignoranza di ciò che infliggiamo agli animali (ben pochi di noi avranno mai visitato un allevamento intensivo o un mattatoio) e siamo vittime di una sorta di schizofrenia morale che c'induce a prenderci una gran cura dei nostri animali da compagnia senza che ciò ci impedisca di affondare la forchetta nella carne dei maiali, mandati al mattatoio a milioni, i quali sono altrettanto coscienti, sensibili al dolore e intelligenti dei nostri cani e gatti.
Matthieu Ricard, Sei un animale!, 2016

Si impara più da una visita a un mattatoio che da venticinque secoli di esperienza filosofica.
Mario Andrea Rigoni, Variazioni sull'impossibile, 1993

Risorgeremo nella carne. In qualche mattatoio celeste.
Simone Sabadin (Aforismi inediti su Aforismario)

Il sentimento che sta alla base dell'intero movimento vegetariano e che lo anima è l'istintivo orrore per la macellazione, specialmente per la macellazione degli animali che vantano un livello più alto di organizzazione, che appaiono così «umani», così strettamente simili all'uomo.
Henry Stephens Salt, L'etica vegetariana, 1914

Le vittime dei carnivori umani sono nutrite, allevate, predestinate sin dall'inizio alla finale macellazione, così che il loro intero modo di vita è programmato a tal fine, è alterato dal suo standard naturale ed esse non sono più nient'altro che carne animata.
Henry Stephens Salt, ibidem

In una certa misura i mali connessi alla macellazione si stanno aggravando, invece di attenuarsi, man mano che la civiltà avanza, a causa delle più complesse condizioni di vita urbana e dai viaggi sempre più lunghi che devono subire gli animali nel loro trasferimento dall'allevatore al macellaio.
Henry Stephens Salt, ibidem

Vale anche la pena di notare che la vita degli animali destinati al macello è di qualità di gran lunga inferiore rispetto a come potrebbe essere se gli stessi animali vivessero allo stato completamente brado o fossero addomesticati per qualche scopo ragionevole grazie all'amichevole associazione con l'uomo; il fatto stesso che un animale verrà mangiato sembra escluderlo dalla categoria degli esseri intelligenti e fa in modo che venga considerato puro e semplice «cibo» animato.
Henry Stephens Salt, ibidem

Viene spesso detto, come giustificazione del massacro degli animali, che per loro è meglio vivere ed essere macellati che non vivere per niente. [...] In effetti, una volta ammesso che è un vantaggio per un animale essere messo al mondo, non c'è praticamente nessun trattamento che non possa essere giustificato dai presunti termini di un tale contratto. Il discorso si può applicare anche all'umanità. È stata, infatti, la giustificazione degli allevatori di schiavi; ed è logicamente una scusa altrettanto valida sia per lo schiavismo che per la pratica di mangiare carne.
Henry Stephens Salt, L'etica vegetariana, 1914

Il macello d'innocui animali non può mancare di produrre molto di quello spirito d'insana e spaventevole esultanza per la vittoria acquistata a prezzo del massacro di centomila uomini. Se ne deriva che l'uso del cibo animale sovverte la pace della società umana, e quanto inescusabile è l'ingiustizia e la barbarie contro queste miserande vittime! Esse vengono chiamate in vita artificialmente affinché conducano una breve e miserabile esistenza di schiavitù e pena, abbiano i loro corpi mutilati, i loro sentimenti oltraggiati.
Percy Bysshe Shelley, Sul sistema della dieta vegetariana, 1814/15

Coloro che acquistano carne, pellicce e cuoio non hanno il diritto di essere protetti dalle visioni e dai suoni dei macelli da cui si ricavano questi prodotti.
Peter Singer [1]

Vera carne da macello è quella degli innumerevoli sconosciuti venuti al mondo per nessun altro scopo se non quello di incrementare il numero dei cadaveri su questa Terra.
Giovanni Soriano, Finché c'è vita non c'è speranza, 2010

Vedo un futuro roseo per l’umanità – sí, roseo come la pelle di un maiale all'entrata di un mattatoio.
Giovanni Soriano, Malomondo, 2013

Riempiamo quotidianamente i macelli con gridi di paura e dolore.
Robert Louis Stevenson [1]

In una società come la nostra, totalmente profana, in cui nulla è più sacro e gli unici timori concessi sono legati alla materia, la catena di morte del macello non è che una realtà tra le altre. Le urla degli agnelli sono un rumore di fondo, uno dei mille rumori che frastornano i nostri giorni. E forse non sapere ascoltare questo lamento è il non saper ascoltare tutti i lamenti − i lamenti delle vittime delle guerre, dei malati, dei bambini torturati, uccisi, delle persone seviziate, abbandonate, dei perseguitati, di tutte quelle voci che invano gridano verso il cielo.
Susanna Tamaro, Il pianto degli agnelli e il dolore del mondo, su Corriere della Sera, 2010

Avete mai sentito le grida che vengono da un macello? Bisognerebbe che ognuno le sentisse, quelle grida, prima di attaccare una bistecchina. In ogni cellula di quella carne c'è il terrore di quella violenza, il veleno di quella improvvisa ultima paura dell'animale che muore.
Tiziano Terzani, Un altro giro di giostra, 2004

Hai mai sentito gli urli di un macello di maiali? E come puoi mangiare il maiale, poi? È impossibile.
Tiziano Terzani, in Anam, il senzanome, 2004

M'era venuta voglia di visitare un macello, per vedere con i miei occhi la sostanza della questione di cui si tratta appunto quando si parla di vegetarianesimo. Ma continuavo ad aver degli scrupoli, così come sempre se ne hanno ad andare a vedere delle sofferenze che si è ben certi di trovare, e che non potrai far nulla per scongiurare, e così rimandavo sempre il giorno.
Lev Tolstoj, Il primo gradino, 1892

Fino a quando ci saranno macelli, ci saranno anche campi di battaglia.
Lev Tolstoj [1]

Il mio pensiero va a quegli operai che lavorano nei mattatoi, spesso persone senza tutele, ricattabili, magari immigrati messicani negli Stati Uniti senza permesso di soggiorno. A loro viene delegato il compito di uccidere, passando giornate intere immersi nella merda e nel sangue. È da questo pensiero che nasce la mia proposta, che nessun parlamento vorrà mai esaminare, di istituire un "servizio carnefice" obbligatorio per i carnivori: almeno una settimana all'anno da passare lavorando in un mattatoio.
Luigi Lombardi Vallauri, citato in Lorenzo Guadagnucci, Restiamo animali, 2012

La pratica della macellazione è violenza allo stato puro e risveglia un senso di ripugnanza nel vedere come l’animale viene inizialmente solo stordito per poi essere sgozzato in modo che la morte avvenga per dissanguamento (questo è quanto impone la legge sulla macellazione), affinché la sua carne prenda un colorito più chiaro.
Umberto Veronesi e Mario Pappagallo, Verso la scelta vegetariana, 2012

Ricordo ancora una sconvolgente inchiesta sul vero e proprio terrore che si impadronisce degli animali portati al macello, quando arrivano in prossimità del mattatoio. Smettiamola di dire che gli animali "non capiscono".
Umberto Veronesi, intervista, su Oggi, 2002

Una visita ai macelli dovrebbe essere d’obbligo nei percorsi scolastici: credo che nessun giovane possa restare indifferente alla crudeltà di un mattatoio.
Umberto Veronesi e Mario Pappagallo, I segreti della lunga vita, 2012

In Utopia non c'è carne. C'era, un tempo... ma ora non riusciamo neanche a pensare ai mattatoi. Tutta la gente si è evoluta spiritualmente ed è praticamente impossibile trovare qualcuno che voglia fare a pezzi un bue o un maiale morti. [...] E io ricordo la mia gioia di ragazzo quando vennero chiusi gli ultimi mattatoi.
H. G. Wells, Una moderna utopia, 1905

Ci sarebbero meno bambini martiri se ci fossero meno animali torturati, meno vagoni piombati che trasportano alla morte le vittime di qualsiasi dittatura, se non avessimo fatto l'abitudine ai furgoni dove le bestie agonizzano senza cibo e senz'acqua dirette al macello.
Marguerite Yourcenar, Il tempo grande scultore, 1983

Auschwitz inizia ogni volta che qualcuno guarda a un mattatoio e pensa: sono soltanto animali.
Anonimo (attribuito a Theodor Adorno - vedi "Citazioni errate" su Aforismario)

Chi ha paura del sangue non vada al macello.
Proverbio

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Siegfried Kracauer (1889-1966), saggista e filosofo tedesco naturalizzato statunitense. [Cfr. citazione di Luigi Fenizi].
  3. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Macellaio e MacelleriaCarne - Allevamenti Intensivi - Maltrattamento di Animali - Uccisione di Animali