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Aforismi, frasi e citazioni sull'Antisemitismo

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sull'antisemitismo, cioè l'avversione contro gli Ebrei. L'antisemitismo è sorto in epoca antica come ostilità di tipo religioso (i cristiani non perdonavano agli ebrei di non aver riconosciuto Gesù come messia e di averlo crocifisso), per poi trasformarsi, soprattutto nel XX secolo, in vera e propria persecuzione di tipo razziale. A questo proposito, vedi anche la pagina di citazioni sulla Shoah e sulla "Giornata della memoria", che si celebra ogni anno il 27 gennaio, giorno in cui, nel 1945, avvenne la liberazione dei prigionieri, per la maggior parte ebrei, dal campo di concentramento di Auschwitz.. [Il link è in fondo alla pagina].
Se l'Ebreo non esistesse, l'antisemitismo lo inventerebbe.
(Jean-Paul Sartre)
L'antisemitismo sono le dicerie sul conto degli ebrei. 
Theodor Adorno, Minima moralia, 1951

Già perseguitati dai politeisti per il loro attaccamento al monoteismo, gli ebrei incarnano da oltre due millenni, agli occhi del mondo cristiano, la figura simbolica del deicida e per questo incombe su di loro lo stigma di essere portatori di una sorta di peccato originale di cui si sarebbero macchiati. Di qui le diverse politiche di emarginazione e di esclusione, il nascere di stereotipi negativi e di pregiudizi che vanno sotto il nome di antigiudaismo.
Marco Aime, Classificare, separare, escludere, 2020

L’antigiudaismo, inteso come pregiudizio religioso, si trasforma in una forma di discriminazione basata sulla razza che prende il nome di antisemitismo. Spostando la questione dal piano della cultura, che è fatto di possibili scelte, a quello della natura, che non ne consente, ovvero con il radicarsi della convinzione che gli ebrei fossero intrinsecamente malvagi e non preda di false credenze e cattive inclinazioni, ogni tentativo di conversione diventa inutile e l’unica soluzione rimane l’eliminazione. L’antisemitismo si trasformò cosí in razzismo.
Marco Aime, ibidem

A differenza dell’antiebraismo, dell’antigiudaismo o ancora della giudeofobia, che indicavano l’avversione verso gli ebrei sulla base della loro fede e della loro tradizione culturale, l’antisemitismo esprime un sentimento di ostilità nei confronti degli ebrei in quanto gruppo (razza) o di un individuo ebreo in ragione della sua appartenenza a quel gruppo o razza. 
Marco Aime, Classificare, separare, escludere, 2020

L'antisemitismo si distingue da tutti gli altri casi di antagonismo collettivo per la sua sistematicità senza precedenti, per la sua intensità ideologica, per la sua diffusione sovranazionale e sovraterritoriale, per la sua miscela unica di fonti e contributi locali e generali.
Zygmunt Bauman, Modernità e olocausto, 1989

Per l'antisemita l'Ebreo non è tanto un essere inferiore quanto un nemico: perciò non gli vuol riconoscere un suo luogo nel mondo e cerca di annientarlo.
Simone de Beauvoir, Il secondo sesso, 1949

L'antisemitismo è il socialismo degli imbecilli. 
August Bebel, Congresso socialdemocratico di Colonia, 1893

È una contraddizione che un cristiano sia antisemita. Un po' le sue radici sono ebree.
Jorge Mario Bergoglio (papa Francesco), discorso, Città del vaticano, 2013

Sono ebreo. Se non di religione - che non pratico affatto, come nessun altra religione, del resto -, almeno di nascita. Non ne traggo motivo né di orgoglio né di vergogna, essendo - almeno lo spero - uno storico abbastanza serio da non ignorare che le predisposizioni razziali sono un mito e che la stessa nozione di razza pura è un 'assurdità particolarmente flagrante quando, come in questo caso, si pretende di applicarla a ciò che in realtà fu un gruppo di credenti reclutati a suo tempo in tutto il mondo mediterraneo, turco-cazaro e slavo. Non rivendico mai la mia origine salvo che in un caso: quando mi trovo di fronte a un antisemita.
Marc Bloch, La strana disfatta, 1940/46

Se gli Ebrei dovessero affrontare soltanto l'antisemita di professione, il loro dramma sarebbe notevolmente sminuito. Ma, alle prese con quasi tutta l'umanità, essi sanno che l'antisemitismo non rappresenta il fenomeno di un'epoca, ma una costante, e che i loro carnefici di ieri hanno impiegato gli stessi argomenti di Tacito
Emil Cioran, La tentazione di esistere, 1956

L’atteggiamento di animale che fugge, di animale che si nasconde, atteggiamento che da secoli hanno avuto gli ebrei, è la causa principale dell’antisemitismo poiché risveglia in certa gente gli istinti animaleschi e criminali che sonnecchiano più o meno in fondo a ogni individuo.
Giorgio de Chirico, Memorie della mia vita, 1945-1962

È il bisogno bestiale di certa gente stupida e maligna che la spinge ad attaccare, a offendere, a perseguitare chi fugge e chi si nasconde e in questo quella gente stupida e malvagia è incoraggiata dal fatto di sapere che non rischia nulla perché sa che l’individuo contro il quale si manifesta la sua malvagità non si rivolterà mai per insultarla e minacciarla come se lo merita. L’antisemitismo è non solo un fenomeno di sadica malvagità, ma anche un fenomeno di grande vigliaccheria.
Giorgio de Chirico, ibidem

L'antisemitismo più violento comincia già con i più noti dottori della chiesa, con Ambrogio, Giovanni Crisostomo, Agostino – anche i roghi delle sinagoghe cominciano già sotto di loro! – e portò in modo conseguente a enormi sacrifici di sangue e di proprietà ebraiche per tutto il medioevo – quando la chiesa anticipò la «stella di Davide» hitleriana, nonché lo slogan nazista «Non comprate dagli ebrei!» – e molto più in là. Gli ebrei furono uccisi, affogati, sottoposti al supplizio della ruota, impiccati, fatti a pezzi, squartati, bruciati vivi e sepolti vivi. Furono trascinati con le corde e per i capelli ai fonti battesimali; l'alto clero partecipò attivamente, e nessuna persecuzione gli parve mai abbastanza aspra.
Karlheinz Deschner, Sopra di noi... niente, 1997

L'antisemitismo [...], storicamente, cresce sempre di più quando e dove l'economia va male. In un momento in cui la disparità di reddito è in crescita, quando centinaia di milioni di persone vivono in condizioni di estrema povertà, alcuni trovano negli ebrei il capro espiatorio piuttosto che guardare la vera fonte dei loro problemi.
Michael Douglas, cit. su Il Fatto Quotidiano, 2015

L'antisemitismo è come una malattia che va in letargo e divampa all'improvviso con un nuova causa politica scatenante.
Michael Douglas, cit. su Il Fatto Quotidiano, 2015

I crimini di cui gli ebrei sono stati incolpati nel corso della storia – crimini intesi a giustificare le atrocità perpetrate contro di essi – sono mutati in rapida successione [...] Le accuse contro di loro, accuse della cui falsità gli istigatori erano ogni volta perfettamente consapevoli, superavano ogni immaginazione, ma hanno influenzato ripetutamente le masse. [...] In questo caso, si può parlare di antisemitismo latente.
Albert Einstein, Perché gli ebrei sono odiati?, su Collier's, 1938

L'antisemitismo è sempre stato il mezzo più economico impiegato da minoranze egoistiche per ingannare il popolo.
Albert Einstein, discorso, Il nostro debito verso il Sionismo, New York, 1938

Per il gruppo nazista gli ebrei non sono soltanto un mezzo per stornare il risentimento popolare da se stessi, gli oppressori; considerano gli ebrei un elemento non ammissibile, che non potrà mai essere spinto all'accettazione acritica del dogma, e che, di conseguenza, continuerà a minacciare, finché esisterà, la loro autorità, per l'insistenza con cui gli ebrei difendono l'illuminazione popolare delle masse.
Albert Einstein, Perché gli ebrei sono odiati?, su Collier's, 1938

L'antisemitismo è il segno distintivo di una civiltà arretrata.
Friedrich Engels, Sull'antisemitismo, su Arbeiterzeitung, 1890

L'antisemitismo non è altro che una reazione di strati sociali medievali, che stanno per scomparire, contro la società moderna.
Friedrich Engels, Sull'antisemitismo, su Arbeiterzeitung, 1890

Gli Ebrei quando sostengono di essere il popolo eletto da Dio creano in realtà il razzismo di cui saranno poi tragicamente vittime, perché se il mio popolo è eletto da Dio è chiaro che tutti gli altri sono popoli di serie B.
Massimo Fini, conferenza,  2011

I bei tempi finirono nel maggio 1940; prima la guerra, la capitolazione, l'invasione tedesca, poi cominciarono le sventure per noi ebrei. Le leggi antisemitiche si susseguivano l'una all'altra. Gli ebrei debbono portare la stella giudaica. Gli ebrei debbono consegnare le biciclette. Gli ebrei non possono salire in tram, gli ebrei non possono più andare in auto. Gli ebrei non possono fare acquisti che fra le tre e le cinque, e soltanto dove sta scritto «bottega ebraica». Gli ebrei dopo le otto di sera non possono essere per strada, né trattenersi nel loro giardino o in quello di conoscenti. Gli ebrei non possono andare a teatro, al cinema o in altri luoghi di divertimento, gli ebrei non possono praticare sport all'aperto, ossia non possono frequentare piscine, campi di tennis o di hockey eccetera. Gli ebrei non possono nemmeno andare a casa di cristiani. Gli ebrei debbono studiare soltanto nelle scuole ebraiche. E una quantità ancora di limitazioni del genere. Così trascorreva la nostra piccola vita.
Anna Frank, Diario, 1947 (postumo)

Veramente non esiste maggior inimicizia al mondo che fra tedeschi ed ebrei.
Anna Frank, Diario, 1947 (postumo)
Il razzismo, l'antisemitismo e il neonazismo, tre nozioni che indicano
il grado zero dello sviluppo dell'umanità. (Umberto Galimberti)
Ma se insieme con il Positivismo, il Socialismo, il Libero Pensiero, e con il Momigliano morissero tutti i Giudei che continuano l'opera dei Giudei che hanno crocifisso Nostro Signore, non è vero che al mondo si starebbe meglio? Sarebbe una liberazione, ancora più completa se, prima di morire, pentiti, chiedessero l'acqua del Battesimo.
Agostino Gemelli, su Vita e pensiero, 1924

Quale sarà la soluzione del problema ebraico? Si creerà un giorno uno stato ebraico in qualche paese del mondo? Lo si saprà a suo tempo. Ma è interessante notare che i paesi la cui opinione pubblica si agita in favore degli Ebrei, rifiutano costantemente di accoglierli. Dicono che sono i pionieri della civiltà, che sono i geni della filosofia e della creazione artistica ma quando si chiede loro di accettare questi geni, chiudono le frontiere e dicono che non sanno che farsene. È un caso unico nella storia questo rifiuto di accogliere in casa propria dei geni.
Joseph Goebbels, discorso, 1943

Si potrebbe definire l'ebreo come un'incarnazione deviata del complesso d'inferiorità. Non lo si può colpire più profondamente che descrivendolo con la sua effettiva essenza. Chiamalo mascalzone, farabutto, mentitore, criminale, assassino e omicida. Tutto ciò lo toccherà appena, internamente. Guardalo calmo e severo per un breve tempo e digli: «tu sei proprio un giudeo!» e ti accorgerai con stupore come nello stesso istante egli diverrà insicuro, imbarazzato e consapevole della propria colpa.
Joseph Goebbels (fonte sconosciuta - segnalala ad Aforismario)

Dopo il quarto secolo della nostra era, si manifestarono in successione tre politiche antiebraiche: quella della conversione, quella dell'espulsione e quella dell'annientamento. La seconda comparve in sostituzione della prima e la terza della seconda.
Raul Hilberg, La distruzione degli Ebrei d'Europa, 1985

Quanto più è vero che si può comprendere l'antisemitismo solo a partire dalla nostra società, tanto più mi sembra vero che oggi la società stessa può essere pienamente compresa solo a partire dall'antisemitismo.
Max Horkheimer, Lettera a Harold Laski, 1941

L'antisemitismo come avversione vuoi religiosamente, vuoi socialmente, vuoi scientificamente motivata si è manifestata in ogni tempo e in ogni popolo, ora qua, ora là, ora più debole, ora più forte; sarebbe ingiusto imputarlo proprio ai tedeschi e solo a loro.
Victor Klemperer, LTI: la lingua del Terzo Reich, 1947

L'avversione contro gli ebrei, impropriamente detta antisemitismo, è un caso particolare di un fenomeno più vasto, e cioè dell'avversione contro chi è diverso da noi.
Primo Levi, Se questo è un uomo, 1947 (Appendice, 1976)

Gli ebrei, in minoranza in tutti i loro stanziamenti, erano diversi, riconoscibili come diversi, e spesso orgogliosi (a ragione o a torto) della loro diversità: tutto questo li rendeva molto vulnerabili, ed infatti furono duramente perseguitati, in quasi tutti i paesi ed in quasi tutti i secoli
Primo Levi, Se questo è un uomo, 1947 (Appendice, 1976)

L'antisemitismo è un tipico fenomeno d'intolleranza. Perché una intolleranza insorga, occorre che fra i due gruppi a contatto esista una differenza percettibile: questa può essere una differenza fisica (i neri e i bianchi, i bruni e i biondi), ma la nostra complicata civiltà ci ha resi sensibili a differenze più sottili, quali la lingua, o il dialetto, o addirittura l'accento (lo sanno bene i nostri meridionali costretti ad emigrare al Nord); la religione, con tutte le sue manifestazioni esteriori e la sua profonda influenza sul modo di vivere; il modo di vestire o gesticolare; le abitudini pubbliche e private. La tormentata storia del popolo ebreo ha fatto sì che quasi ovunque gli ebrei manifestassero una o più di queste differenze.
Primo Levi, Se questo è un uomo, 1947 (Appendice, 1976)

Che cosa rappresenta per gli ebrei lo stato d'Israele? Innanzitutto, la fine di duemila anni d'esilio. E poi la certezza che, qualunque cosa succeda, c'è un luogo al mondo dove si sarà sempre accolti, dove non ci sarà mai l'antisemitismo. 
Elena Loewenthal, Gli ebrei questi sconosciuti, 1996

L’antisemitismo non è un fenomeno di malvagità politica, troppo lunga è la sua storia per non sospettare che nasconda qualcosa di terribile, una sorta di follia che sempre colpisce chi froda se stesso e mente sul proprio destino. 
Giorgio Manganelli, su Corriere della Sera, 1982

L'antisemitismo è purtroppo antico quasi quanto gli ebrei e, com'è stato osservato, nasce proprio dallo stupore e dall'ira per questo popolo che non si riesce a dissolvere negli altri, ad assimilare. Non con le minacce e neppure, si noti, con le lusinghe.
Vittorio Messori, Ipotesi su Gesù, 1976

L'Italia ha sempre ignorato l'antisemitismo. Una tradizione di civiltà millenaria aveva sempre ispirato nei governi e nel popolo una larga e benevola tolleranza verso gli ebrei; e anche quando leggi, ispirate dall'intolleranza religiosa di qualche sovrano o pontefice, ne limitavano la libertà e ne disciplinavano anche duramente la vita, l'applicazione di queste leggi era di fatto sempre indulgente e si concretava per lo più in tassazioni o tributi, sempre graditi a chi sotto qualsiasi pretesto li esige.
Eucardio Momigliano, Storia tragica e grottesca del razzismo italiano, 1946

Il perseguitato è sempre amato di un amore invidioso. L’ebreo per il nazista ne è il prototipo: l’antisemitismo come invidia per la riuscita economica degli ebrei era la chiave, il passepartout adottato da ogni strato sociale tedesco per odiarli in quanto ingiustamente avvantaggiati nella competizione finanziaria, facendo di loro la categoria umana più malignamente ammirata.
Laura Pigozzi, Amori tossici, 2023

Come potete rimproverare agli ebrei le persecuzioni che hanno subìto in diversi paesi? Queste sono, al contrario, dei crimini nazionali che noi dobbiamo espiare reintegrandoli negli imprescrittibili diritti dell'uomo di cui nessuna autorità umana può privarli. [...] Restituiamogli la felicità, la patria e la virtù reintegrandoli nella loro dignità di uomini e cittadini.
Maximilien de Robespierre, Intervento all'Assemblea costituente sul diritto di voto degli Ebrei, 1789

Un protestante che si smarrisca in un tempio ebraico è costretto a convenire che la differenza tra ebrei e cristiani non è poi così grande e che, in effetti, si potrebbe smettere di essere antisemiti se la concorrenza commerciale degli ebrei non fosse così pericolosa.
Joseph Roth, Ebrei erranti, 1927/37

L'antisemitismo non è una semplice opinione sugli ebrei, è una concezione del mondo.
Jean Paul Sartre, L'antisemitismo, 1946

L'antisemitismo, in una parola, è la paura davanti alla condizione umana.
Jean Paul Sartre, L'antisemitismo, 1946

Se l'Ebreo non esistesse, l'antisemitismo lo inventerebbe.
Jean Paul Sartre, L'antisemitismo, 1946

Anche nel democratico più liberale si può nascondere una sfumatura di antisemitismo: egli è ostile all'ebreo nella misura in cui questi osa pensarsi, appunto, ebreo.
Jean-Paul Sartre, Riflessioni sulla questione ebraica, 1946

L'ebreo moderno non può vivere senza l'antisemitismo. Se non c'è, fa di tutto per farlo nascere.
Isaac Bashevis Singer, Racconti, 1982

Uccidendo i suoi ebrei, l'Europa si è suicidata.
George Steiner, Discorso al convegno di European Judaism, Amsterdam, 1969

L'antisemitismo è qualcosa di irrazionale e contagioso: si odiano gli ebrei prima ancora che nascono.
Elie Wiesel, su la Repubblica, 2006

Note
Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Ebrei - Shoah e Olocausto - Giornata della Memoria