Frasi e citazioni sull'Emancipazione Femminile
Raccolta dei migliori aforismi e delle frasi più significative sull'emancipazione femminile e sulle donne emancipate. Il termine "emancipare" deriva dal latino, ed è composto da e- e mancipare "alienare, vendere", a sua volta composto di manus e -cipare, cioè "far prendere con la mano", per significare, originariamente, "liberare" (dalla patria potestas)" [cfr. Vocabolario Treccani].
In senso generico, l'emancipazione si può definire come il processo attraverso cui un popolo tende a liberarsi da un sistema oppressivo, oppure una classe sociale tende a sottrarsi da una condizione di subalternità, per ottenere il riconoscimento dei propri diritti. Nel caso specifico, l'emancipazione femminile indica sia la lotta delle donne per la parificazione dei diritti civili e politici tra uomo e donna, sia la lotta per la liberazione dai pregiudizi e dalle convenzioni che limitano la libertà delle donne e la loro autonomia.
A mo' d'introduzione, riportiamo un'affermazione molto significativa della filosofa e scrittrice britannica Mary Wollstonecraft, considerata la fondatrice del femminismo liberale: "È tempo di compiere una rivoluzione nei modi di esistere delle donne − è tempo di restituire loro la dignità perduta − e fare in modo che esse, come parte della specie umana, si adoperino, riformando sé stesse, per riformare il mondo". [Rivendicazione dei diritti della donna, 1792].
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sulla liberazione della donna, i diritti delle donne, la condizione femminile e il femminismo. [I link sono in fondo alla pagina].
In senso generico, l'emancipazione si può definire come il processo attraverso cui un popolo tende a liberarsi da un sistema oppressivo, oppure una classe sociale tende a sottrarsi da una condizione di subalternità, per ottenere il riconoscimento dei propri diritti. Nel caso specifico, l'emancipazione femminile indica sia la lotta delle donne per la parificazione dei diritti civili e politici tra uomo e donna, sia la lotta per la liberazione dai pregiudizi e dalle convenzioni che limitano la libertà delle donne e la loro autonomia.
A mo' d'introduzione, riportiamo un'affermazione molto significativa della filosofa e scrittrice britannica Mary Wollstonecraft, considerata la fondatrice del femminismo liberale: "È tempo di compiere una rivoluzione nei modi di esistere delle donne − è tempo di restituire loro la dignità perduta − e fare in modo che esse, come parte della specie umana, si adoperino, riformando sé stesse, per riformare il mondo". [Rivendicazione dei diritti della donna, 1792].
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Vorrei che le donne avessero potere non sugli uomini, ma su loro stesse. (Mary Wollstonecraft) |
Sibilla Aleramo, Una donna, 1906
Ciò che le donne devono ancora imparare è che nessuno ci dà il potere. Dobbiamo semplicemente prendercelo.
Roseanne Barr [1]
Donna non si nasce, si diventa. Nessun destino biologico, psichico, economico definisce l'aspetto che riveste in seno alla società la femmina dell'uomo: è l'insieme della storia e della civiltà a elaborare quel prodotto intermedio tra il maschio e il castrato che chiamiamo donna
La semplice emancipazione esteriore ha reso la donna moderna un essere artificiale. Oggi, la donna si trova di fronte alla necessità di emanciparsi dall'emancipazione, se desidera davvero essere libera.
Emma Goldman [1]
Nessuna donna nata in questo mondo è immune ai piaceri della bontà. Si nasce alla bontà: è la nostra primogenitura. Solo molta grinta e un'ostinazione incrollabile ci spingono a esigere il diritto alla cattiveria – perché sappiamo che solo in questo modo possiamo diventare persone – non figli o nipoti, ma individui, e possibili artiste.
Erica Jong, Paracadute e baci, 1984
I costumi, la civiltà, hanno sempre accresciute le differenze tra i due sessi. Io avrei cattiva opinione di un uomo che amasse seriamente una virago, una "uoma". Gli apostoli dell'emancipazione della donna e di una pretesa uguaglianza tra i due sessi, confondono scioccamente eguaglianza e identità. La donna è naturalmente l'uguale dell'uomo, a condizione che l'uomo e la donna rimangano nelle loro funzioni speciali.
Alphonse Karr, XIX sec. [1]
La donna non è l'uguale dell'uomo se essa vuol fare l'uomo, così come questo non sarebbe l'uguale della donna se volesse cucire, far la calza, accudire alla cucina e allattare i bambini. Il rubino è uguale allo smeraldo, se il rubino si contenta d'essere rosso e di un rosso così bello com'è bello il verde dello smeraldo, e a patto che non dica: Io voglio essere verde come questo....
Alphonse Karr, XIX sec., ibidem
La donna delle classi dominanti non si contenta più d'essere un fiore, un angelo, un oggetto d'arte o la docile compagna e serva dell'uomo, ma reclama di cooperare con lui al lavoro sociale e rappresentare anch'essa un valore sociale.
Anna Kuliscioff, Il monopolio dell'uomo, 1894
Solo col lavoro equamente retribuito, o retribuito almeno al pari dell'uomo, la donna farà il primo passo avanti ed il più, importante, perché soltanto col diventare economicamente indipendente, essa si sottrarrà al parassitismo morale, e potrà conquistare la sua libertà, la sua dignità ed il vero rispetto dell'altro sesso.
Anna Kuliscioff, ibidem
La donna, nonostante tutte le leggi liberatrici, è rimasta una schiava della casa, perché essa è oppressa, soffocata inebetita, umiliata dalla meschina economia domestica, che la incatena alla cucina, ai bambini e ne logora le forze in un lavoro bestialmente improduttivo, meschino, snervante, che inebetisce e opprime. La vera emancipazione della donna, il vero comunismo incomincerà soltanto là e allora, dove e quando incomincerà la lotta delle masse [...] contro la piccola economia domestica.
Nicolaj Lenin, La grande iniziativa, 1919
La donna appartiene alla specie vinta: vinta dal mito dell’uomo. Il privilegio dell'uomo su di lei la donna lo soffre, ma lo subisce nell'ossequio che le ispira chi ha imposto sé come soggetto.
In una società patriarcale, ogni rapporto sessuale etero è uno stupro perché le donne, come gruppo, non sono forti abbastanza per dare un consenso vero e proprio.
Il progresso sociale si può misurare dalla posizione sociale del genti l sesso.
Karl Marx, Lettere a Kugelmann, 1862/75
Essere dalla parte delle donne non significa sognare un mondo in cui i rapporti di dominio possano finalmente capovolgersi per far subire all'uomo ciò che la donna ha subito per secoli. Essere dalla parte delle donne vuol dire lottare per costruire una società egualitaria, in cui essere uomo o donna sia «indifferente», non abbia alcuna rilevanza. Non perché essere uomo o donna sia la stessa cosa, ma perché sia gli uomini sia le donne sono esseri umani che condividono il meglio e il peggio della condizione umana.
Michela Marzano, Sii bella e stai zitta, 2010
Finché non cesseranno di percepirsi come le vedono gli uomini, le donne non potranno fondare su sé stesse l'autostima.
Michela Marzano, ibidem
Il pericolo di una regressione dell'emancipazione femminile è in agguato ovunque
Michela Marzano, ibidem
Fino a quando l'unico modo per essere accettate e riconosciute uguali agli uomini sarà quello di negare la nostra differenza e fare come se tutti fossimo identici, noi donne non avremo vinto la nostra lotta per l'uguaglianza. Ci sarà sempre qualcuno che rifiuterà valore e dignità a chi non è «perfettamente identico».
Michela Marzano, Sii bella e stai zitta, 2010
L'emancipazione della donna, non sarebbe stata solamente, come la vedeva il Fourier, preoccupato soprattutto della libertà sessuale, un indice di umanizzazione nel senso civico di vittoria della natura umana sulla brutalità, ma nel senso più fondamentale di progresso dell'uomo nei confronti dell'animale, del fatto culturale su quello naturale.
Juliet Mitchell, La condizione della donna, 1971
L'uomo asservì la donna credendo suo interesse di farlo. Tocca a lei provargli ch'egli s'è ingannato e che dalla sua emancipazione gliene ridonda ben più ricco interesse, vantaggi ben più preziosi.
Anna Maria Mozzoni, La donna e i suoi rapporti sociali, 1864
Quando le donne praticano l'emancipazione si accorgono di quanto costi cara e di quanta frustrazione e sofferenza comporti.
Ida Faré, Mara e le altre, le donne e la lotta armata, 1979
Dobbiamo immaginare un mondo in cui ogni donna è il genio tutelare del suo corpo. In tale mondo le donne creeranno autenticamente nuova vita, dando alla luce non solo figli (se e come lo vogliono), ma le visioni e il pensiero necessari a sostenere, confortare e modificare l'esistenza umana.
Adrienne Rich, Nato di donna, 1976
Anche gli uomini migliori, quando credono di farti un complimento, ti dicono: «Sei una donna coi coglioni».
Gianna Schelotto [1]
L'uomo deve saper sfidare l’opinione pubblica, la donna sottomettervisi.
Madame de Staël, Delphine, 1802
La prolungata schiavitù della donna è la pagina più nera della storia dell'umanità.
Elizabeth Cady Stanton, Storia del suffragio universale, 1881-1922
Alcune di noi stanno diventando gli uomini che volevamo sposare.
Gloria Steinem [1]
Una donna senza istruzione ha due strade aperte nella vita: il matrimonio o la prostituzione che, in definitiva, è lo stesso.
Valérie Tasso, Diario di una ninfomane, 2003
Ci vorranno anni prima che una donna diventi capo del partito e Primo ministro.
Margaret Thatcher (dichiarazione alla radio un anno prima di diventare Primo ministro inglese, 1978)
Temo che tutte le donne apprezzino la crudeltà, la crudeltà pura, più di qualsiasi altra cosa. I loro istinti sono meravigliosamente primitivi. Le abbiamo emancipate, ma esse rimangono schiave sempre in cerca di un padrone. Amano essere dominate.
Oscar Wilde [1]
Bisogna migliorare la condizione femminile. Le cucine sono troppo piccole, i lavandini troppo bassi. E i manici delle pentole sono isolati male.
Georges Wolinski [1]
Dubito che la pietà e l'amore siano così simili come sostengono i poeti, poiché raramente vedo nascere compassione di fronte alla situazione delle donne, a meno che esse non siano belle.
Ciò che le donne devono ancora imparare è che nessuno ci dà il potere. Dobbiamo semplicemente prendercelo.
Roseanne Barr [1]
Donna non si nasce, si diventa. Nessun destino biologico, psichico, economico definisce l'aspetto che riveste in seno alla società la femmina dell'uomo: è l'insieme della storia e della civiltà a elaborare quel prodotto intermedio tra il maschio e il castrato che chiamiamo donna
Simone de Beauvoir, Il secondo sesso, 1949
L'umanità è maschile e l'uomo definisce la donna non in quanto tale ma in relazione a sé stesso; non è considerata un essere autonomo.
Simone de Beauvoir, Il secondo sesso, 1949
Non solo per l'uomo, ma anche per la donna è essenziale, per conquistare la propria dignità, essere economicamente indipendente.
Benazir Bhutto, su Elle, 1988
Emancipazione. Fenomeno per cui uno schiavo sfugge all'altrui tirannia per piegarsi al dispotismo del proprio io.
Ambrose Bierce, Dizionario del diavolo, 1911
Ma se Dio avesse voluto che ragionassimo con l'utero, perché ci ha dato il cervello?
Clare Boothe Luce, su Life, 1970
La miglior protezione di una donna è un po' di denaro tutto suo.
Clara Boothe Luce [1]
La paura degli uomini di fronte all'energia creativa delle donne non ha mai trovato un'espressione più chiara e completa di questa: «per la donna, bambini, cucina, chiesa».
Pearl S. Buck, Alle mie figlie con amore, 1967
La sudditanza del femminile non implica che il maschile sia migliore, superiore ma, al contrario, rivela tutta la debolezza dell'uomo e il suo grandissimo tallone d'Achille rappresentato dal bisogno ossessivo di ricercare il potere.
Aldo Carotenuto, L'anima delle donne, 2001
L'uomo prevaricatore, dominatore, despota, che non attribuisce valore al femminile, si lascia sfuggire tra le dita la grande opportunità di instaurare con la donna un rapporto autentico. E ciò accade perché l'uomo in questione ha in realtà una grande paura di perdere l'unica forma di supremazia che conosce, una sorta di carica nobiliare che gli è stata conferita non per diritto, ma per nascita.
Aldo Carotenuto, ibidem
Il maschile, abituato da secoli a schiacciare il femminile per dimostrare a se stesso il proprio potere, rimarrebbe letteralmente «spiazzato» nel momento in cui una donna dovesse dimostrargli non solo di trovarsi al suo stesso livello ma, addirittura, di avere molto da insegnargli.
Aldo Carotenuto, L'anima delle donne, 2001
Se l'eccesso di coscienza fa aumentare la coscienza, l'eccesso di libertà, fenomeno egualmente funesto ma in senso inverso, uccide invariabilmente la libertà. Ecco come un movimento d'emancipazione, in qualsiasi àmbito, rappresenta ad un tempo un passo avanti e un inizio di declino.
Emil Cioran, Squartamento, 1979
Il rovesciamento del matriarcato segnò la sconfitta sul piano storico universale del sesso femminile. L'uomo prese nelle mani anche le redini della casa, la donna fu avvilita, asservita, resa schiava delle sue voglie e semplice strumento per produrre figli.
L'umanità è maschile e l'uomo definisce la donna non in quanto tale ma in relazione a sé stesso; non è considerata un essere autonomo.
Simone de Beauvoir, Il secondo sesso, 1949
Non solo per l'uomo, ma anche per la donna è essenziale, per conquistare la propria dignità, essere economicamente indipendente.
Benazir Bhutto, su Elle, 1988
Emancipazione. Fenomeno per cui uno schiavo sfugge all'altrui tirannia per piegarsi al dispotismo del proprio io.
Ambrose Bierce, Dizionario del diavolo, 1911
Ma se Dio avesse voluto che ragionassimo con l'utero, perché ci ha dato il cervello?
Clare Boothe Luce, su Life, 1970
La miglior protezione di una donna è un po' di denaro tutto suo.
Clara Boothe Luce [1]
La paura degli uomini di fronte all'energia creativa delle donne non ha mai trovato un'espressione più chiara e completa di questa: «per la donna, bambini, cucina, chiesa».
Pearl S. Buck, Alle mie figlie con amore, 1967
La sudditanza del femminile non implica che il maschile sia migliore, superiore ma, al contrario, rivela tutta la debolezza dell'uomo e il suo grandissimo tallone d'Achille rappresentato dal bisogno ossessivo di ricercare il potere.
Aldo Carotenuto, L'anima delle donne, 2001
L'uomo prevaricatore, dominatore, despota, che non attribuisce valore al femminile, si lascia sfuggire tra le dita la grande opportunità di instaurare con la donna un rapporto autentico. E ciò accade perché l'uomo in questione ha in realtà una grande paura di perdere l'unica forma di supremazia che conosce, una sorta di carica nobiliare che gli è stata conferita non per diritto, ma per nascita.
Aldo Carotenuto, ibidem
Il maschile, abituato da secoli a schiacciare il femminile per dimostrare a se stesso il proprio potere, rimarrebbe letteralmente «spiazzato» nel momento in cui una donna dovesse dimostrargli non solo di trovarsi al suo stesso livello ma, addirittura, di avere molto da insegnargli.
Aldo Carotenuto, L'anima delle donne, 2001
Se l'eccesso di coscienza fa aumentare la coscienza, l'eccesso di libertà, fenomeno egualmente funesto ma in senso inverso, uccide invariabilmente la libertà. Ecco come un movimento d'emancipazione, in qualsiasi àmbito, rappresenta ad un tempo un passo avanti e un inizio di declino.
Emil Cioran, Squartamento, 1979
Una donna ha bisogno di un uomo come un pesce ha bisogno di una bicicletta.
Irina Dunn, 1970
Il rovesciamento del matriarcato segnò la sconfitta sul piano storico universale del sesso femminile. L'uomo prese nelle mani anche le redini della casa, la donna fu avvilita, asservita, resa schiava delle sue voglie e semplice strumento per produrre figli.
Friedrich Engels, L'origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato, 1884
Ho visto Dio. È nera, comunista e lesbica.
Anne-Marie Fauret [1]
La semplice emancipazione esteriore ha reso la donna moderna un essere artificiale. Oggi, la donna si trova di fronte alla necessità di emanciparsi dall'emancipazione, se desidera davvero essere libera.
Emma Goldman [1]
Fallocentrico, ha detto qualcuno di Freud. Credeva che il sole ruotasse intorno al cazzo. E anche le figlie. E chi poteva contraddirlo? Finché anche le donne non hanno cominciato a scrivere libri era possibile vedere solo un lato della questione. Dagli albori della storia fino a oggi i libri sono stati scritti con lo sperma, non col sangue mestruale.
Erica Jong, Paura di volare, 1973Nessuna donna nata in questo mondo è immune ai piaceri della bontà. Si nasce alla bontà: è la nostra primogenitura. Solo molta grinta e un'ostinazione incrollabile ci spingono a esigere il diritto alla cattiveria – perché sappiamo che solo in questo modo possiamo diventare persone – non figli o nipoti, ma individui, e possibili artiste.
Erica Jong, Paracadute e baci, 1984
Se Dio avesse voluto che ragionassimo con l'utero, perché ci ha dato un cervello? (Clare Boothe Luce) |
Alphonse Karr, XIX sec. [1]
La donna non è l'uguale dell'uomo se essa vuol fare l'uomo, così come questo non sarebbe l'uguale della donna se volesse cucire, far la calza, accudire alla cucina e allattare i bambini. Il rubino è uguale allo smeraldo, se il rubino si contenta d'essere rosso e di un rosso così bello com'è bello il verde dello smeraldo, e a patto che non dica: Io voglio essere verde come questo....
Alphonse Karr, XIX sec., ibidem
La donna delle classi dominanti non si contenta più d'essere un fiore, un angelo, un oggetto d'arte o la docile compagna e serva dell'uomo, ma reclama di cooperare con lui al lavoro sociale e rappresentare anch'essa un valore sociale.
Anna Kuliscioff, Il monopolio dell'uomo, 1894
Solo col lavoro equamente retribuito, o retribuito almeno al pari dell'uomo, la donna farà il primo passo avanti ed il più, importante, perché soltanto col diventare economicamente indipendente, essa si sottrarrà al parassitismo morale, e potrà conquistare la sua libertà, la sua dignità ed il vero rispetto dell'altro sesso.
Anna Kuliscioff, ibidem
La donna, nonostante tutte le leggi liberatrici, è rimasta una schiava della casa, perché essa è oppressa, soffocata inebetita, umiliata dalla meschina economia domestica, che la incatena alla cucina, ai bambini e ne logora le forze in un lavoro bestialmente improduttivo, meschino, snervante, che inebetisce e opprime. La vera emancipazione della donna, il vero comunismo incomincerà soltanto là e allora, dove e quando incomincerà la lotta delle masse [...] contro la piccola economia domestica.
Nicolaj Lenin, La grande iniziativa, 1919
La donna appartiene alla specie vinta: vinta dal mito dell’uomo. Il privilegio dell'uomo su di lei la donna lo soffre, ma lo subisce nell'ossequio che le ispira chi ha imposto sé come soggetto.
Carla Lonzi [1]
La differenza della donna sono millenni di assenza dalla storia. Approfittiamo della differenza...
Carla Lonzi [1]
In una società patriarcale, ogni rapporto sessuale etero è uno stupro perché le donne, come gruppo, non sono forti abbastanza per dare un consenso vero e proprio.
Catharine MacKinnon [1]
Il progresso sociale si può misurare dalla posizione sociale del genti l sesso.
Karl Marx, Lettere a Kugelmann, 1862/75
Essere dalla parte delle donne non significa sognare un mondo in cui i rapporti di dominio possano finalmente capovolgersi per far subire all'uomo ciò che la donna ha subito per secoli. Essere dalla parte delle donne vuol dire lottare per costruire una società egualitaria, in cui essere uomo o donna sia «indifferente», non abbia alcuna rilevanza. Non perché essere uomo o donna sia la stessa cosa, ma perché sia gli uomini sia le donne sono esseri umani che condividono il meglio e il peggio della condizione umana.
Michela Marzano, Sii bella e stai zitta, 2010
Finché non cesseranno di percepirsi come le vedono gli uomini, le donne non potranno fondare su sé stesse l'autostima.
Michela Marzano, ibidem
Il pericolo di una regressione dell'emancipazione femminile è in agguato ovunque
Michela Marzano, ibidem
Fino a quando l'unico modo per essere accettate e riconosciute uguali agli uomini sarà quello di negare la nostra differenza e fare come se tutti fossimo identici, noi donne non avremo vinto la nostra lotta per l'uguaglianza. Ci sarà sempre qualcuno che rifiuterà valore e dignità a chi non è «perfettamente identico».
Michela Marzano, Sii bella e stai zitta, 2010
L'emancipazione della donna, non sarebbe stata solamente, come la vedeva il Fourier, preoccupato soprattutto della libertà sessuale, un indice di umanizzazione nel senso civico di vittoria della natura umana sulla brutalità, ma nel senso più fondamentale di progresso dell'uomo nei confronti dell'animale, del fatto culturale su quello naturale.
Juliet Mitchell, La condizione della donna, 1971
L'uomo asservì la donna credendo suo interesse di farlo. Tocca a lei provargli ch'egli s'è ingannato e che dalla sua emancipazione gliene ridonda ben più ricco interesse, vantaggi ben più preziosi.
Anna Maria Mozzoni, La donna e i suoi rapporti sociali, 1864
È tempo che le donne contrastino la vergognosa incompetenza in cui l'ignoranza, l'orgoglio e l'ingiustizia maschili le ha per così lungo tempo tenute prigioniere.
Théroigne de Méricourt, XIX sec., cit. in Anna Rossi-Doria, Il primo femminismo, 1993
Gli uomini non s’appagano dell’obbedienza delle donne. Essi si arrogano un diritto anche sui loro sentimenti. Tutti, i più brutali eccettuati, vogliono avere nella donna che è loro strettamente unita, non una schiava soltanto, ma una favorita. Conseguentemente, essi nulla trascurano per educare il suo spirito al servilismo.
John Stuart Mill, Sull'asservimento delle donne, 1869
La subordinazione sociale delle donne sorge come un fatto isolato, in mezzo alle istituzioni sociali moderne; è una lacuna unica nel loro principio fondamentale; è il solo vestigio d’un vecchio mondo intellettuale e morale demolito dovunque
John Stuart Mill, ibidem
Non esistono più schiavi, con l'eccezione della donna nella casa di ogni uomo.
John Stuart Mill, ibidem
Tutte le donne si allevano dall'infanzia nella credenza che l’ideale del loro carattere è l’antitesi di quello dell’uomo: esse sono educate a non volere da sé medesime, a non condursi dietro la volontà loro, ma a sottomettersi e cedere all'altrui.
John Stuart Mill, Sull'asservimento delle donne, 1869
Gli uomini non s’appagano dell’obbedienza delle donne. Essi si arrogano un diritto anche sui loro sentimenti. Tutti, i più brutali eccettuati, vogliono avere nella donna che è loro strettamente unita, non una schiava soltanto, ma una favorita. Conseguentemente, essi nulla trascurano per educare il suo spirito al servilismo.
John Stuart Mill, Sull'asservimento delle donne, 1869
La subordinazione sociale delle donne sorge come un fatto isolato, in mezzo alle istituzioni sociali moderne; è una lacuna unica nel loro principio fondamentale; è il solo vestigio d’un vecchio mondo intellettuale e morale demolito dovunque
John Stuart Mill, ibidem
Non esistono più schiavi, con l'eccezione della donna nella casa di ogni uomo.
John Stuart Mill, ibidem
Tutte le donne si allevano dall'infanzia nella credenza che l’ideale del loro carattere è l’antitesi di quello dell’uomo: esse sono educate a non volere da sé medesime, a non condursi dietro la volontà loro, ma a sottomettersi e cedere all'altrui.
John Stuart Mill, Sull'asservimento delle donne, 1869
Alle donne [...] è concesso un universo tutto loro: la famiglia. Esse sono sfruttate sul lavoro e relegate nella casa; sono queste le due posizioni che compongono la loro oppressione.
Juliet Mitchell, La condizione della donna, 1971
Come l'operaio si ritrova alienato nel suo stesso prodotto, così, grosso modo, la donna trova la sua alienazione nella commercializzazione del suo corpo.
Juliet Mitchell, ibidem
Juliet Mitchell, La condizione della donna, 1971
Come l'operaio si ritrova alienato nel suo stesso prodotto, così, grosso modo, la donna trova la sua alienazione nella commercializzazione del suo corpo.
Juliet Mitchell, ibidem
La donna è biologicamente un organismo superiore. Superiore nel senso che, grazie alle sue caratteristiche biologiche, fruisce di un valore di sopravvivenza più alto di quello concesso al maschio.
Mary Wortley Montagu [1]
Ogni vittoria politica delle donne è una vittoria di tutti coloro che sono oppressi a causa della loro diversità, e si traduce in una diminuzione dell’ingiustizia dell’intero sistema.
Tomaso Montanari, Dalla parte del torto, 2020
Quando le donne praticano l'emancipazione si accorgono di quanto costi cara e di quanta frustrazione e sofferenza comporti.
Ida Faré, Mara e le altre, le donne e la lotta armata, 1979
Dobbiamo immaginare un mondo in cui ogni donna è il genio tutelare del suo corpo. In tale mondo le donne creeranno autenticamente nuova vita, dando alla luce non solo figli (se e come lo vogliono), ma le visioni e il pensiero necessari a sostenere, confortare e modificare l'esistenza umana.
Adrienne Rich, Nato di donna, 1976
Essere donna l'ho sempre considerato un fatto positivo, un vantaggio, una sfida gioiosa e aggressiva. Che cosa c'è da invidiare agli uomini? Tutto quello che fanno lo posso fare anch'io. E in più posso fare anche un figlio.
Joyce Lussu Salvadori [1]
Anche gli uomini migliori, quando credono di farti un complimento, ti dicono: «Sei una donna coi coglioni».
Gianna Schelotto [1]
L'uomo deve saper sfidare l’opinione pubblica, la donna sottomettervisi.
Madame de Staël, Delphine, 1802
La prolungata schiavitù della donna è la pagina più nera della storia dell'umanità.
Elizabeth Cady Stanton, Storia del suffragio universale, 1881-1922
Alcune di noi stanno diventando gli uomini che volevamo sposare.
Gloria Steinem [1]
Una donna senza istruzione ha due strade aperte nella vita: il matrimonio o la prostituzione che, in definitiva, è lo stesso.
Valérie Tasso, Diario di una ninfomane, 2003
Ci vorranno anni prima che una donna diventi capo del partito e Primo ministro.
Margaret Thatcher (dichiarazione alla radio un anno prima di diventare Primo ministro inglese, 1978)
Temo che tutte le donne apprezzino la crudeltà, la crudeltà pura, più di qualsiasi altra cosa. I loro istinti sono meravigliosamente primitivi. Le abbiamo emancipate, ma esse rimangono schiave sempre in cerca di un padrone. Amano essere dominate.
Oscar Wilde [1]
Bisogna migliorare la condizione femminile. Le cucine sono troppo piccole, i lavandini troppo bassi. E i manici delle pentole sono isolati male.
Georges Wolinski [1]
Dubito che la pietà e l'amore siano così simili come sostengono i poeti, poiché raramente vedo nascere compassione di fronte alla situazione delle donne, a meno che esse non siano belle.
Mary Wollstonecraft, Rivendicazione dei diritti della donna, 1792
Vorrei che le donne avessero potere non sugli uomini, ma su loro stesse.
[I do not wish women to have power over men; but over themselves.].
[I do not wish women to have power over men; but over themselves.].
Mary Wollstonecraft, ibidem
Desidero esortare le donne a impegnarsi per acquisire forza, sia fisica che mentale, e persuaderle che frasi tenere, animi impressionabili, delicatezza di sentimenti e raffinatezza del gusto, sono pressoché sinonimi di debolezza, e coloro che sono semplicemente oggetto di compassione e di quel tipo di amore che è stato definito suo parente, diventeranno presto oggetto di disprezzo.
Mary Wollstonecraft, ibidem
Amata o trascurata che sia, il primo desiderio [della donna] dovrebbe essere di rendersi rispettabile, e non di dipendere per la propria felicità da un [uomo] soggetto alle sue stesse debolezze.
Mary Wollstonecraft, ibidem
Non c'è motivo di temere che le donne acquisiscano eccessivo coraggio o eccessiva forza d'animo, giacché la loro evidente inferiorità fisica le rende in qualche misura necessariamente dipendenti dagli uomini in diversi ambiti della vita; ma perché accrescere tale inferiorità con pregiudizi che danno un sesso alla virtù e confondono le verità semplici con fantasticherie sensuali?
Mary Wollstonecraft, ibidem
Amo l'uomo in quanto mio simile, ma il suo scettro, reale o usurpato, non mi riguarda, a meno che l'intelletto di un singolo non meriti il mio omaggio; e persino allora la sottomissione è alla ragione e non all'uomo.
Mary Wollstonecraft, ibidem
Se si fortificasse la mente delle donne ampliandola, verrebbe meno la cieca obbedienza; ma poiché la cieca obbedienza serve al potere, i tiranni e i sensualisti sono nel giusto quando si sforzano di tenere le donne nelle tenebre, perché i primi le vogliono schiave e i secondi le vogliono giocattoli.
Mary Wollstonecraft, Rivendicazione dei diritti della donna, 1792
La storia dell'opposizione degli uomini all'emancipazione delle donne è forse più interessante della storia di quella stessa emancipazione.
Virginia Woolf [1]
Note
Desidero esortare le donne a impegnarsi per acquisire forza, sia fisica che mentale, e persuaderle che frasi tenere, animi impressionabili, delicatezza di sentimenti e raffinatezza del gusto, sono pressoché sinonimi di debolezza, e coloro che sono semplicemente oggetto di compassione e di quel tipo di amore che è stato definito suo parente, diventeranno presto oggetto di disprezzo.
Mary Wollstonecraft, ibidem
Amata o trascurata che sia, il primo desiderio [della donna] dovrebbe essere di rendersi rispettabile, e non di dipendere per la propria felicità da un [uomo] soggetto alle sue stesse debolezze.
Mary Wollstonecraft, ibidem
Non c'è motivo di temere che le donne acquisiscano eccessivo coraggio o eccessiva forza d'animo, giacché la loro evidente inferiorità fisica le rende in qualche misura necessariamente dipendenti dagli uomini in diversi ambiti della vita; ma perché accrescere tale inferiorità con pregiudizi che danno un sesso alla virtù e confondono le verità semplici con fantasticherie sensuali?
Mary Wollstonecraft, ibidem
Amo l'uomo in quanto mio simile, ma il suo scettro, reale o usurpato, non mi riguarda, a meno che l'intelletto di un singolo non meriti il mio omaggio; e persino allora la sottomissione è alla ragione e non all'uomo.
Mary Wollstonecraft, ibidem
Se si fortificasse la mente delle donne ampliandola, verrebbe meno la cieca obbedienza; ma poiché la cieca obbedienza serve al potere, i tiranni e i sensualisti sono nel giusto quando si sforzano di tenere le donne nelle tenebre, perché i primi le vogliono schiave e i secondi le vogliono giocattoli.
Mary Wollstonecraft, Rivendicazione dei diritti della donna, 1792
La storia dell'opposizione degli uomini all'emancipazione delle donne è forse più interessante della storia di quella stessa emancipazione.
Virginia Woolf [1]
Note
- Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
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