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Aforismi, frasi e citazioni di Aristotele

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Aristotele (Stagira 384 a.e.c. - Calcide 322 a.e.c.), filosofo greco, considerato uno dei padri del pensiero filosofico occidentale insieme a Platone, suo maestro, e Socrate. La maggior parte delle seguenti citazioni di Aristotele sono tratte da alcune delle sue opere più importanti, quali: Metafisica, Etica Nicomachea e Politica.
Tutte le altre scienze saranno piú necessarie della filosofia,
ma nessuna superiore. (Aristotele)
Metafisica
IV sec. a.e.c. - Selezione Aforismario

Gli uomini hanno cominciato a filosofare, ora come in origine, a causa della meraviglia: mentre da principio restavano meravigliati di fronte alle difficoltà più semplici, in seguito, progredendo a poco a poco, giunsero a porsi problemi sempre maggiori.
 
Se gli uomini hanno filosofato per liberarsi dall’ignoranza, è evidente che ricercarono il conoscere solo al fine di sapere e non per conseguire qualche utilità pratica. E il modo stesso in cui si sono svolti i fatti lo dimostra: quando c’era già pressoché tutto ciò che necessitava alla vita ed anche all’agiatezza ed al benessere, allora si incominciò a ricercare questa forma di conoscenza. 
 
Se Dio esiste dobbiamo riconoscerlo nella natura immobile e indipendente. 
 
I vecchi sono due volte bambini. 
 
Il tutto è maggiore della somma delle sue parti.
 
Chiamiamo libero un uomo che vive per sé e non per un altro.  
 
Tutti gli uomini per natura tendono al sapere.

Tutte le altre scienze saranno piú necessarie della filosofia, ma nessuna superiore.

Fisica
Ogni cosa o è principio o deriva da un principio: ma dell’infinito non c’è principio, ché sarebbe il suo limite. Inoltre è ingenerato e incorruttibile, in quanto è un principio, perché di necessità ogni cosa generata deve avere una fine e c’è un termine di ogni distruzione. Perciò, come diciamo, esso non ha principio, ma sembra essere esso principio di tutte le altre cose e tutte abbracciarle e tutte governarle, come dicono quanti non ammettono altre cause oltre l’infinito.
 
Etica Eudemia
La sfortuna rivela quelli che non sono effettivamente amici, ma che lo sono stati solo per interesse: il tempo rileva entrambi.
 
Dio è troppo perfetto per poter pensare ad altro che a sé.
 
Etica Nicomachea
IV sec. a.e.c. - Selezione Aforismario

A ragione si è affermato che il bene è "ciò cui ogni cosa tende".
 
Ciascuno giudica bene ciò che conosce, e solo di questo è buon giudice.
 
Chi è degno di piccole cose e di piccole cose si stima degno è modesto, e non magnanimo: la magnanimità, infatti, implica grandezza.

La funzione propria dell’uomo si compie pienamente in conformità con la saggezza e con la virtù etica: infatti, la virtù fa retto lo scopo, e la saggezza fa retti i mezzi per raggiungerlo.

Senza amici, nessuno sceglierebbe di vivere, anche se possedesse tutti gli altri beni.

L’uomo veramente buono e saggio sopporta dignitosamente tutte le vicende della sorte e tra le azioni che gli si prospettano compie sempre quelle più belle, come anche il buon generale usa l’esercito di cui dispone nel modo più efficace in guerra.
 
È con l’abitudine a sprezzare i pericoli e ad affrontarli che diventiamo coraggiosi, ed è quando siamo divenuti coraggiosi che siamo massimamente in grado di affrontare i pericoli.

I coraggiosi sono risoluti nei fatti e calmi prima.

L’uomo coraggioso è impavido quanto può esserlo un uomo. Temerà, dunque, anche le cose a misura d’uomo, ma vi farà fronte come si deve e come vuole la ragione, in vista del bello, perché questo è il fine della virtù.
 
Nulla di ciò che è per natura può assumere abitudini ad essa contrarie: per esempio, la pietra che per natura si porta verso il basso non può abituarsi a portarsi verso l’alto, neppure se si volesse abituarla gettandola in alto infinite volte.
 
È da tutti ed è facile adirarsi, e donare denaro e far spese: ma farlo con chi si deve, nella misura giusta, al momento opportuno, con lo scopo e nel modo convenienti, non è più da tutti né facile. Ed è per questo che il farlo bene è cosa rara, degna di lode e bella.
 
Si decide in fretta di essere amici, ma l'amicizia è un frutto che matura lentamente.

Colui che affronta, pur temendole, le cose che si deve, e che corrispondentemente ha ardire come e quando si deve, è coraggioso.
 
L’amicizia di quelli che sono amici a causa dell’utilità si dissolve insieme con l’interesse che la suscita, giacché essi non sono amici l’uno dell’altro, ma del profitto.

L'amicizia o è tra uguali, o rende uguali.

Temere, ardire, desiderare, adirarsi, aver pietà, e in generale provar piacere e dolore è possibile in maggiore o minore misura, e in entrambi i casi non bene. Al contrario, provare queste passioni quando è il momento, per motivi convenienti, verso le persone giuste, per il fine e nel modo che si deve, questo è il mezzo e perciò l’ottimo, il che è proprio della virtù.
 
Il saggio cerca di raggiungere l'assenza di dolore, non il piacere. 
 
Come nelle Olimpiadi sono incoronati non i più belli e i più forti, ma quelli che partecipano alla gara (e tra di essi infatti vi sono i vincitori), così nella vita chi agisce giustamente diviene partecipe del bello e del buono.

Nessuno incolpi un uomo di essere brutto.
 
I malvagi cercano persone con cui passare il loro tempo, ma fuggono sé stessi, giacché si ricordano delle loro molte cattive azioni, anzi prevedono che ne commetteranno altre di simili, se rimangono soli con sé stessi, ma se ne dimenticano se sono in compagnia d’altri. Non avendo nulla di amabile, non provano alcun sentimento amorevole verso sé stessi.

L’amicizia è una comunione, e il sentimento che si ha per sé stessi, si ha anche per l’amico.

Non è possibile essere buono in senso proprio senza saggezza, né essere saggio senza la virtù etica.

La virtù dipende da noi, e così pure il vizio. Infatti, nei casi in cui dipende da noi l’agire, dipende da noi anche il non agire, e in quelli in cui dipende da noi il non agire, dipende da noi anche l’agire.

L’amicizia sia più nell'amare che nell'essere amati.

Se dipende da noi compiere le azioni belle e quelle brutte, e analogamente anche il non compierle, e se è questo l’essere buoni o cattivi, allora dipende da noi l’essere virtuosi o viziosi.

Facciamo la guerra per poter vivere in pace. 
 
Per la bellezza è indispensabile un'alta statura; le persone piccole possono avere grazia ed eleganza, ma non bellezza. 
 
L’amicizia perfetta è l’amicizia degli uomini buoni e simili per virtù: costoro, infatti, vogliono il bene l’uno dell’altro

La giustizia è la virtù più efficace, e né la stella della sera, né quella del mattino sono così meravigliose, e citando il proverbio diciamo: nella giustizia ogni virtù si raccoglie in una sola.

Una rondine non fa primavera.

La filosofia ha in sé piaceri meravigliosi per la loro purezza e stabilità, ed è naturale che la vita di coloro che sanno trascorra in modo più piacevole che non la vita di coloro che ricercano.
 
Pur essendoci cari gli amici e la verità, è dovere morale preferire la verità.

Non è possibile o non è facile mutare col ragionamento ciò che da molto tempo si è impresso nel carattere.

Politica
IV sec. a.e.c. - Selezione Aforismario

Come, quand'è perfetto, l'uomo è la migliore delle creature, così pure, quando si stacca dalla legge e dalla giustizia, è la peggiore di tutte.
 
Un essere che per natura non appartiene a se stesso ma a un altro, pur essendo uomo, questo è per natura schiavo: e appartiene a un altro chi, pur essendo uomo, è oggetto di proprietà.
 
Nelle relazioni del maschio verso la femmina, l'uno è per natura superiore, l'altra inferiore, l'uno comanda, l'altra è comandata.
 
L'uomo per natura è un essere socievole: quindi chi vive fuori della comunità statale per natura e non per qualche caso o è un abietto o è superiore all'uomo.
 
Chi non è in grado di entrare nella comunità o per la sua autosufficienza non ne sente il bisogno, non è parte dello Stato, e di conseguenza è o bestia o dio.
 
L'uomo è per natura un animale politico.
[ανθρωπος φυσει πολιτικον ζωον].
 
L'uomo è per natura un animale socievole.
 
Si ha democrazia quando i liberi governano, oligarchia quando governano i ricchi.

La maggior parte dei tiranni sono stati demagoghi che si sono acquistata la fiducia del popolo con le calunnie.

Uno Stato è governato meglio da un uomo ottimo che da un'ottima legge. 
 
I demagoghi possono anche trasformarsi in tiranni, soprattutto nei tempi recenti, nei quali l’abilità oratoria è diventata importante, mentre in passato i tiranni partivano soprattutto dal potere militare.

Base della costituzione democratica è la libertà.

Gli inferiori si ribellano per poter essere uguali e gli uguali per poter essere superiori. È questo lo stato d'animo da cui nascono le rivoluzioni. 
 
Il demagogo e l’adulatore hanno una grande potenza presso i loro padroni, gli adulatori presso i tiranni e i demagoghi presso il popolo.

È un principio indiscusso che per saper ben comandare bisogna saper obbedire.

La natura non fa nulla di inutile.
 
La vera e propria felicità consiste nel poter esercitare senza impedimenti la propria valentia, di qualunque natura possa essere.

La legge è ordine, e una buona legge è un buon ordine.

È nella natura del desiderio di non poter essere soddisfatto, e la maggior parte degli uomini vive solo per soddisfarlo.
 
Protreptico
Se si deve filosofare, si deve filosofare e se non si deve filosofare, si deve filosofare; in ogni caso dunque si deve filosofare. Se infatti la filosofia esiste, siamo certamente tenuti a filosofare, dal momento che essa esiste; se invece non esiste, anche in questo caso siamo tenuti a cercare come mai la filosofia non esiste, e cercando facciamo filosofia, dal momento che la ricerca è la causa e l'origine della filosofia. 
 
Retorica
Vi è differenza tra la vendetta e la punizione: la punizione ha come fine chi la subisce, la vendetta invece chi la effettua per avere soddisfazione.

I mali uniscono gli uomini. 
 
La retorica è analoga alla dialettica: entrambe riguardano oggetti la cui conoscenza è in un certo qual modo patrimonio comune di tutti gli uomini e che non appartengono a una scienza specifica. Perciò tutti in un certo modo partecipano di entrambe, giacché tutti fino a un certo punto intraprendono e a saggiare un discorso e a sostenerlo e a difendersi e ad accusare.

Topici
Vivere bene è meglio che vivere.

Fonte Sconosciuta
Selezione Aforismario

Ciò che dobbiamo imparare a fare, lo impariamo facendolo.

Come comportarsi con gli amici? Come vorremmo che loro si comportassero con noi.

Esercitare liberamente il proprio ingegno, ecco la vera felicità.

Essere irragionevoli è un diritto umano.

Gli uomini colti sono superiori agli incolti nella stessa misura in cui i vivi sono superiori ai morti.

I genitori che si preoccupano di educare i figli meritano maggior stima di quelli che si accontentano di metterli al mondo: questi ultimi donano ai figli la vita, i primi il vivere bene.

I giovani sono fiduciosi, perché non hanno ancora avuto il tempo di essere ingannati. 

Il discorso falso trae le mosse da una falsa premessa.
[Ο δέ ψευδής λόγος γίνεται παρά τό πρώτον ψέυδος].

In tutte le realtà naturali v'è qualcosa di meraviglioso.

La bellezza è la migliore lettera di raccomandazione.

La cultura è il miglior viatico per la vecchiaia.

La cultura è un ornamento nella buona sorte, un rifugio nell'avversa.

La dignità non consiste nel possedere onori, ma nella coscienza di meritarli.

La speranza è un sogno a occhi aperti.

La virtù risplende nelle disgrazie.

Le cose realizzate con più fatica, sono anche quelle amate di più.

Le minoranze cercano sempre la giustizia e l'uguaglianza, i dominatori invece non se ne curano affatto.

Le probabili impossibilità sono da preferire alle improbabili possibilità.

Le radici della cultura sono amare, ma i frutti sono dolci.

Lo studio è la migliore previdenza per la vecchiaia.

Non ci fu mai grande ingegno senza un pizzico di follia.

Quale vantaggio hanno i bugiardi? Che quando dicono la verità non sono creduti.

Un amico è un'anima sola che dimora in due corpi.

Ogni essere umano viene al mondo con una dotazione unica di potenzialità che aspirano a realizzarsi così come sicuramente la ghianda aspira a diventare la quercia che si porta dentro.

Note
Vedi anche aforismi, frasi e citazioni di: Platone - Socrate - Epicuro - Presocratici - Sette Savi