Frasi e citazioni sull'Intelligenza Artificiale (IA)
Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sull'intelligenza artificiale (IA), in inglese: Artificial intelligence (AI):
"disciplina appartenente all'informatica che studia i fondamenti teorici, le metodologie e le tecniche che consentono la progettazione di sistemi hardware e sistemi di programmi software capaci di fornire all'elaboratore elettronico prestazioni che, a un osservatore comune, sembrerebbero essere di pertinenza esclusiva dell'intelligenza umana". [Marco Somalvico].
Secondo la sintetica definizione di Marvin Minsky: "L’intelligenza artificiale è la scienza che si occupa di far fare alle macchine cose che richiederebbero l’intelligenza se fossero fatte dagli esseri umani".
Per Allan Trevor: "L'intelligenza artificiale è una costellazione di molte tecnologie diverse che lavorano insieme per permettere alle macchine di sentire, capire, agire e imparare con livelli di intelligenza simili a quelli umani".
Per i suoi risvolti di carattere etico, molti filosofi e sociologi stanno riflettendo sugli eventuali problemi che lo sviluppo dell'intelligenza artificiale potrebbe comportare per l'umanità. Non a caso, il principio di Prudenza della Dichiarazione di Montreal del 2017 per lo sviluppo responsabile dell'intelligenza artificiale recita: "Tutti coloro che sono coinvolti nello sviluppo dell'IA dovrebbero agire con cautela anticipando, per quanto possibile, le conseguenze avverse dell'uso di AIS [Artificial Intelligent Systems] e prendendo le misure appropriate per evitarle".
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sull'informatica, gli algoritmi, i robot, le macchine, la tecnologia e l'intelligenza. [I link sono in fondo alla pagina].
Prima di lavorare sull'intelligenza artificiale, perché non facciamo qualcosa contro la stupidità naturale? (Steve Polyak) |
Il nostro destino è strettamente legato alla rivoluzione dell’IA che si sta verificando in questo esatto momento. Tutti noi abbiamo il diritto di esserne al corrente e, quando ciascuno di noi sarà consapevole del rischio, potremo forse unire le nostre forze per difenderci.
James Barrat, La nostra invenzione finale, 2013
L’IA ci rimpiazzerà in migliaia di mansioni. Prima o poi, in un futuro non troppo lontano, gli scienziati costruiranno macchine in grado di ricercare e sviluppare l’intelligenza artificiale meglio di noi. Dopodiché saranno le macchine e non più l’uomo a dettare il ritmo del progresso dell’intelligenza.
James Barrat, ibidem
In seguito all’esplosione di intelligenza l’uomo sarà declassato ad abitante di second’ordine del pianeta; saremo trattati con la stessa attenzione e la stessa dignità che attualmente riserviamo ai nostri immediati avversari nella classifica dell’intelligenza: le scimmie. Vale a dire nessuna.
James Barrat, ibidem
Se non riusciamo a creare macchine superintelligenti compatibili con l’uomo, l’homo sapiens è condannato all’estinzione.
James Barrat, ibidem
Chi gestisce l’IA è fondamentale. Le corporazioni e i paesi che la sviluppano devono crearla e utilizzarla rispettando principi etici, salvaguardando il benessere dell’uomo.
James Barrat, ibidem
Non dimentichiamo che stiamo parlando di una macchina che potrebbe essere mille, milioni, innumerevoli volte più intelligente di noi; è difficile prevederne le potenzialità e impossibile intuirne il pensiero. Per utilizzare le nostre molecole a fini diversi dal salvaguardare la nostra sopravvivenza, non c’è bisogno che ci odi.
James Barrat, ibidem
Noi tutti siamo centinaia di volte più intelligenti dei topi di campagna, e ne condividiamo il 90 per cento del Dna. Ma ci preoccupiamo forse di chiedere la loro opinione prima di distruggerne le tane per arare i campi? Chiediamo forse il permesso alle scimmie da laboratorio per frantumare loro la testa e condurre studi sugli incidenti sportivi? Non odiamo né i topi né le scimmie, ciò nonostante siamo crudeli nei loro confronti. Un’IA superintelligente non dovrà necessariamente odiarci per distruggerci.
James Barrat, ibidem
Vi è più di una ragione per cui è sbagliato dare per scontato che le IA pari all’intelligenza umana (AGI) saranno amichevoli. Questa supposizione si fa ancor più pericolosa nel momento in cui l’intelletto dell’AGI supera il nostro, e l’AGI diventa un’ASI: una superintelligenza artificiale.
James Barrat, La nostra invenzione finale, 2013
La cosa triste dell’intelligenza artificiale è che manca di artificio e quindi di intelligenza.
Jean Baudrillard [1]
L'intelligenza artificiale definisce la ricostruzione, attraverso programmi e macchine, di funzioni intellettive tipiche della mente umana (percettive, decisionali, di contestualizzazione, di adattamento ecc.). Questo tipo di intelligenza risponde a un bisogno profondo dell’essere umano: creare a propria immagine e somiglianza.
Franco Berrino e Daniel Lumera, La via della leggerezza, 2019
Più ci avviciniamo alla possibilità di creare una forma di intelligenza che riproduca la scintilla della vita presente in noi, più si fanno urgenti questioni etiche fondamentali: siamo capaci di gestire l’intelligenza artificiale con consapevolezza e saggezza? Che grado di discernimento è possibile trasmettere a questo tipo di intelligenza?
Franco Berrino e Daniel Lumera, ibidem
Per via della superiore capacità di progettazione e delle tecnologie che potrebbe sviluppare, la prima superintelligenza sarà verosimilmente potentissima. Con molte probabilità non avrebbe rivali: sarebbe in grado di ottenere qualsiasi risultato possibile e di impedire ogni tentativo di ostacolare la realizzazione del suo principale obiettivo.
Nick Bostrom [1]
Dimenticate l’intelligenza artificiale: nel nuovo mondo dei big data, è l’idiozia artificiale a cui dovremmo prestare attenzione.
Tom Chatfield [1]
Per essere veramente intelligente, l'intelligenza artificiale deve rispettare i valori umani, compresa la privacy. Se ci sbagliamo, i pericoli sono profondi.
Tim Cook [1]
Se implementata in modo responsabile, l'IA può portare benefici alla società. Tuttavia, come nel caso della maggior parte delle tecnologie emergenti, c'è un rischio reale che l'uso commerciale e statale abbia un impatto negativo sui diritti umani.
Tim Cook [1]
Chiedersi se le macchine possano pensare è rilevante quanto domandarsi se i sottomarini siano capaci di nuotare.
Edsger Dijkstra [1]
La gente teme che i computer diventeranno troppo intelligenti e conquisteranno il mondo, ma il vero problema è che i computer sono troppo stupidi e il mondo lo hanno già conquistato.
Pedro Domingos [1]
L'obiettivo dell'IA è quello di creare sistemi in grado di agire e prendere decisioni in modo autonomo, simile a come lo farebbe un essere umano.
Paolo Gambi, Intelligenza artificiale: cos'è e come ti sta già cambiando la vita, 2022
Se parlate con gli esperti, molti di loro vi diranno che siamo ancora parecchio lontani dall’ottenere bambini geneticamente modificati o un’intelligenza artificiale a un livello umano. Ma la maggioranza dei ricercatori pensa su una scala temporale basata sulle borse di studio e sulle opportunità professionali. Quindi “parecchio lontani” potrebbe significare vent’anni, e “mai” potrebbe indicare un evento verificabile entro mezzo secolo.
Yuval Noah Harari, Homo Deus, 2016
L’intelligenza artificiale non è per nulla simile all’esistenza umana. Ma il 99% delle qualità e abilità umane è semplicemente ridondante per effettuare i lavori moderni. Affinché l’intelligenza artificiale metta gli umani ai margini del mercato del lavoro è sufficiente che ci superi nelle specifiche abilità richieste per assolvere una particolare professione.
Yuval Noah Harari, ibidem
Quando l’ingegneria genetica e l’intelligenza artificiale riveleranno tutto il loro potenziale, il liberalismo, la democrazia e il libero mercato potrebbero diventare obsoleti come i coltelli di selce, le musicassette, l’islam e il comunismo.
Yuval Noah Harari, Homo Deus, 2016
Diversamente da quanto accade al nostro intelletto, i computer raddoppiano le loro prestazioni ogni 18 mesi. Il pericolo che possano sviluppare l’intelligenza e conquistare il mondo è reale. Dobbiamo sviluppare il più rapidamente possibile delle tecnologie che consentano una connessione diretta tra cervello e computer.
Steven Hawking, intervista alla BBC, 2014
Il completo sviluppo dell'intelligenza artificiale potrebbe segnare la fine della razza umana.
[The development of full artificial intelligence could spell the end of the human race].
Steven Hawking, ibidem
Il successo nella creazione dell’intelligenza artificiale potrebbe essere il più grande evento nella storia umana. Purtroppo potrebbe anche essere l’ultimo, a meno che non impariamo a evitarne i rischi.
Steven Hawking [1]
L’impatto a breve termine dell’IA dipende da chi la gestisce, l’impatto a lungo termine dipende invece dalla possibilità o dall’impossibilità di gestirla.
Steven Hawking [1]
Credo fermamente che il mondo sarà Star Trek e non Terminator. Alla fine lo tsunami delle nuove tecnologie diffonderà una straordinaria era di libertà, felicità e comodità, ma sarà una corsa a ostacoli se non teniamo fermamente le nostre mani sul timone del progresso.
Jerry Kaplan, Le persone non servono, 2016
L’essenza dell’IA – in effetti, l’essenza dell’intelligenza – è la capacità di fare generalizzazioni appropriate in modo tempestivo e su una base dati limitata. Tanto più è vasto il campo di applicazione, tanto più rapidamente vengono tratte le conclusioni con informazioni minime, tanto più intelligente è il comportamento osservato.
Jerry Kaplan, Intelligenza artificiale. Guida al futuro prossimo, 2017
È possibile che, a un certo punto in futuro, il sentire comune sarà cambiato abbastanza da accettare l’idea che i computer sono in genere superiori agli esseri umani in una gamma piuttosto ampia di compiti intellettuali, ma questo non vuol dire che le macchine ci domineranno o ci renderanno obsoleti.
Jerry Kaplan, ibidem
Se oggi l’idea di avere in prospettiva macchine che potremmo considerare “più intelligenti” degli esseri umani ci mette a disagio, è probabile che, nel momento in cui accadrà effettivamente, la cosa non sembrerà più notevole di quanto non lo sono sembrati in passato progressi tecnologici attesi con orrore.
Jerry Kaplan, ibidem
L'IA pone effettivamente sfide notevoli alla dottrina filosofica e religiosa sull’unicità umana e sul nostro posto nell’universo. Le macchine intelligenti hanno il potenziale per gettare davvero una luce oggettiva su domande fondamentali relative alla natura della nostra mente, all’esistenza del libero arbitro, e se agenti non biologici si possono dire “vivi”.
Jerry Kaplan, ibidem
Se preferiamo attenerci all’idea confortante che siamo speciali, diversi dalle macchine per una qualche ragione fondamentale ancora da determinare, o che siamo intrisi di qualche mistica qualità ben distinta dal resto del mondo naturale, allora possiamo aggrapparci alla nozione che pensare sia un’attività unicamente umana, e che le macchine sono solo dei simulatori delle nostre abilità cognitive. Dipende da cosa scegliamo.
Jerry Kaplan, ibidem
Cosa si può fare con l’IA? Sarebbe più facile dire cosa non ci si può fare. Come conseguenza, un gran numero di compiti attualmente eseguiti da esseri umani sarà a breve potenzialmente delegabile a soluzioni tecnologiche. Fasce intere della nostra forza lavoro si troveranno presto a combattere una battaglia persa in partenza contro sistemi che sono capaci di svolgere il loro lavoro meglio, più velocemente e a un costo inferiore.
Jerry Kaplan, ibidem
Così come oggi molti ritengono un dovere morale il permettere agli animali di esprimere la loro natura, e non conta se li consideriamo dotati di consapevolezza o meno, forse nel futuro considereremo i sistemi intelligenti e autonomi come una nuova forma di vita, diversa da noi ma meritevole di diritti.
Jerry Kaplan, Intelligenza artificiale. Guida al futuro prossimo, 2017
Alcuni temono che l'intelligenza artificiale possa farci sentire inferiori, ma chiunque sia sano di mente dovrebbe provare un senso di inferiorità ogni volta che guarda un fiore.
Alan Kay [1]
Il cammino delle macchine rispecchierà l’evoluzione dell’uomo. Alla fine, comunque, l’evoluzione delle macchine consapevoli e capaci di migliorare andrà al di là della capacità dell’uomo di controllarle e addirittura di comprenderle.
Ray Kurzweil [1]
Non vi è niente di artificiale nell’intelligenza artificiale. È ispirata da persone, è creata da persone e, cosa più importante, incide sulle persone. È uno strumento potente e si sta solo ora cominciando a capire come funzioni, e questa è una profonda responsabilità.
Fei-Fei Li [1]
Si può definire l’intelligenza artificiale come un insieme di algoritmi: un robot, un software che gli sviluppatori cercano di rendere «intelligente», nella misura in cui è capace di imparare dai suoi stessi errori, e crescere e migliorare apprendendo.
Alessandro Longo e Guido Scorza, Intelligenza artificiale, 2020
Non è un caso se tutte le superpotenze digitali, da Google a Facebook, passando per Amazon e Microsoft, hanno progressivamente spostato proprio sull’intelligenza artificiale la più parte dei propri investimenti in ricerca e sviluppo. Chi disporrà delle soluzioni di intelligenza artificiale migliori – nell’anticipare le esigenze e i desideri degli utenti e dei consumatori, risolvere i loro problemi, proporre loro i prodotti, i servizi, i contenuti che cercano nell’istante in cui li cercano – sarà il padrone incontrastato dei mercati.
Alessandro Longo e Guido Scorza, ibidem
Con il concetto di AI, non stiamo parlando di qualcosa di astratto; ma di una novità strettamente connessa a noi, in quanto costruzione umana che avrà ricadute sempre maggiori sul nostro mondo.
Alessandro Longo e Guido Scorza, Intelligenza artificiale, 2020
Pian piano l’intelligenza artificiale se la caverà senz’altro meglio di noi in qualunque settore: nella medicina, nell’ingegneria, nell’edilizia, nell’arte e nell’innovazione tecnologica. Ben presto vedremo film creati da una IA e ne discuteremo su siti e piattaforme mobili costruiti da IA e moderati da IA, e può darsi che la “persona” con cui ne discuteremo si rivelerà una IA.
Mark Manson, Siamo fottuti, 2019
La situazione diventerà delirante il giorno in cui la IA ci supererà nel creare software IA.
Mark Manson, ibidem
La IA è potenzialmente pericolosa? Sicuro. Ma quanto a morale, siamo gli ultimi a poter salire sul pulpito. Cosa ne sappiamo noi di etica, di rispetto degli animali, dell’ambiente e del prossimo? Esatto: praticamente nulla.
Mark Manson, Siamo fottuti, 2019
L'intelligenza artificiale non ha bisogno di essere malvagia per distruggere l'umanità: se l'intelligenza artificiale ha un obiettivo e l'umanità si mette sulla sua strada, distruggerà l'umanità come una cosa ovvia senza nemmeno pensarci.
Elon Musk [1]
L’IA si può applicare a ogni sfera del pensiero umano: è un campo davvero universale.
Peter Norvig e Stuart J. Russell, Intelligenza artificiale. Un approccio moderno, 1995
Prima di lavorare sull'intelligenza artificiale, perché non facciamo qualcosa contro la stupidità naturale?
[Before we work on artificial intelligence why don’t we do something about natural stupidity?].
Steve Polyak [1]
La stupidità reale batte l'intelligenza artificiale tutte le volte.
[Real stupidity beats artificial intelligence every time].
Terry Pratchett, Hogfather, 1996
Mentre sempre più intelligenze artificiali stanno entrando nel mondo, sempre più intelligenze emotive devono assumere la leadership.
Amit Ray [1]
La prossima era dell’Intelligenza Artificiale non sarà l’era della guerra, ma sarà l’era della profonda compassione, della non violenza e dell’amore.
Amit Ray [1]
I computer, qualunque intelligenza artificiale possano sfoggiare, non sono capaci di fare battute.
[Computers, whatever artificial intelligence they may display, cannot make good jokes].
Peter Rickman, 1999 [1]
Si può dire che non vi è niente di artificiale, nel senso di non umano, nell’IA, così come non vi è niente di artificiale nell’energia elettrica, nel motore a vapore, nella stampa a caratteri mobili ecc., nel senso che nessuno direbbe mai ‘stampa artificiale’, ‘elettricità artificiale’ o simili. E allora bisognerebbe dire intelligenza delle macchine, o capacità computazionale delle macchine, piuttosto che IA.
Amedeo Santosuosso, Intelligenza artificiale e diritto, 2020
Vi è un consenso tra gli osservatori e studiosi più autorevoli sul fatto che le macchine fino a oggi create, per quanto molto migliorate, non possano essere considerate realmente intelligenti, che i loro meccanismi cognitivi sono estremamente poveri rispetto a quelli umani e che il loro funzionamento consente di accumulare esperienza, senza che ciò significhi comprensione.
Amedeo Santosuosso, ibidem
Se si tiene conto delle peripezie dell’agente umano nel diritto e la sua non necessaria coincidenza con l’essere umano persona fisica, la definizione filosofica di «creature artificiali che in dati contesti possano apparire umani» appare meno irrealistica e provocatoria: se anche gli umani sono artefatti (frutto della storia), gli agenti di IA possono essere considerati nostri fratelli o cugini, ai quali ci legano molte cose.
Amedeo Santosuosso, Intelligenza artificiale e diritto, 2020
La maggior parte di ciò che sperimentiamo nella nostra vita quotidiana è un'intelligenza artificiale limitata, che esegue un singolo compito o un gruppo di compiti strettamente correlati. Gli esempi includono: Applicazioni meteorologiche; Assistenti digitali; Software che analizza i dati per ottimizzare una determinata funzione aziendale. Questi sistemi sono potenti, ma il campo di gioco è ristretto: tendono a concentrarsi sulla guida dell'efficienza. Ma, con la giusta applicazione, l'IA limitata ha un immenso potere di trasformazione e continua a influenzare il nostro modo di lavorare e vivere su scala globale.
Allan Trevor, Intelligenza artificiale, la rivoluzione, 2021
Anche se i robot possono eseguire alcune attività meglio degli umani (ad esempio l'elaborazione dei dati), la visione di un'IA generale pienamente realizzata è ancora molto lontana.
Allan Trevor, ibidem
L'intelligenza artificiale rimane un'estensione del talento umano, non un sostituto, nella società di oggi.
Allan Trevor, ibidem
L'IA è la comprensione che le macchine possono interpretare, estrarre e imparare dai dati esterni in un modo che imita funzionalmente le pratiche cognitive normalmente attribuite agli umani. L'intelligenza artificiale si basa sulla nozione che i processi di pensiero umano hanno la capacità di essere replicati e meccanizzati.
Allan Trevor, ibidem
La preoccupazione pubblica che l'IA possa rendere l'umanità irrilevante contrasta con i molti ricercatori nel campo che si preoccupano principalmente di come progettare sistemi di IA. Entrambe le parti farebbero bene a imparare l'una dall'altra.
Allan Trevor, ibidem
Diventa importante che il processo decisionale basato sulla moralità diventi parte dei sistemi di intelligenza artificiale. Questi sistemi devono essere in grado di valutare le implicazioni etiche delle loro possibili azioni.
Allan Trevor, ibidem
L'intelligenza artificiale sta influenzando il futuro praticamente di ogni industria e di ogni essere umano. L'intelligenza artificiale ha agito come il principale motore delle tecnologie emergenti come i big data, la robotica e l'iot, e continuerà ad agire come un innovatore tecnologico per il prossimo futuro.
Allan Trevor, ibidem
Si prevede che l'IA avrà un impatto duraturo su quasi tutte le industrie immaginabili. Stiamo già vedendo l'intelligenza artificiale nei nostri dispositivi intelligenti preferiti, nelle auto, nel sistema sanitario e nelle app, e continueremo a vedere la sua influenza penetrare più profondamente in molte altre industrie per il prossimo futuro.
Allan Trevor, Intelligenza artificiale, la rivoluzione, 2021
Ritengo che la domanda originale, ‘le macchine possono pensare?’, sia troppo priva di senso per meritare di essere discussa. Sono nondimeno convinto che alla fine del secolo l’uso delle parole e la generale opinione pubblica colta saranno cambiate così tanto che si potrà parlare di macchine che pensano senza timore di essere contraddetti.
Alan Turing, Macchine calcolatrici e intelligenza, 1950
Un computer meriterebbe di essere definito intelligente se riuscisse a ingannare un essere umano facendogli credere di essere umano.
Alan Turing [1]
Sono convinto che la gente debba sviluppare l’intelligenza artificiale generale con la dovuta cautela. In questo caso, con dovuta cautela intendo con più prudenza di quella che richiederebbero l’Ebola e il plutonio.
Michael Vassar [1]
Entro trent’anni disporremo di tecnologie per creare l’intelligenza superumana. Poco dopo, l’età dell’uomo finirà. È possibile evitare questo tipo di progresso? Se non possiamo evitare il verificarsi degli eventi, riusciremo almeno a controllarli per sopravvivere?
Vernor Vinge [1]
Lo studio filosofico dell’AI è stato turbato dalla volontà di considerare l’intelligenza umana come qualcosa di speciale, e di tentare semplicemente di mostrare come i computer non possano fare alcune delle cose invece possibili per il cervello umano, giungendo quindi alla conclusione che i computer sono in qualche modo inferiori. Questo è probabilmente comprensibile: dopotutto, siamo umani ed è facile cadere nella trappola di pensare che il modo umano di fare le cose sia il migliore.
Kevin Warwick, Intelligenza artificiale, 2012
I computer possono comprendere le cose in un modo diverso rispetto all’uomo, così com’è probabile che lo facciano gli animali e che alcuni umani capiscano determinate cose in maniera diversa rispetto ad altri umani. Questo non rende intelligenti alcuni di loro e gli altri no. Significa semplicemente che ciascuno è intelligente in modo diverso da un altro.
Kevin Warwick, ibidem
Solo perché qualcosa non è intelligente allo stesso modo in cui lo siamo noi non significa che ci sarà sempre sottomessa!
Kevin Warwick, ibidem
Già adesso i computer possono fare molte cose meglio di (tutti) gli esseri umani, comprese quelle che riteniamo necessitare di comprensione (come giocare a scacchi, per esempio). Gli umani usano i computer quotidianamente per la memoria e per le capacità di calcolo, e perché in molti aspetti di questi campi vantano prestazioni molto migliori delle loro.
Kevin Warwick, ibidem
Applicazioni dell'intelligenza artificiale nel mondo reale, in particolare in ambito finanziario, produttivo e militare, operano in modalità con le quali, semplicemente, il cervello umano non può competere.
Kevin Warwick, ibidem
I cervelli artificiali sono sempre più spesso dotati di un corpo attraverso cui percepire il mondo e muoversi nello spazio per modificarlo. Sono dotati di capacità di apprendimento e adattamento, e sono in grado di portare a termine quanto si prefiggono nei confronti degli esseri umani. Cosa, questa, che solleva ogni genere di interrogativo in proiezione futura.
Kevin Warwick, ibidem
Proiettandoci verso il futuro, forse l’area più elettrizzante della ricerca sull’AI è quella in cui i cervelli AI si ottengono dal tessuto neurale biologico, in genere di un topo o di un essere umano.
Kevin Warwick, ibidem
Rispetto all’intelligenza dell’uomo, l’Intelligenza Artificiale ha il grande vantaggio di poter disporre di un intervallo di input sensoriali potenziali estremamente ampio, mentre i sensi dell’uomo sono limitati.
Kevin Warwick, ibidem
quando a un cervello AI biologico viene assegnato un corpo robotico, quello che si ottiene è una specie di cyborg – un organismo cibernetico (parte animale/umano, parte tecnologia/macchina) – con un cervello “embodied”. [2]
Kevin Warwick, ibidem
Un cyborg potrebbe avere una memoria migliore, maggiori capacità matematiche, sensi più acuti, un pensiero multidimensionale e migliori capacità di comunicazione rispetto a un cervello umano.
Kevin Warwick, Intelligenza artificiale, 2012
Riguardo al rischio esistenziale, il punto cruciale è che un’Intelligenza Artificiale può incrementare in modo estremamente rapido la propria intelligenza. La ragione più ovvia sta nell’automiglioramento ricorsivo. L’IA diventa più intelligente anche nello scrivere le funzioni cognitive interne a IA, in tal modo l’IA può riscrivere le funzioni cognitive già presenti per migliorare il proprio funzionamento, il che rende l’IA ancora più intelligente nel riscrivere sé stessa, cosa che a sua volta porta a ulteriori miglioramenti… La conseguenza negativa è il rischio di un enorme salto di intelligenza dell’IA una volta varcata una data soglia di criticità.
Eliezer Yudkowsky [1]
Non sapere come realizzare un’IA amichevole non è letale, di per sé. […] È l’errata convinzione che un’IA debba essere necessariamente amichevole a rendere inevitabile la catastrofe.
Eliezer Yudkowsky [1]
Per chi è mosso dall’ambizione la fine del mondo è meno terrificante del fallimento. Tutti quelli che ho conosciuto e che pensavano che l’IA gli avrebbe assicurato la gloria eterna erano fatti così.
Eliezer Yudkowsky [1]
Note
- Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
- Embodied: processo mediante cui si dota un cervello o una rete neurale artificiale di un corpo fisico così che possa interagire con il mondo reale.
- Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Informatica - Algoritmo - Robot - Macchine -Tecnologia - Intelligenza