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Aforismi, frasi e pensieri di Silvana Baroni

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Silvana Baroni, psichiatra e aforista italiana. Silvana Baroni nasce a Napoli da una famiglia veneta, ma sin da bambina si trasferisce a Roma, dove si laurea in Medicina e Chirurgia all'Università La Sapienza e si specializza in Psichiatria e Neurologia.
Silvana Baroni, oltre a scrivere poesie, racconti e testi per il teatro, ha pubblicato diversi libri di aforismi: Tra l’Io e il Sé c’è di mezzo il me (Il ventaglio 1992), Neppure i fossili (Quasar 2007), Il bianco, il nero, il grigio (Joker 2011), ParalleleBipedi (Città del sole 2013).
Caratteristica originale della scrittura aforistica di Silvana Baroni è quella di illustrare pittoricamente e graficamente i propri aforismi, da lei definiti "aforismi visivi ", i quali, oltre a essere stati pubblicati in libri e blog, sono stati esposti in varie mostre personali: nel 2010, presso la Galerie Satellite  di Parigi; nel 2011 presso l’Accademia di Romania di Roma, nel 2012 alla Biblioteca Rispoli e alla Galleria Techne di Roma e presso la libreria Piemonte a Torino.
E se fosse un refuso: non nati per soffrire, ma per offrire? (Silvana Baroni)
Tra l’Io ed il Se c’è di mezzo il Me
© Il ventaglio 1992

Guardati da chi ti ama di morte lenta!

L'importante della vita si trova dopo aver eliminato l'importante!

La morte è una che ti si affeziona da Vivo!

Tutti gli uomini sono uguali nel pensare diversamente.

Un monogamo è uno che risparmia sulle mogli.

Neppure i fossili
laccati di cristallina sono più quelli di una volta
© Quasar 2007 - Selezione Aforismario

E se invece del Big Bang… fosse stato un Supremo Orgasmo?

Il talento è abilità a mentire.

L’astemio è un uomo ebbro di precauzioni.

L'eternità è il luogo dove il tempo è innamorato.

La vita è più breve dei suoi infiniti perché.

Ogni bambino per sua natura è curioso. Poi va a scuola.

Se in democrazia ci lasciano parlare, questo non vuole dire che ci ascoltino.

Se non amiamo noi stessi, non ci resta che diffidare degli altri.

Tutta una vita solo per trovare l'uscita?

Il bianco, il nero, il grigio
© Joker 2011 - Selezione Aforismario

a parlare con il cuore in mano si rischia la camicia insanguinata

al termine di una passione, lei conta le ferite, lui i tatuaggi

ama maritarsi chi ama rincasare

c'è chi vive al di sotto delle proprie possibilità perché al di sopra ha le vertigini

chi ama volare non ama essere preso per mano

chi è sincero te lo fa apposta

chi è troppo volubile rischia la volatilità

chi è un libro aperto lo è perché qualcuno ci scriva qualcosa

chi ha veramente talento ne ha anche da fregarsene

chi sa mordere non perde tempo ad abbaiare 

chi sa ricamare non rammenda

chi si atteggia a clown lo fa per meglio ingombrare le circostanze

chi ti perdona ha bisogno dei tuoi peccati

ci sono dolori per i quali preghi venga notte, e altri per i quali non vedi l’ora sorga l’alba

ci sono due solitudini: quella in cui si è re, quella in cui si è sudditi.

cosa meglio dell’ambiguità per sorridere a tutti?!

è bene evitare d’esser cucinati quale farina dell’altrui sacco

e se fosse un refuso: non nati per soffrire, ma per offrire?

è vittorioso chi sa sorridere della propria sconfitta

entrare nella parte non è difficile quanto sceglierla

frigida è la donna se troppo presa a mimare l’enfasi

gli amori iniziano e finiscono per la stessa mania d’anticipare

i libri cambiano la vita: soprattutto a chi, scrivendoli, ha successo

il fallimento può essere la caduta da prendere al volo per ricominciare

il grigio sta lì a non farti veder nero

il progresso inciampa nel regresso delle coscienze

il segreto ha la porta d'ingresso serrata, spalancata quella d'uscita

l'aria è la stessa: il poeta inspira, l'aforista espira

l'intelligenza condanna a usarla chi ce l'ha

l’abilità dei pedagoghi sta nel razzolare di nascosto predicando in pubblico

l’egoista è uno che vuole quello che gli altri non gli vogliono dare

l’immagine è l’illusione più comprata e a totale discapito degli altri quattro sensi

l’innamoramento è un febbrone che guarisce in breve, se persiste in cronica febbretta, è già affetto

l’intelligenza condanna a usarla chi ce l’ha

l’occasione che non hai colto almeno perdila in fretta!

l’odio è amore contro l’amore

l’uomo è sempre sposato: se non con la moglie, pur sempre con la madre

le anime gemelle faranno di tutto per ritornare figlie uniche

lo scettico è un uomo grigio; e non può che versare scolorina sull'entusiasmo altrui

mai credere fino in fondo: si potrebbe non più risalire

non c’è altro modo: dobbiamo sentirci in gamba su due piedi

non si perdona agli altri di averci visto sbagliare

ogni cervello ha le sue idee, ma non tutte le idee hanno cervello

ormai ci guardiamo negli occhi soltanto a semaforo rosso 

per alcuni anni ci educano i genitori, per il resto della vita i figli

più la storia è privata più diverrà pubblica

pretende amore soprattutto chi non lo sa dare

se hai qualcosa di veramente vero da dire non lo sprecare urlandolo

se lo specchio è spietato, proviamo a sorridergli

se un romanzo erotico è un lento strip-tease, l'aforisma te la sbatte in faccia

si professa sognatore chi non vuol svegliarsi all'alba

soltanto la libertà di scelta predispone al piacere della fedeltà

tutto ciò che abbiamo ci possiede

una misurata lontananza facilita una sobria vicinanza

Libro di Silvana Baroni consigliato
Il bianco, il nero, il grigio 
Prefazione: Gino Ruozzi
Editore: Joker, 2011 

«Scrivere aforismi è un'arte funambolica: pensare senza rete di protezione.» sostiene Silvana Baroni in un eloquente aforisma sull'aforisma posto in epigrafe dell'opera. Chi scrive aforismi deve sbilanciarsi nei giudizi, rompere l'ovvietà del luogo comune lambendone i confini, esporsi in una confessione che si manifesta attraverso gli specchi altrui. L'aforisma parla spesso della vita in modo diretto, senza mediazioni, il che ne fa un genere ostico, perché di continuo sottoposto alla sottile oscillazione tra verità e banalità. La distinzione è a volte minima ma è lì, in quello spazio del pensiero e della parola talvolta impercettibile ma sorprendente, che se ne coglie la grandezza, la perentoria illuminazione, quella conoscenza imprevista che fa sobbalzare di stupore. Gli aforismi di Silvana Baroni hanno un che di saltellante e festoso. Sarà forse anche per la grazia lieve dei disegni che li accompagnano e conferiscono loro mobilità e varietà. Sono punte delicate, il che sembra un po’ una contraddizione, ma in realtà forse no. Essi hanno probabilmente un intrinseco scopo curativo, rifacendosi in questo, ma senza pedanteria, alla tradizione nobile del genere aforistico, da Ippocrate a Santorio a Umberto Saba fino ai recenti esempi psicoanalitici di Davide Lopez e di Cesare Viviani. In molti di questi aforismi corre un invito ad alleggerire la sofferenza e l’inevitabile male del mondo, sia attraverso un salutare ridimensionamento delle proporzioni sia grazie al sorriso che scaturisce da uno sguardo disincantato quanto disponibile al cambiamento.

Note
  1. La proprietà intellettuale degli aforismi sopra riportati è dell'autrice Silvana Baroni, che ne detiene i diritti. È vietata la loro riproduzione integrale su altri siti web.
  2. Vedi anche: Aforisti Contemporanei