Aforismi, frasi e proverbi sui Corvi

Raccolta di aforismi, frasi e proverbi sui corvi, nome comune con il quale si indicano varie specie di uccelli corvidi del genere Corvus. I corvi, caratterizzati dal piumaggio di colore nero, hanno diverse dimensioni, che vanno dal grosso corvo imperiale (Corvus corax) al più piccolo corvo comune (Corvus frugilegus).

Simbolicamente, il "corvo" richiama aspetti negativi e malauguranti come, per esempio, il portare sfortuna o brutte notizie. Come nota Carlo Lapucci: "Il corvo presenta aspetti poco simpatici: il colore nero, la voce sgraziata, l’odore nauseante e il cibarsi di carogne. Per questo è considerato di malaugurio, anche se qualcuno lo addomestica. Tuttavia la sua presenza nell'arte, nella simbologia, nelle metafore e nell'araldica è consistente e ben caratterizzata. I latini, al sentire il verso del corvo (cra, cra) che interpretavano come cras ‘‘domani’’, rimandavano al giorno dopo quello che stavano facendo". [Dizionario dei proverbi italiani © Mondadori 2007].

Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sugli uccelli, le cornacchie, l'aquila, il gufo e la civetta. [I link sono in fondo alla pagina].
Un uomo felice è più raro di un corvo bianco. (Giovenale)
È meglio capitare tra i corvi che tra gli adulatori: gli uni divorano i cadaveri, gli altri i vivi.
Antistene, Frammenti, V-IV sec. a.e.c.

I barboni mi guardano mentre mastico la lucertola. Anche oggi è domenica, tutta d'oro la gente luccica, mentre osserva le anatre inventandosi la felicità. La sorvolo e capisco che maledice la mia diversità. Ma nel parco ci abito: è la vita mia esser simbolo di paura e di morte. Sono tenebre i miei abiti. | I bambini sorridono "Mamma guardalo, che bestiaccia è?" | Gli alberi mi consolano apro le ali e resto immobile. | Gli studenti li evito, preferisco le ricche vedove | con gli anelli di platino. | Sono un ladro ma fine gentleman.
Baustelle, Il corvo Joe, 2005

Senza grazia e gracchiando mi avvicino e poi li supplico. | Se soltanto per oggi fossi libero di parlare: | "Piacere: corvo Joe, c'è da mangiare?" | Solo sassi sapete lanciare. | "Meritate di andare per me nell'eterno dolore. Io sono il corvo Joe, faccio paura. State attenti, lasciatemi stare: solo certi poeti del male mi sanno cantare. Ma vi perdono, perché in fondo portate nel cuore sangue che è destinato a seccare. Vivete un morire."
Baustelle, Il corvo Joe, 2005

Gli uomini di genio sono come le aquile, essi vivono con quello che uccidono, mentre gli uomini di talento sono come i corvi, essi vivono di quello che è stato ucciso per loro.
[Men of genius are like eagles, they live on what they kill, while men of talents are like crows, they live on what has been killed for them].
Josh Billings, Hiz Sayings, 1865

L'aquila non perse mai tanto tempo come quando si sottomise a imparare dal corvo.
William Blake, Proverbi Infernali, Il Matrimonio del Cielo e dell'Inferno, 1790/93

La vita è facile per chi è senza vergogna, impudente come un corvo, arrogante, corrotto ed egoista. Più difficile è vivere nella modestia, nella purezza, disinteressatamente e saggiamente.
Siddhārtha Gautama Buddha, Dhammapada (Versi della Legge), V sec. a.e.c.

Le rondini se ne volano via in autunno. I corvi rimangono, oppressi dalla responsabilità.
Valeriu Butulescu, Aforismi, 2002

A volte anche tra le aquile si trova un corvo che si nutre di carogne.
Arthur Conan Doyle, Il taccuino di Sherlock Holmes, 1927

Dicono che quando un corvo grida, un uomo muore...
Drebin, in Hideo Kojima, Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots, 2008

Il vento ulula come un martello / la notte soffia piovosa / Il mio amore è come un corvo / alla finestra con un'ala spezzata.
[The wind howls like a hammer / the night blows rainy / My love she's like some raven / at my window with a broken wing].
Bob Dylan, Love Minus Zero / No Limit, 1965

Dopo i corvi vengono le aquile.
Roberto Gervaso, Il grillo parlante, 1983

Non datevi pensiero per la vostra vita, di quello che mangerete; né per il vostro corpo, come lo vestirete. La vita vale più del cibo e il corpo più del vestito. Guardate i corvi: non seminano e non mietono, non hanno ripostiglio né granaio, e Dio li nutre. Quanto più degli uccelli voi valete!
Gesù di Nazaret, in Vangelo secondo Luca, I sec.

Dat veniam corvis, vexat censura columbas.
[La critica è indulgente coi corvi e si accanisce con le colombe].
Decimo Giunio Giovenale, Satire, II sec.

Felix ille tamen corvo quoque rarior albo.
[Un uomo felice è più raro di un corvo bianco].
Decimo Giunio Giovenale, Satire, II sec.

La tristezza s'assomiglia al corvo, il quale, quando vede i sua nati figlioli essere bianchi, per lo grande dolore si parte, con tristo rammarichìo gli abbandona, e non gli pasce, insino che non gli vede alquante poche penne nere.
Leonardo da Vinci, Codici, XV-XVI sec. (postumo)

"Sono venuto di molto lontano / per portare mala novella. / Ho superato la montagna, / ho forato la nuvola bassa, / mi sono specchiato il ventre nello stagno. / Ho volato senza riposo, / per cento miglia senza riposo, / per trovare la tua finestra, / per trovare il tuo orecchio, / per portarti la nuova trista / che ti tolga la gioia del sonno, / che ti corrompa il pane e il vino, / che ti sieda ogni sera nel cuore". / Cosi cantava turpe danzando, / di là dal vetro, sopra la neve. / Come tacque, guardò maligno, / segnò col becco il suolo in croce / e tese aperte le ali nere.
Primo Levi, Il canto del corvo (I), Poesie, XX sec.

Conosco un unico uccello che imparò a usare un vocabolo umano quando desiderava qualcosa, e quindi a collegare un suono che aveva "imparato" con uno "scopo". E certamente non per caso si trattava di quello che io ritengo il più evoluto di tutti gli uccelli, cioè di un corvo imperiale.
Konrad Lorenz, L'anello di Re Salomone, 1949

L'animale in libertà, che "potrebbe" fuggire e invece rimane perché mi è affezionato, costituisce per me una fonte di gioia ineffabile. Quando, passeggiando lungo la riva del Danubio, mi giunge il richiamo sonoro del corvo, e al mio grido di risposta il grosso uccello, lassù in cielo, ripiega le ali, si butta a capofitto facendo sibilare l'aria e poi, con una brusca frenata, viene a posarsi dolcemente sulla mia spalla, ciò mi ricompensa di tutti i volumi lacerati, e di tutte le uova di anitra svuotate che il mio corvo ha sulla coscienza.
Konrad Lorenz, L'anello di Re Salomone, 1949

Una quercia non può generare un giunco e un'aquila non può dare alla luce un corvo.
Valerio Massimo Manfredi, Le paludi di Hesperia, 1994

La morte ci rende tutti angeli / e ci mette ali / dove avevamo spalle / lisce come artigli / di corvo.
[Death makes angels of us all / and gives us wings / where we had shoulders / smooth as raven’s / claws].
Jim Morrison (The Doors), A Feast of Friends, 1978

Non bisogna osservare meno attentamente i corvi, che si ritiene presagiscano cose importantissime ed Epitteto, filosofo stoico e grande scrittore, opina che quando un corvo gracchia incontrando alcuno, gli pronostichi eventi contrari alla sua salute corporale, alla sua fortuna, al suo onore, alla moglie sua e ai suoi figliuoli.
Agrippa di Nettesheim, De occulta philosophia (La filosofia occulta), 1533

Esser civile, vuol dire proprio questo: − dentro, neri come corvi; fuori, bianchi come colombi; in corpo fiele; in bocca miele.
Luigi Pirandello, L'uomo, la bestia e la virtù, 1919

«Profeta!», io dissi, «mostro del male! - profeta pur sempre, uccello o demonio! − sia che il Maligno stesso t'abbia mandato o la tempesta qui gettato sulla riva, afflitto ma non domato, su questa deserta terra stregata - su questa casa visitata dall'Orrore - dimmi ora, io t'imploro − vi è − vi è un balsamo in Gilead? Dimmelo - dimmelo, io t'imploro!» Disse il corvo: «Mai più». «Profeta», io dissi, «mostro del male! −  profeta pur sempre, uccello o demonio! Per quel cielo che su noi s'incurva - per quel Dio che entrambi adoriamo di' a quest'anima oppressa se mai nel remoto Eden abbraccerà più mai una fanciulla beata che gli angeli chiaman Lenora − abbraccerà più mai quella rara e radiosa fanciulla che gli angeli chiaman Lenora.» Disse il corvo: «Mai più». «E sia questa tua parola per noi ora segno d'addio, uccello o demonio!» gridai e balzai in piedi. Ritorna alle tue tempeste e alle plutonie rive della Notte! Non lasciarmi nessuna tua nera piuma a significar la tua menzogna! La mia solitudine lascia a me intoccata, e tu lascia il busto sopra la mia porta! Porta via il tuo becco, dal mio cuore, porta via la tua figura da quella mia porta! Disse il corvo: «Mai più».
Edgar Allan Poe, Il corvo, 1845

Disse il corvo: Mai più.
[Quoth the raven: nevermore].
Edgar Allan Poe [Epitaffio tratto dalla poesia The Raven, 1845].

I corvi non sono degli spazzini. Loro riportano al mondo naturale quello che non è più necessario.
Raven, in Hideo Kojima, Metal Gear Solid, 1998

Come sarebbe monotona la neve se Dio non avesse creato i corvi!
Jules Renard, Diario, 1887/1910 (postumo, 1925-27)

Gli adulatori son peggio dei corvi; quelli corrompono l'animo dei vivi e questi solamente il corpo dei morti.
Salvator Rosa, Il teatro della politica, ca. 1669 [cfr. citazione di Antistene e proverbio].

L'aquila vola sola, i corvi vanno a schiere; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine.
Johann Rückert (fonte sconosciuta - segnalala ad Aforismario)

Un tempo la gente era convinta che quando qualcuno moriva, un corvo portava la sua anima nella terra dei morti. A volte però accadevano cose talmente orribili, tristi e dolorose, che l'anima non poteva riposare. Così a volte, ma solo a volte, il corvo riportava indietro l'anima, perché rimettesse le cose a posto.
Sarah (Rochelle Davis), in Alex Proyas, Il corvo - The Crow, 1994

Un'idea morta produce più fanatismo di un'idea viva; anzi soltanto quella morta ne produce. Poiché gli stupidi, come i corvi, sentono solo le cose morte.
Leonardo Sciascia, Nero su nero, 1979

Un corvo non è semplicemente nero, è più nero. È una sfarzosa sovrabbondanza di nero mai vista in nessun altro animale. È l'essenza del nero.
Diane Setterfield, Le nere ali del tempo, 2014

Il corvo canta dolce al nostro orecchio come l’allodola, se l’uno e l’altra ci giungan fuor del natural contesto; e l’usignolo, io penso, se si mettesse a gorgheggiar di giorno, quando ogni oca starnazza, sarebbe ritenuto non migliore musical canterino dello scricciolo. Quante cose son debitrici al tempo della giusta stagione, se il loro pregio incontra giusta lode e apprezzamento!
William Shakespeare, Il mercante di Venezia, 1594/97

Il gracchiare del corvo nella nebbia suona come un miserere.
Anacleto Verrecchia, Diario del Gran Paradiso, 1997

I corvi hanno qualche cosa di solenne. Non tanto per il colore scuro delle loro penne, ma per il modo con cui si muovono e posano. Forse non è un caso che il corvo fosse tenuto in molta considerazione dagli asceti e dai monaci. Quando si posa su una roccia e vi resta immobile per qualche tempo, questo magnifico uccello sembra anche lui, per così dire, un monaco in meditazione.
Anacleto Verrecchia, Diario del Gran Paradiso, 1997

Un racconto eschimese spiega così l'origine della luce: «II corvo che nella notte eterna non poteva trovare cibo, desiderò la luce, e la terra si illuminò». Se c'è un vero desiderio, se l'oggetto del desiderio è veramente la luce, il desiderio della luce produce la luce.
Simone Weil, Attesa di Dio, 1941/42 (postumo 1950)

Rubato un pezzo di carne, un corvo si posò sopra un albero. E una volpe che aveva visto e voleva impossessarsi della carne, fermatasi lì sotto, prese a lodarlo che era prestante e bello, aggiunse che a lui si addiceva massimamente di essere il re degli uccelli e che la cosa sarebbe avvenuta senz'altro, nel caso che esso avesse anche un po’ di voce. Quello allora, volendole dimostrare che, quanto a voce, ne aveva, si mise a gracchiare a squarciagola, lasciando cadere il pezzo di carne. E la volpe, subito accorsa ad afferrarlo, gli disse: «Corvo mio bello, non ti mancherebbe nulla per diventare il re di tutti gli animali, se avessi anche cervello!». La favola è opportuna per l’uomo stolto.
Esopo, Il corvo e la volpe, Favole, VI sec. a.e.c.
È meglio capitare tra i corvi che tra gli adulatori:
gli uni divorano i cadaveri, gli altri i vivi. (Antistene)
Proverbi sui Corvi
  • Anche il corvo riesce a divorare un’aquila morta.
  • Corvi con corvi non si cavano gli occhi.
  • Corvo non portò mai buona nuova.
  • Corvo roco chiama la pioggia.
  • Da donna di bordello, da beccata di corvo e da gioco con tre dadi, Dio ci tenga liberati.
  • Donne e corvi più si lavano e più son neri.
  • Dove son carogne son corvi.
  • Gli ipocriti sono peggiori dei corvi, che cavano gli occhi soltanto ai morti, mentre essi accecano i vivi.
  • Il corvo dice al merlo «Come sei nero!».
  • Il corvo diventò nero per prendersi i problemi degli altri. [1]
  • Il corvo piange la pecora e poi la mangia.
  • La cornacchia disse al corvo: "via di qua negro".
  • Nutri il corvo e ti caverà gli occhi.
  • Quando il corvo vola sopra la pecora, male per quella.
  • Se il corvo scende alla valle accendi il fuoco e prepara lo scialle.
  • Se il padrone dice che il corvo è bianco, il servo non deve dire che è nero.
  • Se segui il corvo ti porta a una carogna.
Raro, come un corvo bianco.
Detto ungherese

L'occhio che guarda con scherno il padre e disprezza l'obbedienza alla madre sia cavato dai corvi della valle e divorato dagli aquilotti.
Libro dei Proverbi, Antico Testamento, V sec. a.e.c.

Note
  1. Il corvo diventò nero per prendersi i problemi degli altri: "Si dice di persone che, invece di guardare ai fatti propri e a quelli della loro famiglia o della loro parte, si occupano malignamente delle faccenda altrui per poi sparlare e ricamarci sopra. Sovente tali persone, o per la poca cura che mettono nei loro affari, o per il tempo che perdono dietro agli altrui e i nemici che si fanno con le chiacchiere, compromettono le loro cose anche seriamente, al punto di incupirsi, fare lo sguardo torvo (diventar nero). Da una favoletta popolare secondo la quale il corvo era un tempo un uomo caritatevole, ma per troppo interessarsi dei fatti degli altri fece del male a se stesso. Secondo un’altra storiella, libera variazione su Genesi 8.6-7, il corvo era bianco ma divenne nero quando, uscito dall'Arca, si mise a guardare le rovine del Diluvio, tardando a tornare, e Noè lo maledisse, provocando il cambiamento di colore. Un simile passaggio dal bianco al nero per quest’uccello era noto anche nel mito classico, laddove Apollo punisce in questo stesso modo il corvo per aver fatto la spia dell’amore fra Coronide e Ischi (cfr. Ovidio, Metamorfosi 2.598-632)". [Carlo Lapucci, Dizionario dei proverbi italiani © Mondadori 2007].
  2. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Uccelli - Cornacchie - Aquila - Gufi e Civette

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