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Aforismi, frasi e citazioni sul Grattacielo

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sul grattacielo, termine che ricalca l'inglese skyscraper "che gratta il cielo" per la sua altezza, e che in origine era utilizzato per indicare gli altissimi alberi maestri delle navi inglesi. I grattacieli sono edifici con strutture di cemento armato o di acciaio, composti di numerosi piani (almeno 15-20), che vengono costruiti soprattutto nelle zone centrali delle grandi città, dove, per il notevole costo delle aree fabbricabili, si sfrutta lo spazio in altezza.
Oggi, i grattacieli più alti del mondo sono: il Burj Khalifa di Dubai (2010), alto 829 metri e con 163 piani; il Tokyo Sky Tree di Tokyo (2012), alto 634 metri e con 29 piani; lo Shanghai Tower di Shanghai (2013), alto 632 metri e con 121 piani.
grattacieli italiani più alti sono: la Torre Unicredit di Milano, alta 231 metri e con 31 piani; la Torre Allianz di Milano, alta 209 metri e con 50 piani; il Grattacielo della Regione Piemonte, alto 209 metri e con 42 piani
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sulle case, i palazzi, il condominio e l'ascensore. [I link sono in fondo alla pagina].
Un grattacielo è una spavalderia in vetro e acciaio. (Mason Cooley)
Il panico ti fa sentire sospeso sul cornicione di un grattacielo di trecento piani, con un nemico che ti corre dietro urlandoti cosa ti capiterà se solo dovesse prenderti. Quindi acceleri e voli, nel senso di sfracellarti a terra.
Vittorino Andreoli, Il denaro in testa, 2011

L'uomo grande e forte oscilla, anche se pochi se ne accorgono. È la stessa elasticità dei grattacieli. 
Dino Basili, Tagliar corto, 1987 

Nell'ascensore di un grattacielo. Il ragazzo dell'ascensore: "A quale piano signore?" "All'ultimo, è per suicidio."
Gino Bramieri, Io Bramieri vi racconto 400 barzellette, 1976

Bello un grattacielo? Vedo bella una casa, un pagliaio, un nido, una ragnatela, non una torre di Babele.
Pasquale Cacchio, Frantumi, 2010

L'idea del progresso ci rende tutti dei fatui sulle vette del tempo, ma queste vette non esistono: il troglodita che tremava di spavento nelle caverne continua a tremare nei grattacieli.
Emil Cioran, Sommario di decomposizione, 1949

Un grattacielo è una spavalderia in vetro e acciaio.
[A skyscraper is a boast in glass and steel].
Mason Cooley, City Aphorisms, 1980/94

Il mondo si avvia irrimediabilmente verso la catastrofe finale, ovvero invecchia. Magari lentamente ma invecchia. E anche quelle cose che a prima vista ci sembrano eterne, come una montagna, o un grattacielo in cemento armato, col tempo sono condannate a sgretolarsi e a sparire. Così come, tra molti miliardi di anni, si dissolveranno nel nulla la Luna, il Sole, le stelle e le galassie.
Luciano De Crescenzo, Ordine e disordine, 1996

Le Corbusier, sbarcando a New York, a un giornalista che gli chiede che cosa pensa dei grattacieli: "Sono troppo bassi".
Ennio Flaiano, Diario degli errori, 1976 (postumo)

Tutti dobbiamo morire, o fra un millisecondo, o fra giorni, o fra mesi, o fra 76 anni e mezzo se uno è appena nato. Tutto quello che è nato deve morire, e questo significa che le nostre vite sono come i grattacieli. Il fumo sale a velocità diverse, ma le vite sono tutte in fiamme, e tutti siamo in trappola.
Jonathan Safran Foer, Molto forte, incredibilmente vicino, 2005

Su «National Geographic» ho letto che ci sono più persone vive oggi di quante ne sono morte in tutta la storia dell'uomo. Per dire, se tutti tutti volessero recitare Amleto contemporaneamente, non ci sarebbero abbastanza teschi. E inventare dei grattacieli per i morti, costruiti verso il basso? Potrebbero star sotto i grattacieli per i vivi, che sono costruiti verso l'alto. Si potrebbe seppellire la gente cento piani nella terra, e ci sarebbe tutto un mondo morto sotto quello vivo.
Jonathan Safran Foer, ibidem

La farfalla continuerà a librarsi sui campi e la goccia di rugiada brillerà ancora sull'erba quando le piramidi saranno ormai appiattite e non esisteranno più i grattacieli di New York.
Kahlil Gibran, Massime spirituali, 1962 (postumo)

Un grattacielo è nello stesso tempo un trionfo della macchina e una tremenda esperienza emozionale, quasi mozzafiato. Non soltanto la sua altezza, ma la sua massa e le sue proporzioni sono il risultato di un'emozione e di un calcolo.
George Gershwin [1]

I veri capi del mondo sono sempre stati gli uomini che hanno messo in pratica e sfruttato le forze immateriali delle occasioni allo stato latente, convertendo queste forze (o impulsi mentali) in grattacieli, città, fabbriche, aeroplani, automobili e tutte le altre comodità che rendono piacevole la vita.
Napoleon Hill, Pensa e arricchisci te stesso, 1938

Grattacielo e ventesimo secolo sono sinonimi; l'edificio alto è il punto di riferimento della nostra epoca.
Ada Louise Huxtable, The Tall Building Artistically Reconsidered, 1984

Il grattacielo è il punto in cui l'arte e la città si incontrano.
[The skyscraper is the point where art and the city meet].
Ada Louise Huxtable, ibidem

Bello o brutto, il grattacielo moderno è un centro importante con un forte campo magnetico. Esso attrae nel suo essere fisico tutti i fattori che spingono e caratterizzano la civiltà moderna.
Ada Louise Huxtable, The Tall Building Artistically Reconsidered, 1984

Costruire una casa è molto più difficile che costruire un grattacielo.
Philip Johnson [1]

La megalomania americana è in gran parte responsabile della crescita della scuola dei grattacieli.
Philip Johnson, ibidem

La natura è bella, osservata dal grattacielo.
Diego Lama, Aforismi, su Presstletter, XXI sec.

Era un architetto megalomane: invece di una villetta costruì un grattacielo a due piani.
Diego Lama, Aforismi, su Presstletter, XXI sec.

Una volta girovagavo nei desolati quartieri periferici e vagabondavo lungo i terrapieni delle ferrovie, affascinato dal pittoresco romantico di Porta Ticinese, dei canali. Adesso c'è la metropoli dei grattacieli, la city un po' avveniristica, un po' provinciale: un misto tra il risotto e l'acciaio, che mi diverte.
Alberto Lattuada,  intervista di Ennio Cavalli, su La Fiera Letteraria, 1973

Non c'è niente di più terribile e di più poetico della battaglia dei grattacieli con i cieli che li sovrastano.
Federico Garcia Lorca [1]

I grattacieli non sono affatto come li si immagina dalle fotografie. A partire dal decimo piano, inizia già il cielo perché la costruzione è erosa dalla luce. La luce e i suoi riflessi alleggeriscono la materia dell'edificio. Quando si sta in strada, il grattacielo dà la sensazione di un digradare di toni che va dalla base alla sommità. Il digradare di toni che svapora nel cielo assumendo la dolcezza della materia celeste con cui si confonde, comunica al passante una sensazione di leggerezza, del tutto inattesa per il visitatore europeo. Questa leggerezza, che corrisponde a un sentimento di liberazione, è utilissima per controbilanciare l'iperattività opprimente della città.
Henri Matisse, Scritti, 1930

Ieri mattina il Pirellone, grattacielo sede della Regione Lombardia, è stato improvvisamente evacuato per una esercitazione antincendio. C’è stato qualche momento di confusione. Poi, purtroppo, assessori e impiegati sono tornati al loro posto.
Indro Montanelli [1]

Davanti a me si apre un viale che sarebbe largo se fosse fiancheggiato da case europee, ma, dominato da edifici di trenta piani e di quaranta piani, sembra solo una stradina. Il sole vi penetra appena per un istante, quando si trova nel suo asse, e si scorge ancora meglio, in fondo a questa sfilata geometrica, un fiume umano che sarà ingrossato tre o quattro volte dalla fusione istantanea delle cime. La massa di queste costruzioni pesa sul passante e, se non lo schiaccia, ci manca poco. Questi grattacieli, uniti da una simpatia fra giganti, si sostengono per innalzarsi: si inarcano e si prolungano fino all'esaurirsi delle prospettive. Si cerca di contare i piani a uno a uno; poi, stanco, l'occhio si mette a percorrerli a decine, si solleva la testa da segarsi il collo, e l'ultimo piano che si scorge non è, in realtà, che il primo di una lunga serie di terrazze rientranti, che solo una veduta di scorcio o un volo d'uccello potrebbero rivelare.
Paul Morand, Scritti, 1930

L'intelligenza è insomma un grattacielo al quale mancherà eternamente l'ultimo piano. 
Giovanni Papini, Schegge, 1971

Nella vecchia Europa una città, per poca tradizione che abbia, presto ti diventa una compagna, una madre, un'amante. Qui no. Qui si è soli tra le macchine. Può un grattacielo esserti vicino come un antico palazzo? Le stesse proporzioni del grattacielo sono illusorie, e non ti comunicano nessun senso di sublimità. Se li guardi con l'occhio di Swift descrittore del paese dei giganti, i famosi grattacieli di Manhattan sono una collezione di flaconi e di bottiglie o, se vuoi un paragone più nobile [...], un'agglomerazione di cristalli. Un grattacielo ti fa pensare, tra le prime cose se non per prima cosa, a come sicura sarebbe la morte buttandosi dalle sue finestre.
Mario Praz, Vecchia Boston, su Il Tempo, 1952

Lo skyline di New York è un monumento il cui splendore non è eguagliato da alcuna piramide o palazzo. Ma i grattacieli americani non sono stati costruiti con fondi pubblici, né per scopi pubblici: sono stati costruiti dall'iniziativa, dall'energia e dal benessere di individui privati per realizzare profitti personali.
Ayn Rand, La virtù dell'egoismo, 1964

Solo i grattacieli in costruzione mostrano ardite idee costruttive, e l'effetto di questi scheletri d'acciaio che si stagliano contro il cielo è sconvolgente. Con il rivestimento delle facciate tale effetto scompare completamente, l'idea costruttiva che sta alla base della creazione artistica è annientata e soffocata per lo più da un caos di forme prive di senso e banali. Nel migliore dei casi, oggi, risultano esclusivamente le dimensioni grandiose, eppure queste costruzioni avrebbero potuto essere qualcosa di più di una semplice manifestazione delle nostre possibilità tecniche. 
Ludwig Mies van der Rohe, XX sec [1]

Ragazzine che posano nude, scalatori di grattacieli, stelle e stelline. Chiunque ha diritto ad avere un pubblico. Vite davanti all'obiettivo per convincersi di esistere davvero.
Roselina Salemi, Affetti dalla sindrome del follower, il selfie è diventato un'ossessione, su L'Espresso, 2014

Di notte il grattacielo si affaccia nel fumo e nelle stelle e ha un'anima.
[By night the skyscraper looms in the smoke and the stars and has a soul].
Carl Sandburg, Skyscraper, Poesie, XX sec.

Nella sera c'è la sonata del tramonto / che scende verso la città. / C'è una marcia di piccole armate / mentre sfuma il rullo dei tamburi / I grattacieli levano muri giganteschi / contro i neri bastioni dell'ovest fiammeggiante. / I grattacieli fissano i loro alfabeti perpendicolari / fra i mutevoli triangoli argentei delle stelle e delle strade. / E chi li ha eretti? Chi ha eretto i grattacieli? / L'Uomo li ha eretti, il piccolo burlone con due gambe., / l'Uomo.
Carl Sandburg, L'uomo d'America, Poesie, XX sec.

Mettimi su un'incudine, Dio! / Battimi e martellami finché io sia una leva di ferro. / Fammi abbattere vecchie mura; / Fammi alzare e smuovere vecchie fondamenta. / Mettimi su un'incudine, Dio! / Battimi e martellami e fai di me un gran chiodo d'acciaio. / Prendi bulloni roventi e fissami nelle sbarre centrali. / Gettami sulle sbarre che reggono solido il grattacielo. / Fammi essere il grande chiodo che regga un grattacielo nelle / notti azzurre dentro bianche stelle.
Carl Sandburg, Preghiere d'acciaio, Poesie, XX sec.

Ci sono più persone vive oggi, di quante ne siano morte in tutta la storia dell'umanità, ma il numero dei morti è in continuo aumento. Un giorno non ci sarà più spazio per seppellire nessuno. E inventare dei grattacieli per i morti costruendoli verso il basso? Potrebbero farli sotto i grattacieli per i vivi costruiti verso l'alto; si potrebbero seppellire i morti 100 piani sotto terra e un vero e proprio mondo dei morti esisterebbe al di sotto del mondo dei vivi!
Oskar Schell (Thomas Horn), in  Stephen Daldry, Molto forte, incredibilmente vicino, 2012

Lui: Questi grattacieli sono una sfida e un'emozione. Mi commuovo sempre quando vedo cosa riesce a fare l'uomo. Se penso alle Twin Towers, poi, non parliamone: erano così gagliarde! Oggi, per consolarci, siamo stati all'Empire State Building e alla Trump Tower. Gli ascensori salgono e zac! in un attimo ti ritrovi in cielo. Mi sento bambino, certe volte.
Lei: Ti pareva che Mario non mi parlasse delle Torri Gemelle - Twin Towers, le chiama lui, e non sa nemmeno pronunciarlo tanto bene. Per poi portarmi al solito Empire e alla Trump Tower. Posso dirlo? Questi due grattacieli saranno anche belli, ma cominciano a stufare. Dovrebbero mettere Ivana Trump a schiacciare i pulsanti degli ascensori. Almeno una le conta i gioielli, e il tempo passa.
Beppe Severgnini, Manuale dell'uomo domestico, 2002

Oltre il brivido proprio dell'aria americana, i grattacieli hanno una bellezza "in re": sorprendono, incantano, sgomentano ogni volta che li vediamo.
Mario Soldati, America primo amore, 1935

Le dimensioni che attraggono e atterriscono: contrastano alle abitudini della retina e insinuano il sospetto di un artefice non umano. Certo, ci sono grattacieli più o meno belli; ma ancora, le dimensioni sono il canone di questa bellezza.
Mario Soldati, America primo amore, 1935

Un grattacielo è perfetto quando tutti gli elementi della sua architettura concorrono a farlo sembrare il più possibile alto, grande, tremendo; è brutto quando vi si oppongono, quando ritardano quella paurosa salita.
Mario Soldati, America primo amore, 1935

Ho solo bisogno di verde. Voglio svegliarmi e vedere prati e scoiattoli. Non voglio vedere grattacieli.
Andre Leon Talley [1]

Il mio era diventato un mondo di silenzi, di ore vuote, di piccoli gesti, di rigiri inutili, di un'instabile pace mantenuta tenendo a bada ogni soffio dei tanti venti che si agitavano fuori da quelle belle finestre. Passavo ore a guardare il mutare di un grattacielo nell'East Side: nero all'alba, come un birillo contro il cielo arancione e terso, grigio poi nella grande luminosità del giorno, splendido come un cero ardente la sera, quando, appena dopo il tramonto, gli si accendevano i piani alti, come volesse diventare una torcia per rischiarare le mie notti a volte insonni.
Tiziano Terzani, Un altro giro di giostra, 2004

Il grattacielo, all'ora del crepuscolo, è una scintillante verticalità, un velo sottilissimo, un sipario luminoso teso contro il cielo oscuro per abbagliare, svagare e stupire. Gli interni illuminati emanano un senso di vita e di prosperità. Di notte, la città non solo appare viva; vive realmente. Ma la sua vita ha la consistenza dell'illusione. Visto di notte, vuoto di reale significato, il mostruoso agglomerato presenta infine casuali bellezze di contorni, e torrenti di luce riflessa e rifratta. Le strade divengono prospettive ritmiche di linee punteggiate di luci. 
Frank Lloyd Wright, XX sec. [1]

Quando lavoravo alla pulizia dei vetri di un grattacielo, sono caduto dal 118° piano. Dalla parte interna.
Anonimo

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Casa - Palazzo - Condominio - Ascensore