Cerca Autori o Argomenti in Aforismario

Aforismi, frasi e proverbi su Viole e Violette

Raccolta di aforismi, frasi e proverbi sulle viole e sulle violette. Alcune citazioni, inoltre, fanno riferimento alla viola del pensiero o pansé. Le viole sono un genere di piante della famiglia Violaceae, comprendente circa 400 specie, alte da 10 a 20 cm, con fioriture primaverili e in svariati colori, diffuse in Europa, nelle zone tropicali e nelle Americhe. Come osserva Carlo Lapucci: 
"La violetta è simbolo della ‘‘timidezza’’, della ‘‘modestia’’, del ‘‘pudore’’ e della ‘‘riservatezza’’, per il suo stare in zone ombrose, seminascosta dall'erba. È inoltre chiamata a rappresentare l’‘‘innocenza’’, ma si può dire anche in senso ironico, soprattutto con il diminutivo mammoletta, col quale si indica una innocenza goffamente ostentata. Per il suo stare in gruppi, ma isolata come pianta, in luoghi nascosti, è simbolo della meditazione. Pare che dal profumo derivi il collegamento al pensiero, come ricordo. In questo senso è sovente presa per indicare la ‘‘vedovanza’’ inconsolabile, e il colore della mestizia, che è quello al quale la viola dà il nome. Donare una viola nella simbologia dei fiori significa: ‘‘penso a te, tu pensa a me’’. Forse anche dall'uso di seccare questo fiore inserendolo nelle pagine d’un libro, come si fa con la pansé". [Dizionario dei proverbi italiani © Mondadori 2007].
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sui fiori, le margherite, i papaveri, la lavanda e il colore viola. [I link sono in fondo alla pagina].
Bastano tre violette per profumare una stanza, basta uno sguardo
per cambiare il corso di una vita. (Anne Godillon Barratin)
Presagio di primavera. C’è già odore di violette − eppure non ci sono ancora!
Peter Altenberg, Ciò che mi porta il giorno, 1901

Ho qui un vasetto di viole del pensiero. Da sei anni a primavera ho questa gentile compagnia: viole ed illusioni.
Ambrogio Bazzero, Storia di un'anima, 1885

Ogni uomo ha il suo anno magico. Il mio fu il 1956! Forse perché ero innamorato di Milena, forse perché avevo vent'anni… certo che mai le viole profumarono come quell'anno!
Romano Bertola, Le caramelle del diavolo, 1991

Non puoi sospettare un albero, o accusare un uccello o uno scoiattolo di sovversione o per aver sfidato l'ideologia di una viola.
Hal Borland [1]

Un libro e tra le pagine appassita / la viola, monumento d’una sera / di certo inobliabile e obliata.
[Un libro y en sus páginas la ajada / violeta, monumento de una tarde / sin duda inolvidable y ya olvidada].
Jorge Luis Borges, Le cose, Elogio dell’ombra, 1969

Des Esseintes portava nello scollo della camicia, al posto della cravatta, un mazzo di violette di Parma. Vedrete, tornerà di moda anche questo.
Gesualdo Bufalino, Il malpensante, 1987

Se sull'asfalto cresceranno le viole è un miracolo. Allora sì che potremo riprendere a credere in un Dio.
Pasquale Cacchio, Frantumi, 2010

Come una melodia / blu, su la riva dei colli ancora tremare una viola…
Dino Campana, Viaggio a Montevideo, Canti orfici, 1914

Niente è più bello di un bimbo in mezzo a un prato fiorito che coglie una violetta: il sole lo bacia e ride, la mamma lo guarda e intenerisce, la violetta lo guarda e muore.
Ivan Della Mea [1]

Sono la piccola "Viola del Pensiero"! | Non mi curo di cieli imbronciati! | Se la Farfalla tarda | posso, per questo, mancare? || Se il Codardo Bombo | resta al calduccio, | io, devo essere più risoluta! | Chi farà la mia apologia?
Emily Dickinson, Poesie, 1850/86

“Per guarì la toss ghe voeur el decott de violett” dicono in inverno le medichesse - del popolo milanese - intendendo che dalla tosse non ci si libera se non col venire della primavera. Ma il popolo che piglia le cose alla lettera, fa essiccare le violette e le serba per farne d'inverno il decotto.
Carlo Dossi, Note azzurre, 1870/1907 (postumo 1912/64)

Deve mangiar viole del pensiero, l'avvoltoio? / Dallo sciacallo, che cosa pretendete? / Che muti pelo? E dal lupo? Deve / da sé cavarsi i denti?
Hans Magnus Enzensberger, Difesa dei lupi, Poesie, XX sec. [1]

Grande non significa necessariamente migliore. I girasoli non sono migliori delle violette.
Edna Ferber [1]

In primavera camminerò a fianco dell’amore tra violette e gelsomini e berrò le gocce residue dell’inverno nelle coppe dei gigli.
Kahlil Gibran, Le ali spezzate, 1912

Vieni, mia amata, lasciami bere le ultime lacrime della pioggia dal calice del narciso e poi dilettiamo i nostri spiriti con le liete canzoni degli uccelli. Respiriamo il profumo della brezza e sediamoci presso quella roccia lì, dove si nasconde la violetta, e scambiamoci i baci dell’Amore.
Kahlil Gibran, Una lacrima e un sorriso, 1914

Verso dove, verso dove hai volato, / fiore della nostra prima primavera? / E davvero non farai ritorno? / Più non verranno il Tuo gelsomino / e la Tua viola ai lati della strada / a sussurrarci che anche noi abbiamo / profonde le radici nella terra, / e che ancora e ancora, senza fine, / sale il nostro respiro sino al cielo?
Kahlil Gibran, Gesù figlio dell'Uomo, 1928

Sei una viola nel giardino della verità, anche se la sua fragranza è perduta alle narici degli uomini, anche se il suo aroma si è dissolto nell’ineffabile brezza che il profumo dei fiori conserva.
Kahlil Gibran, Specchi dell'anima, 1965 (postumo)

Bastano tre violette per profumare una stanza, basta uno sguardo per cambiare il corso di una vita.
Anne Godillon Barratin, Strada facendo, 1894

Le viole del pensiero sono fiori intellettuali.
Groucho, in Tiziano Sclavi, Dylan Dog, 1986/...

Lo spirito della terra alita attraverso i diversi fiori che si avvicendano: violetta - rosa - garofano ecc.
Friedrich Hebbel, Diari, 1835/63 (postumo 1885/87)

Quanto poco profumo ha la violetta singola: quanto intenso invece quello dell’intero mazzo!
Friedrich Hebbel, ibidem

Se ti auguri il mazzo di tutto l’anno, la rosa assieme alla violetta, sei già arrivato a volere l’impossibile.
Friedrich Hebbel, ibidem

In età avanzata più di un tratto della gioventù appare così immaturo. Eppure, in ultima analisi, si tratta dell’immaturità della violetta della primavera o del garofano dell’estate rispetto al grappolo dell’autunno.
Friedrich Hebbel, Diari, 1835/63 (postumo 1885/87)

Come sono belli i fiori nascosti! Come se ne sciuperebbe la bellezza se si spingessero dalla strada gridando: "Ammiratemi: sono una violetta! Adoratemi: sono una primula!".
John Keats, lettera a John Hamilton Reynolds, 1818

Questa regina della segretezza, la viola.
[That queen of secrecy, the violet].
John Keats [1]

Tutti indossan bei panni a primavera | e a coppie van sui prati appena in fiore | a cogliere violette. | Perché soltanto io rimango a casa?
Michail Kuzmin, Canti d'Alessandria, XX sec.

Lo sterco, sentito il profumo delle violette, disse: "A che volgari contrasti ricorrono!".
Stanisław Jerzy Lec, Pensieri spettinati, 1957

La donzelletta vien dalla campagna, / in sul calar del sole, / col suo fascio dell'erba; e reca in mano / un mazzolin di rose e di viole, / onde, siccome suole, / ornare ella si appresta / dimani, al dì di festa, il petto e il crine.
Giacomo Leopardi, Il sabato del villaggio, 1829

Dio ha voluto creare i grandi Santi, che possono essere paragonati ai gigli ed alle rose; ma ne ha creati anche di più piccoli, e questi si debbono contentare d'essere margherite o violette, destinate a rallegrar lo sguardo del Signore quand'egli si degna d'abbassarlo.
Teresa di Lisieux, Manoscritto, XIX sec.

In natura tutto è ordinato secondo un principio gerarchico! Dai livelli inferiori si sviluppano quelli superiori, e da questi i supremi. Non se ne può saltare nessuno. Deve immaginarselo più o meno come nell'esercito. Spero sappia cosa sia un soldato volontario. Un soldato volontario non può diventare subito tenente; deve prima diventare soldato scelto, caporale, allievo ufficiale e sottotenente. Lo stesso dicasi delle piante. Prima di arrivare alle viole dobbiamo imparare a conoscere gli anemoni, e prima di tutto la loro forma inferiore, l'Anemona nemorosa, poi la successiva, l'erba epatica, e così via. La viola in un certo senso è un tenente. Riesce a farsene un'idea?
Ernst Lothar, L'angelo musicante, 1947

Variopinti acquarelli / le viole del pensiero / non sono tutte viola, / mentre le viole mammole / hanno il colore della penitenza / e l’oscuro profumo / delle donne amate.
Fausto Melotti, Poesie, XX sec.

Scioglie il suo nastro azzurro primavera | nuovamente nell'aria. | Dolci, noti profumi, | rigano di presagi la campagna. | Trasognate viole | chiedono di sbocciare.
Eduard Mörike, È la sua voce, Poesie, XIX sec.

Anche quest’anno andrai per violette / lungo le prode, nel febbraio acerbo. / Quelle pallide, sai: che han tanto freddo, / ma spuntano lo stesso, appena sciolte / l’ultime nevi; e fra uno scroscio e un raggio ti dicono: «Domani è primavera.» / Ogni anno ti confidi al tuo tremante / cuore: «È finita», e pensi: «Non andrò / per violette, non andrò mai più / per violette – ché passò il mio tempo – / lungo le prode, nel febbraio acerbo.» / Invece (e donde ignori, e da qual bocca) / una voce ti chiama alla campagna: / e vai; e i piedi ti diventano ali, / sì alta è la promessa ch’è nell'aria. / E per amor dell’esili corolle / quasi senza fragranza, ma beate / d’esser le prime, avidamente schiacci / con gli steli la zolla entro le dita. / O sempre nuova, o non guarita mai / dell’inquieto mal di giovinezza, / a chi dunque darai le tue viole? / A nessuno: a te stessa: o, forse, ad una / fanciulla che ti passi, agile, accanto, / e ti domandi dove tu l’hai colte: / sola n’è degna, ella che fresca ride / come il febbraio; e non si sa qual sia / più felice, se ella, o primavera.
Ada Negri, Le violette, in Vespertina, 1936

Non temo il tuo uomo / e ho rubato una rosa per te. / Non temo il tuo uomo / e ho rubato una viola per te. / Non temo il tuo uomo / e ho rubato un ciclamino per te. / Non temo il tuo uomo... / però ho il fioraio alle calcagna.
Flavio Oreglio, Poesie catartiche, 2003

C'è qualcosa di nuovo oggi nel sole / anzi d'antico: io vivo altrove e sento / che sono intorno nate le viole.
Giovanni Pascoli, L’Aquilone, Primi poemetti, 1904/07

Passata la primavera. addio violette!
Victorien Sardou, La famiglia Benoîton, 1865

Mi inginocchio. Devo farlo, perché sto per compiere un atto religioso. Più precisamente, di religione naturale. I passanti penseranno: “Questo è matto“. Ma non c’è nulla da dire. Non mi importa. Anche se non è chiarissimo cosa sto facendo. Anzi, pochi lo riescono a capire. Una violetta. Un’aiuola di violette. Ma non di viole qualunque, bensì di esemplari di Viola odorata, quella che nasce a marzo e profuma.
Wilhelm Schmid, La pienezza della vita, 2006

La Viola odorata vive quasi attaccata al terreno e nasconde i suoi fiori tra foglie sempreverdi a forma di rene, viola scuro, con un piccolo occhio a forma di tuorlo d’uovo al centro. Inginocchiato ne sorbisco l’aroma fino a ubriacarmene.
Wilhelm Schmid, ibidem

Di nuovo quella melodia! Ancora! Aveva una sì languida cadenza, che mi sentivo come carezzare l'orecchio da un soave venticello[10] che alitando su un prato di violette ne rubi e ne diffonda la fragranza...
William Shakespeare, La dodicesima notte, ca. 1601

Una viola di primaticcio sboccio, precoce ma d'effimera esistenza, dolce ma non durevole, il profumo e lo svago di un momento. Nient'altro più.
William Shakespeare, Amleto, 1602

Come una melodia blu su le rive dei colli ancora tremava una viola.
Luciano Sinisgalli [1]

Presto su muri caduti in rovina | fioriranno le viole: | così verdeggiano piano le tempie al taciturno.
Georg Trakl, In primavera, Poesie, XX sec.

Oscure canzoni modula dentro di me | la tua bocca purpurea, | la tacita casetta della nostra infanzia, | obliate leggende, || come se stessi, mite animale, | nell'onda cristallina | della fresca sorgente, | e fiorissero intorno le viole.
Georg Trakl, Così piano suonano, Poesie, XX sec.

Le violette in montagna spaccano le rocce.
[The violets in the mountains have broken the rocks].
Tennessee Williams [1]

Il perdono è la fragranza che la violetta lascia sul calcagno che l'ha calpestata.
[Forgiveness is the fragrance that the violet sheds on the heel that has crushed it].
Anonimo (attribuito a Mark Twain)

Questo pascolo d'erba e avena selvatica fu sparso / l'altr'anno, con più grazia che non usino i sovrani; / una zolla di trifoglio mi serve da cuscino / e le viole mi coprono le scarpe.
Anonimo, citato in Henry David Thoreau, Una settimana sui fiumi Concord e Merrimack, 1849

Le rose sono rosse, le viole sono blu. Dolce è lo zucchero, ma non quanto lo sei tu.
[Roses are red, my love, violets are blue. Sugar is sweet, my love. but not as sweet as you].
Anonimo (canto dei neri d'America)

Proverbi sulle Viole
  • Non basta una viola a far primavera.
  • Quando la calandrina canta la viola non manca.
  • Quando la viola arriva a febbraio serba il grano e serba il pagliaio.
  • Quando la viola è nata la pecora è svernata.
  • Viola secca non più olezza.
Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Fiori - Margherite - Papaveri - LavandaColore Viola