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Frasi e battute sul Panettone e sul Pandoro

Raccolta di aforismi, frasi e battute divertenti sul panettone e sul pandoro, tra più diffusi dolci italiani della tradizione natalizia. Come accade per il presepe e l'albero di Natale, esistono due schieramenti: da una parte quelli che prediligono il panettone, dall'altra quelli che preferiscono il pandoro. Ovviamente non manca un terzo gruppo di persone (che immaginiamo altrettanto folto) che mangia volentieri entrambi.

Il panettone (dal milanese panattón, da "pane") è un tipico dolce milanese che si ottiene da un impasto lievitato a base di acqua, farina, burro, tuorli d’uovo, al quale si aggiungono frutta candita, scorzette di arancio e cedro in parti uguali, e uvetta.
Il pandoro è un tipico dolce veronese, soffice e leggero, fatto con fior di farina, zucchero, burro, uova e lievito di birra; ha forma alta, a grandi costole diritte, disposte secondo il disegno di una stella a otto punte, si serve cosparso di zucchero a velo vanigliato.

Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sul cenone di Natale e Capodanno, sui dolci, il torrone, lo champagne e lo spumante. [I link sono in fondo alla pagina].
Panettone o pandoro? Questo è il problema. Se sia più nobile all'animo
sopportar l'uvetta e i canditi o prender l'armi contro 'sto mare di triboli
e naufragar nel soffice zucchero a velo... Mangiare, dormire, nulla più.
(Luciana Littizzetto)
Era un modesto panettone da borghesucci, | di semplice pasta, piccolo come il mio villaggio, | eppure d'allora è tanto cresciuto, | come il simbolo del Cenacolo. || E dalla lontananza degli anni fuggenti | ancora risento quell'odore squisito qualche volta, | mi giunge dalla parte del focolare | per riempire il mio cuore e tutta la stanza n'è colma. || E quando il pane dell'anima vien meno, | mi conforta come il lume di mezzogiorno... | Benché ormai la mano di lei sia terra | e per il panettone di martedì sia freddo il forno. 
Lajos Áprily, Il panettone di martedì, Poesie, XX sec.

Questo panettone di Milano è un vero toccasano!
Renzo Arbore, in "FF.SS." – Cioè "...che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?", 1983

Anche solo pensando al panettone che ormai si consuma da ottobre a marzo, viene da chiedersi come si facciano a misurare i ritmi della vita in questo eterno indistinto.
Federico Basso Zaffagno, Il re del proprio mondo, 2012

Panettone o pandoro? Il problema si pone ogni Natale. Gli adulti preferiscono il panettone, i bambini invece prediligono il pandoro. A fare la differenza sono i canditi, e a volte persino le uvette. Perché? Una vera ragione non esiste. Forse i canditi sono troppo dolci, e anche la consistenza non è apprezzata; hanno un gusto che probabilmente mal si adatta al palato dei bambini. Persino l’uva passita che c’è dentro il panettone spesso non piace. Allora si passa al pandoro; per il colore giallo, per lo zucchero a velo, o forse per il burro che contiene, è più gradito ai più piccini.
Marco Belpoliti, su La Stampa 2008

Il panettone: dopo il quarto che mangi cominci ad assumerne le sembianze.
Geppi Cucciari [1]

Natale. Una cometa di lampadine / per la nascita / del panettone.
Paolo Del Vaglio [1]

I Fiorentini non sanno fare il panettone, e noi chiameremo cotesta nostra milanese gloria coi loro nomacci di pan balestrone, pan Pepato, Panforte etc.?
Carlo Dossi, Note azzurre, 1870/1907 (postumo 1912/64)

A un tratto, ti trovi al cospetto del Duomo e ti stupisci che sia senza il regolamentare panettone davanti, come nei cartelli pubblicitari. E davvero, per chi non è nato a Milano, il Duomo, visto senza panettone davanti e senza diciture in cima, ci fa un po' la figura impacciata del vecchio militare che si mette in borghese.
Giovannino Guareschi, La scoperta di Milano, 1941

Quelli che la notte di Natale scappano con l'amante dopo aver rubato il panettone ai bambini, oh yeh! ...intesi come figli, oh yeh!
Enzo Jannacci, Quelli che..., 1975

Panettone o pandoro? Questo è il problema. Se sia più nobile all'animo sopportar l'uvetta e i canditi o prender l'armi contro 'sto mare di triboli e naufragar nel soffice zucchero a velo... Mangiare, dormire, nulla più.
Luciana Littizzetto, Sola come un gambo di sedano, 2001

Pandoro o panettone? [...] Una cosa è certa. Se si sceglie il panettone poi si mangia. Tutto. «Eh, ma a me non piace l'uvetta e i canditi mi nauseano.» Ecco. Allora mangia il pandoro. La vita quasi mai ci riserva delle alternative. Questo è un raro caso, quindi approfitta.
Luciana Littizzetto, Sola come un gambo di sedano, 2001

Ti proibisco categoricamente di levare i canditi a uno a uno come fossero pulci del tuo cane. È disgustoso. E se lo fai di nascosto non occultare il corpo del reato tra le pieghe del tovagliolo o nel sottovaso della begonia, principe degli imbecilli... mangiati piuttosto una fetta di colomba ma falla finita.
Luciana Littizzetto, Sola come un gambo di sedano, 2001

Cosa sono quegli occhi in cerca di solidarietà? Con me non attacca. Posa quella fetta di panettone. "Ma sai che su Marte peserei solo ventisei chili scarsi?" Sì, ma purtroppo per me vivi sulla Terra e ne pesi ben sessantotto abbondanti.
Luciana Littizzetto, Rivergination, 2006

Per la sua imprevedibilità, [la Pasqua] faceva arrivare le colombe e le uova mentre ancora stavi digerendo il panettone di Natale.
Antonio Manzini, Cinque indagini romane per Rocco Schiavone, 2016

Ai pigmei non piace il panettone. Non rientra fra i sapori della loro gamma gustativa. Quando lo seppe, un industriale milanese ci fece una malattia.
Marcello Marchesi, Il malloppo, 1971

Le delusioni della vita sono tante...una delle peggiori, è sicuramente quella di aprire un Pandoro e non trovare lo zucchero a velo.
Nicandro Martino, su Wikiquote, 2016

È Natale e sui Navigli, come in centro a Milano, non si riesce più a entrare nei negozi: i magri o i lauti stipendi consentono a tutti una ressa ingenerosa alla ricerca di una felicità che non c’è, o che almeno non si compra. Io quest’anno ho spento le candele: tutti mi hanno invitato, ma quella notte non farò nulla di diverso, nulla che io non faccia sempre, proprio come quando ero bambina; al limite si cambiava stanza, si andava dalla camera al tinello per vedere se era arrivato Gesù, e per mangiare il panettone, che allora si chiamava “el pan de Toni”…
Alda Merini, su Avvenire, 2006

Mi sono svegliata a mezzogiorno e ho fatto una colazione fantastica, tutto panettone e cappuccino! Uaooo! Sono troppo felice! Un sacco di gente dice che le feste di Natale intristiscono... a me invece piacciono da morire. L'albero con le lucette, il presepe, la cena tutti insieme e piena di roba buona. Certo si mette su qualche chilo, ma dov'è la tristezza?
Federico Moccia, Ho voglia di te, 2006

Il panettone non è solo un composto di farina, zucchero, uva passa, canditi. Il panettone è anche l'idea del Natale. E quell'idea ce l'hanno messa dentro gli uomini, per consumarla assieme alla farina e ai canditi che essi stessi hanno fabbricato.
Massimo Montanari, Il riposo della polpetta, 2009

Quello che sembrava amore era solo un'abitudine vestita di frutti canditi e more come un panettone che a Natale non si dimentica che presto finirà.
Negramaro, Polvere, 2010

Intrappolato nello scomodo ruolo di simbolo deteriore - largo, panciuto, ipercalorico - e consumistico del Santo Natale, il panettone pretende una riabilitazione.
Roberto Perrone, Manuale del viaggiatore goloso, 2015

Anvedi che bel panettone! O' quand'è che o scartamo?
Carlo Verdone, Gallo cedrone, 1998 (con riferimento al sedere di una ragazza)

Fantozzi non poteva neppure dire che i veglioni di fine anno li odiava, anche perché non c'era mai stato, lui, ad un vero veglione. Al massimo, per il passato, aveva brindato con un po' di spumante e il panettone davanti alla TV in casa dei vicini di pianerottolo, ma erano state soluzioni dell'ultimo momento, di ripiego, frutto di una disperata solidarietà umana.
Paolo Villaggio, Fantozzi, 1971

La vigilia di Natale, su nell'Olimpo del 18° piano, i Megadirettori Naturali e Laterali si scambiano strenne faraoniche: panettoni d'oro con zaffiri e ametiste al posto dei canditi, e brindano con champagne riserva 1612.
Paolo Villaggio, in Fantozzi, 1975

Panettone, pandoro, le luci, i regali, il presepe, l'albero, la neve, l'amore. Sembra banale, ma di rado si vede tutto questo insieme.
Ornella Vinci [1]

Dopo Natale si mangiava panettone per settimane perché erano in offerta, tre al prezzo di uno.
Fabio Volo, Il tempo che vorrei, 2009

Le specialità delle feste di Natale finiscono tutte in "one": cappone, capitone, torrone, panettone. E indigestione.
Anonimo

Milano, Milanone, / tu somigli al tuo panettone, /un po' scura fuori,, /così buona dentro:, /e giri tutta intorno al Duomo, /che sta al centro.
Anonimo

Non prendertela se non hai superato la prova costume, sono certo che superai quella del panettone a Natale!
Anonimo

Io ti amavo, ma alla domanda: "Pandoro o panettone?" hai risposto "panettone"...
Anonimo

Da Milano l’altra sera / è arrivata una paniera / ed i bimbi intorno ad essa, / rammentando la promessa / che il buon nonno fece un dì / si son messi a fare: “Ih ih!” / Esclamando con ragione: / “è arrivato il panettone!”. / Ma il coperchio era legato / con lo spago e sigillato, / di lì dentro allor d’un tratto / posto vien su un largo piatto / esclamando con ragione: / “Oh! Che grosso panettone!” / Ed il babbo col coltello / ne fa parte a questo e a quello / e a ogni fetta che si dà / si sente un bimbo fare: “Ah ah” / esclamando con ragione: / “Come è buono il panettone!”. / Quando un briciol non vi è più / odon tutti fare: “Uh uh!” / Esclamando con ragione: / “E’ finito il panettone!”.
Anonimo

Non arrivare a mangiare il panettone a Natale.
Modo di dire (lo si dice a proposito di qualcuno il cui incarico ha scadenza anticipata rispetto al previsto).

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Cenone di Natale e Capodanno - Dolci e Dessert - Torrone - Champagne e Spumante