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Aforismi, frasi e proverbi sull'Avarizia

Raccolta di aforismi, frasi e proverbi sull'avaro, sull'avarizia e sui suoi sinonimi: tirchieria, taccagneria e spilorceria. Tutti questi termini designano, in maniera diversa, qualità morali e comportamenti caratterizzati da eccessivo o addirittura maniacale attaccamento al denaro e agli averi. L'avarizia indica l'esagerato attaccamento al denaro che si manifesta come ritegno eccessivo nello spendere; la tirchieria designa l'essere tirato nello spendere; la taccagneria indica l'atteggiamento di chi, pur non trovandosi in uno stato di indigenza, tende sempre a risparmiare e a spendere il meno possibile; la spilorceria indica ritegno anche nelle spese più insignificanti.

Come scriveva Niccolò Tommaseo: "L'avarizia nelle piccole cose è spilorceria". La grettezza è la qualità di chi è eccessivamente parsimonioso e tirato anche nelle spese e nei consumi di poco conto; dunque ha significato molto vicino a quello di spilorceria e taccagneria, anche se in questa accezione è di uso piuttosto raro; ricorre invece più frequentemente in senso figurato, per designare limitatezza e meschinità spirituale (grettezza di mentalità, di idee). La sordidezza nel suo significato principale indica sporcizia, squallore materiale e morale, in senso figurato equivale ad "avarizia", "grettezza", "spilorceria", con l'aggiunta però di una più forte connotazione morale negativa.

Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlata a questa sulla parsimonia, il risparmio, l'egoismo, il possesso e l'avidità, termine, quest'ultimo, affine a quello di "avarizia", ma dal significato complementare: se infatti l'avaro è attaccato in modo eccessivo a ciò che possiede, la persona avida è quella mai paga di ciò che possiede, e pertanto desidera avere sempre di più. [I link sono in fondo alla pagina].
Gli uomini odiano coloro che chiamano avari solo perché
non ne possono cavar nulla.(Voltaire)
Epitaffio su una lapide in un cimitero scozzese: Qui giace Fred McGuire. Gli cadde un penny: morì nella mischia.
Marcel Achard [1]

Ci tengo a sfoggiare quest'orologio. Lo tiro fuori in continuazione. È un orologio da taschino, antico, e mi dà un'aria da gentleman inglese. Eppoi mi torna utile, in analisi. È un superbo orologio d'oro. Ne sono fiero. Era di mio nonno. Me lo ha venduto lui in punto di morte.
Woody Allen, Monologhi 1964-1968, 1999

Economo: Autodefinizione dell'avaro.
Mirko Amadeo [1]

L'avarizia comincia dove finisce la povertà.
[L'avarice commence où la pauvreté cesse].
Honoré de Balzac, Illusioni perdute, 1843

La disdetta dell'avaro è che non riesce a infilarsi nella fessura del salvadanaio. 
Dino Basili, Tagliar corto, 1987

L'avarizia è sempre in punto di morte, tutte le cose per essa si trasformano nel fuscello a cui si attacca nell'angoscia dell'agonia. L'avarizia vede dappertutto il fondo della cassetta, per essa il mondo è logoro fin dall'inizio. È sempre al verde.
Walter Benjamin, Ombre corte, Scritti 1928-1929, 1993 (postumo)

Il più grande piacere per un avaro è la rinuncia a un piacere.
Gottfried Benn [1]

Mio cognato Augusto è avaro come pochi. Ogni volta che andiamo al ristorante, al momento di pagare il conto si alza e va al gabinetto. Dovreste vederlo: bussa alla porta, sforza la maniglia, impreca, ma io non cedo. «Occupato!» ringhio.
Romano Bertola, Le caramelle del diavolo, 1991

Avaro. Smodatamente desideroso di conservare ciò che altre brave persone vorrebbero tanto ottenere.
Ambrose Bierce, Dizionario del diavolo, 1911

Chi accumula ricchezze e non ne gode, è come un asino che trasporta oro e mangia cardi selvatici.
Richard Francis Burton [1]

L'assurdità dell'avarizia sta nel fatto che l'avaro vive da povero e muore ricco. Non gode i soldi quando gli servono e ne ha fin troppi quando non gli servono più.
Vittorio Buttafava, La vita è bella nonostante, 1975

Più conosco la spaventosa avarizia degli uomini e più comprendo la profonda saggezza dei banditi d'un tempo che affrontavano le vittime intimando: «O la borsa o la vita». Soltanto il terrore della morte, infatti, può vincere l'indomabile ripugnanza a mettere mano al portafoglio.
Vittorio Buttafava, La vita è bella nonostante, 1975

Alcuni avari si sforzano di diventare prodighi, e innanzitutto di farlo vedere. I loro sforzi acquistano carattere atletico: quando tirano fuori il loro denaro, sembra che debbano sollevare pesanti manubri di ferro, che poi tirano sulla testa agli altri. Alcuni sono disperati per l’aumento dei prezzi che li riguarda, sicché la loro avarizia gli appare sempre più giustificata, e giorno dopo giorno comperano sempre di meno. Costoro ben presto se ne vanno in giro come misere ombre; prendono il posto dei poveri, ma questi poveri vengono disprezzati con ragione.
Elias Canetti, La provincia dell'uomo, 1973

Pare che per molti il desiderio maggiore sia quello di essere il più ricco al cimitero.
Barbara Cartland, XX sec. [1]

Parsimonia è rincorrere il tram per risparmiare il biglietto. Avarizia è rincorrere il taxi per risparmiare di più.
Giampiero Casoni (su DrZap)

Se Denaro è simbolo di escrementi, l'avarizia non è che una forma di coprofagia.
Guido Ceronetti, Il silenzio del corpo, 1979

Il parsimonioso è il più ricco degli uomini, l'avaro il più povero.
Nicolas de Chamfort, Massime e pensieri, 1795 (postumo)

Che cos'è l'avarizia? È un continuo vivere in miseria per paura della miseria.
Bernard de Fontaine d Clairvaux (Bernardo di Chiaravalle), Epistole, XII sec.

L'avarizia in età avanzata è insensata: cosa c'è di più assurdo che accumulare provviste per il viaggio quando siamo prossimi alla meta? 
Marco Tullio Cicerone, Sulla vecchiaia, 44 a.e.c.

Il prodigo è arrogante, l'avaro è meschino. La meschinità è meglio dell'arroganza.
Confucio, Dialoghi, ca. 479/221 a.e.c. (postumo)

L’avaro è avaro anche nell'odio. Lui si limita ad odiare il prossimo nella misura in cui questo odio risulta sufficiente a difendere i suoi averi.
Luciano De Crescenzo, Così parlò Bellavista, 1977

Sono avaro e per non farmene accorgere mi sto rovinando. Ogni volta che vado a pranzo con degli amici voglio essere sempre io quello che paga per tutti.
Luciano De Crescenzo, I pensieri di Bellavista, 2005

Io non sono avaro, solo pidocchioso. A Napoli si chiamano pidocchiosi tutti quelli che soffrono nello spendere cifre alquanto modeste. Magari sopra i cinquemila euro non ci fanno caso, ma sotto i cinquanta euro soffrono come bestie.
Luciano De Crescenzo, I pensieri di Bellavista, 2005

L'avarizia è paura rivestita d'oro.
[Avarice is fear sheathed in gold].
Paul Eldridge [1]

L'avarizia è la forma più sensuale di castità.
Ennio Flaiano, Frasario essenziale per passare inosservati in società, 1969 (postumo, 1986)

L'avarizia mi sembra un'imprudenza più che un'aberrazione.
Joan Fuster, Giudizi finali, 1960/68

L'avarizia è il più stupido dei vizi capitali perché gode di una possibilità, o se si preferisce di un potere, che non si realizza mai. Il denaro accumulato dall'avaro, infatti, ha in sé il potere di acquistare tutte le cose, ma questo potere non deve essere esercitato, perché altrimenti non si ha più il denaro e quindi il potere a esso connesso.
Umberto Galimberti, I vizi capitali e i nuovi vizi, 2003

Il desiderio dell'avaro non va mai al di là del denaro, perché agli occhi dell'avaro il denaro non è un mezzo per qualcos'altro, ma un fine in sé, anzi la forma pura del potere che il denaro possiede alla sola condizione di non essere speso. 
Umberto Galimberti, I vizi capitali e i nuovi vizi, 2003

Il generoso sta al prodigo come il parsimonioso all'avaro.
Roberto Gervaso, Il grillo parlante, 1983

L'avaro teme di perdere quello che ha; il prodigo spera di trovare quel che l'avaro ha perduto.
Roberto Gervaso, ibidem

Il taccagno è un avaro che recita male la propria parte.
Roberto Gervaso, ibidem

Per l'avaro anche il necessario è superfluo.
Roberto Gervaso, ibidem

L'avarizia è sfiducia nella provvidenza.
Roberto Gervaso, Il grillo parlante, 1983

L'avarizia ci toglie il piacere di spendere, ma ci dà quello di non aver speso.
Roberto Gervaso, La volpe e l'uva, 1989

L'avaro piange il morto senza mai seppellirlo.
Roberto Gervaso, ibidem

L'avaro spende lo stretto necessario: il prodigo, tutto il superfluo.
Roberto Gervaso, ibidem

Più che possedere, l'avaro vuole conservare.
Roberto Gervaso, ibidem

Talvolta è più facile conoscere gli altri che noi stessi, e ciò perché l'uomo ha vizi, virtù, eroismi, viltà che si vedono meglio dal di fuori. Questo vale soprattutto per gli eccessi: l'avarizia, ad esempio, e il suo opposto, la prodigalità.
Roberto Gervaso, La volpe e l'uva, 1989

Non è per vivere che certa gente ammassa patrimoni, ma, accecata dall'avarizia, solo per questi vive.
Decimo Giunio Giovenale, Satire, II sec.

L'avarizia è un vizio che può trarre in inganno con l'apparenza e l'aureola della virtú, poiché si presenta severo nel contegno, nel volto e austero nel vestire: non v'è alcun dubbio che un avaro possa venir lodato come un uomo frugale, parco e piú attento a tutelare la propria fortuna del drago delle Esperidi o di quello del Ponto, se fossero loro a custodire quegli stessi averi.
Decimo Giunio Giovenale, Satire, II sec.

Ma una ricchezza accumulata fra i tormenti non è pura pazzia? non è manifesta follia vivere in povertà per morire ricchi sfondati?
Decimo Giunio Giovenale, Satire, II sec.

L'avarizia, com'è noto, ha una fame da lupo, e quanto più s'ingrassa, tanto più si fa insaziabile.
Nikolaj Gogol', Le anime morte, 1842

L'avaro prova insieme tutte le preoccupazioni del ricco e tutti i tormenti del povero.
Albert Guinon, Remarques, 1914/15

L'avarizia è l'unico vizio che, negli occhi dei posteri, si trasforma in virtù.
Martin Held [1]

L'avaro e il dissipatore hanno un solo e medesimo difetto. Entrambi non sanno far uso del denaro e per entrambi esso è motivo di infamia. Perciò con ragione entrambi ricevono uguale castigo, perché ugualmente non sono degni di possedere.
Iperide, Frammenti, IV sec.

L'avarizia è un calcolo di cui si ritrova la radice all'origine di molte virtù. Non si arriva a niente se non a forza di stretta economia.
Marcel Jouhandeau, Elementi per un'etica, 1955

Per l'avaro l'amore è un interesse, l'essere amato un capitale.
Marcel Jouhandeau, Il signor Godeau sposato, 1933

L'avarizia è uno dei sintomi più sicuri di una profonda infelicità; io ero così incerto di ogni cosa, che possedevo veramente solo quel che tenevo già fra le mani o in bocca.
Franz Kafka, Lettera al padre, 1919 (postumo 1952)

Gli avari sono dei contemporanei antipatici, ma dei graditissimi antenati.
Victor de Kowa [1]

Ci sono persone male alloggiate, costrette a dormire su scomodi giacigli, malvestite e ancor peggio nutrite, che subiscono i rigori delle stagioni, si privano spontaneamente della frequentazione degli uomini trascorrendo le giornate in solitudine, soffrono del presente, del passato, dell’avvenire, che vivono la vita come una continua penitenza e hanno trovato in tal modo il segreto per andare incontro alla propria rovina attraverso il cammino più penoso: sono gli avari.
Jean de La Bruyère, I caratteri, 1688

L’avaro spende più da morto in un sol giorno di quanto facesse da vivo in dieci anni; e il suo erede spende più in dieci mesi di quanto non abbia saputo fare lui durante tutta la vita.
Jean de La Bruyère, I caratteri, 1688

L'avarizia produce spesso effetti contrari; un'infinità di persone sacrificano tutti i loro beni a speranze dubbie e remote, altri di-sprezzano ì grandi vantaggi futuri per il piccolo tornaconti quotidiano.
François de La Rochefoucauld, Massime, 1678

L'avarizia è più contraria all'economia che la generosità.
François de La Rochefoucauld, ibidem

Le passioni ne generano spesso altre di segno opposto. L’avarizia talora produce la prodigalità e la prodigalità l’avarizia; spesso si è determinati per debolezza, e audaci per timidezza.
François de La Rochefoucauld, ibidem

L'estrema avarizia è quasi sempre ingannevole; non c'è passione che si allontani più spesso dal suo scopo, né su cui il presente pesi tanto a detrimento del futuro.
François de La Rochefoucauld, Massime, 1678

Soltanto in morte si rendono utili l'avaro e il porco ingrassato.
Friedrich Logau [1]

Essere avaro vuol dire rubare agli altri, scialacquare vuol dire rubare a sé ed agli altri.
Paolo Mantegazza, Il bene e il male, 1861

Tra l'avarizia e la prodigalità sta l'economia, ed è questa una virtù che l'uomo onesto deve praticare.
Paolo Mantegazza, Il bene e il male, 1861

Era avarissimo: quando dava la mano, porgeva solo due dita.
Marcello Marchesi [1]

Era così taccagno che quando guardava la messa alla TV, la spegneva quando arrivava il momento dell'offerta.
Mauroemme [1]

La semplicità a volte è il sintomo di una interna avarizia.
Alda Merini, La vita facile, 1992

Il signor Arpagone è tra tutti gli umani, l’umano meno umano, il mortale tra tutti i mortali più insensibile e più duro. Non esiste servizio che gli ispiri sufficiente riconoscenza da fargli aprire la borsa. Lodi, stima, benevolenza a parole; amicizia, quanta ne vorrete, ma quanto al denaro: niente da fare. Non vi è nulla di più secco e di più arido dei suoi complimenti e delle sue carezze. Dare è una parola verso la quale nutre un’avversione tale che non dice mai vi do, bensì vi presto il buongiorno.
Molière, L'avaro, 1668

L’avarizia si rafforza con l’età, perché vogliamo godere sempre. Ora, in gioventù possiamo godere dissipando, mentre nella vecchiaia possiamo farlo solo conservando.
Charles-Louis de Montesquieu, I miei pensieri, 1716/55 (postumo 1899/01)

Dicevo a un avaro: «Fate bene ad ammassare danaro in questa vita, perché non si sa quel che accadrà dopo la morte».
Charles-Louis de Montesquieu, ibidem

L’avarizia. È così sciocca che non sa neppure contare.
Charles-Louis de Montesquieu, ibidem

L’avaro ama il danaro in sé, non a motivo dell’utilità che ne può ricavare. Ciò si chiama appetere malum quia malum.
Charles-Louis de Montesquieu, ibidem

Si deve conoscere il valore del danaro: i prodighi non lo sanno, ma gli avari ancor meno.
Charles-Louis de Montesquieu, I miei pensieri, 1716/55 (postumo 1899/01)

L'avarizia delle persone, delle famiglie e delle nazioni può contagiare i meno abbienti come i più ricchi, e suscitare negli uni e negli altri un materialismo che soffoca lo spirito.
Giovanni Battista Montini (papa Paolo VI), Populorum progressio, 1967

La ricerca esclusiva dell'avere diventa un ostacolo alla crescita dell'essere e si oppone alla sua vera grandezza: per le nazioni come per le persone, l'avarizia è la forma più evidente del sottosviluppo morale.
Giovanni Battista Montini (papa Paolo VI), ibidem

Più che un vizio l'avarizia è un supplizio.
Alessandro Morandotti, Minime, 1979/80

Il bene perduto rende l'uomo avaro.
Alfred de Musset, Poesie nuove, 1850

La nostra avarizia nell'acquistare aumenta colla maggior convenienza di prezzo degli oggetti - perché? È forse perché sono appunto le piccole differenze di prezzo a creare per prime l'occhio piccolo dell'avarizia?
Friedrich Nietzsche, Aurora, 1881

Sono generoso con i miei soldi, ma tirchio con il mio tempo.
Nandan Nilekani [1]

L'avarizia impedirà a un uomo di finire in miseria, ma in genere lo rende troppo pauroso per consentirgli di diventare ricco.
Thomas Paine, Senso comune, 1776

L'avarizia degli uomini è tanto grande che ciascuno s'ingegna quanto può di prender molto dagli altri e di render poco.
Giovanni Papini, Storia di Cristo, 1935

All'avarizia, vizio grandioso di un' epoca perduta, nobilitata dalla povertà, è subentrata la grettezza, vizio miserabile di un' epoca degradata dal benessere.
Mauro Parrini, A mani alzate, 2009

Dicono: «siamo laboriosi, avari se necessario, fino a trent'anni, poi ce la godremo». A trent'anni avranno la piega dell'avarizia, dell'operosità, e non se la godranno più.
Cesare Pavese, Il mestiere di vivere, 1935/50 (postumo 1952)

L'avarizia, come l'invidia, è un peccato impopolare: non per la diffusione, che è largamente superiore a quella della lussuria (praticata solamente da pochi devoti), ma per la reticenza dei peccatori, pronti ad ammettere eccessi di gola e di ira, ma raramente disposti a riconoscere una debolezza che è il motore segreto di quasi tutte le loro azioni. L'avaro perciò non cerca, a differenza dei golosi, la compagnia dei suoi simili, anzi la fugge come la peste.
Giuseppe Pontiggia, Le sabbie immobili, 1991

La partita del dare e dell'avere soffre, nell'avaro, di evidenti distorsioni e mai a suo sfavore. Se vi chiede un milione di lire e gliene date novecentomila, si sentirà defraudato di centomila lire. Ma se voi gliene chiedete un milione e lui ve ne dà centomila, il bilancio sarà che vi ha dato quella cifra che voi avete avuto il coraggio di negargli.
Giuseppe Pontiggia, Le sabbie immobili, 1991

Per convivere con gli avari, anche solo per un viaggio, occorre immedesimarsi nelle loro reazioni. Non è facile. Io avevo escogitato anni fa un piccolo sistema. Moltiplicavo mentalmente per tre tutti i prezzi e così riuscivo a vederli come li vedevano loro. Nessuna persona normale rinuncerebbe all'acquisto di una guida perché il prezzo è di diecimila lire. Se però diventasse di trentamila, sarebbe giustificata qualche riflessione, che nell'avaro si trasforma invariabilmente in un rifiuto. Questo sistema, apparentemente funzionale, può avere però bisogno di amplificazioni di scala. In certi casi non basta moltiplicare per tre, ma per sei. In un giorno di afa una bibita di tremila lire, anche se moltiplicate per tre, non vi creerebbe problemi. Ma all'avaro sì. A quale cifra salire per condividere o per lo meno decifrare il suo comportamento? A diciottomila, grazie alla moltiplicazione per sei. Ecco, a quel prezzo forse esitereste anche voi. E mentre acquistate la bibita che continua a costare tremila lire, potete capire l'avaro che al vostro fianco, terreo, il viso imperlato di sudore, balbetta: «Grazie, non ho sete».
Giuseppe Pontiggia, Le sabbie immobili, 1991

Piangiamo sulla povertà, ma non inteneriamoci per l'avarizia nemmeno se è l'avarizia di un povero.
Jules Renard, Diario, 1887/1910 (postumo, 1925/27)

È un persona ricca d’amore, ma troppo tirchia per privarsene.
Guido Rojetti, L'amore è un terno (che ti lascia) secco, 2014

L'arte di dar sapore ai piaceri è quella di esserne avari.
Jean-Jacques Rousseau, Nuova Eloisa, 1761

L'avarizia, per sua natura, non è mai sazia.
Sallustio [1]

Avaro: collezionista di monete in corso.
Cristina Scafidi (su DrZap)

L'avaro diventa ricco facendo mostra di essere povero, mentre il prodigo s'impoverisce facendo mostra di essere ricco.
William Shenstone, XVIII sec. [1]

Alla povertà mancano molte cose, all'avarizia tutte.
Publilio Siro, Sentenze, I sec. a.e.c.

All'avaro manca tanto quello che ha quanto quello che non ha.
Publilio Siro, ibidem

L'avaro non è buono nei confronti di nessuno, pessimo nei confronti di sé stesso.
Publilio Siro, Sentenze, I sec. a.e.c.

Non è bello avere dei tirchi in famiglia. Però, come antenati, sono eccellenti.
Tom Snyder [1]

Perché dicono che sono avaro? Perché i soldi non li sbatto in faccia alla gente, come fanno certi miei colleghi.
Alberto Sordi, intervista, su Il Monello, n. 17, 1975

Cos'è un avaro? Chi desidera quanto possiede.
Jude Stéfan, Gnomiche, 1985

Uno dei primi effetti della bellezza femminile su di un uomo è quello di levargli l'avarizia.
Italo Svevo, La coscienza di Zeno, 1923

Gli avari vincono il vizio che li tormenta, più spesso per soddisfare a un altro vizio, che per fare atto buono.
Niccolò Tommaseo, Pensieri morali, 1845

I pensieri dell'avaro sono pesanti e lividi come il metallo ch'egli ama.
Niccolò Tommaseo, ibidem

Chi non gode la ricchezza, l'ha tutta nell'abaco; dorme su un letto di zeri.
Niccolò Tommaseo, ibidem

Nell'avarizia, così come in ogni passione umana, è un principio di vero. L'oro, come strumento di beni innumerabili a' nostri fratelli, ha pregio maggior d'ogni stima, ed è desiderabile certamente. Ma l' avarizia, così come tutte le passioni, converte il mezzo in fine: e serra quel che dovrebbe raccorre a solo fine di meglio distribuire.
Niccolò Tommaseo, Pensieri morali, 1845

La grettezza può stare con la soverchia economia, può con la sordida avarizia, può anche con certa mania di far delle spese. La grettezza insomma è meschinità in ogni cosa. Il nostro secolo è gretto. La grettezza della mente fa cadere in gretterie lo scrittore, il critico, il governante: dalla grettezza dell’animo vengono le gretterie del non spendere quanto conviene, e dello spendere meschinamente.
Niccolò Tommaseo, Dizionarietto morale, 1867

Avaro a un punto tale, / che guarda li quattrini nello specchio / pé vede' raddoppiato il capitale.
Trilussa [1]

L'avarizia è, tra le passioni, la più stolta e quella che rende sterili, soffoca l'intelligenza naturale e offusca la ragione.
Giovanni Vannucci, La vita senza fine, 1985 (postumo)

L'avarizia non solo è la più stolta delle passioni, ma anche la più dispotica, investe ogni aspetto dell'anima, distrugge ogni fondamentale ragione di vita spirituale.
Giovanni Vannucci, ibidem

L'avarizia così offusca il lume della ragione e la conoscenza della grazia: più sarai ricco e più avrai potenza. L'accumulare diventa una mania: l'avaro non vede che il possesso, non vive che per possedere, il possesso è per lui il fine supremo. Il possesso, da schiavo, è divenuto padrone e selvaggiamente trionfa.
Giovanni Vannucci, La vita senza fine, 1985 (postumo)

L'avarizia crea i più irresistibili legami con il contingente e l'effimero.
Giovanni Vannucci, ibidem

L'avaro si crede eterno ed è ossessionato dalla paura dell'avvenire, paventa lo spettro della vecchiaia e lo esorcizza affannandosi ad accumulare beni che pensa di consumare da vecchio. Poi, quando è avanti negli anni e la morte già incombe, continua ad ammassare dei beni che non potrà godere. Morto, i suoi beni saranno dispersi e non otterrà neppure un gesto di gratitudine da chi, senza merito, ne entrerà in possesso.
Giovanni Vannucci, La vita senza fine, 1985 (postumo)

L'avaro non riconosce di esserlo, afferma di essere sobrio, parsimonioso, economo, di dover fare delle privazioni per non mancare ai suoi doveri, di non poter essere generoso perché altrimenti lui stesso dovrebbe mendicare, trova continuamente nuove economie e se ne vanta come di un pregio. Non vi è nulla di più spaventoso della buona fede dell'avaro, ed è questa buona fede che gli uccide l'anima.
Giovanni Vannucci, La vita senza fine, 1985 (postumo)

Gli schiavi di altre passioni finiscono presto o tardi a sentirsi a disagio, le conseguenze delle loro passioni prima o poi li fanno meditare o vergognarsi; la possibilità di riconoscere il proprio peccato è una piccola via di salvezza loro offerta. Ma l'avaro di che cosa può pentirsi o vergognarsi? Frugale per non spendere, casto per economizzare, sobrio per non sprecare, convinto di sacrificarsi per il bene dei lontani eredi, si crea, a maggiore tranquillità, la visione di opere buone cui lascerà, morendo, tutto il suo. Allora si sente un eroe, un santo, un martire.
Giovanni Vannucci, La vita senza fine, 1985 (postumo)

L'avarizia è l'ultima e la più esclusiva delle nostre passioni.
Luc de Clapiers de Vauvenargues, Riflessioni e massime, 1746

Questa è una ingiustizia di Dio, che dopo di essersi logorata la vita ad acquistare della roba, quando arrivate ad averla, che ne vorreste ancora, dovete lasciarla!
Giovanni Verga, La roba, 1883

Quando gli dissero che era tempo di lasciare la sua roba, per pensare all'anima, uscì nel cortile come un pazzo, barcollando, e andava ammazzando a colpi di bastone le sue anitre e i suoi tacchini, e strillava: Robamia, vientenecon me!
Giovanni Verga, La roba, 1883

Il mondo andava ancora pel suo verso, mentre non c'era più speranza per lui, roso dal baco al pari di una mela fradicia che deve cascare dal ramo, senza forza di muovere un passo sulla sua terra, senza voglia di mandar giù un uovo. Allora, disperato di dover morire, si mise a bastonare anatre e tacchini, a strappar gemme e sementi. Avrebbe voluto distruggere d'un colpo tutto quel ben di Dio che aveva accumulato a poco a poco. Voleva che la sua roba se ne andasse con lui, disperata come lui.
Giovanni Verga, Mastro-don Gesualdo, 1889

Chi avrebbe potuto difendere la sua roba dopo la sua morte, ahimè, povera roba! Chi sapeva quel che era costata?
Giovanni Verga, Mastro-don Gesualdo, 1889

Gli uomini odiano coloro che chiamano avari solo perché non ne possono cavar nulla.
Voltaire, Questioni sull'Enciclopedia, 1770/74

Non c’è avaro che non si riproponga di fare, un giorno, una spesa ingente; ma arriva la morte e fa realizzare i suoi progetti all'erede.
Voltaire, Quaderni, XVIII sec. (postumo, 1952)

Si diceva della vecchia Sarah, duchessa di Marlborough, che non mettesse mai i puntini sulle “i”, per risparmiare inchiostro.
Horace Walpole, Lettere, XVIII sec.

Caratteristica del nostro tempo è un'altra specie di avaro: l'avaro per cui nulla è troppo caro per sé e tutto è troppo caro per gli altri. Egli pensa in equivalenti, e tutta la sua vita privata sta sotto la legge di dar meno di quel che riceve, ma sempre abbastanza da ricevere qualcosa. In ogni piacere che essi fanno, si avverte la riflessione: "ma è veramente necessario?", "devo proprio farlo?". Il loro contrassegno più sicuro è la fretta di sdebitarsi di attenzioni ricevute, perché non sorga nessuna lacuna nella catena di atti di scambio con cui si torna in pareggio.
Theodor Adorno, Minima moralia, 1951

Sono così spilorcio che regalo alle mie donne solo perle di saggezza.
DrZap

"Ahimè, un altro pollo di meno", diceva un avaro ogni volta che mangiava un uovo.
Anonimo

Due scozzesi scommisero un penny su chi rimanesse più a lungo sott'acqua. Le vedove si divisero il penny.
Anonimo

Era così avaro che quando mandava il vestito in tintoria nascondeva due paia di calzini nelle tasche.
Anonimo

Era così tirchio che quando seppe dei saldi alle Pompe Funebri, si suicidò!
Anonimo

Perché gli scozzesi non amano che si raccontino barzellette sull'avarizia? Perché non vogliono che si rida a loro spese!
Anonimo

Dall'oblio cagionato dall'amore e dall'attaccamento alla creatura amata nascono in noi delle qualità che prima non avevamo. Diveniamo munifici senza esserlo mai stati. Anche un avaro innamorato diventa generoso e non ricorda neppure di aver avuto un’abitudine opposta. Il perché di questo lo si vede considerando che talune passioni imprigionano l’anima e l’immobilizzano, mentre altre l’accrescono e la fanno espandere al di fuori.
Anonimo (Discorso sulle passioni d'amore, XVII sex. - attribuito a Blaise Pascal)
Il verbo "dare" gli è tanto in odio che non dice mai
"Vi do il buon giorno"  ma "... ve lo impresto".
(Molière - foto: Alberto Sordi, L'avaro, 1990)
Proverbi sull'Avarizia
  • Al povero manca il pane, all'avaro manca tutto.
  • Chi accumula e altro ben non fa, sparagna il pane e all'inferno va.
  • Chi ama i soldi vende la sua anima.
  • Chi mangia dall'avaro non si appesantisce lo stomaco.
  • Con l’avarizia si fa vita da povero.
  • Crepi l'avarizia e schiatti la lussuria.
  • Dio ha dato per penitenza all'avaro che né del poco, né dell'assai si contenti.
  • Dove c'è avarizia, c'è mestizia.
  • Gli avari e i falliti facilmente stanno uniti.
  • I danari servono al povero di benefizio, e all'avaro di supplizio.
  • Il più povero che ci sia in terra è l'avaro.
  • L’avarizia è la fonte di tutti i mali.
  • L’avarizia è ricca di quello che le manca.
  • L’avarizia è un pozzo senza fondo.
  • L’avarizia è il carnefice del ricco senza cuore.
  • L’avarizia è il secondo peccato capitale.
  • L’avarizia è la regina dei vizi.
  • L’avarizia è la scuola d'ogni vizio.
  • L’avarizia fa stentare gli altri vizi.
  • L'avarizia tesoreggiando impoverisce.
  • L'avaro accumula con sudore ciò che deve lasciare con gran dolore.
  • L'avaro ama più il suono delle monete che il canto degli usignoli.
  • L'avaro nasce coi pugni stretti e muore con le mani chiuse.
  • L'avaro è come il porco: serve dopo morto.
  • L'avaro è come l'asino, che porta il vino e beve l'acqua. 
  • L'avaro è come l'idropico: quanto più beve più ha sete.
  • L'avaro è come l'ubriacone: più beve e più ha sete.
  • L'avaro è il drago che custodisce i tesori per gli altri.
  • L'avaro è insaziabile.
  • L'avaro è procuratore dei suoi beni, e non signore.
  • L'avaro è sempre povero.
  • L'avaro fa ridere quando muore.
  • L'avaro in punto di morte rimpiange i soldi spesi per la bara.
  • L'avaro non è mai ricco.
  • L'avaro non possiede l'oro, ma è posseduto dall'oro.
  • L'avaro non volle lasciar fuggire il fumo dalla sua stanza e affogò.
  • L'avaro più possiede e più è miserabile.
  • L'avaro quanto più ha, tanto più è bisognoso.
  • L'avaro ricco non ha mai né parenti né amici.
  • La povertà è priva di molte cose, l'avarizia è priva di tutto.
  • La roba dell’avaro finisce in mano dello sprecone.
  • Molti patiscono per necessità, ma l'avaro per volontà.
  • Non c’è uomo più povero dell’avaro.
  • Per avarizia si perdono le occasioni.
  • Più digiuna l’avaro e più mangiano i suoi eredi.
  • Pugni stretti e mani chiuse
  • Quando tutti i vizi sono vecchi, l'avarizia è ancora giovane.
  • Quanto minor bisogno ha di denaro, tanto più gode averne il vecchio avaro.
  • Stretto di mano, stretto di cuore.
  • Tanto cresce l'avarizia, quanto cresce il denaro.
  • Togliere quattrini a un avaro è come aprire una pigna verde.
  • Trovare avaro ladro è caso raro, non è così trovar ladro un avaro.
  • Tutti i beni del mondo non cancellerebbero un’avarizia.
  • Un avaro non è mai ricco.
  • Vorrebbe l'avaro dal donar alieno, che di prodighi fosse il mondo pieno.
Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Avidità - EgoismoParsimonia - Risparmio - Possesso