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Aforismi, frasi e pensieri di Enzo Raffaele

Selezione dei migliori aforismi e delle frasi più belle di Enzo Raffaele (Castelfranci 1956), aforista italiano. Gli aforismi di Enzo Raffaele riportati in questa pagina sono stati selezionati da Aforismario dai libri D'Io sono Io!, Popolo Sovrano un cazzo! (entrambi auto-editi nel 2013) e da Aforismi sovrani, pubblicato nel 2014 dall'Associazione Golena (ex Malatempora).
I social network sono gratuiti, la merce sei tu. (Enzo Raffaele)
D'Io sono Io!
Aforismi sovrani - Auto-edito 2013 - Selezione Aforismario

Credi in te, Dio capirà.

Dimmi quello che mangi, e ti dirò come morirai.

I social network sono gratuiti, la merce sei tu.

Il cliente ha sempre ragione da vendere e stupidaggini da comprare.

L'arte si definisce da sé, il critico è altra inutile cornice.

L'ultimo ritrovato della Medicina è sempre una malattia.

La televisione è lo spettatore quotidiano della nostra stupidità.

Le donne più stupide sono quelle che cercano di imitare gli uomini, e ci riescono.

Meglio dubitare di tutto che essere certi di niente.

Nel dubbio continua a dubitare.

Nella vita bisogna innamorarsi una sola volta. E sempre di se stessi.

Non ho paura della morte in sé e per sé, mi spaventa la morte in sé per me.

Sii te stesso, anche se non sai chi sei. Lo saprai.

Spesso l'arte si confonde con la pazzia dell'autore e la stupidità dello spettatore.

Tutti gli animali pensano, ma solo l'uomo ritiene che sia importante.

Una televisione veramente educativa è spenta.

Popolo Sovrano un cazzo!
Aforismi sovrani - Auto-edito 2013 - Selezione Aforismario

Ama il prossimo tuo come te stesso rende superflui tutti gli altri comandamenti. E rende superfluo pure Dio.

Con Dio i conti li puoi rimandare, col Banchiere li devi fare subito.

Davanti alla legge siamo tutti uguali, dietro no.

Fintanto che il lavoro rimane una priorità sarà secondario vivere.

Gesù era ricco solo di Spirito, ma la Chiesa lo stesso è riuscita a farci una fortuna.

In un regime fallocratico il disarmo è castrante.

La libertà non ha condizionamenti, libero è chi non è mai nato.

La politica è l'arte di chi non ha alcun talento.

La Storia non si ripete, quello che si replica è sempre la stupidità umana.

Nelle dittature comanda un pazzo, nelle democrazie un intero manicomio.

Non c'è dignità nel lavoro, solo necessità.

Se il tempo è denaro, la vita è tempo perso.

Un Popolo ignorante che vota è come un sordomuto cieco che guida.

Aforismi sovrani
999+ Lampi di genio 
© Associazione Golena (ex Malatempora) 2014 - Selezione Aforismario

Ama il prossimo tuo come te stesso, sembra sia obbligato a ricambiare.

C’è chi pensa che il modo migliore per eliminare la fame nel mondo sia di togliere di mezzo l’affamato…

Cervelli - Un uomo intelligente si vede dal suo intestino.

Dal macello ad Auschwitz il ragionamento è lo stesso.

Dio creò la donna per riempire il vuoto dell’uomo con una voragine.

Diventa vegano oggi, per non diventare un vegetale domani.

È paradossale che le prime Leggi per l’uomo le abbia scritte un extraterrestre: Dio.

E se fosse la scimmia a discendere da noi?

I Comandamenti sono sempre gli stessi, ma i peccati rimangono ben altri.

I ricchi muoiono convinti di aver migliorato il mondo, i poveri di andare a migliorare il Paradiso.

Il genio abita allo stesso piano alto del folle, ma ancora scende dalle scale.

Il lavoro è tempo perso, anche a guadagnarci.

Il mondo gira per non fermarsi a pensare.

Il pensiero informa l’Universo, che rimane sconcertato.

Il reato è la tassa, non l’evasione.

Il vecchio slogan facciamo l’amore non la guerra è troppo giovane, in un mondo dominato da gente in menopausa.

L’amicizia è un dialogo che riprende da dove l’hai lasciato.

L’amore deve essere libero di andarsene, per restare.

L’amore è un dialogo fra due monologhi.

L’uomo ce lo giochiamo da bambino.

La Chiesa e la Banca hanno dell’uomo la stessa visione: entrambe lo vedono bene sulla croce.

La Chiesa rimanda all'aldilà la risoluzione di problemi tipici dell’aldiquà.

La coerenza uccide la conoscenza.

La guerra prepara la ricostruzione, la ricostruzione prepara la guerra… La pace è quasi sempre impreparata.

La Medicina ti tiene in vita più a lucro possibile.

La morte almeno non deve essere vissuta.

La pace è il presupposto essenziale alla guerra.

La prevenzione comincia, e può finire, a tavola.

La prima causa di malattia è la Medicina, la seconda il medico. La terza sei tu, se vai dal medico a farti prescrivere la medicina.

La propaganda fa passare il lavaggio del cervello per uno shampoo antiforfora.

La prostituzione era la più antica professione del mondo al femminile, la politica al maschile. La parità ha confuso e mischiato i ruoli.

Le catene erano la democrazia della schiavitù.

Le farmacie migliori sono le librerie.

Mentre dopo la tempesta gli uccelli cantano, gli uomini imprecano e, invece di cambiare il loro comportamento, modificano la tempesta.

Nelle democrazie tutti contano, ma pochi tirano le somme.

Nelle dittature conosci il nemico, nelle democrazie è il tuo migliore amico.

Non credo che la morte porterà differenze sostanziali nella mia vita privata.

Non si vive di più, solo si resta più a lungo moribondi.

Ora et labora è incitamento alla schiavitù.

Paradiso, Inferno, Purgatorio… Preferisco restare morto!

Penso molto, ma in compenso mi correggo continuamente.

Per un politico la prima cosa è essere eletto, la seconda essere rieletto, la terza morire in carica.

Priorità - Fossi stato Dio, non avrei creato l’uomo, sarei passato direttamente alla donna.

Rispetto a Dio, il banchiere ha molto più potere d’acquisto.

Se il piacere è un peccato, il dispiacere quanti peccati è?

Se l’inconscio ti fa troppe confidenze, stai diventando pazzo.

Se l’uomo non avesse inventato Dio, Dio non avrebbe creato l’uomo.

Se non vuoi servire direttamente il denaro, servi Dio, il denaro seguirà.

Se riesci a sentire il silenzio, eviti di parlargli.

Siamo comparse in cerca di tutore.

Speriamo che la fine del mondo abbia un inizio migliore.

Sto pensando positivo, aspetto risposte.

Tutti gli appuntamenti della Storia non li prende lei.

Un bravo politico non ha niente da dire, ma lo dice con competenza.

Va bene morire, ma finire cadavere…

Vergogniamoci, abbiamo scoperto l’America e inventato le Banche!

Vivi come se dovessi morire domani, così oggi ti organizzi i funerali.

Libro di Enzo Raffaele consigliato
Aforismi sovrani
999+ Lampi di genio
Editore: Associazione Golena (ex Malatempora), 2014

Dio creò il mondo dal nulla in sei giorni ma dovette inventarsi la domenica per riposare. Meglio di Dio, i banchieri creano il denaro lo stesso dal nulla ma in molto meno tempo. A loro basta un clic, il tempo è denaro! Non si riposano mai. A fare soldi a palate, e senza muovere una pala, non si è mai stancato nessuno, figuriamoci un banchiere onni-possidente. Ed è così piacevolmente rilassante (lu)creare senza sforzo alcuno, mentre gli altri (dis)umani si sforzano e basta, senza lucrare! Un banchiere dinamico e globalizzato che non si ferma mai, libero di fare quello che gli pare nel coatto Libero Mercato da lui stesso creato e governato, giustamente, tutto a suo credito e interesse e a nostro solo debito, avendo il dono della creazione dal nulla di un niente da valorizzare a suo piacimento. Un banchiere-bancomat che può stamparsi tutto il denaro che vuole senza darne conto a nessuno e che col Mercato Globale ha il potere di vita e di morte sull'intero pianeta cliente e debitore. Le Chiese evangelizzano, condizionano e gestiscono l’umanità da sempre ma ora sono i banchieri i nuovi Dei, i Divi-ni Dio dal nulla crea il peccato, i Banchieri sempre dal nulla s’inventano il debito. Alitano sopra un mucchio di carta straccia, c’inseriscono la costola di filigrana e il gioco è fatto: hanno conio-creato l’Adamo-denaro che, con l’aggiunta dell’Eva-debito e del satanico-interesse, ci rateizza il futuro. All'uomo geneticamente debitore non resta che riconoscere il valore del creato, quel valore che solo al Popolo che lavora e accetta l’invenzione spetterebbe dargli. E, se prima era schiavo del Dio-creatore, ora lo è anche del Diocreditore…

Note
  1. La proprietà intellettuale degli aforismi sopra riportati è di Enzo Raffaele, che ne detiene i diritti. È vietata la loro riproduzione integrale su altri siti web.
  2. Vedi anche: Aforisti Contemporanei