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Aforismi, frasi e citazioni di Giuseppe Alvaro

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Giuseppe Alvaro (Siderno 1929), aforista italiano e Professore Emerito di Statistica Economica presso l'Università “La Sapienza” di Roma. Oltre alle numerose pubblicazioni di carattere economico, Giuseppe Alvaro è autore del libro di genere aforistico Dizionarietto, pubblicato nel 2017, dal quale sono stati tratti i seguenti pensieri.
Lo sport più amato dagli italiani: parlar male del governo in carica,
rivalutare quello vecchio e sperare in quello nuovo. (Giuseppe Alvaro)
Dizionarietto
Per bambini che vogliono crescere e adulti in cerca d'identità
© Edda Edizioni 2017 - Selezione Aforismario

L’abilità, accompagnata dall'entusiasmo, conduce l’uomo sulla via delle stelle.

Cos'è l’addio se non la premessa del romanzo dei tuoi ricordi?

L’uomo nutre un’insana attrazione per l’adulatore: gli permette di sentirsi e vedersi come la persona che vorrebbe essere e che sa che non sarà mai.

Fai gli affari per vivere, ma non ridurre la vita a un affare!

Non aspettarti amore e affetto da chi non è capace di donarli nemmeno a se stesso.

Hai vinto una battaglia e il tuo avversario l’ha persa. Non affermare che l’hai vinta con l’aiuto di Dio, perché, facendolo, rendi Dio partecipe dei litigi umani.

Nel buio più profondo della notte è sufficiente un lumicino per illuminare il tuo cammino. Sempre che tu abbia la volontà di continuare a camminare!

Ciascuno di noi non è capace di mostrare a se stesso il suo vero volto e pretende che gli altri si presentino a lui con il loro vero volto.

Il pericolo sempre vivo in una democrazia è che venga chiamato a governare chi sa parlare rispetto a chi sa governare.

Chi ha il denaro è sempre lì a discettare che il denaro non dà la felicità. Ma si guarda bene dal ridurre il suo stato di infelicità donando un po’ del suo denaro a chi, essendo povero, vive l’infelicità della povertà.

Fino a che in casa avrai dei libri, sarai sempre in compagnia della parte migliore dell’animo degli uomini.

Se la vita ci è stata donata da Dio, ci è stata donata per viverla con gli altri; se è dovuta al caso, con più forza e convinzione dobbiamo viverla con gli altri, perché ciascuno possa, con l’aiuto degli altri, affrontare il difficile e doloroso percorso della vita e della morte.

Le donne scelgono di stare con gli uomini taciturni perché amano parlare, illudendosi di essere ascoltate.

L’eternità: l’istante a cui non segue un altro istante.

Chi aveva e ha perduto il calore dell’affetto familiare non troverà mai sufficienti coperte per riscaldare la propria esistenza.

Il furbo e il fesso sono come i poli di una calamita: si attirano a vicenda.

Il futuro è degli uomini capaci di vedere le cose non per quel che sono, ma per quello che saranno.

Lo sport più amato dagli italiani: parlar male del governo in carica, rivalutare quello vecchio e sperare in quello nuovo.

Il popolo italiano: consapevole di essere disorganizzato, inefficiente, conflittuale, è un perenne aspirante a divenire organizzato, efficiente, unito… ma sempre operando e comportandosi in termini disorganizzati, inefficienti, conflittuali.

In politica, la grande bugia gode di un privilegio rispetto alla piccola: è più credibile.

L’uomo, molto spesso, si serve della prudenza per nascondere le sue paure.

Soltanto quando siamo vecchi ci accorgiamo che il tempo è stato talmente veloce da spingerci in avanti senza mai darci il tempo d’accorgerci che il tempo non lo stavamo vivendo.

La saggezza è sapienza e la sapienza non sempre è saggezza.

Un bruco vive le sofferenze e la disperazione della morte senza sapere che sta divenendo una farfalla!

Aforismi inediti 
Selezione Aforismario

Avidità e ricchezza: una alimenta l’altra e insieme motivano le crudeli lotte dell’uomo.

Il tessuto di una democrazia tende a divenire tanto più debole quanto più il politico, per inseguire il voto, tende ad accendere e stimolare con più forza nell'animo del cittadino l’aspettativa dei diritti rispetto a quella dei doveri.

L’uomo privo di coraggio condanna ogni sua idea alla paralisi.

La natura produce differenze non disuguaglianze. È l’uomo che, con i suoi pregiudizi, i suoi comportamenti, le sue politiche, tende a trasformare le differenze in disuguaglianze e, una volta trasformate, a farle divenire motivo di tensioni, guerre, lutti.

La battaglia della vita non si vince combattendo contro qualcuno, ma per qualcosa.

La diversità, se integrata e governata, costituisce la forza di una Società. Se disorganizzata e conflittuale, trasforma la Società in una sempre più destrutturata torre di Babele.

Ogni certezza, se non la sottoponi a verifica, tende a sconfinare nel dogma.

Chi è coerente? L’uomo che cambia le sue decisioni e le sue scelte per essere coerente con la realtà che cambia o l’uomo che non le cambia per viverle in una realtà che cambia?

Il capo è un uomo come tutti gli altri. Il guaio è che gli altri non hanno il coraggio di ricordarglielo.

Ciascuno di noi quotidianamente si comporta in modo da essere accettato dagli altri, anche apparendo ciò che non è. Il guaio è che, a furia di apparire diverso da ciò che è, finisce col convincere se stesso di essere ciò…che non è.

Quando decidi di fare del bene, fallo bene. Il bene fatto male si trasforma in offesa.

Sull'esistenza di Dio puoi avere tanti ragionevoli dubbi. Su quella del diavolo no, almeno fino a che sulla terra esisterà un uomo che ami il denaro più della serenità del suo animo.

Un amore appassisce e lentamente svanisce quando appassisce e lentamente svanisce la fantasia che lo alimenta e lo rinnova.

La curiosità: la chiave che permette all'uomo di aprire la blindata cassaforte della conoscenza.

Un dilettante allo sbaraglio suscita: ilarità e applausi in teatro; amari sorrisi e tristezza, nella quotidianità della vita; perplessità e timori in politica; drammi e tragedie nell'esercizio del potere.

Vive un grande amore chi, rinchiuso nella prigione del suo amore, respira la gioiosa libertà dell’animo.

Libro di Giuseppe Alvaro
Dizionarietto
Per bambini che vogliono crescere e adulti in cerca d'identità
Prefazione: Rino Caputo
Editore: Edda Edizioni, 2017

Non inganni l'apparente attenuazione del titolo che Giuseppe Alvaro ha scelto per la sua raccolta alfabeticamente ordinata. L'alterazione diminutiva è solo la porta inizialmente non impegnativa per dire le parole sugli uomini e sul mondo. Alvaro ci ha già abituato, in un precedente volume, a seguire il suo tratto aforistico, sentenzioso nella migliore tradizione che, da Seneca a Petrarca, e da Montaigne a La Rochefoucauld a Vauvenargues, arriva alle "massime" dei grandi scrittori moralisti dell'età moderna. E un intento morale c’è indubbiamente nel nostro scrittore contemporaneo, senza voler programmaticamente sferzare i costumi o le (pessime) abitudini dei suoi simili ma, anche, senza eludere le contraddizioni in cui precipitano (quasi) sempre gli esseri umani.

Note
Vedi anche: Aforisti Contemporanei

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