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Aforismi del Cinico di Wilhelm Mühs

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Wilhelm Mühs (Moenchengladbach 1934 - Monaco 2002), giornalista tedesco. Wilhelm Mühs è diventato noto in Italia per la pubblicazione di alcune raccolte di citazioni, tra le quali spiccano Gli aforismi del cinico e Nuovi aforismi del cinico, editi da Mondadori nel 1992 e nel 1994. Tra le varie citazioni d'autore, vi sono anche alcuni aforismi dello stesso Wilhelm Mühs, che potete leggere qui di seguito.
La modestia si basa sulla consapevolezza del proprio fascino.
(Wilhelm Mühs)
Gli aforismi del cinico
© Mondadori 1992 - Selezione Aforismario

Amo la pace al punto che, per ottenerla, sono disposto a fare la guerra.

Delle volte, essere delinquente o meno dipende unicamente dallo stare di qua o di là di un determinato confine.

Dio è presente ovunque, perfino nelle chiese cattoliche!

In questa vita nulla è gratis; perfino la morte bisogna pagarla con la vita.

Quanto progresso si è rivelato regresso!

Sarò quel che sarò, ma in fatto di umiltà non mi batte nessuno.

Nuovi aforismi del cinico
© Mondadori 1994 - Selezione Aforismario

Cos'è il massimo della minoranza? Essere un ebreo negro comunista omosessuale e tossicomane.

Gli italiani si lamentano molto, quindi stanno bene.

Il segreto della felicità? Pensate a chi sta peggio! C'è gente che non ha neanche l'autista.

La modestia si basa sulla consapevolezza del proprio fascino.

Le zitelle sono delle egoiste sfacciate: vogliono il tepore del letto tutto per sé.

L'onnipresenza di Dio è un segno evidente della sua indiscrezione.

Meglio tardona che ritardata!

Per giudicare una persona bisognerebbe partire dai suoi lati positivi: Hitler non fumava, era vegetariano e contrario alla vivisezione... degli animali.

Quante volte la ragione ha torto!

Solo gli amici si possono maltrattare impunemente.

Spesso l'incorruttibilità è dovuta soltanto alla mancanza di corruttori.

Libri di Wilhelm Mühs consigliati da Aforismario
Gli aforismi del cinico
Un abbiccì di due verità
Editore Mondadori, 1992

Lo scrittore statunitense Ambrose Gwinnet Bierce descrive il cinico come «furfante la cui percezione difettosa vede le cose come sono anziché come dovrebbero essere». Se questa definizione è esatta, la presente raccolta di citazioni - la prima del suo genere in Italia - porta il proprio titolo a buon diritto. Gli aforismi del cinico, infatti, comprendono verità dure, aforismi audaci, riflessioni amare e pensieri satirici di uomini e donne che, lungo i secoli, con impietosa chiarezza e corrosiva ironia, hanno puntato il dito sulla disincantata concezione dell'animo umano, denunciandone meschinità ed ipocrisie. Questa collezione di oltre milleseicento frasi costituisce uno specchio - spesso irriverente ma sempre fedele - delle vicende umane, che vuole invitare alla riflessione sui vizi e sulle debolezze degli uomini (e delle donne) e ad un giudizio obiettivo ma indulgente. Il volume documenta la deprimente e sconcertante visione del mondo, attribuibile - oltre che all'innata cattiveria dell'uomo - alla recessione, per non dire alla scomparsa, di grandi valori soprattutto etici e sociali. Il libro mi pare inoltre molto attuale, in quanto l'epoca contemporanea è contrassegnata da una radicale messa in dubbio di ogni certezza e norma di comportamento, segni questi caratteristici del cinismo.

Nuovi aforismi del cinico
Editore Mondadori, 1994

Oltre duemila riflessioni audaci, osservazioni caustiche e verità paradossali sulla vita, sugli uomini e sul mondo lasciateci nel corso dei secoli da filosofi e letterati, politici e artisti, santi e libertini, donne e "dive". Una raccolta di graffianti aforismi che mettono impietosamente a nudo debolezze, ipocrisie, malvagità e meschinità dell'uomo (e della donna)