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"Amore mio" - Frasi da Lettere d'Amore

"Amore mio" è una raccolta creata da Aforismario con frasi romantiche tratte dalle lettere d'amore di personaggi famosi. Tra le tante, si possono leggere le frasi d'amore tratte dalle lettere di Beethoven alla sua "Amata Immortale", una donna di cui il compositore era profondamente innamorato, ma la cui identità è ancora oggi sconosciuta; le frasi d'amore tratte dalle lettere di Einstein alla prima moglie Mileva Marić; quelle di Eloisa ad Abelardo; di Flaubert a Louise Colet; di Goethe a Charlotte von Stein; di Kafka a Milena Jesenská; di Napoleone a Giuseppina, ecc.
Su Aforismario trovi anche una raccolta di frasi epistolari di personaggi celebri. [Trovi il link in fondo alla pagina].
Perché una lettera d'amore sia ciò che deve essere, bisogna cominciarla
senza sapere che cosa si dirà e terminarla senza sapere
che cosa si è scritto. (Horace Raisson)
L'amore è fusione assoluta, al di sopra di ogni differenza: è il miracolo che di due esseri complementari fa un solo essere armonioso.
Sibilla Aleramo, Lettera a Lina Poletti, XX sec.

No, non v'è prostituzione se la femmina è «anche» un essere pensante e «vuole» quell'accoppiamento per un amore che trascende l'impulso del suo sangue e per una ragione in cui trova la «bellezza» dell' atto.
Sibilla Aleramo, Lettera a Lina Poletti, 1910

Ti amo. Ho visto i miei occhi stamane, c'è tutto il cupo bagliore del miracolo. Non so, ho paura. È vero che m'hai detto "amore"? Non hai bisogno di me. Eppure la gioia è così forte. [...] Son tua. Sono felice. Tremo per te, ma di me son sicura. E poi non è vero, son sicura anche di te, vivremo, siamo belli. Dimmi. Io non posso più dormire, ma tu hai la mia sciarpa azzurra, ti aiuta a portare i tuoi sogni? Scrivimi!
Sibilla Aleramo, Lettera a Dino Campana, 1916

Come fare, senza dirti che t'adoro, a mandarti qualche piccola parola che brilli e t'accarezzi più delle stelle?
Sibilla Aleramo, ibidem

Mi ami? Merito la felicità di cui mi parli? Non so altro se non che t'aspetto, che lontano staremo tanto al sole, che riposeremo, vicini, zitti... Non lavorerò neppur io, devo prima rinascere, l'ho sentito tanto in questi giorni. Ne avrò la forza, se tu mi ami,
Sibilla Aleramo, Lettera a Dino Campana, 1916

Provo qualcosa di tanto forte che non so come lo reggerò... Sei tu che mi squassi così? Che cosa m'hai messo nelle vene? E sempre ho negli occhi quella strada col sole, il primo mattino, le fonti dove m'hai fatto bere, la terra che si mescolava ai nostri baci, quell'abbraccio profondo della luce. Dove sei, che mi sento così strappata a me stessa? Mi chiami, o m'hai dimenticata? Oh ti voglio ti voglio, non ti lascerò ad altri, non sarò d'altri, per la mia vita ti voglio e per la mia morte.
Sibilla Aleramo, Lettera a Dino Campana, 1916

Il tuo amore mi rende il più felice e insieme il più infelice degli uomini − alla mia età ho bisogno di una vita tranquilla e regolare − ma può forse esser così nelle nostre condizioni? [...] Sii calma, solo considerando con calma la nostra esistenza riusciremo a raggiungere la nostra meta, vivere insieme − Sii calma − amami − oggi − ieri − che desiderio struggente di te − te − te − vita mia − mio tutto − addio. − Oh continua ad amarmi − non giudicare mai male il cuore fedelissimo del tuo amato. Sempre tuo − Sempre mia− Sempre nostri.
Ludwig van Beethoven, Lettera all'Amata Immortale, 1812

Oh Dio − così vicini! così lontani! Non è forse il nostro amore una creatura celeste, e, per giunta, più incrollabile della volta del cielo?
Ludwig van Beethoven, ibidem

I miei pensieri volano a te, mia Immortale Amata, ora lieti, ora tristi, aspettando di sapere se il destino esaudirà i nostri voti − posso vivere soltanto e unicamente con te, oppure non vivere più − Sì, sono deciso ad andare errando lontano da te finché non potrò far volare la mia anima avvinta alla tua nel regno dello spirito.
Ludwig van Beethoven, Lettera all'Amata Immortale, 1812

Nessun'altra potrà mai possedere il mio cuore − mai − mai − oh Dio, perché si dev'essere lontani da chi si ama tanto.
Ludwig van Beethoven, ibidem

Per quanto tu mi possa amare − io ti amo di più.
Ludwig van Beethoven, ibidem

Ci vedremo sicuramente presto; neppur oggi riesco a far parte con te delle mie considerazioni di questi ultimi giorni sulla mia vita − Se i nostri cuori fossero sempre vicini l'uno all'altro, non avrei certo simili pensieri. Il mio cuore trabocca di tante cose che vorrei dirti − ah − vi sono momenti in cui sento che le parole non servono a nulla − Sii serena − rimani il mio fedele, il mio unico tesoro, il mio tutto, così come io lo sono per te. Gli dei ci mandino il resto, ciò che per noi dev'essere e sarà.
Ludwig van Beethoven, Lettera all'Amata Immortale, 1812

Da quando ti ho lasciato, sono sempre depresso. La mia felicità è essere vicino a te. Rivivo continuamente nella mia memoria le tue carezze, le tue lacrime, la tua affettuosa sollecitudine. Il fascino della incomparabile Josephine Kindle accende un bruciore e una fiamma incandescente nel mio cuore.
Napoleone Bonaparte, Lettere a Josephine de Beauharnais, 1796

Amor mio, sono preoccupato di non avere tue notizie, scrivimi immediatamente una lettera di quattro pagine con quelle deliziose parole che riempiono il mio cuore di emozione e di gioia. Spero di tenerti tra la braccia quanto prima, quando spargerò su di te milioni di baci, brucianti come il sole dell’equatore.
Napoleone Bonaparte, Lettere a Josephine de Beauharnais, 1796

L'amante entra nel divino regno della beatitudine in virtù dell'essere amato. Amore vuol dire riversarsi nella beatitudine...
Bettina Brentano von Arnirn, Lettere a Goethe, 1807

Potessi volare al di sopra del tempo e potessi librarmi sopra te: piegherei le mie ali e mi abbandonerei tutta alla silenziosa onnipresenza dei tuoi occhi.
Bettina Brentano von Arnirn, Lettera a Goethe, 1807

I miei occhi ciechi aspettano disperatamente di vederti. Non te ne rendi conto, naturalmente, EB, quanto bella e affascinante sei sempre stata, e come hai acquistato un valore aggiunto di speciale e pericolosa grazia.
Richard Burton, Lettera  a Elizabeth Taylor, 1964

Gioia cara, vorrei una stagione in cui non ci fossi per me che tu e carta bianca e voglia di scrivere cose limpide e felici. Una stagione e non la vita? Ora basta, perché ho cominciato così questa lettera, io voglio scrivere del nostro amore, voglio amarti scrivendo, prenderti scrivendo, non altro. È forse anche qui la paura di soffrire che prende il sopravvento?
Italo Calvino, Lettera a Elsa De Giorgi, XX sec.

Se mi mancasse il tuo amore tutta la mia vita mi si sgomitolerebbe addosso.
Italo Calvino, ibidem

Io voglio scrivere del nostro amore, voglio amarti scrivendo, prenderti scrivendo, non altro, siamo davvero drogati: non posso vivere fuori dal cerchio magico del nostro amore.
Italo Calvino, Lettera a Elsa De Giorgi, XX sec.

Buon compleanno principessa, Andiamo incontro alla vecchiaia e lo facciamo insieme. Siamo diventati vecchi e ci siamo abituati a stare insieme. Pensiamo le stesse cose. Ci leggiamo nella mente. Sappiamo cosa vuole l'altro senza dover chiedere. A volte l'uno fa irritare l'altro. Forse a volte ci diamo per scontati. Ma di tanto in tanto, come oggi, medito su di noi e mi rendo conto di quanto sono fortunato a condividere la mia vita con la più grande donna che abbia mai incontrato. Sei ancora affascinare e mi ispiri. Mi incoraggi al meglio. Sei l’oggetto dei miei desideri, la prima ragione della mia esistenza sulla Terra. Ti amo molto. Buon compleanno principessa.
[Happy Birthday Princess, We get old and get use to each other. We think alike. We read each others minds. We know what the other wants without asking. Sometimes we irritate each other a little bit. Maybe sometimes take each other for granted. But once in awhile, like today, I meditate on it and realize how lucky I am to share my life with the greatest woman I ever met. You still fascinate and inspire me. You influence me for the better. You’re the object of my desire, the #1 Earthly reason for my existence. I love you very much. Happy Birthday Princess].
Johnny Cash, Lettera a  June Carter Cash, 1994

Il tuo corpo nudo dovrebbe appartenere soltanto a chi si innamora della tua anima nuda. 
[Your naked body should only belong to those who fall in love with your naked soul].
Charlie Chaplin, Lettera a Geraldine Chaplin, 1965

Mia cara Clemmie, nella tua lettera da Madras hai scritto alcune cose a me molto care, circa l'averti arricchito la vita. Non posso dirti che piacere questo mi ha dato, perché mi sento sempre tremendamente in debito, se è consentito fare questo tipo di conti in amore.
Winston Churchill, Lettera a Clementine Churchill, 1935

Ti sento nei miei sensi e sento che i miei sensi non sanno che obbedire alla tua chiamata. Ora, vedi, ho l'estasi del tuo possesso vero e solitario come volevo e insieme ho l'angoscia di aver perduto una parte di me. E sono tanto felice: mi sento giovane e potente come non mai; il mio cuore pulsa nelle mie vene il sangue di Prometeo, e ho tanta voglia di piangere sulla tua bocca per farti sentire l'acredine delle mie lagrime.
Gabriele D'Annunzio, Lettere ad Alessandra Carlotti di Rudinì, 1903-1907

Faccio tutto ciò che posso perché il mio amore non ti disturbi, ti guardo di nascosto, ti sorrido quando non mi vedi. Poso il mio sguardo e la mia anima ovunque vorrei posare i miei baci: sui tuoi capelli, sulla tua fronte, sui tuoi occhi, sulle tue labbra,  ovunque le carezze abbiano libero accesso.
Juliette Drouet, Lettera a Victor Hugo, XIX sec.

L'amore porta molta felicità, molto più di quanto struggersi per qualcuno porti dolore.
Albert Einstein, Lettera a Marie Winteler, 1896

Averti mi rende fiero, e il tuo amore mi rende felice.
Albert Einstein, lettera a Mileva Marić, 1900

Come ho fatto a vivere da solo fin qui, mio piccolo tutto? Senza di te mi vengono a mancare la fiducia, l'entusiasmo per il mio lavoro e i piaceri quotidiani; in sintesi, senza di te la mia vita non è vita.
Albert Einstein, lettera a Mileva Marić, 1900

Sono così fortunato di avere trovato te, una persona mia pari, forte e indipendente quanto lo sono io!
Albert Einstein, lettera a Mileva Marić, 1900

Mi manca terribilmente una lettera della mia amata strega. Stento a credere che rimarremo separati ancora per tutto questo tempo: solo ora capisco di amarti davvero alla follia! Concediti tutto ciò che vuoi, così diventerai un piccolo tesoro raggiante e selvaggio come una monella di strada.
Albert Einstein, lettera a Mileva Marić, 1900

Se soltanto ti potessi dare una parte della mia felicità, in modo che tu non sia mai più triste e preoccupata.
Albert Einstein, Lettera a Mileva Marić, 1901

Vedrai con i tuoi stessi occhi come sono diventato brillante e allegro e che tutti i miei malumori sono cosa del passato. Ti amo di nuovo immensamente! È stato solo per nervosismo che sono stato così meschino verso di te... e sono molto ansioso di rivederti.
Albert Einstein, Lettera a Mileva Marić, 1901

Ora ho qualcuno a cui pensare con un piacere infinito, qualcuno per cui vivere... Apparterremo l'uno all'altra, un legame che ci è mancato terribilmente, e ci faremo il dono reciproco dell'equilibrio e di una visione felice del mondo.
Albert Einstein, Lettera a Elsa Löwenthal, 1913

Se tu dovessi recitare per me la poesia più bella... non mi daresti neppur lontanamente il piacere che ho provato quando ho ricevuto i funghi e i ciccioli d'oca che hai preparato per me; ... sono sicuro che non disprezzerai il lato primitivo della mia natura che ciò rivela.
Albert Einstein, Lettera a Elsa Löwenthal, 1913

Al suo signore e padre, allo sposo e fratello, la sua ancella e figlia, la sua sposa e sorella: ad Abelardo, Eloisa.
Eloisa, Lettera ad Abelardo, XII sec.

Davvero fortunati gli sposi che conservano anche nella vita matrimoniale la loro purezza, non praticando la continenza dei . corpi, ma serbando il pudore delle anime.
Eloisa, Lettera ad Abelardo, XII sec.

Al mio signore, anzi padre, al mio sposo anzi fratello, la sua serva o piuttosto figlia, la sua sposa o meglio sorella... ti ho amato di un amore sconfinato... mi è sempre stato più dolce il nome di amica e quello di amante o prostituta, il mio cuore non era con me ma con te.
Eloisa, Lettera ad Abelardo, XII sec.

Ti amo infinitamente. Non credo affatto alla vita, credo in te. Questo universo che è mio e che si mescola alla morte non può entrarci che con te. È fra le tue braccia che esisto. E dentro i tuoi occhi, fra i tuoi seni, fra le tue gambe che non mi spegnerò mai. Il resto, e solo una grande miseria che sogna solo di crollare.
Paul Eluard, Lettera a Gala, 1929

Mi permetto di voler sapere espressamente l'intenzione che avete riguardo al nostro amore. La necessità mi costringe ad ottenere questa risposta, essendo stato da più di un anno ferito dal dardo d'amore, e non essendo ancora sicuro se io riesca o meno a trovare un posto nel vostro affetto.
Enrico VIII, Lettera ad Anna Bolena, 1527

Il tuo amore mi ha reso triste. Vedo che soffri, prevedo che ti farò soffrire. Vorrei non averti mai conosciuta, per te, e poi per me, e tuttavia il pensiero di te mi attira senza posa. Ci trovo una dolcezza squisita. Ah quanto sarebbe stato meglio fermarci alla nostra prima passeggiata!
Gustave Flaubert, Lettera a Louise Colet, 1846

Da quando ci siamo detti che ci amavamo, tu ti chiedi donde venga la mia riserva ad aggiungere “per sempre”. Perché? È che io indovino il futuro. È che continuamente si drizza davanti ai miei occhi l’antitesi. Non ho mai visto un bambino senza pensare che diventerà un vecchio, né una culla senza prevedere la tomba.
Gustave Flaubert, Lettera a Louise Colet, 1846

Che vuoi che ti dica di più di quanto ti ho già detto e che tu non sappia? Se, malgrado l’amore che ti lega al mio triste individuo, la mia personalità ti ferisce troppo, lasciami. Se credi sia impossibile, accettami come sono.
Gustave Flaubert, Lettera a Louise Colet, 1847

Il tuo soave ritratto. Lì per lì l'ho stimato poco, quando avevo ancora davanti agli occhi l'originale; ma ora, tutte le volte che lo guardo, diventa sempre più simile all'amata; mi aspetto di vedere imporporarsi le pallide guance, del colore delle nostre rose, che le tenere braccia si distacchino dalla superficie per afferrare la mia mano, ma la cara immagine resta ferma e sembra dire: pazienza, pazienza, io sono soltanto un segno, un'ombra proiettata sulla carta, l'essere reale ritornerà, e allora potrai di nuovo trascurarmi.
Sigmund Freud, Lettera a Martha Bernays, 1882

Come potrebbero due esseri capirsi senza quella speciale comunicazione di silenzi?
Kahlil Gibran, Lettera a Mary Haskell, 1913

Non posso fare a meno di amarti, anche più di quello che dovrei, e tanto più felice sarò quando ti rivedrò. Ti sento sempre più vicina a me, la tua presenza non mi lascia mai. In te ho trovato la misura per tutte le donne, anzi per tutti gli esseri umani: attraverso il tuo amore, la misura per la sorte di ognuno.
Johann Wolfgang Goethe. Lettera a Charlotte von Stein, XVIII sec.

Perché devo tormentarti, angelo mio? Perché illudermi e tormentarti? Non possiamo essere nulla uno per l'altro, e siamo troppo l'uno per l'altra. Devi credermi, quando io ti dicevo, col cuore in mano, che tu sei in armonia con ogni cosa. Ma appunto perché vedo le cose proprio come sono, mi pare di impazzire...
Johann Wolfgang Goethe. Lettera a Charlotte von Stein, 1776

Il tuo amore è per me come la stella della sera e quella dei mattino: tramonta dopo il sole e sorge prima di esso. Come la stella polare che non tramonta mai, e intreccia sopra le nostre teste una corona eternamente viva. Prego gli dèi che mi concedano di non veder mai oscurato il cammino della mia vita.
Johann Wolfgang Goethe. Lettera a Charlotte von Stein, 1781

Lo so, gli uomini giovani hanno paura dei lacci: una ragazza non può amare senza che si sospetti subito - dietro la sua fronte ambrata dall'onda dei capelli lenti - la visione di un sindaco e di un prete.
Amalia Guglielminetti, Lettera a Guido Gozzano, 1907

Io ti saprei baciar la fronte con un sorriso sereno come si bacia un bambino... il mio volto chinato sul tuo, le mie labbra parlanti con franca umiltà di cose umili e nascoste.
Amalia Guglielminetti, Lettera a Guido Gozzano, 1908

Non riesco a dire come ogni volta che metto le mie braccia intorno a te, io mi sento a casa.
Ernest Hemingway, Lettera a Marlene Dietrich, 1951

Amore è il fatto che tu sei per me il coltello col quale frugo dentro me stesso.
Franz Kafka, Lettere a Milena Jesenská, ca. 1920-1923 (attribuito erroneamente a David Grossman - vedi "Citazioni errate" su Aforismario)

Domenica saremo insieme, cinque, sei ore, troppo poche per parlare, abbastanza per tacere, per tenerci per mano, per guardarci negli occhi.
Franz Kafka, Lettere a Milena Jesenská, ca. 1920-1923

La mia notte mi precipita nella tua assenza. Ti cerco, cerco il tuo corpo immenso vicino al mio, il tuo respiro, il tuo odore. La mia notte mi risponde: vuoto; la mia notte mi dà freddo e solitudine. Cerco un punto di contatto: la tua pelle. Dove sei? Dove sei?
Frida Kahlo, Lettera a Diego Rivera, 1939

Sento che siamo stati insieme fin dal nostro luogo di origine, che siamo della stessa materia, delle stesse onde, che portiamo dentro lo stesso istinto. Tu sei forte, il tuo genio e la tua umiltà prodigiose sono incomparabili e arricchisci la vita; dentro il tuo mondo straordinario, quello che ti offro è solo una verità in più che ricevi e che accarezzerà sempre la parte più profonda di te stesso. Grazie di riceverlo, grazie perché vivi, perché ieri mi hai lasciato toccare la tua luce più intima e perché con la tua voce e i tuoi occhi hai detto quello che aspettavo da tutta la mia vita.
Frida Kahlo, Lettera a Diego Rivera, XX sec.

Vorrei darti tutto quello che non hai mai avuto, e neppure così sapresti quanto è meraviglioso amarti.
Frida Kahlo, Lettera a Diego Rivera, XX sec.

Vorrei solo essere lì dove sei tu. Vorrei solo fidarmi di te ed amarti e stare con te. Solo con te, dentro di te, intorno a te, in tutti i posti concepibili ed in quelli inconcepibili. Mi piacerebbe essere lì dove ci sei tu.
Frida Kahlo, Lettera a Diego Rivera, XX sec.

Ti amerò dal panorama che vedi, dalle montagne, dagli oceani e dalle nuvole, dal più sottile dei sorrisi e a volte dalla più profonda disperazione, dal tuo sonno creativo, dal tuo piacere profondo o passeggero, dalla tua stessa ombra del tuo stesso sangue. Guarderò attraverso la finestra dei tuoi occhi per vedere te.
Frida Kahlo, Lettera a Diego Rivera, XX sec.

Il mio credo è l’amore e tu sei il mio unico dogma. Mi hai incantato con un potere al quale non posso resistere; eppure potevo resistere fino a quando ti vidi; e perfino dopo averti visto ho tentato spesso “di ragionare contro le ragioni del mio amore”. Non posso farlo più – il dolore sarebbe troppo grande. Il mio amore è egoista Non posso respirare senza di te.
John Keats, Lettera a Fanny Brawne, 1819

Non posso vivere senza di te - mi dimentico di ogni cosa, ma quando ti vedo di nuovo - la mia vita sembra fermarsi qui - non vedo nient'altro. Mi hai assorbito.
John Keats, Lettera a Fanny Brawne, 1819

Tu sai quanto in una donna un poco non volgare è forte il lato morale nell'amore.
Anna Kuliscioff, Lettera ad Andrea Costa, 1885

lo non credo più alle tenerezze che tornano, in queste tenerezze scorgo qualcosa di offensivo, vi sento il desiderio della specie e non sento l'unione umana...
Anna Kuliscioff, Lettera ad Andrea Costa, 1885

Nessuno mi vuole, io sono un deserto che monologa.
[Personne ne veut de moi, je suis un désert qui monologue].
Violette Leduc, Lettera a Simone de Beauvoir, 1945

L'amore è la commedia in cui gli atti sono più corti e gli intermezzi più lunghi di ogni altra: come riempire gli intermezzi se non con la fantasia?
Ninon de Lenclos, Lettera al Marchese di Sévigné, XVII sec.

Io non ho bisogno di stima, né di gloria, né di altre cose simili; ma ho bisogno d'amore.
Giacomo Leopardi, Lettera a Madama Antonietta Tommasi, 1828

Chi fabbrica su l’amore, fabbrica sul fango, dice il nostro messer Niccolò in termini poco diversi.
Lorenzo Magalotti, Lettera alla marchesa Ottavia Strozzi, 1695

L'amore [...] è come un'opera d'arte nel senso che è un lavoro di costruzione fatto giorno per giorno, con attenzione e pazienza, così come io vado tirando su il mio giardino, provando pene e piaceri indescrivibili.
Clotilde Marghieri, Lettera a Bernard Berenson, 1933

L'amore vero è un lungo viaggio, forse senza fine: e probabilmente anche quello lascia ... affamati.
Clotilde Marghieri, Lettera a Bernard Berenson, 1934

Amami soltanto per i miei capelli biondi.
Marilyn Monroe, Lettera a Norman Roster, 1954

Sarebbe ben triste se l'amore fosse limitato all'atto che compiono i droghieri con le loro consorti a mezzanotte nel letto di casa loro. Noi non siamo gli infimi animali, Hilda...
George Moore, Lettera a Hilda Hawthorne, XX sec.

Tutti dovremmo, prima o poi, vivere coniugalmente, sessualmente, eccetera, con il nostro primo grande amore e in quattro e quattr'otto saremmo guariti della nostra ossessione.
Anaïs Nin, Lettera a Henry Miller, 1933

Vorrei essere almeno la mano che ti protegge, una cosa che non ho mai saputo fare con nessuno e con te invece mi è naturale come il respiro.
Cesare Pavese, Lettere a Bianca Garufi, 1945-1950

Io seguo il mio destino che è il suo [di Benito Mussolini]. Non lo abbandonerò mai qualsiasi cosa avvenga.
Claretta Petacci, Lettera a Myriam Petacci, 1945

Ecco, e io disfreno incontro a te il mio cuore, alivolo corridore superbo che batte folgorando le piaghe solitarie dei cieli...
Lina Poletti, Lettera a Sibilla Aleramo, 1909

Volete la mia opinione sull'amore? L’amore soddisfatto è un piacevole passatempo; l’amore infelice è un dente guasto del cuore. Grazie al cielo, noi abbiamo avuto ambedue la fortuna di non conoscere che di nome un tal malanno. Il mio amore per voi è una sinfonia in sol maggiore dedicata alla più bella di tutte le donne dal suo fedele adoratore.
Gioachino Rossini, Lettera a Isabella Colbran, XIX sec.

Non penso che capiti spesso un amore come il nostro. Può capitare di provare passione, abitudine, ma davvero non credo che accada spesso di sentirsi legati, saldati, uniti da una mescolanza di passione e abitudine e tenerezza e amicizia e contingenza e ricordi c, soprattutto, di quel sentimento che si chiama amore, che è essenzialmente un senso di appartenenza, di scelta, di sentire che "lui è MIO".
Vita Sackville-West, Lettera ad Harold Nicolson, 1918

Mi manchi ancor più di quanto credessi: ed ero pronta, a sentire la tua mancanza, e molto. Così, in realtà, questa lettera è solo uno strillo di dolore. E incredibile quanto sei diventata essenziale per me. Suppongo che tu sia abituata a sentirti dire cose del genere. Maledetta te, creatura viziata; non riuscirò a farmi amare di più, da te, scoprendomi così — ma oh mia cara, non posso essere furba e scostante, con te: ti amo troppo, per farlo.
Vita Sackville-West, Lettera a Virginia Woolf, 1926

O tu che hai costruito questo aborto di sfera terrestre, tu che con un solo soffio ne hai forse sparpagliate dieci miliardi simili alla nostra, tu che sulla perdita di questi dieci miliardi di sfere non lasceresti cadere il minimo sospiro, come devi ridere della stupidità delle pallide formiche da te disseminate per questi globi, quante risate devi farti sul re di Achem che frusta le sue settecento donne, sull'imperatore di Golconda quando le adopera come cavalli da posta, e sull'uomo in tonaca che pretende lucidità di cervello da un uomo in amore! Buonasera, cara moglie...
Donatien-Alphonse-François de Sade, Lettera a madame De Sade dalla prigione di Vincennes, 1781

Amare, non è poi questa grande meraviglia... Occorre un lavoro duro e una volontà di ferro per fare della passione una virtù.
George Sand, Lettera a Michel de Bourges, 1835

Domani sera ti vedrò! E, come se il cielo, in guerra con la terra, si normalizzasse solo per il nostro amore, il tempo oggi è magnifico, per la prima volta dopo interminabili temporali. Il colore rinasce con il sole, la vegetazione, immersa nella nebbia, stamattina esplode come se fosse nata questa notte. Gli usignoli cantano a squarciagola. Non ce ne sono mai stati tanti nel mio giardino come quest’anno. L’orizzonte è limpido, l’aria è dolce, i profumi stordiscono. Ti rivedrò! Arrivo da te piena di tristezza e d’amore, certa del presente e non del domani, divorata, divorata da te.
George Sand, Lettera a Michel de Bourges, 1837

Può forse esservi, per le nature elevate, un amore puramente fisico e per le nature sincere un amore puramente intellettuale?
George Sand, Lettera ad Albert Grzymala, 1838

Si può essere più o meno infedeli, ma quando si è lasciata invadere la propria anima e accordata la più semplice carezza con il sentimento dell' amore, l'infedeltà è già consumata e il resto è meno grave.
George Sand, Lettera ad Albert Grzymala, 1838

Nell'età in cui la personalità è forte, si tasta l'amico come si tasta 'il terreno e si cerca la reciprocità. Solidi ci si sente e solido si vuole trovare l'amico che ci sostiene e ci conduce. Ma quando l'intensità del sé fugge, si amano le persone e le cose per quello che sono in se stesse, per quello che rappresentano agli occhi della propria anima, e non per quello che aggiungeranno al nostro destino.
George Sand, Lettera a Gustave Flaubert, 1867

Al risveglio ho avuto la sensazione di essere ancora dentro il cerchio magico del tuo amore, come se fossi ancora tra le tue braccia… sentivo che la tua bocca mi succhiava il respiro - non sentivo amore, felicità – e tutte queste parole, parole braccate a morte, pronunciate ad nauseam fino a che non diventano caricature, era molto più probabilmente qualcosa di diverso - una rinascita - un mondo sconosciuto che mi dischiudeva i suoi splendori, il matrimonio di un corpo e di un’anima imbevuti di desiderio infinito – e di beata perdita di sé – fui invasa da un sogno beato come in un altro mondo, come una morte semincosciente.
Adele Sandrock, Lettera ad Arthur Schnitzler, 1893

Amore mio, voi non siete “una cosa della mia vita” – sia pure la più importante – perché la mia vita non è più mia, non la rimpiango nemmeno e voi siete sempre me. Voi siete molto di più, siete voi che mi permettete di immaginare qualsiasi avvenire in qualsiasi vita.
Jean-Paul Sartre, Lettera a Simone de Beauvoir, XX sec.

Mi hai dimenticato? Io sono l’uomo che tu dicevi di amare. Io ero abituato a dormire tra le tue braccia - te lo ricordi? Ma non hai mai scritto. Forse sei stanca di me. Io non lo sono di te. Ti amo.
Dylan Thomas, Lettera alla moglie Caitlin, XX sec.