Motti Dannunziani

Raccolta di motti dannunziani, detti e slogan coniati da Gabriele D'Annunzio (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938), scrittore, poeta e drammaturgo italiano. Da notare che alcuni di questi motti furono ispirati a D'Annunzio da frasi di autori antichi.
Su Aforismario trovi anche una raccolta di citazioni di Gabriele D'Annunzio tratte dalle sue opere. [Il link è in fondo alla pagina].

Foto di Gabriele D'Annunzio
Memento audere semper. - Ricordati di osare sempre. (Gabriele D'Annunzio)

Motti dannunziani
Selezione Aforismario

ARDISCO NON ORDISCO

BIS PEREO
Muoio due volte

CHI NON E’ CON NOI, È CONTRO DI NOI 

COMINUS ET NEMINUS FERIT 
Ferisce da vicino e da lontano

DARE IN BROCCA

DISOBBEDISCO 

DONEC AD METAM
Fino alla meta

EJA, EJA, EJA, ALALA’ 
[grido di guerra]

ET VENTIS ADVERSIS 
Anche con i venti contrari

FIDEM SERVABO GENUSQUE 
Conserverò la fede e la stirpe

FISSO ALLA META

INSORGERE È RISORGERE 

INTERUM RUDIT LEO 
Di nuovo ruggisce il leone

INTRA ME MANEO
[Resto dentro di me].

MEMENTO AUDERE SEMPER
Ricorda di osare sempre

NON PIEGARE DI UN’UGNA

NON V’È SOSTA, NON V’È TREGUA, NON V’È SONNO

NON VOGLIAMO ENCOMI

NUNQUAM DEORSUM 
Mai in basso

O SPEZZAR O GIUGNERE

OSARE L’INOSABILE

PER L'ARIA BUONA GUARDIA

PIU' ALTO E PIU' OLTRE 

SEMPER ADAMAS
Sempre adamantino, duro come il diamante

SENZA COZZAR DI ROCCO

SUFFICIT ANIMUS
Basta il coraggio

TI CON NU, NU CON TI 

TI LISCIO IL PELO

TRAMITE RECTO 
Per la diritta via 

VITTORIA NOSTRA, NON SARAI MUTILATA

A NOI!

ARDE E NON LUCE, PERCHE’ NON SI SPENGA 

ARDERE ARDIRE 

CAVE CANEM AC DOMINUM 
Attenti al cane e al padrone

COLPIRE, FERIRE, ABBATTERE

COSA FATTA CAPO HA 

CUM LENITATE ASPERITAS
Le difficoltà vanno trattate con dolcezza

ET QUID VOLO NISI UT ARDEAT? 
Cosa voglio affinché non arda? 

FATICA SENZA FATICA

FERRUM EST QUOD AMAT 
È il ferro che ama

FISSO L’IDEA

HIC MANEBIMUS OPTIME
Qui rimarremo ottimamente

IN ALTO IL FERRO

ITALIA O MORTE

ME NE FREGO 

MORI CITIUS QUAM DESERERE
Morire piuttosto che rinunciare

NON DUCOR, DUCO
Non sono guidato, guido

NON RECISA RECEDIT 

NON TIMEO CULICES
Non temo zanzare

UNO CONTRO UNO; UNO CONTRO TUTTI 

VIVA L’AMOR ALALA’

CHI ‘L TENERA’ LEGATO?

CINQUE LE DITA E CINQUE LE PECCATA

COLLECTUM DURABIT ROBUR
Le forze raccolte dureranno 

DANT VULNERA FORMAM
Le ferite foggiano la forma

EX CELERITATE LUCEM 
Dalla velocità della luce

IMMOTUS NEC INERS
Fermo ma non inerte

IO HO QUELLO CHE HO DONATO

NE’ PIU’ FERMO, NE’ PIU’ FEDELE 

NON DOLENT, ARRIA DIXIR
Non fa male disse Arria

OGNORA DESTO 

OTTIMA E’ L’ACQUA

PER NON DORMIRE

PIEGANDOMI LEGO 

ROSA CAPE, SPINAM CAVE
Cogli la rosa evita le spine

SUIS VIIBUS POLLENS
Possente di sua propria forza

La mia ruota in ogni raggio, è temprata dal coraggio, e sul cerchio in piedi splende, la fortuna senza bende.
[iscrizione sul monumento al Bersagliere di Porta Pia a Roma].

Libro di Gabriele D'Annunzio consigliato
Libro di Gabriele D'Annunzio
Motti dannunziani
Autore Paola Sorge 
Editore Carabba, 2010 

La parola "motto" compendia, con valore esemplare e imperativo, l'assunto di una persona o di una comunità. Nel caso dei motti dannunziani, non c'è dubbio che essi divennero espressione non solo della persona, o meglio di un personaggio straordinario che dominò la nostra vita culturale e politica per cinquant'anni, ma anche di una intera comunità ovvero della società italiana del primo ventennio del secolo scorso.

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