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Aforismi, frasi e osservazioni di Filippo Pananti

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Filippo Pananti (Ronta 1766-1837), scrittore e poeta italiano. I seguenti pensieri di Filippo Pananti sono tratti dal libro: Avventure e osservazioni sopra le coste di Barberia, pubblicato nel 1817.
Si può essere preparati a tutto fuorché all'ingratitudine d'un amico.
(Filippo Pananti)
Avventure e osservazioni sopra le coste di Barberia
1817 - Selezione Aforismario

I grandi sono come quei mulini eretti sulle montagne che non danno della farina se non si dà loro del vento.

Il silenzio dei popoli è la lezione dei re.

L'offeso perdona, ma l'offensore non mai.

L'uomo è animale querulo, e malcontento. Non si ascoltan che simili esclamazioni: oh che tempi! oh che luoghi! oh che gente! oh che carte! oh che donne! oh che diavoli! Uno è perciò sempre stanco della situazione in cui trovasi e in quella in cui non è, vorrebbe essere.

La felicità è una sorgente che nasce in noi e non vien di fuori, ma noi non sappiamo raccorne le pure onde, e dirigerne il naturale e facile corso.

La prima delle sventure è il perder la libertà: oltre le pene, che porta, non ha verun dei conforti, che accompagnano gli altri dolori, nessun dei sostegni, che rialzano il coraggio nelle tremende avversità della vita.

La speranza dice Châteaubriant non abita fra gli esseri fortunati, il suo posto è in mezzo degl'infelici. Collocata presso dell' uomo, come una madre vicina al letto del suo figlio malato lo culla fra le sue braccia, lo nutre d'un latte che calma tutti i dolori, ella veglia accanto al suo guancial solitario, lo addormenta con dei canti magici.

La vita è un libro, del quale non ha letto che una pagina sola chi non ha visto che il suo paese natìo. [Cit.]

Le cose di questo mondo son fatte a faccette. Presentan diversi aspetti, e la più trista situazione può aver qualcosa di dolce, o almeno assai raddolcito.

Lo sciocco dice un proverbio cinese, chiede agli altri la cagion dei suoi falli, il saggio la chiede a se medesimo.

Nei più tristi luoghi, nelle più acerbe situazioni l'anima può trovare delle dolcezze; s'incontra un fior nel Deserto, e dall'arida rupe la salutare acqua sgorga.

Saper governare è saper scegliere.

Si perdona facilmente a quelli che non si ha la possanza di castigare.

Si può essere preparati a tutto fuori che all'ingratitudine d'un amico.

Si può esser se non felici, almeno tranquilli in ogni più duro stato.

V'è una gelosia villana che è un diffidare della persona amata, v'è una gelosia delicata che consiste nel diffidare di sé.

Un Re dell'Oriente aveva promessa una ricca e bella campagna a chi potrebbe con giuramento asserire d' aver goduto d'una costante e piena felicità . Si presentarono due persone marito e moglie, che asserirono, che riuniti in dolce connubio non aveano scorsi che giorni filati in oro. Se voi, rispose il Re, foste così contenti come voi dite, non andreste in cerca di questo aumento di ricchezza e prosperità. Ma voi avete dei desideri, dei bisogni, dell'ambizione, andate voi non siete gli esseri felici ch'io cerco e che starò molto tempo a ritrovare.