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Aforismi, frasi e battute di Giulio Andreotti

Selezione di aforismi, frasi e battute ironiche di Giulio Andreotti (Roma 1919-2013), politico italiano. Giulio Andreotti, tra i principali esponenti della Democrazia Cristiana, è stato uno dei maggiori protagonisti della vita politica italiana della seconda metà del XX secolo. nel corso della sua straordinaria carriera politica, Andreotti è stato sette volte presidente del Consiglio e ventisette volte ministro. Le seguenti citazioni di Giulio Andreotti sono tratte da articoli, interviste e dal suo libro Il potere logora... ma è meglio non perderlo (Rizzoli 1990).
Il potere logora chi non ce l'ha. (Giulio Andreotti)
Il potere logora... ma è meglio non perderlo
© Rizzoli 1990 - Selezione Aforismario

Aveva spiccato il senso della famiglia. Era infatti bigamo ed oltre.

Dite sempre la verità, ma – salvo che nelle aule di giustizia – non dite mai tutta la verità. È scomodo e spesso arreca dolore.

Gli obiettori fiscali di coscienza sono molto più numerosi degli altri.

Il potere logora chi non ce l'ha. [1]

Il potere logora... ma è meglio non perderlo

L'ideale, per disponibilità di denaro, è di averne come nelle ricette mediche: q.b. (quanto basta).

L'umiltà è una virtù stupenda. Ma non quando si esercita nella dichiarazione dei redditi.

La cattiveria dei buoni è pericolosissima.

Molti giovani universitari sono come un fiume in perenne piena. Sono sempre fuori corso.

Non attribuiamo i guai di Roma all'eccesso di popolazione. Quando i romani erano solo due, uno uccise l'altro.

Non si dimentichi mai che si è eletti per operare; e non si opera per essere eletti. La confusione dei fini risulterebbe nefasta.

Perché la stupenda frase "La Giustizia è uguale per tutti" è scritta alle spalle dei magistrati?

Più conosco certe gentili signore, più comprendo il fascino del celibato ecclesiastico.

Pochi nemici buona politica.

Roma è una città singolare. Disconosce i meriti dei suoi abitanti ed è pronta ad apprezzare virtù che non hanno.

Se fosse automaticamente certo che per indurre tutte le persone a compiere alcuni atti basti proibirli, la vita collettiva sarebbe più facile. Purtroppo vi sono anche dei disciplinati.

Vi è un genere pericoloso di numismatici: il collezionista di moneta corrente.
Il potere logora... ma è meglio non perderlo. (Giulio Andreotti)
Frasi da articoli e interviste
Selezione Aforismario

A pensar male degli altri si fa peccato ma spesso ci si indovina.
[Attribuito - citazione di proverbio]

A parte le guerre puniche, mi viene attribuito veramente di tutto.

Alla visita medica militare, il medico responsabile mi diede sei mesi di vita; quando diventai ministro della difesa lo chiamai per dirgli che ero ancora vivo, ma era morto lui!

Clericalismo: la confusione abituale tra quel che è di Cesare e quel che è di Dio.

Considero il sopravvivere una grazia di Dio.

Credo fermamente ai ricorsi storici e in qualche modo alla immutabilità della subcoscienza collettiva delle città e delle popolazioni.

Essendo noi uomini medi, le vie di mezzo sono, per noi, le più congeniali.

Ho visto nascere la Prima Repubblica, e forse anche la Seconda. Mi auguro di vedere la Terza.

I miei amici che facevano sport sono morti da tempo.

I pazzi si distinguono in due tipi: quelli che credono di essere Napoleone e quelli che credono di risanare le Ferrovie dello Stato.

In chiesa mi sento molto vicino al pubblicano della parabola.

In fondo, io sono postumo di me stesso.

In politica i tempi del sole e della pioggia sono rapidamente cangianti.

Io credo che bisogna star molto attenti sia nel considerare le persone dei santi, e questo lo vedremo nell'altro mondo, sia quando si cerca di dare ad un piccolo gruppo la coda dei diavoletti, senza mai vedere veramente se poi lo sono davvero. Io, certamente, se le persone con cui lavoro non fanno il loro dovere, non mantengo i rapporti, ma non sono, però, così supponente da sentenziare: bah, siccome è uno di cui si dice male, devo prendere le distanze. Questo non mi pare giusto.

Io distinguerei i morali dai moralisti, perché molti di coloro che parlano di etica, a forza di discutere non hanno poi il tempo di praticarla.

La lealtà è molto importante, perché quando si sa che di uno ci si può fidare, allora si ha un legame straordinariamente fecondo.

La libertà vera ha un intrinseco contenuto di moralità, irrinunciabile.

Nella sua semplicità popolare il cittadino non sofisticato, passando dinanzi al parlamento o ai ministeri, è talora indotto a porre il dubbio se sia proprio lì che si governi l'Italia.

Nessuna regola è infallibile. Ci sono solo errori da non commettere.

Non basta avere ragione: bisogna avere anche qualcuno che te la dia.

Non bisogna mai lasciare tracce.

Non credo che alzare la voce aumenti il grado di verità di un'idea.

Organizzandosi, il tempo lo si trova sempre.

Posso avere compiuto degli errori, non dei peccati.

Se conservatore vuol dire mantener intatta la propria fede, sono conservatore.
[citazione di Giovanni Paolo I]

Se fossi nato in un campo profughi del Libano, forse sarei diventato anch'io un terrorista.

Si fa bene a tenere un diario; ed è utile che tanta gente lo sappia.

Sia i miopi che i presbiti, in politica, sono pericolosissimi.

Sono di media statura, ma non vedo giganti attorno a me.

Spero di morire il più tardi possibile. Ma se dovessi morire tra un minuto so che nell'aldilà non sarei chiamato a rispondere né di Pecorelli, né della mafia. Di altre cose sì. Ma su questo ho le carte in regola.

Tirare a campare è sempre meglio che tirare le cuoia.

Cosa vorrei sulla mia epigrafe? Data di nascita, data di morte. Punto. Le parole delle epigrafi sono tutte uguali. A leggerle uno si chiede: ma scusate, se sono tutti buoni, dov'è il cimitero dei cattivi?

Libro di Giulio Andreotti consigliato
Il potere logora... ma è meglio non perderlo 
Editore BUR Bibl. Univ. Rizzoli, 2008 

"Poiché indulgo nell'uso di frasi scherzose e sono allergico a ogni genere di discorsi e concetti complicati, c'è chi mi guarda con sufficienza, quasi scandalizzandosi intellettualmente a causa di un mio presunto gusto per le battute. Ma noto solo sommessamente che sfuggire per sé e per gli altri alla noia, alla prolissità, alla pedanteria è, a mio giudizio, meritorio." È con questa arguta e graffiante intelligenza che Giulio Andreotti ha attraversato settant'anni della storia d'Italia sempre ai posti di comando. In queste pagine, traccia una sorta di ironica autobiografia in pillole, raccogliendo "frammenti di osservazioni, rilievi, indirizzi che hanno via via costituito la mia risposta o la mia reazione dinanzi a fatti, indirizzi, persone con cui mi trovavo a confrontarmi nei vari mestieri nei quali, da studente in poi, mi son trovato a operare".

Note
  1. Il potere logora chi non ce l'ha: Andreotti afferma di aver pronunciato questa frase nel 1951: "Risposta a un avversario di De Gasperi che voleva che il Presidente si ritirasse, avendo raggiunto i settanta anni. Questa frase è divenuta celebre, entrando persino in alcune enciclopedie". [Per approfondimenti, vedi "Citazioni errate" su Aforismario].
  2. Vedi anche frasi e citazioni di: Bettino Craxi