Aforismi, frasi e citazioni di Henrik Ibsen
Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Henrik Ibsen (Skien 1828 - Oslo 1906), scrittore e drammaturgo norvegese. Le seguenti citazioni di Henrik Ibsen sono tratte dalle sue opere più note: Peer Gynt (1867), Casa di bambola (1879), Spettri (1881), Un nemico del popolo (1882), L'anitra selvatica (1884).
Sulle alture
La storia ricorda una sola soluzione veramente radicale: il diluvio universale. (Henrik Ibsen) |
1860
Ho lanciato l'ultima felicità al vento per una vista più alta sulle cose.
Ho lanciato l'ultima felicità al vento per una vista più alta sulle cose.
Peer Gynt
Peer Gynt, 1867 - Selezione Aforismario
Qual è il primo dovere dell'uomo? La risposta è breve: essere sé stesso.
Che cos'è la bellezza? Una convenzione, una moneta che ha corso solo in un dato tempo e un dato luogo.
I pilastri della società
Samfundets støtter, 1877
Gli spiriti della verità e della libertà sono i pilastri della società.
Casa di bambola
Et Dukkehjem, 1879 - Selezione Aforismario
Ho imparato ad agire secondo ragione. Sono state la vita e la dura, amara necessità a insegnarmelo.
La vita di famiglia perde ogni libertà e bellezza quando si fonda sul principio dell'io ti do e tu mi dai.
Mai prendere a prestito. Fondarsi sui debiti, sui prestiti, pregiudica la libertà, e quindi anche la bellezza di una famiglia.
Per un uomo, c'è tanta indescrivibile dolcezza e soddisfazione nel sapere di aver perdonato alla propria sposa... di averle perdonato di tutto cuore e con tutta sincerità. Essa è così diventata sua proprietà in due modi; il marito l'ha quasi messa al mondo di nuovo, così la donna è nello stesso tempo la sua sposa e la sua creatura.
Spettri
Gengangere, 1881 - Selezione Aforismario
Anche noi, tutti noi non siamo nient'altro che degli spettri.
Cercare la felicità in questa vita, ecco il vero spirito di rivolta.
Una moglie non è chiamata a giudicare, a essere il giudice del proprio marito.
Una moglie non è chiamata a giudicare, a essere il giudice del proprio marito.
En Folkefiende, 1882 - Selezione Aforismario
Di verità permanenti e sicure ce n'è una sola: e cioè che nessuna società può vivere, vivere veramente, basandosi su vecchie verità morte e rinsecchite.
È la minoranza, sono i pochi che hanno ragione.
L'uomo più forte è quello che resiste di più da solo.
I nemici in mezzo a noi più pericolosi della verità e della libertà, i nemici sono la maggioranza compatta. Sì, la dannata, compatta, liberale maggioranza – è essa il peggior nemico!
La minoranza ha sempre ragione.
Quando una verità è vecchia, vuol dire che sta ormai trasformandosi in una menzogna.
Uno non dovrebbe mai mettere il suo più bel paio di pantaloni quando va a combattere per la libertà e la verità.
L'anitra selvatica
Vildanden, 1884 - Selezione Aforismario
Non servitevi di questo termine così nobile, "ideale", quando per dire la stessa cosa abbiamo nella lingua di tutti i giorni un'espressione eccellente: "menzogna".
Strappa all'uomo medio le illusioni di cui vive, e con lo stesso colpo gli strappi la felicità.
Epistolario
Selezione Aforismario
Fingete d'ignorare l'esistenza dei vostri nemici: non commettete la volgarità di difendervi da loro.
Prenderò per mano i miei contemporanei, uno per uno. [...] Non risparmierò né il bambino nel ventre della madre né un pensiero, un'intenzione fugace, mascherata sotto la parola, ogni volta che mi troverò in presenza di un'anima che meriti di essere rappresentata.
Tutto ciò che ho scritto è in stretta relazione con ciò che ho vissuto intimamente – anche se non esteriormente. Ogni nuova opera, per me, ha avuto lo scopo di liberarmi e purificarmi lo spirito. Giacché non si è mai del tutto superiori alla società cui s'appartiene: vi si è sempre in qualche modo corresponsabili e correi.
Poesie
Apro le ali, tendo la vela. / come un'aquila, spazio sul lago. / trasparente della vita.. / I gabbiani mi seguono. / Gettiamo la zavorra della ragione!. / La mia nave forse naufragherà!. / Ma è tanto bello navigare così!
Sognare, sognare – perché sognare? | Meglio è, credi, agire nel giorno! | Meglio vuotare il nappo della vita | che star sonnolenti accanto ai morti padri.
Fonte sconosciuta
Selezione Aforismario
Il denaro può comprare la buccia di molte cose, ma non il seme; può darvi il cibo, ma non l'appetito, la medicina ma non la salute, i conoscenti ma non gli amici, i servitori ma non la fedeltà, giorni di gioia ma non la pace o la felicità.
Il progresso non è altro che brancolare da un errore all'altro.
La storia ricorda una sola soluzione veramente radicale: il diluvio universale.
Se dubiti di te stesso, allora ti trovi davvero su un terreno infido.
Un migliaio di parole non lasciano un'impressione tanto profonda quanto una sola azione.
Una comunità è come una nave; chiunque dovrebbe essere preparato a prendere il timone.
Libro di Henrik Ibsen consigliato
Casa di bambola
Editore Mondadori, 2002
La vicenda è ambientata in una casa, in una stanza abbastanza ampia messa con gusto, ma senza lusso. I dialoghi sono frenetici, un botta e risposta (il ring di Ibsen) che incolla il lettore alle pagine. Apparentemente il contenuto dell'opera non contiene spunti particolarmente originali, ma ad un'analisi più accurata, gli spunti di riflessione esistono e non sono pochi (ciò è dimostrato anche dagli innumerevoli studi letterari compiuti al riguardo). La protagonista femminile, Nora, è una donna- bambina (una bambola nelle mani prima del padre poi del marito) che si accorge tutt'a un tratto che bambola non vuole più essere.
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