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Frasi e citazioni di Raymond Carver

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Raymond Carver (Clatskanie 1938 - Port Angeles 1988), scrittore, poeta e saggista statunitense.
In definitiva, le parole sono tutto ciò che abbiamo,
perciò è meglio che siano quelle giuste. (Raymond Carver)
Cattedrale
Cathedral, 1983

Ai vecchi tempi, quando costruivano le cattedrali, Dio era una parte importante della vita della gente.

Il mestiere di scrivere
On Writing, in Fires - Essys, Poems, Stories, 1984 - Selezione Aforismario

L'ambizione e un po' di fortuna sono cose che possono essere di molto aiuto per uno scrittore, se ce l'ha. Troppa ambizione e poca fortuna, se non proprio scalogna, possono rovinarlo. Ma soprattutto bisogna avere talento.

Ci sono scrittori che di talento ne hanno tanto; non conosco scrittori che non ne abbiano. Ma un modo di vedere le cose originale e preciso e l'abilità di trovare il contesto giusto per esprimerlo, sono un'altra cosa.

Uno scrittore che ha una maniera particolare di guardare le cose e riesce a dare espressione artistica alla sua maniera di guardare le cose, è uno scrittore che durerà per un pezzo.

Gli scrittori non dovrebbero sforzarsi di imitare il modo di guardare le cose di qualcun altro. Non funzionerebbe.

In definitiva, le parole sono tutto quello che abbiamo, perciò è meglio che siano quelle giuste, con la punteggiatura nei posti giusti in modo che possano dire quello che devono dire nel modo migliore.

Se non si riesce, dico io, a rendere quel che si scrive al meglio delle nostre possibilità, allora che si scrive a fare? Alla fin fine, la soddisfazione di aver fatto del nostro meglio e la prova del nostro sforzo sono le uniche cose che ci possiamo portare appresso nella tomba.

Da dove sto chiamando
Where I'm Calling From, 1988

Mi piace il salto rapido di un buon racconto, l'emozione che spesso comincia già nella prima frase, il senso di bellezza e mistero che si riscontra nei migliori esemplari; e il fatto [...] che un racconto può essere scritto e letto in una sola seduta (proprio come una poesia!). [Prefazione].

Se siamo fortunati, non importa se scrittori o lettori, finiremo l'ultimo paio di righe di un racconto e ce ne resteremo seduti un momento o due in silenzio. Idealmente, ci metteremo a riflettere su quello che abbiamo appena scritto o letto; magari il nostro cuore e la nostra mente avranno fatto un piccolo passo in avanti rispetto a dove erano prima. La temperatura del corpo sarà salita, o scesa, di un grado. Poi, dopo aver ripreso a respirare regolarmente, ci ricomporremo, non importa se scrittori o lettori, ci alzeremo e, "creature di sangue caldo e nervi", come dice un personaggio di Cechov, passeremo alla nostra prossima occupazione: la vita. Sempre la vita. [Prefazione].

Sto parlando col senno di poi, naturalmente, che in genere ha la tendenza a confermare conclusioni ovvie.

Poesie
Hai ottenuto quello che / volevi da questa vita, nonostante tutto? / Sì. / E cos'è che volevi? / Sentirmi chiamare amato, sentirmi / amato sulla terra.

Si esce e si chiude la porta / senza pensarci. E quando ci si volta / a vedere quel che si è combinato / è troppo tardi. Se vi sembra / la storia di una vita, d'accordo.

Fonte sconosciuta
Selezione Aforismario

A che servono le intuizioni? Fanno solo peggiorare le cose.

È difficile essere semplici.

La prosa deve reggersi in equilibrio, ben eretta da capo a piè, come un muro decorato fin giù alla base, la prosa è architettura.

Sono una sigaretta con un corpo attaccato a essa.

Un buon racconto vale quanto una dozzina di cattivi romanzi.