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Aforismi, frasi e citazioni di Virginia Woolf

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Virginia Woolf (Londra 1882 - Rodmell 1941), scrittrice britannica. Le seguenti citazioni di Virginia Woolf sono tratte, oltre che dal suo Diario di una scrittrice, da romanzi, racconti e saggi, tra cui: La stanza di Jacob (Jacob's Room, 1922), La signora Dalloway (Mrs Dalloway, 1925), Gita al faro (To the Lighthouse, 1927), Orlando (1928), Una stanza tutta per sé (A Room of One's Own, 1929).
La fragile bellezza del mondo ha due lati, uno di gioia, l'altro di angoscia,
e spezza il cuore in due. (Virginia Woolf)
Il segno sul muro
The Mark on the Wall, 1917

Se vogliamo paragonare la vita a qualcosa, dobbiamo paragonarla a un volo attraverso la metropolitana lanciata a ottanta chilometri all'ora... per approdare all'altra estremità senza più una sola forcina nei capelli! Sparati ai piedi di Dio completamente nudi! Capitombolati a testa in giù sui prati di asfodeli come pacchetti avvolti in carta marrone, incanalati lungo lo scivolo di un ufficio postale! Con i capelli che volano indietro come la coda di un cavallo da corsa. Sì, quest'immagine sembra esprimere la rapidità della vita, il perpetuo processo di logoramento e riparazione; tutto così casuale, così accidentale.

Notte e giorno
Night and Day, 1920

Non voler bene è il peggiore dei peccati

Un romanzo non scritto
An Unwritten Novel, 1920

Cinque facce davanti a me... cinque facce mature... e la consapevolezza in ciascuna di esse. Strano, però, come la gente voglia nasconderla! Su ogni faccia si scorgono segni di reticenza: labbra chiuse, occhi schermati, ognuno dei cinque che fa qualcosa per dissimulare o irridere la propria consapevolezza. Uno fuma; un altro legge; un terzo controlla le voci su un taccuino da tasca; un quarto fissa la pianta della metropolitana incorniciata di fronte a lui; e la quinta... la cosa terribile riguardo alla quinta è che la donna non fa assolutamente nulla. Guarda la vita. Ah, povera te, donna sfortunata, stai al gioco... per il bene di noi tutti, dissimula!

Quartetto d'archi
The String Quartet, 1921

Più si diventa vecchi più si amano le indecenze.
[The older one grows the more one likes indecency].

La stanza di Jacob
Jacob's Room, 1922 - Selezione Aforismario

Bene o male che sia, non si può negare che vi è in noi un cavallo selvaggio. Galoppare sfrenatamente; cadere sfiniti sulla sabbia; percepire il moto della terra; avere un impeto di tenerezza per le pietre e le erbe, come se l’umanità fosse sparita...

Amo le frasi che non si sposterebbero di un millimetro neanche se le traversasse un esercito.

Ognuno ha il proprio passato chiuso in sé come le pagine di un libro noto solo a lui, e gli amici possono solo leggerne il titolo.

Lo strano della vita è che, sebbene la natura di essa sia stata chiara a ognuno per centinaia d'anni, nessuno ne ha steso un adeguato resoconto. Mentre le strade di Londra hanno una loro carta, le nostre passioni rimangono non descritte. Chi mai incontreremo se voltiamo quest'angolo?

Troppo spesso le parole sono state usate, maneggiate, rivoltate, lasciate esposte alla polvere della strada. Le parole che cerchiamo pendono accanto all'albero: con l'aurora le troviamo, dolci sotto le fronde.

Il lettore comune
The Common Reader, 1925

L'umorismo è la prima qualità che va perduta in una lingua straniera.

La signora Dalloway
Mrs Dalloway, 1925

Anche l'amore distrugge. Tutto ciò che era bello, tutto ciò che era vero, finiva.

Chi ha coraggio di mettere figli in un mondo come questo? Non si può perpetuare il dolore, né aumentare la razza di quegli animali lussuriosi, i quali non hanno emozioni durature, ma solo capricci e vanità che li trascinano alla deriva.

Sulla malattia
1926

C'è una foresta vergine in ognuno, un campo innevato dove anche l'impronta di un uccello è sconosciuta. Qui procediamo da soli, e ci piace di più così. Essere sempre compatiti, essere sempre accompagnati, essere sempre compresi sarebbe intollerabile.

Gita al faro
To the Lighthouse, 1927

Era tutto effimero come un arcobaleno.
[It was all ephemeral as a rainbow].

È concesso anche a un eroe morente chiedersi prima di morire come parleranno di lui gli uomini dopo la sua morte.

Orlando
Orlando: A Biography, 1928 - Selezione Aforismario

Le illusioni sono per l'anima quello che l'atmosfera è per la terra. Toglietele quella tenera coltre d'aria e vedrete le piante morire, i colori svanire.

Per quanto sembrino cose di secondaria importanza, la missione degli abiti non è soltanto quella di tenerci caldo. Essi cambiano l'aspetto del mondo ai nostri occhi e cambiano noi agli occhi del mondo.

I sessi, è vero, sono diversi; eppure si confondono. Non c'è essere umano che oscilli così da un sesso all'altro, e spesso non sono che gli abiti a serbare l'apparenza virile o femminile, mentre il sesso profondo è l'opposto di quello superficiale.

Un'ora, una volta entrata nel bizzarro elemento dello spirito umano, può allungarsi di cinquanta o cento volte la sua durata d'orologio; al contrario un'ora può rappresentare, sul quadrante del nostro spirito, esattamente lo spazio di un secondo.

Una volta che il male di leggere si è impadronito dell'organismo, lo indebolisce tanto da farne facile preda dell'altro flagello, che si annida nel calamaio e che suppura nella penna.

Una stanza tutta per sé
A Room of One's Own, 1929 - Selezione Aforismario

Se ha intenzione di scrivere romanzi, una donna deve possedere denaro e una stanza tutta per sé.

Perché le donne sono tanto più interessanti per gli uomini di quanto non siano gli uomini per le donne?

Per tutti questi secoli le donne hanno svolto la funzione di specchi, dotati della magica e deliziosa proprietà di riflettere la figura dell'uomo a grandezza doppia del naturale.

Se la donna non avesse altra esistenza che quella assegnatele nella letteratura maschile, la si potrebbe immaginare una persona della massima importanza; multiforme; eroica e meschina, splendida e sordida; infinitamente bella ed estremamente ripugnante; grande come l’uomo, per alcuni persino più grande.

La fragile bellezza del mondo ha due lati, uno di gioia, l'altro di angoscia, e spezza il cuore in due.
[The beauty of the world which is so soon to perish, has two edges, one of laughter, one of anguish, cutting the heart asunder].

La libertà intellettuale dipende da cose materiali. E le donne sono sempre state povere, non soltanto in questi duecento anni, ma dagli inizi dei tempi.

Quel che chiamiamo fiction è come una tela di ragno, attaccata forse lievissimamente, ma pur sempre attaccata alla vita per tutti i suoi quattro angoli.

Nell'ozio, nei sogni, la verità sommersa viene qualche volta a galla. 

Napoleone e Mussolini insistono sulla inferiorità delle donne, perché se queste non fossero inferiori, non servirebbero più a raddoppiare gli uomini.

Chi mai potrà misurare il fervore e la violenza del cuore di un poeta quando rimane preso e intrappolato in un corpo di donna?

I grandi gruppi di persone non sono mai responsabili di quello che fanno. Sono guidati da istinti che non sono sotto il loro controllo.
[Great bodies of people are never responsible for what they do. They are driven by instincts which are not within their control].

Un buon pranzo giova molto alla conversazione. Non si può pensare bene, né amare bene, né dormire bene, se non si è pranzato bene.

Le tre ghinee
Three Guineas, 1938 - Selezione Aforismario

Combattere è sempre stata un'abitudine dell'uomo, non della donna.

Non è detto che gli intelligenti arrivino in alto e gli stupidi rimangano in basso. Ascesa e caduta non costituiscono affatto un processo razionale.

Se è peccato vendere il corpo per denaro, è un peccato ancora più grave vendere la mente per denaro, giacché la mente, lo dicono tutti, è più nobile del corpo.

Saggi
Essays, 1904-1941

È molto più difficile uccidere un fantasma che una realtà

Diario di una scrittrice
A Writer's Diary, 1953 (postumo) - Selezione Aforismario

A volte mi piacerebbe annotare quello che la gente dice, invece di descriverla. Purtroppo dicono così poco.

Scrivere non è per niente un'arte facile. Pensare ciò che si vuole scrivere sembra facile; ma il pensiero evapora, sfugge qua e là.

Detesto l'asprezza della vecchiaia e la sento. Strido. Sono acre.

[Nella vita] vi sono momenti in cui la vela si affloscia.

In fondo la conquista della cultura è di lasciare qualcosa di fatto, di solido, per sempre.

La bellezza del mondo, che perisce così presto, ha due estremi, l'uno nella gioia, l'altro nell'angoscia, e tagliano il cuore in due.

Il mio spirito è avido soltanto di verdi campi, di sole, di vino; di starmene seduta a non far niente.

Io non amo il mio prossimo. Li detesto tutti. Li rasento appena. Lascio che si rompano su di me come gocce di pioggia sporca.

L'unica vita eccitante è quella immaginaria. Appena metto in moto le rotelle nella mia testa non ho più molto bisogno di soldi o di vestiti.

Se il mio cervello, distratto da un'ansia o da altra causa, deve distogliersi dalla carta bianca, è come un bimbo sperduto, che gira per casa e siede a piangere sull'ultimo gradino.

Continuerò ad azzardare, a cambiare, ad aprire la mente e gli occhi, rifiutando di lasciarmi incasellare e stereotipare. Ciò che conta è liberare il proprio io: lasciare che trovi le sue dimensioni, che non abbia vincoli.

Vecchio problema: come mantenere il volo della mente e insieme essere precisi? L'enorme differenza tra l'abbozzo e l'opera compiuta.

Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.

Se non vivessimo audacemente, prendendo il toro per le corna e tremando sui precipizi, non saremmo mai depressi; ma già saremmo appassiti, vecchi, rassegnati al destino.

Penso vagamente alla possibilità di morire d'improvviso e mi dico "Beh, allora mangia, bevi, ridi e da' da mangiare ai pesci".

Sono una grande dilettante nell'arte della vita, decisa a succhiare la mia arancia, e poi subito via come una vespa se il boccio su cui riposo appassisce.

Perché mai è così tragica la vita; così simile a una striscia di marciapiede che costeggia un abisso. Guardo giù; ho le vertigini; mi chiedo come farò ad arrivare alla fine.

Fonte sconosciuta
Selezione Aforismario

Il paesaggio è come un verso di poesia che crea sé stesso.

La compagnia incessante è cattiva quanto il completo isolamento.

L'essenza dello snobismo è che vuoi far colpo sugli altri.

Le donne sono spesso dure con le altre donne. Le donne odiano le altre donne. Le donne... Ma non siete già arcistufe di questa parola?

Uno dei segni che cominciamo a non essere più giovani è il nascere di un senso di solidarietà con gli altri esseri umani.

La vita è un sogno dal quale ci si sveglia morendo.

Ogni onda del mare ha una luce differente, proprio come la bellezza di chi amiamo.

Frasi attribuite
Quando siamo troppo allegri, in realtà siamo infelici. Quando parliamo troppo, in realtà siamo a disagio. Quando urliamo, in realtà abbiamo paura. In realtà, la realtà non è quasi mai come appare. Nei silenzi, negli equilibri, nelle "continenze" si trovano la vera realtà e la vera forza.
[Frase di Francesca Pacini - vedi "Citazioni errate" su Aforismario).

Libro di Virginia Woolf consigliato
Una stanza tutta per sé
Testo inglese a fronte 
Curatore M. A. Saracino 
Editore Einaudi, 2006 

Nell'ottobre del 1928 Virginia Woolf fu invitata a tenere due conferenze sul tema Le donne e il romanzo. È l'occasione per elaborare in maniera sistematica le sue molte riflessioni su universo femminile e creatività letteraria. Risultato è questo straordinario saggio, vero e proprio manifesto sulla condizione femminile dalle origini ai giorni nostri, che ripercorre il rapporto donna-scrittura dal punto di vista di una secolare esclusione attraverso la doppia lente del rigore storico e della passione per la letteratura.