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Aforismi, frasi e pensieri di Piero Buscioni

Selezione dei migliori aforismi e delle frasi più significative di Piero Buscioni (Firenze 1973), insegnante, poeta e aforista italiano. Nel 2003, Piero Buscioni fonda a Firenze la rivista il Fuoco (Polistampa), che a tutt'oggi dirige. Nel 2012, con la silloge Breviario di scherno e pietà, vince il premio internazionale per l'aforisma Torino in sintesi. Con un'altra silloge figura nell'antologia bilingue The new italian aphorists (Charlcston, USA, 2013). Alcuni suoi aforismi sono stati scelti da Guido Ceronetti per il quotidiano La Stampa. Ha scritto Buscioni: "Dei miei aforismi, quelli che sono capiti, sono anche giustamente apprezzati".
Per quanto grande possa essere la nostra disperazione,
la vita è sempre un po’ più grande. (Piero Buscioni)
Aforismi per la fine del mondo
© Joker 2018 - Selezione Aforismario

A pochi è dato di precipitare in un abisso. Per la statura dei più una pozzanghera è più che sufficiente.

A volte nella vita capita di avere la sensazione di farcela. Ma poi ci si riprende subito.

Beati gli eroi che non hanno bisogno di un popolo.

C’è nel mondo abbastanza male per disperare e abbastanza bene per sperare. A noi la scelta.

Chi ci accusa di essere pessimisti è non di rado fra le cause del nostro pessimismo.

Chi non ha mai tempo non è degno di uscire dal tempo.

Chiedere alla luna cosa fa in cielo è certamente più religioso che arrivare vergini al matrimonio.

Ci saranno turbe ignoranti fin quando ci saranno triviali demagoghi, e ci saranno triviali demagoghi fin quando ci saranno turbe ignoranti.

Dio è meglio bestemmiarlo che fame il fondamento della famiglia.

Dobbiamo riconoscere a Dio almeno una qualità: la riservatezza.

È certamente più facile essere di destra o essere di sinistra che essere intelligenti.

Essere colti significa aver imparato a non leggere l’ultimo libro che esce.

Essere giusto porta ad essere solo.

Essere uomini, e segnatamente artisti, significa versare il balsamo dell’infinito sulla carne martoriata dei giorni.

Forse gli aborti sono anime che ci hanno ripensato.

Gli scrittori veri sono quelli che ti siedono accanto mentre leggi i loro libri.

Il lettore di razza non è soltanto quello che legge molti libri, ma anche quello che ne sbaglia pochi.

Il mondo è il luogo dove non si è mai dove si è. Un cuore puro batte sempre per l’altrove.

Il mondo si divide in chi medita sulle rovine e in chi ci piscia sopra.

In questo mondo siamo come steli senza fiore. Un altro mondo dove il fiore germogli deve necessariamente esistere. Altrimenti proprio non so spiegarmi lo stelo.

L’Italia è una repubblica fondata sul calcio e sui giochi a premi.

L’ottimismo è una cosa straordinaria. Occorre tuttavia stabilire se non sia determinato dall'imbecillità.

L’umorismo è l’altro nome dell’intelligenza.

La maggior parte dei libri che escono in italiano dovrebbero ambire ad essere tradotti almeno in una lingua: in italiano.

La società vive ai miei margini.

La speranza non è mai vana. Solo la disperazione lo è.

La tecnologia in sé non è né buona né cattiva. Dipende da come ti usa.

La vita è piena di occasioni da perdere al volo.

Mentre la sofferenza non annoia mai, non c’è nulla che venga più velocemente a noia della felicità.

Nella religione deve esserci qualcosa di vero. C’è qualcosa di vero perfino nella scienza!

Non conosco espressione più idiota di questa: "stare al passo coi tempi". lo voglio stare al passo con l'eternità.

Non sono poche le coppie in cui è lei a mettere incinta lui.

Oggi gli scrittori hanno un perspicuo talento; cercare i contatti giusti. Peccato che gli unici contatti giusti siano quelli con gli dèi.

Oggi non si muore più. Si “scompare”. In qualità di comparse si prende congedo dalla vita.

Ormai ci sono così tanti poeti che è diventato difficile resistere al fascino dell’impiegato.

Ormai la vita è ridotta a una metafora. Serve solo per alludere a una partita di calcio.

Per certuni amare è difficile perché è difficile trovare qualcuno che valga più della loro solitudine.

Per gli scrittori che partoriscono in continuazione si può parlare di gravidanze isteriche; per quelli che scrivono dopo aver letto qualcosa di fecondazioni assistite. In entrambi i casi ad essere generate saranno creature infelici.

Per quanto grande possa essere la nostra disperazione, la vita è sempre un po’ più grande.

Quando Dio, creato il mondo, ha visto quello che aveva fatto, deve aver sentito il cielo franargli sotto i piedi.

Quanti scrittori costretti per vivere a fare anche gli impiegati dovrebbero essere messi nelle condizioni di fare soltanto gli impiegati!

Scegliere di amare qualcuno ci cautela dal dover amare il resto dell’umanità.

Se Dio non esiste l’uomo non ha scampo. E il superuomo è l’unica possibilità. Una possibilità peraltro assai remota, per non dire del tutto fantasiosa. Il sottouomo, di contro, è molto più di un’ipotesi: è una certezza.

Se fosse per i poeti, si dice, il mondo non andrebbe avanti. Ma infatti non dovrebbe andare avanti!

Solo chi ha sofferto può dire parole che varcano la periferia dell’anima.

Speriamo sempre qualcosa dalla vita, ma mai pensiamo alla speranza che la vita ripone in noi.

Un tempo la filosofia interpretava il mondo. Poi intese cambiarlo. Adesso, semplicemente, si tratta di dargli l’estrema unzione.

Un uomo senza scrupoli che prima fa di tutto per ottenere i favori sessuali di una donna, e non appena li ha ottenuti, la sposa.

Una delle frasi più stupide e quindi più popolari è “vivi come se non dovessi morire mai”. È dall'accettazione della morte che ogni splendore scaturisce.

Una donna stupida non può essere sensuale. La sensualità implica un grado, sia pur minimo di intelligenza. E a ben vedere non può neanche essere veramente bella. D’altro canto una donna brutta non diventa bella perché intelligente. Diciamo che la bella stupida e la brutta intelligente si incontrano a metà strada.

Una verità scientifica è vera senza alcuna conseguenza per me e con ogni conseguenza per chiunque. Una verità poetica è vera senza alcuna conseguenza per chiunque e con ogni conseguenza per me.

Libro di Piero Buscioni consigliato
Aforismi per la fine del mondo
Editore: Joker, 2018

Sicuramente si può dire che il mondo aforistico di Buscioni è antropocentrico: a differenza di altri autori, che osservano ad esempio il mondo animale, o vegetale (o ancora esplorano i miti, la storia, i mille rivoli della filosofia...), restituendone l'immagine fedele o magari cercando in essi tracce umane, o ancora cercando lì una bussola per il nostro errare, il nostro autore sostanzialmente non sposta lo sguardo dall'umanità e dalle sue eroiche quanto meschine imprese. Analizza comportamenti che smonta in un giro di frase, esibisce contraddizioni, e non nasconde la sua irritazione che si coagula in aforismi talvolta quasi sprezzanti, eppure sempre venati di entusiasmo. Ma questo, sia chiaro, non impedisce agli aforismi qui raccolti di esplorare un vasto strumentario retorico, né distoglie la riflessione dal restare viva, attenta, curiosa.

Note
  1. Gran parte degli aforismi di Piero Buscioni riportati in questa pagina si trovano, col titolo di Detti dall'esilio, nell'antologia Geografie minime (Joker, 2015).
  2. Vedi anche: Aforisti Contemporanei