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Aforismi, frasi e citazioni di William Burroughs

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di William S. Burroughs (St. Louis 1914 - Lawrence 1997), scrittore e saggista statunitense, vicino al movimento della Beat Generation. Le seguenti citazioni di William Burroughs sono tratte da: La scimmia sulla schiena (Junkie, 1953), Pasto nudo (Naked Lunch, 1959), Le città della notte rossa (Cities of the Red Night, 1981), Il gatto in noi (The Cat Inside, 1986).
La droga prende tutto e non dà nulla. (William Burroughs)
La scimmia sulla schiena
Junkie, 1953 - Selezione Aforismario

Chi non è mai stato dedito al vizio degli stupefacenti, non può farsi un'idea chiara di quel che significa sentire il bisogno della droga con la particolare intensità del tossicomane.

Ci si abitua meno alla marijuana che al tabacco. L'erba non nuoce alla salute in genere.

Si scivola nel vizio degli stupefacenti perché non si hanno forti moventi in alcun'altra direzione. La droga trionfa per difetto.

Chi non è mai stato dedito al vizio degli stupefacenti, non può farsi un'idea chiara di quel che significa sentire il bisogno della droga con la particolare intensità del tossicomane.

Non si decide di diventare tossicomani. Un mattino ci si desta in preda al “malessere” e lo si è.

Quando si smette di crescere, si incomincia a morire.

La droga non è, come l'alcool o come la marijuana, un mezzo per intensificare il godimento della vita. La droga non è euforia. È un modo di vivere.

Man mano che il vizio prende piede, le altre cose alle quali si interessava l'intossicato si svuotano d'ogni importanza. La vita si riduce alla droga; una dose, e già si guarda con ansia a quella successiva, ai “nascondigli” e alle “ricette”, agli “aghi” e alle “pompette contagocce”.

Il tossicomane, il più delle volte, crede di condurre un'esistenza normale e pensa che la droga sia un fatto incidentale. Non si rende conto che, pur svolgendo le sue attività estranee alla droga, sta scivolando lungo la china. Solo quando gli viene tagliata la fonte dei rifornimenti capisce quale importanza abbia la droga per lui.

La droga prende tutto e non dà nulla.

L'intossicato misura il tempo con la droga. Quando viene privato della droga, l'orologio si scarica e si ferma. Egli non può fare altro che rassegnarsi e aspettare che ricominci a scorrere il tempo senza droga. L'intossicato in preda al malessere della mancanza di droga, non ha scampo dal tempo esteriore, non ha luogo in cui rifugiarsi. Può soltanto aspettare.

Quando prendi la droga, lo spacciatore è come l'amata per l'innamorato.

Se la droga scomparisse dal mondo, rimarrebbero ancora intossicati in piedi nei paraggi di un quartiere della droga, a sentirne la mancanza in modo vago e persistente, un pallido spettro del malessere.

La droga è un'inoculazione di morte che mantiene l'organismo in uno stato di emergenza.

Non ci si può sottrarre al malessere per la mancanza di droga, così come non è possibile sottrarsi all'euforia della droga dopo una puntura.

Quando rinunci alla droga, rinunci a un sistema di vita.

Nessuno sopporta inerte il malessere della mancanza di droga a meno che non si trovi in carcere o sia comunque nell'impossibilità di procurarsi stupefacenti.

Euforia significa vedere le cose sotto una prospettiva tutta particolare. Euforia significa liberazione momentanea dalle imposizioni della carne che invecchia, della carne prudente, esasperante, spaventata.

Naturalmente, gli intossicati non muoiono, di norma, se vengono privati dello stupefacente. Ma, in un senso del tutto letterale, il liberarsi del vizio implica la morte delle cellule che non possono sopravvivere senza la droga e la loro sostituzione con cellule non bisognose di sostanze stupefacenti.

Il massimo che può aspettarsi un intossicato spacciatore di stupefacenti, è di mantenere il vizio. Ma almeno, quando fai lo spacciatore, hai per le mani una buona riserva di droga, e questo ti dà un senso di sicurezza.

Gli effetti negativi della marijuana sono stati grossolanamente esagerati. La nostra droga nazionale è l'alcool. Ed abbiamo la tendenza a considerare con particolare orrore l'uso di qualsiasi altra droga voluttuaria.

Non riesco a capire perché mai coloro i quali affermano che l'“erba” è causa di delitti non sono conseguenti e non chiedono che anche l'alcool sia dichiarato illegale. Ogni giorno delitti vengono commessi da ubriachi che non li commetterebbero se non si trovassero in stato di ubriachezza.

I fumatori di marijuana non sono come gli altri intossicati. Il tossicomane ti mette in mano i quattrini, prende la droga e fila. Ma i fumatori di marijuana non si comportano così. Pretendono che lo spacciatore li metta a loro agio e tenga loro compagnia parlando per una mezz'ora prima di vendere due dollari di “erba”.

La marijuana non induce proprio nessuno a commettere delitti. Non ho mai visto nessuno a incattivirsi sotto l'influenza dell'“erba”. I fumatori di marijuana son gente socievole.

Pasto nudo
Naked Lunch, 1959 - Selezione Aforismario

Il controllo non può mai essere un mezzo per ottenere alcun fine pratico... Non può essere altro che un mezzo per ottenere un controllo maggiore.

La droga è una strada a senso unico. Divieto di invertire la marcia. Non puoi più tornare indietro.

Il tossicomane può passare otto ore ad osservare un muro. Ha coscienza di ciò che lo circonda, ma l'ambiente è per lui privo di caratteristiche emotive e di conseguenza anche di interesse.

La noia, che indica sempre una tensione non scaricata, non disturba mai il tossicomane. Egli può fissarsi le scarpe per otto ore, e viene indotto all'azione quando si capovolge la clessidra della droga.

La tossicomania per una droga fumata è difficile da interrompere quanto quella prodotta da endovenose. Il concetto che un'abitudine prodotta da iniezioni sia particolarmente nociva deriva da un'irrazionale paura dell'ago.

Uno schizofrenico può ignorare la fame e morire di fame se non lo si nutre. Nessuno può ignorare l'astinenza dall'eroina.

Gli effetti negativi della marijuana sono stati grossolanamente esagerati. La nostra droga nazionale è l'alcool. Ed abbiamo la tendenza a considerare con particolare orrore l'uso di qualsiasi altra droga voluttuaria.

Uno stato poliziesco "efficiente" non ha bisogno di polizia.

Quando il tossicomane ricerca il trattamento egli ha, nella maggior parte dei casi, già esperimentato molte volte i sintomi da astinenza. Perciò è già preparato a subire una prova molto dura ed è disposto a sopportarla. Ma se il tormento dell'astinenza è protratto per due mesi invece che per dieci giorni può darsi che il tossicomane non sia in grado di sopportarlo.

Vi siete mai iniettati cocaina in una vena? Colpisce il cervello, attivando le connessioni nervose del piacere puro. Il piacere della morfina sta nei visceri. Dopo un'iniezione ci si ascolta dentro. Ma la cocaina è elettricità attraverso il cervello, e lo "yen" per la cocaina appartiene unicamente al cervello, un bisogno privo di corpo e di sensazioni.

Il cervello carico di cocaina è una macchinetta impazzita, che lampeggia luci azzurre e rosa in un orgasmo elettrico. Il piacere della cocaina potrebbe essere esperimentato anche da una macchina pensante, i primi movimenti di una orribile vita d'insetto.

Nel flash dell'orgasmo vediamo Dio dal buco del culo.

Le città della notte rossa
Cities of the Red Night, 1981

Nulla è vero, tutto è permesso.

Qualcuno che sembra sempre la stessa persona non è una persona. È un personificatore di persone.

Una passione divorante può produrre sintomi fisici... febbre... perdita di appetito... anche reazioni allergiche... e poche sindromi sono più ossessive e potenzialmente autodistruttive dell'amore.

Il gatto in noi
The Cat Inside, 1986 - Selezione Aforismario

Noi siamo il gatto che è in noi. Siamo i gatti che non possono camminare da soli, e per noi c’è un posto soltanto.

I gatti sono come piccoli dèi del focolare, compagni psichici.

Il gatto non offre servigi. Il gatto offre sé stesso. Naturalmente vuole cura e un tetto. Non si compra l'amore con niente.

Qualcuno ha detto che i gatti sono gli animali più lontani dal modello umano. Dipende dal tipo di uomini, e naturalmente dal tipo di gatti. Io trovo che i gatti siano a volte misteriosamente umani.

L'odio per i gatti riflette uno spirito gretto, stupido, volgare, bigotto. Con questo Spirito Gretto non ci può essere compromesso.

Voi che amate i gatti, rammentate che i milioni di gatti che miagolano nelle stanze di questo mondo ripongono ogni loro speranza e fiducia in voi.

Fonte sconosciuta
Selezione Aforismario

Dopo uno sguardo a questo pianeta, qualsiasi visitatore dello spazio direbbe: "Voglio vedere il direttore".
[After one look at this planet any visitor from outer space would say 'I want to see the manager"].

Lo psicotico è uno che ha scoperto come vanno le cose.

Parole, colori, luci, suoni, pietra, legno, bronzo appartengono all'artista vivente. Appartengono a chiunque sappia usarli. Saccheggiate il Louvre!

Una società di persone che non sognano non potrebbe esistere. Sarebbero morti in due settimane.

Libro di William Burroughs consigliato
La scimmia sulla schiena
Traduttore B. Oddera 
Editore BUR Biblioteca Univ. Rizzoli, 1998

William Burroughs, capostipite della beat generation, si differenzia dagli altri scrittori dediti agli stupefacenti per la fredda, impassibile obiettività scientifica con cui descrive e sperimenta su se stesso gli effetti delle varie droghe, dalla morfina allo yagè, che favorisce i fenomeni telepatici. La scimmia sulla schiena riflette queste esperienze con un linguaggio di crudele precisione e colloca il suo autore, anarchico e "immoralista", nel grande filone di denuncia e di protesta.