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Aforismi, frasi e proverbi sui Morti e sui Defunti

Raccolta di aforismi, frasi celebri e proverbi sui morti e sui defunti, coloro che hanno cessato di vivere, come evidenziato dall'etimologia del termine "defunto", dal latino defunctus, participio passato di defungi "compiere", cioè che ha compiuto il tempo della vita.
Il 2 novembre di ogni anno si svolge la commemorazione di tutti i defunti (in latino: Commemoratio Omnium Defunctorum).
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sui vivi e i morti, i cadaveri, la morte, il funerale e il cimitero. Inoltre, nella sezione "Frasi utili" trovi una raccolta di frasi di condoglianze per lutto. [I link sono in fondo alla pagina].
Amici, non piangete, è soltanto sonno arretrato. (Walter Chiari)
È vero che certe persone possono predire il futuro o comunicare coi defunti? E dopo la morte, è ancora possibile fare la doccia?
Woody Allen, Citarsi addosso, 1975

Mi piace il giorno dei morti: vado al cimitero e mi sento qualcuno.
Altan [1]

La gloria è il sole dei morti.
Honoré de Balzac, La ricerca dell'assoluto, 1834

Non si è morti fin quando si desidera sedurre ed essere sedotti.
Charles Baudelaire [1]

Un vecchio è qualcuno che ha molti morti dietro di sé.
Simone de Beauvoir, La terza età, 1970

Mio Dio, come rimangono soli i morti!
Gustavo Adolfo Bécquer, XIX sec. [1]

La salma è la virtù dei morti.
Alessandro Bergonzoni, È già mercoledì e io no, 1992

Vi sono suicidi invisibili. Si rimane in vita per pura diplomazia, si beve, si mangia, si cammina. Gli altri ci cascano sempre, ma noi sappiamo, con un riso interno, che si sbagliano, che siamo morti.
Gesualdo Bufalino, Il malpensante, 1987

Morire è un'inciviltà di cui, se potesse, il defunto arrossirebbe.
Gesualdo Bufalino, ibidem

Che odore di disperazione si leva da ogni minimo oggetto d'uso appartenuto ad un morto!
Gesualdo Bufalino, Il malpensante, 1987

Beati i defunti, gli unici che, riguardo alle sorti future del mondo, possono veramente sentirsi in una botte di ferro.
Gesualdo Bufalino, Bluff di parole, 1994

Il fatto che sono morti non testimonia affatto che siano vissuti.
Francesco Burdin, Frammenti di un mondo in bilico, 1991

Deve essere noiosa la vita in una bara. È giusto che vi si collochino i morti.
Francesco Burdin, Un milione di giorni, 2001

Esageriamo i meriti dei defunti perché non possono più farci concorrenza.
Pino Caruso, Appartengo a una generazione che deve ancora nascere, 2014

Mediocrità della mia afflizione ai funerali. Impossibile compiangere i defunti; inversamente, ogni nascita mi precipita nella costernazione. È incomprensibile, è insensato che si possa mostrare un neonato, che si esibisca questo disastro virtuale, e ci si rallegri.
Emil Cioran, Il funesto demiurgo, 1969

Penso a tanti amici che non sono più, e provo pena per loro. Tuttavia non li ritengo proprio da compiangere, perché hanno risolto tutti i problemi, a cominciare da quello della morte.
Emil Cioran, L'inconveniente di essere nati, 1973

Non terrorizzate i vostri bambini con la vita eterna. Ditegli che da morti si diventa alberi. I grandi alberghi degli uccelli. 
Diego Cugia, Jack Folla Alcatraz, 2000

I nomi sono l’unica cosa che resta ai morti.
Jonathan Safran Foer, Molto forte, incredibilmente vicino, 2005

Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti. − Sono perplesso. Prima di tutto, essi non se ne danno pensiero. Inoltre, se rimanessero tutti insepolti, comincerebbero a puzzare. Oppure finirebbero per farci credere di essere ancora vivi, il che complicherebbe ulteriormente le cose.
Joan Fuster, Giudizi finali, 1960/68

Dei morti si parla bene anche perché non si rischia più di giovargli.
Roberto Gervaso, Il grillo parlante, 1983

Se i morti potessero godere dei nostri elogi, saremmo meno generosi.
Roberto Gervaso, Il grillo parlante, 1983

Non piangiamo i morti, ma le comuni abitudini perdute.
Roberto Gervaso, La volpe e l'uva, 1989

I morti tengono compagnia ai cipressi. O viceversa?
Roberto Gervaso, Aforismi, 1994

I morti appaiono quasi sempre tranquilli e sereni, anzi liberati, come se la polvere fosse lieta di essere priva dello Spirito, e viceversa.
Christian Friedrich Hebbel, Diario, 1835/63

La coerenza è contraria alla natura, contraria alla vita. Le sole persone perfettamente coerenti sono i morti. 
Aldous Huxley, Do What You Will, 1929

Nella democrazia dei morti tutti gli uomini sono finalmente uguali. Non c'è né rango, né condizione, né privilegio nella repubblica della tomba.
John James Ingalls [1]

Nel lungo periodo siamo tutti morti.
[In the long run we are all dead].
John Maynard Keynes, A Tract on Monetary Reform, 1923

Chi sa per quanto tempo può durare un lutto. Non è possibile che dopo trenta o quarant'anni dalla scomparsa di un figlio o di un fratello di una sorella, ci si ritrovi nel dormiveglia a pensare al defunto con lo stesso senso di nostalgia e di vuoto, la sensazione di un'assenza che non potrà mai più essere riempita... forse nemmeno dopo la morte.
Stephen King, It, 1986 

Il rapido oblio, secondo sudario dei morti.
Alphonse de Lamartine, Armonie poetiche e religiose, 1830

"Quanto mi piacerebbe essere ancora una volta vecchio," disse un giovane defunto.
Stanisław Jerzy Lec, Pensieri spettinati, 1957

Siamo discreti. Non chiediamo ai morti se sono vissuti.
Stanisław Jerzy Lec, ibidem

La calma è la virtù dei morti.
Boris Makaresko [1]

L'indifferenza fa più morti di qualsiasi male o arma.
Kosta Mariano (Aforismi inediti su Aforismario)

Ognuno di noi pensandoli e sognandoli (possiamo dire anche coriandoli, e ridere), i propri morti li rivede sempre piuttosto seri.
Fausto Melotti, Linee, 1975/78

Per gli uomini la grande domanda è sempre quella: morti, come potremo abituarci ad essere morti?
Fausto Melotti, Linee, 1975/78

Gli anni sono come le piramidi: contengono sempre qualche morto.
Alda Merini, Cinque aforismi, 1995

Anche i morti invecchiano.
Alessandro Morandotti, Minime, 1979/80

E se poi si ignorasse di essere morti? Sarebbe un'atroce beffa.
Alessandro Morandotti, Minime, 1979/80

I morti, se ne fa un conto approssimativo, e poi vanno in archivio: pratiche estinte! Per le ricorrenze, dei signori in tight portano una corona al milite ignoto...
Elsa Morante, La storia, 1947

Ci sono solo due tipi di morti che ci interessano: le persone a cui abbiamo voluto bene e i morti famosi.
Davide Morelli (Aforismi inediti su Aforismario)

L'infinita gentilezza dei morti, mentre ci salutano con tutto il loro corpo.
Mauro Parrini, A mani alzate, 2009

I morti sono persone fredde.
Enrique Jardiel Poncela, Massime minime, 1937

È facile trovarsi a invidiare i morti. Essi sono fortunati a esser morti, ad aver risolto il problema della morte, e a non dover più vivere. A esser sottoterra, immemori... immemori della sofferenza, immemori della paura di morire. Essi non sono più costretti a vivere. O a morire. O a sentir dolore. O a portare a compimento qualcosa. O a chiedersi che cosa fare poi. O a chiedersi che cosa si prova a dover morire.
John A. Russo, La notte dei morti viventi, 1974

Quando noi non siam mossi al pianto da nostri, bensì da altrui dolori, ciò accade perché vivacemente ci mettiamo con la fantasia al posto di chi soffre, oppure nel suo destino scorgiamo la sorte dell'umanità intera e quindi principalmente di noi stessi; e così per un ampio giro pur sempre veniamo a piangere su di noi, di noi abbiam pietà. Questo sembra anche essere il motivo principale del comune, e quindi naturale, pianto nei casi di morte. Chi piange un morto non piange ciò che ha perduto; che si vergognerebbe di lacrime sì egoiste; mentre invece a volte si vergogna di non piangere. Piange in primo luogo invero la sorte del defunto: nondimeno piange anche quando in seguito a lunghe, gravi e insanabili sofferenze la morte è per quegli una desiderabile liberazione. Principalmente lo stringe dunque compassione per il destino dell'umanità intera, la quale è in potere d'un fato di morte, in cui ogni vita per quanto attiva e spesso ricca d'azioni dovrà spegnersi e ridursi al nulla. E in questo fato dell'umanità egli vede soprattutto il fato proprio: tanto più, quanto più vicino era a lui il morto.
Arthur Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione, 1819

La vita dev'essere assolutamente considerata come una severa lezione, che ci viene impartita, sebbene noi, con le nostre forme di pensiero stabilite a tutt'altro scopo, non riusciamo a capire come possiamo esser giunti ad averne bisogno. Ma per questo dobbiamo guardare ai nostri amici defunti con compiacimento, considerando che essi hanno superato la loro lezione e con il caldo desiderio che sia giovata; e per la stessa ragione, dobbiamo guardare alla nostra morte stessa, come a un fatto desiderabile e lieto, - invece di considerarla con sgomento e orrore come per lo più avviene.
Arthur Schopenhauer, Parerga e paralipomena, 1851

Sforziamoci di renderci gradito il ricordo dei cari scomparsi, poiché nessuno torna volentieri su un pensiero che suscita solo tormenti. È ben vero che i cari perduti ci debbono tornare alla memoria con una stretta al cuore, ma in questo stesso sentimento c’è anche una certa dolcezza. Infatti, come soleva dire il nostro Attalo: «Il ricordo degli amici defunti è dolce come certi frutti gradevolmente aspri, come un vino troppo vecchio di cui ci piace anche quell’amaro che ha. Col passare del tempo le impressioni angosciose si attenuano e rimane in noi un senso di schietta gioia».
Lucio Anneo Seneca, Lettere a Lucilio, 62/65

La pazienza è la virtù dei morti.
Giovanni Soriano, Maldetti, 2007

Di solito gli umani si rendono amabili soltanto dopo morti.
Giovanni Soriano, Finché c'è vita non c'è speranza, 2010

Ogn'anno, il due novembre, c'è l'usanza / per i defunti andare al Cimitero. / Ognuno ll'adda fà chesta crianza; / ognuno adda tené chistu penziero.
Totò (Antonio de Curtis), 'A livella, 1953/64

Tutte le glorie defunte di questo mondo non valgono un cane in vita.
Maxence Van der Meersch, Perché non sanno quello che fanno, 1933

Il giusto defunto condanna gli empi ancora in vita; una giovinezza, giunta in breve alla perfezione, condanna la lunga vecchiaia dell'ingiusto.
Libro della Sapienza, Antico Testamento, I sec. a.e.c.

Proverbi sui Morti
  • Anche senza candele si sotterra il morto.
  • Chi è morto è morto e chi resta trova conforto.
  • Chi piange il morto invano s’affatica.
  • Dar l’incenso ai morti è tempo perso.
  • Dei morti bisogna sempre parlar bene.
  • Del morto si parla tre giorni.
  • Dolore di moglie morta, dura dall'uscio alla porta.
  • Dopo il morto c’è il conforto.
  • Dopo morti non si campa un’ora.
  • Dopo morti tutti diventan galantuomini.
  • I morti e gli andati presto son dimenticati.
  • I morti hanno sempre torto.
  • Ieri morto, oggi sepolto, domani dimenticato.
  • Il morto che non è pianto al funerale, si piange sette anni più tardi.
  • In casa del morto avanza un cucchiaio.
  • Né all'assente, né al morto non si deve fare torto.
  • Quando uno è morto, pace all'anima sua.
  • Uomo morto non fa guerra.
Mortui non mordent.
[I morti non mordono].
Detto latino

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Vivi e Morti - Cadavere - Morte - Funerale - CimiteroFrasi di Condoglianze per Lutto