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Aforismi, frasi e proverbi sulla Vendemmia

Raccolta di aforismi, frasi e proverbi sulla vendemmia e sui vigneti. La vendemmia è un'attività agricola che consiste nella raccolta dell'uva destinata sia alla consumazione come frutto sia alla vinificazione. In senso figurato, con "vendemmiare" si può intendere il fare un buon raccolto, oppure ricavare degli utili, dei guadagni, ecc., come per esempio nei proverbi: "L’avvocato d’ogni stagione miete e d’ogni tempo vendemmia" o "Lunga lite, vendemmia d'avvocati".

Come ricorda Carlo Lapucci, la vendemmia era un "lavoro ottobrino, festoso, se mai altri ve ne furono, anche se pesante, fatto di solito in giornate di caldo umido, con le mani sporche di mosto, di polvere, e le braccia stanche di ripetere gli stessi movimenti. Oggi le cose sono semplificate, facendosi la raccolta razionalizzata delle uve ed essendo scomparso il sistema dei filari con le piante di vite appoggiate all'olmo; allora i grappoli stavano molto in alto ed occorreva lo scaleo per potervi arrivare e panieri muniti di uncini da appendere ai rami. Nei panieri l’uva veniva portata fino alle bigonce che stavano in cima al campo, nella viottola, accanto al carro dei buoi che provvedevano a portare l’uva fino alla cantina. Attualmente il trattore passa in mezzo ai filari e i vendemmiatori spesso possono gettare direttamente i grappoli recisi nei contenitori. La vendemmia dell’uva da vino va fatta quando gli acini hanno raggiunto la massima ricchezza zuccherina che si determina con particolari apparecchi, ma un tempo si faceva con un semplice assaggio. [Dizionario dei proverbi italiani © Mondadori 2007].

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Agricoltore durante la vendemmia
Quando cominci a vendemmiare tutti vengono a salutare. (Proverbio)

La pioggia doveva essere assai lontana, e si cominciò la vendemmia. Nelle vigne popolate di vespe e di calabroni i grappoli appena punti si disfacevano. Un odore denso era dappertutto, e i pampini erano gelosi come vesti. I grappoli appiattati nell'ombra divenivano misteriosi come tutti gli esseri umani che si affacciano alla vita, i bianchi parevano di cera e carnali, come le forme delle dita, o dei capezzoli delle capre, i neri serrati e ricciuti come la testa di qualche ragazza. Le donne si sparsero pel campo con le loro ceste sul capo, e si adagiavano sotto le viti, come in una stanza segreta piena d'inquiete suggestioni. Le dita si appiccicavano legate dai succhi e dalle ragnatele. Nell'aria ancora squillante per il fresco notturno s'intonavano canzoni cui si rispondeva da vite a vite
Corrado Alvaro, Gente in Aspromonte, 1930

Quando il nostro cuore ha fatto la sua vendemmia, vivere non è che male.
Charles Baudelaire, Semper eadem, I fiori del male, 1857/61

Per la vendemmia veniva a giornata nelle vigne tutta la gente ombrosotta, e tra il verde dei filari non si vedeva che sottane a colori vivaci e berrette con la nappa. I mulattieri caricavano corbe piene sui basti e le vuotavano nei tini; altre se le prendevano i vari esattori che venivano con squadre di sbirri a controllare i tributi per i nobili del luogo, per il Governo della Repubblica di Genova, per il clero ed altre decime. Ogni anno succedeva qualche lite.
Italo Calvino, Il barone rampante, 1957

Per i fìlari si propagò un canto; dapprima rotto, discordante, che non si capiva che cos’era. Poi le voci trovarono un’intesa, s’intonarono, presero l’aire, e cantarono come se corressero, di volata, e gli uomini e le donne fermi e seminascosti lungo i filari, e i pali le viti i grappoli, tutto pareva correre, e l’uva vendemmiarsi da sé, gettarsi dentro i tini e pigiarsi, e l’aria le nuvole il sole diventare tutto mosto
Italo Calvino, Il barone rampante, 1957

Non c'è vendemmia se non in autunno... Forse anche in amore.
Colette, La nascita del giorno, 1928

Anche se tutto va a seconda dei desideri dell'uomo, l'uomo piangerà sempre della sorte. Nel 1875, in molte parti d'Italia, ci fu una straordinaria vendemmia. Non bastavan le tine, non bastavan le botti: si dovettero impiegar fino le pentole. Ebbene, credete che quei piagnoni di vendemmiatori ne sian rimasti contenti? Tutt'altro. Bisognava sentirli. Era un lamento solo - perché il prezzo del vino, naturalmente, si ribassava. Piangere nell'abbondanza, chiama dal Cielo la carestia.
Carlo Dossi, Note azzurre, 1870/1907 (postumo 1912/64)

Non c'è albero buono che faccia frutti cattivi, né albero cattivo che faccia frutti buoni. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dalle spine, né si vendemmia uva da un rovo.
Gesù di Nazaret, in Vangelo secondo Luca, I sec.

In autunno, quando dalle vigne raccoglierete l’uva per il torchio, dite nel vostro cuore: «Anch’io sono una vigna, e il mio frutto sarà raccolto per il torchio. E come vino nuovo sarò tenuto in vasi eterni». E in inverno, quando spillerete il vino, fate che vi sia in voi un canto per ogni coppa; E nel canto vi sia memoria dei giorni d’autunno, della vigna e del torchio.
Kahlil Gibran, Il profeta, 1923

Egli afferrò la brocca e versò il vino in un calice e bevve; poi ce lo porse, dicendo: «Bevete questo in memoria della sete che insieme abbiamo conosciuto. E ancora bevete, nella speranza di una nuova vendemmia.
Kahlil Gibran, Gesù figlio dell'Uomo, 1928

Vieni, figlia dei campi, / e insieme andremo / tra i vigneti, / dove gli amanti s’incontrano. / Giacché può darsi / che lì anche noi calmeremo / con la buona vendemmia d’amore / la sete del nostro desiderio.
Kahlil Gibran, Canto della notte, Poesie in prosa, 1934 (postumo)

Non dobbiamo il vino alla vite misera e contorta | che, fin quando cresceva liberamente, | soffocava le altre piante e dava solo legna, | ma ci allietò del suo nobile frutto | quando fu legata e potata? | Così il vizio diventa benefico | quando è sfrondato e corretto dalla giustizia.
Bernard de Mandeville, La favola delle api, 1705

Le parole, dice lo scrittore, vengono raccolte dagli occhi come grappoli di una vigna sospesa, vengono spremuti dal pensiero che gira come una ruota di mulino e poi, in forma liquida si spargono e scorrono felici per le vene. E questa la divina vendemmia della letteratura?
Dacia Maraini, La lunga vita di Marianna Ucrìa, 1990

Una vigna che sale sul dorso di un colle fino a incidersi nel cielo, è una vista familiare, eppure le cortine dei filari semplici e profonde appaiono una porta magica. Sotto le viti è terra rossa dissodata, le foglie nascondono tesori, e di là dalle foglie sta il cielo. È un cielo sempre tenero e maturo, dove non mancano - tesoro e vigna anch'esse - le nubi sode di settembre. Tutto ciò è familiare e remoto - infantile, a dirla breve, ma scuote ogni volta, quasi fosse un mondo.
Cesare Pavese, La vigna, in Feria d'agosto,  1946

La vigna è fatta anche di questo, un miele dell'anima, e qualcosa nel suo orizzonte apre plausibili vedute di nostalgia e di speranza.
Cesare Pavese, ibidem

Neanche sulla vigna il tempo passa; la sua stagione è settembre e torna sempre, e appare eterna.
Cesare Pavese, ibidem

Basta pensare alle ore della notte, o del crepuscolo, in cui la vigna non cade sotto gli occhi e si sa che si distende sotto il cielo, sempre uguale e raccolta. Si direbbe che nessuno vi è mai camminato, eppure c'è chi la lavora a tralcio a tralcio e alla vendemmia è tutta gaia di voci e di passi. Ma poi se ne vanno, ed è come una stanza in cui da tempo non entra nessuno e la finestra è aperta al cielo.
Cesare Pavese, La vigna, in Feria d'agosto,  1946

Sono i giorni più belli dell’anno. Vendemmiare, sfogliare, torchiare non sono neanche lavori; caldo non fa più, freddo non ancora; c’è qualche nuvola chiara, si mangia il coniglio con la polenta e si va per funghi.
Cesare Pavese, La luna e i falò, 1950

Se alla vendemmia, d'acqua empiesti il tino, come oggi sperar puoi di trarne vino? 
Cristoforo Poggiali, Proverbi, motti e sentenze ad uso ed istruzione del popolo, 1821

Non v'ha cesta così rotta e negletta, che in opra alla vendemmia non si metta.
Cristoforo Poggiali, ibidem

Quando il merlo vede i vendemmiatori entrare nella vigna si stupisce soprattutto che essi non abbiano come lui paura dello spaventapasseri.
Jules Renard, Diario, 1887/1910 (postumo, 1925/27)

Bella è la vendemmia. Oltre i vignali vanno grida e risate; i cani sbalzano, accucciandosi sulle zampe davanti, da questo a quel gruppo di vendemmiatori, e i passeri frullano sbandati. Il padrone eccita: "Dai, dai, dàghe, dàghe, forza, prr, prr, prr, dai, dai!". Le labbra e il mento sono appiccicose di miele stillato, e le mani, la maglia, il manico della roncola, i pampani, le brente, i carri. Tutto è una gomma rossastra. E ci si lava pigiando a palme aperte gli scricchiolanti grappoli nella brenta.
Scipio Slataper, Il mio Carso, 1912

Buona è l'uva, addentata a grani dal tralcio, mentre dagli occhi sgocciola il sudore e la palma della mano è stanca della roncola. Ma ancora questo filare, ancora questa vite, ancora questo grappolo! Qua con una brenta! Alloo!
Scipio Slataper, ibidem

Alcune viti crescono nel terreno sbagliato, altre si ammalano prima della vendemmia e altre ancora sono rovinate da un cattivo viticoltore. Non tutta l'uva fa il vino buono. 
Wilbur Smith, La voce del tuono, 1966

Quando vendemmierai la tua vigna, non tornerai indietro a racimolare: sarà per il forestiero, per l'orfano e per la vedova.
Deuteronomio, Antico Testamento, VI-V sec a.e.c.

Proverbi sulla Vendemmia
  • Agosto matura e settembre vendemmia.
  • Chi pota bene vendemmia meglio.
  • Chi di marzo non pota la vigna perderà la potatura e la vendemmia.
  • Chi nel marzo non pota la sua vigna, perde la vendemmia.
  • Chi vendemmia troppo presto non fa vino, ma fa agresto.
  • Con un canestro d’uva non si fa vendemmia.
  • Il vecchio pianta la vigna, e il giovine la vendemmia.
  • Luna di Febbraio, madre di vendemmia.
  • Pota corto se vuoi vendemmia lunga.
  • Quando cominci a vendemmiare tutti vengono a salutare.
  • Quando non si può vendemmiare si racimola.
  • Tralcio corto, vendemmia lunga.
  • Un canestro d'uva non fa vendemmia.
  • Vecchio tralcio fa buona vendemmia.
  • Vendemmia bagnata botte consolata.
  • Vigna vendemmiata da nessun più è visitata.
Note
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