Cerca Autori o Argomenti in Aforismario

Aforismi, frasi e citazioni su Caino e Abele

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sui fratelli Caino e Abele, le cui vicende sono raccontate nella Bibbia.

Ecco il passo dell'Antico Testamento (Genesi) in cui si descrive l'assassinio di Abele per opera di Caino: "Adamo si unì a Eva sua moglie, la quale concepì e partorì Caino e disse: "Ho acquistato un uomo dal Signore". Poi partorì ancora suo fratello Abele. Ora Abele era pastore di greggi e Caino lavoratore del suolo. Dopo un certo tempo, Caino offrì frutti del suolo in sacrificio al Signore; anche Abele offrì primogeniti del suo gregge e il loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta, ma non gradì Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato e il suo volto era abbattuto. Il Signore disse allora a Caino: "Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto? Se agisci bene, non dovrai forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, ma tu dòminalo". Caino disse al fratello Abele: "Andiamo in campagna!". Mentre erano in campagna, Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise. Allora il Signore disse a Caino: "Dov'è Abele, tuo fratello?". Egli rispose: "Non lo so. Sono forse il guardiano di mio fratello?". Riprese: "Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo! Ora sii maledetto lungi da quel suolo che per opera della tua mano ha bevuto il sangue di tuo fratello. Quando lavorerai il suolo, esso non ti darà più i suoi prodotti: ramingo e fuggiasco sarai sulla terra". Disse Caino al Signore: "Troppo grande è la mia colpa per ottenere perdono? Ecco, tu mi scacci oggi da questo suolo e io mi dovrò nascondere lontano da te; io sarò ramingo e fuggiasco sulla terra e chiunque mi incontrerà mi potrà uccidere". Ma il Signore gli disse: "Però chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!". Il Signore impose a Caino un segno, perché non lo colpisse chiunque l'avesse incontrato. Caino si allontanò dal Signore e abitò nel paese di Nod, ad oriente di Eden.".

Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa su Adamo ed Eva, i Fratelli e l'Omicidio. [I link sono in fondo alla pagina].
Siamo tutti fratelli, ma è difficile stabilire chi è Caino e chi Abele.
(Enzo Biagi) Caino uccide Abele, Tiziano, XVI sec.
Basilica di Santa Maria della Salute, Venezia
I poveri di spirito, i mansueti, i buoni, i puri di cuore, coloro che non difendono con le unghie e con i denti il loro territorio e la loro prole combattendo contro il nemico, che non lo annientano quando è pericoloso, che non disseminano i propri geni a ogni costo, costoro sono svantaggiati nella lotta per la vita e non lasceranno discendenti. Sopravvivono solo i figli di Caino. Abele, la saggezza biblica ce l’ha detto, è morto. E rimasto solo Caino, e noi siamo la sua progenie.
Francesco Alberoni, Valori, 1993

Tutti sappiamo che Caino ammazzò Abele. Ebbene, secondo noi, fu proprio questo intempestivo fratricidio a impedire che il primo assassinio della storia fosse compiuto da una moglie contro il marito. Molto probabilmente Caino fregò la madre per un soffio e col cadavere di Abele ancora caldo, come poteva Eva poveraccia, continuare a pensare di far fuori Adamo? Oltre tutto, su soli quattro abitanti in tutta la Terra, due morti ammazzati poteva sembrare troppo.
Antonio Amurri, Come ammazzare il marito senza tanti perché,1976

È il tempo di Caino; e a chi caineggia bene e in abbondanza, si danno medaglie.
Pino Aprile, Terroni. 2010

Tutte le persone sono uguali, hanno sempre il bisogno di giudicare Caino per convincersi di essere Abele.
Mirko Badiale (Aforismi inediti su Aforismario)

Dio, come si legge nella Bibbia, best-seller mondiale, fece Adamo ed Eva: un maschio e una femmina. E fin lì ci azzeccò. Adamo ed Eva fecero Caino e Abele: due maschi. Caino e Abele fecero tutto il mondo. E non è un errore di stampa...
Roberto Benigni, in Giuseppe Bertolucci, Tuttobenigni, 1983

Gli insegnamenti della Bibbia sono validi ancora oggi. Per esempio, la storia di Caino e Abele insegna che è preferibile essere figlio unico.
Romano Bertola, Includetemi fuori, 2003

Siamo tutti fratelli, ma è difficile stabilire chi è Caino e chi Abele.
Enzo Biagi [1]

Abele e Caino s'incontrarono dopo la morte di Abele. Camminavano nel deserto e si riconobbero da lontano, perché erano ambedue molto alti. I fratelli sedettero in terra, accesero un fuoco e mangiarono. Tacevano, come fa la gente stanca quando declina il giorno. Nel cielo spuntava qualche stella, che non aveva ancora ricevuto il suo nome. Alla luce delle fiamme, Caino notò sulla fronte di Abele il segno della pietra e lasciando cadere il pane che stava per portare alla bocca chiese che gli fosse perdonato il suo delitto. Abele rispose: "Tu hai ucciso me, o io ho ucciso te? Non ricordo più: stiamo qui insieme come prima". "Ora so che mi hai perdonato davvero" disse Caino "perché dimenticare è perdonare. Anch'io cercherò di scordare". Abele disse lentamente: "È così. Finché dura il rimorso dura la colpa".
Jorge Luis Borges, Elogio dell'ombra, 1969

Che se ne fa il mondo di un Abele morto? Quello che se ne faceva di un Abele vivo: niente. Inoltre, se non fosse stato per la mano allo stesso tempo fratricida e fraterna di Caino, Abele non sarebbe mai stato nessuno, né da vivo né da morto.
Aldo Busi, Suicidi dovuti, 1996

Per secoli si è punito l'omicidio con la pena capitale, eppure la razza di Caino non è scomparsa.
Albert Camus, Riflessioni sulla pena di morte, 1957

Ai tempi di Caino e Abele il 50% della gioventù era costituita da assassini. 
Massimo Cavezzali [1]

Se si fosse detto ad Adamo, il giorno dopo della morte di Abele, che fra qualche secolo vi sarebbero dei luoghi, dove sullo spazio di quattro leghe quadrate si troverebbero riuniti e ammonticchiati sette o ottocentomila uomini, avrebbe egli mai creduto che queste moltitudini potessero vivere insieme? Non si sarebbe fatto un'idea ancor più spaventevole dei delitti e delle mostruosità che si commettono? È quel che bisogna pensare per consolarsi degli abusi inerenti a quelle strabilianti riunioni d'uomini.
Nicolas de Chamfort, Massime e pensieri, 1795 (postumo)

Spesso i buoni piangono nello stesso momento in cui i malvagi si rallegrano: il medesimo istante vede compiersi un’azione onesta e una colpevole. Il vizio e la virtù sono fratello e sorella; sono stati generati dall’uomo: Abele e Caino erano figli dello stesso padre.
François-René de Chateaubriand, Pensieri, riflessioni e massime, XIX sec.

Se si crede alla Bibbia, fu Caino a creare la prima città, per avere, come nota Bossuet, un luogo dove studiare i propri rimorsi. Quale verdetto! e quante volte ne ho verificato la giustezza nelle mie deambulazioni notturne.
Emil Cioran, L'inconveniente di essere nati, 1973

È lecito chiedersi come Caino e Abele abbiano potuto generare l’umanità. Un pastore e un agricoltore, anche tenuti in cattività insieme per quarant’anni, non avrebbero mai potuto farcela, anche se il pastore fosse stato un brasiliano operato.
Giobbe Covatta, Parola di Giobbe, 1991

Dio creò il primo giardino e Caino la prima città.
Abraham Cowley, Il giardino, 1668

A partire da Caino e Abele, fino ad arrivare a John e Lapo Elkann, ce n’è sempre uno con la faccia
perbene e un altro che si caccia nei guai.
Luciano De Crescenzo, Garibaldi era comunista, 2013

Responsabilità, nel vero senso della parola, è un atto strettamente volontario; è la mia risposta al bisogno, espresso o inespresso, di un altro essere umano. Essere «responsabile» significa essere pronti e capaci di «rispondere». Giona non si sentiva responsabile degli abitanti di Ninive. Egli, come Caino, poteva domandare: «Sono il custode di mio fratello?» La persona che ama risponde. La vita di suo fratello non è solo affare di suo fratello, ma suo. Si sente responsabile dei suoi simili, così come si sente responsabile di se stesso.
Erich Fromm, L'arte di amare, 1956

Tu sei mio fratello. Perché allora combatti contro di me? Perché vieni nella mia terra tentando di umiliarmi, per assecondare chi si aspetta la gloria dalle tue lodi e la gioia dalla tua fatica? Perché abbandoni tua moglie e i tuoi piccoli per inseguire la morte in una terra lontana, in nome dei tuoi capi, che comprano l’onore con il tuo sangue e il rango con il dolore di tua madre? È forse nobile dar battaglia al fratello? Erigiamo una statua a Caino, allora.
Kahlil Gibran, Una lacrima e un sorriso, 1914

Ebbene, volete proprio saperlo? (disse una volta, in loggia, il cav. Deifobo Luciferini) io sto per Caino; e la ragione è questa: Caino, nonostante il fratricidio (il quale del resto, nel caso specifico, non è punto biasimevole) è, dopo Satana, il rappresentante più glorioso di tutti i ribelli. Abele, all'opposto, è il tipo dell'uomo religioso; vale a dire del vigliacco e dello stupido. E infatti si legge nella Bibbia (libro zeppo fino alla nausea di superstizioni e d'immoralità) che questo sig. Abele invece di vendere o di mangiare i migliori capi dalla propria greggia, come avrebbe fatto un uomo di senno li sacrificava scioccamente a Dio il quale si compiaceva di tali servilità. Ma consideriamo, per un momento, il contegno ben più dignitoso di Caino: Egli che non ha perduto il senso dalla fierezza, egli che tiene moltissimo, come qualunque cittadino che si rispetta, alla propria libertà e indipendenza, tanto per dare il fumo negli occhi al Signore, o forse, com'è più probabile, e più lodevole, per puro disprezzo, non gli sacrifica che pochi frutti avariati dei quali non sa che farsi e, infine, quando pensa che quel cretino di suo fratello potrebbe pigliar moglie e generare tutta una discendenza di vergognosi bigotti, senza stare a farla tanto lunga, lo ammazza. La Genesi (si capisce) vuole insinuare che lo ammazzò per invidia. Ma che invidia d'Egitto! Caino era senza dubbio dei nostri e, perciò, essendo un libero pensatore, protestò violentemente, e fece bene, contro l'oscurantismo incipiente.
Domenico Giuliotti e Giovanni Papini, Dizionario dell'omo salvatico, 1923

Preferisco morire come Abele, che vivere come Caino. 
Carlo Arturo Jemolo [1]

Non credi tu al silenzio? Io si. Quando Caino uccise Abele, Abele tacque. Ma il sangue di Abele grida al ciclo; esso grida (non: gridava) al cielo: che tremenda eloquenza che non tace mai, oh potere del silenzio!
Søren Kierkegaard, Discorsi edificanti, 1843

Non ogni Abele può avere un suo proprio Caino. Certe volte ci si deve accontentare di un Caino collettivo.
Stanisław Jerzy Lec, Pensieri spettinati, 1957

Peccato che Caino e Abele non fossero fratelli siamesi.
Stanisław Jerzy Lec, ibidem

Quando Caino uccise Abele, e quest'ultimo non reagì, si ebbe il primo precedente. "La vittima morta non presenta appello."
Stanisław Jerzy Lec, Pensieri spettinati, 1957

Caino ha commesso un fratricidio? Dopotutto ancora non aveva parenti più lontani.
Stanisław Jerzy Lec, Nuovi pensieri spettinati, 1964

Un giorno gli uomini saranno tra di loro fratelli e ricominceranno da Caino e Abele.
Stanisław Jerzy Lec, ibidem

Adamo ed Eva diedero inizio alla produzione in massa del corpo umano, ma Caino e Abele a quella dell'anima.
Stanisław Jerzy Lec, Nuovi pensieri spettinati, 1964

Il primo autore delle città vale a dire della società, secondo la Scrittura, fu il primo riprovato, cioè Caino, e questo dopo la colpa la disperazione e la riprovazione. Ed è bello il credere che la corruttrice della natura umana e la sorgente della massima parte de' nostri vizi e scelleraggini sia stata in certo modo effetto e figlia e consolazione della colpa. E come il primo riprovato fu il primo fondatore della società, così il primo che definitamente la combattè e maledisse, fu il redentore della colpa, cioè Gesù Cristo.
Giacomo Leopardi, Zibaldone, 1817/32 (postumo 1898/1900)

Per creare qualsiasi passione bastano quattro persone. Adamo ed Eva, Caino e Abele, non formavano una società molto numerosa, eppure nacquero da essi l'amore, l'adulterio, la gelosia, l'invidia, l'assassinio e la menzogna.
Neera, lettera a Luigi Capuana, 1891

Freud ci serve a notare la sistematica identificazione che la Bibbia fa tra sesso e conoscenza, a partire dal seguito del mito: « Adamo conobbe Eva sua moglie, che concepì e partorì Caino». E a constatare che Caino dev'essere stato il primo Edipo della storia, se la razza umana si è effettivamente «cresciuta e moltiplicata » a partire da due progenitori che hanno avuto soltanto figli maschi...
Piergiorgio Odifreddi, Il matematico impertinente, 2005

Sia come sia, la storia di Jahvé continua facendo dapprima procreare ad Adamo ed Eva due figli maschi, Caino e Abele, e poi facendo procreare a sua volta Caino: un evento che persino un selvaggio, ad esempio quello del Supplemento al viaggio di Bougainville di Diderot (1771), riconosce dover essere basato sull'incesto. Infatti, o i due progenitori ebbero solo maschi, e allora Caino dovette accoppiarsi con la madre Eva, o ebbero anche figlie, e allora potrebbe essere stata qualcuna delle sorelle a procreare col fratello. A meno che, come propone il fondatore dei Mormoni Joseph Smith nella sua Versione ispirata della Bibbia, risolvendo genialmente una volta per tutte il problema, Caino non abbia semplicemente «preso per moglie una delle figlie di suo fratello».
Piergiorgio Odifreddi, Perché non possiamo essere cristiani, 2007

Quello fraterno è un rapporto che ondeggia tra solidarietà e rivalità. Una rivalità che può assumere anche toni violenti. Il primo crimine della storia dell’umanità è un fratricidio, quello di Abele per mano di Caino. Anche Romolo uccise Remo, mentre i due fratelli Polinice ed Eteocle, figli di Edipo, si uccisero l’un l’altro in duello.
Anna Oliverio Ferraris, Famiglia, 2020

Non aver fiducia in nessuno mai nemmeno di me / non giurare amore mai a nessuno perché! / Siamo figli di Caino e ancora il paradiso non c’è.
Raf, Cannibali, 1993

Un'età aurea dell'innocenza, un paese di cuccagna, è insulsa, e stupida; per questo, nemmeno veneranda. Il primo criminale, il primo assassino, Caino, che ha conosciuto la colpa e mediante essa solo col pentimento ha conosciuto la virtù e quindi il significato della vita, è una figura tragica, più significativa e quasi più veneranda di tutti gli innocenti abitanti del paese di cuccagna.
Arthur Schopenhauer, Scritti postumi, 1804/60 (postumo 1966/75)

Quando sento parlare di “fratellanza umana”, chissà perché, mi viene subito in mente quella vecchia storiella ebraica di Caino e Abele.
Giovanni Soriano, Malomondo, 2013

Pura fiamma / lei sta con la pura fiamma / io sto con i figli di Caino / arso dal fuoco dell'amore
U2, In God's Country, 1987

Caino e Abele costituiscono, più o meno, tutta la storia del mondo.
Emanuel Wertheimer [1]

Chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!
Genesi, Antico Testamento, VI-V sec a.e.c.

Chi non pratica la giustizia non è da Dio, né lo è chi non ama il suo fratello. Poiché questo è il messaggio che avete udito fin da principio: che ci amiamo gli uni gli altri. Non come Caino, che era dal maligno e uccise il suo fratello. E per qual motivo l'uccise? Perché le opere sue erano malvage, mentre quelle di suo fratello eran giuste.
Prima lettera di Giovanni, Nuovo Testamento, I sec.

A detta di Caino Abele era un codino. [2]
Proverbio

Son forse io il custode di mio fratello?
Proverbio

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Codino: persona retrograda, reazionaria, avversa a ogni forma di innovazione.
  3. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Adamo ed Eva - Fratelli - Omicidio