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Aforismi, frasi e proverbi sugli Italiani

Raccolta di aforismi, frasi, proverbi e battute divertenti sugli Italiani. Da non perdere, in appendice, il divertente brano di Giorgio Gaber Secondo me gli Italiani. Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sull'Italia, su Roma, sulla politica italiana, sulla nazionale italiana di calcio e contro gli Italiani e l'Italia. [I link sono in fondo alla pagina].
Noi italiani non facciamo niente in maniera normale.
Facciamo tutto da italiani.(Beppe Severgnini)
L'italiano è un popolo straordinario. Mi piacerebbe tanto che fosse un popolo normale. 
Altan [1]

Gli italiani sono fantasisti. La realtà non è abbastanza per loro.
Martin Amis, La vedova incinta, 2010

Gl'italiani vanno al Nord in cerca di soldi; al Sud in cerca dell'anima. All'estero smettono di essere meridionali o settentrionali e diventano solo italiani (indistintamente, nel pregiudizio altrui, geni e farabutti).
Pino Aprile, Terroni, 2010

Che bello essere italiani. Perdonano e si perdonano tutti i vizi. [...] Comprendono. Sono gli inventori delle attenuanti.
Giovanni Arpino, Azzurro tenebra, 1977

S'è fatta l'Italia, ma non si fanno gli italiani.
Massimo d'Azeglio, I miei ricordi, 1867 (postumo)

Gl'Italiani hanno voluto far un'Italia nuova, e loro rimanere gl'Italiani vecchi di prima, colle dappocaggini e le miserie morali che furono ab antico il loro retaggio.
Massimo d'Azeglio, I miei ricordi, 1867 (postumo)

Il primo bisogno d'Italia è che si formino Italiani che sappiano adempiere al proprio dovere. E pur troppo si va ogni giorno piú verso il polo opposto.
Massimo d'Azeglio, I miei ricordi, 1867 (postumo)

Dagli italiani ho imparato qualcosa ma è difficile dire che cosa. Perché da loro si può imparare soltanto dopo avere buttato via ogni idea che ci siamo fatti prima. Non sono le bellezze, né gli alberi di aranci, nemmeno la splendida architettura, ma il modo di vivere. Qui ho imparato a vivere.
Ingeborg Bachmann, in Judith Kasper (a cura di), Verrà un giorno, 2009

Essere italiani [...] non è la conseguenza di una coincidenza geografica ma piuttosto una scelta, una vocazione, un grado di maturità dello spirito.
Luigi Barzini (junior), Gli italiani, 1965

Gli italiani − vivono d'arte, vivono d'amore e muoiono disperati.
Roberto Bazlen, Note senza testo, 1945/65 (postumo, 1970)

L'italiano di una donna non può proprio fare a meno: prima la mamma, poi la moglie, l'amica, fino all'ultimo, quando la buona suorina gli chiude gli occhi dice Lina Wertmuller.
Enzo Biagi, "I" come Italiani, 1993

Infiacchiti dalla lunga servitù politica, disavvezzi all'uso delle armi, esiliati nel sonno rissoso dei borghi, nel policentrismo velleitario delle città, gli italiani vanno risvegliati alla coscienza della patria comune, al ricordo dell'antica grandezza.
Giulio Bollati, L'Italiano, 1983

Se gli italiani possedessero l'etica del lavoro dei giapponesi, potrebbero essere i padroni del pianeta. Grazie al cielo non ce l'hanno. 
Bill Bryson, Una città o l'altra, 2002

In ogni giovane italiano all'estero c'è un Valentino che sonnecchia.
Anselmo Bucci, Il pittore volante, 1930

Gli italiani si odiano. Il segreto della loro Storia è tutto lì.
Francesco Burdin, Un milione di giorni, 2001

L'origine contadina del popolo italiano, che si rivela nell'avidità insaziabile, negli appetiti incontentabili, nelle ambizioni spropositate.
Francesco Burdin, Un milione di giorni, 2001

Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra costituzione. 
Piero Calamandrei, Discorso sulla Costituzione, 1955

Questo popolo di santi, di poeti, di navigatori, di nipoti, di cognati...
Ennio Flaiano, Diario notturno, 1956

Spesso la donna italiana è cuoca in salotto, puttana in cucina e signora a letto.
Ennio Flaiano, Diario notturno, 1956

L'italiano ha un solo vero nemico: l'arbitro di calcio, perché  emette un giudizio.
Ennio Flaiano, Frasario essenziale per passare inosservati in società, 1969 (postumo, 1986)

Per molti l'italiana non è una nazionalità, ma una professione.
Ennio Flaiano, La solitudine del satiro, 1973 (postumo)

Quando due italiani si incontrano per caso all'estero, la loro prima reazione è un gran ridere. «Che fai qui?...» «E tu?» Infatti si suppone che se sono fuori casa è per motivi essenzialmente comici: il lavoro, la noia, una curiosità piena di riserve, le donne, i piaceri eccetera.
Ennio Flaiano, La solitudine del satiro, 1973 (postumo)

Spesso l'ignoranza degli italiani è più notevole che non la loro sapienza.
Edward Morgan Forster, Camera con vista, 1908

Gli italiani sono persone davvero sgradevoli. Curiosano dappertutto, vedono tutto, e sanno cosa vogliamo prima ancora che lo sappiamo noi stessi. Siamo alla loro mercé. Leggono nei nostri pensieri, anticipano i nostri desideri. Dai conducenti di carrozze fino a… fino a Giotto.
Edward Morgan Forster, Camera con vista, 1908

Gli italiani sono il popolo che soffre meno per il crollo di tutto.
Giorgio Gaber, in Guido Harari, Quando parla Gaber, 2011

L'italiani sono di simulato sospiro.
Carlo Emilio Gadda, Il primo libro delle favole, 1952

Gli italiani, generosissimi in tutto, non sono generosi quando si tratta di pensare. 
Carlo Emilio Gadda, Meditazione milanese (postumo, 1974)

Un italiano che nasce in Italia ha due scelte: restare in Italia e rimpiangere questa scelta per il resto della propria vita o andarsene via all'estero e rimpiangere questa scelta per il resto della propria vita.
Mattia Gargano (Aforismi inediti su Aforismario)

È stato il prete che ha avuto il merito di educare gli italiani all’umiliazione ed al servilismo. Mentre lui si faceva baciare la pantofola dagli imperatori, chiedeva agli altri esercitassero l’umiltà cristiana.
Giuseppe Garibaldi, Clelia o Il governo dei preti, 1870

All'italiano piace chi vince. Purché si ricordi di lui.
Roberto Gervaso, Il grillo parlante, 1983 [2]

Agl'italiani, i piccoli sacrifici pesano più dei grandi.
Roberto Gervaso, ibidem

"Credere, obbedire, combattere": lo slogan imposto a un popolo che non crede in niente, non sa obbedire, e non vuol combattere.
Roberto Gervaso, Il grillo parlante, 1983 [2]

Gl'italiani amano l'ordine. Altrui.
Roberto Gervaso, ibidem

Gl'italiani non hanno senso civico perché non credono nello Stato.
Roberto Gervaso, Il grillo parlante, 1983 [2]

Gl'italiani non sono individualisti, ma menefreghisti.
Roberto Gervaso, ibidem

Gl'italiani sanno battersi meglio fra loro che contro lo straniero.
Roberto Gervaso, ibidem

L'italiano comincia a battersi per una causa solo quand'è certo che non sarà perduta.
Roberto Gervaso, ibidem

L'italiano crede più nei santi che in Dio, anche perché li ha più a portata di mano.
Roberto Gervaso, Il grillo parlante, 1983 [2]

L'italiano dice ciò che pensa solo dopo essersi accertato che qualcuno già lo ha detto.
Roberto Gervaso, ibidem

L'italiano difficilmente s'impegna perché raramente crede in quel che fa.
Roberto Gervaso, ibidem

L'italiano è indifferente, non tollerante.
Roberto Gervaso, ibidem

L'italiano, le leggi, le subisce, non le rispetta.
Roberto Gervaso, Il grillo parlante, 1983 [2]

L'italiano non crede ai tromboni, ma gli piacciono.
Roberto Gervaso, ibidem

L'italiano non crede in niente perché ne ha viste troppe.
Roberto Gervaso, ibidem

L'italiano non ama lo Stato perché gli ricorda i propri doveri.
Roberto Gervaso, ibidem

L'italiano non giudica i politici per quel che fanno - o non fanno - nell'interesse della nazione, ma per quel che fanno - o non fanno - nell'interesse suo.
Roberto Gervaso, Il grillo parlante, 1983 [2]

L'italiano non s'organizza: s'arrangia.
Roberto Gervaso, ibidem

L'italiano non si sente mai così libero come quando abusa della propria libertà.
Roberto Gervaso, ibidem

L'italiano tollera solo per non avere grane.
Roberto Gervaso, ibidem

L'italiano vorrebbe più leggi per avere più occasioni di trasgredirle.
Roberto Gervaso, Il grillo parlante, 1983 [2]

Nessuno, meglio dell'italiano, sa conciliare l'individualismo col conformismo.
Roberto Gervaso, ibidem

Più che le sciagure nazionali ciò che commuove l'italiano è la retorica che sulle medesime si fa.
Roberto Gervaso, ibidem

Più che per fare le rivoluzioni l'italiano scende in piazza per farle fare.
Roberto Gervaso, Il grillo parlante, 1983 [2]

L'italiano crede ciecamente in ciò in cui finge di credere la maggioranza.
Roberto Gervaso, La volpe e l'uva, 1989 [3]

L'italiano è abbastanza furbo per far fesso un altro, ma non abbastanza per evitare che un altro faccia fesso lui.
Roberto Gervaso, La volpe e l'uva, 1989 [3]

L'italiano non crede in niente, fingendo di battersi per tutto.
Roberto Gervaso, La volpe e l'uva, 1989 [3]

L'italiano non crede in niente, neppure in se stesso, se questo può tornargli utile.
Roberto Gervaso, ibidem

L'italiano non si batte: si schiera. Col più forte o con quello che ritiene tale.
Roberto Gervaso, ibidem

L'italiano si schiera col più forte non perché pensa come lui, ma perché teme che qualcuno s'accorga che la pensa diversamente.
Roberto Gervaso, La volpe e l'uva, 1989 [3]

L'italiano sta col vincitore solo perché vincitore, indipendentemente dalla bontà della causa per la quale questi si è battuto.
Roberto Gervaso, La volpe e l'uva, 1989 [3]

L'ora preferita dagli italiani per prendere posizione è sempre l'ultima.
Roberto Gervaso, ibidem

Più che in Dio, l'italiano crede nei miracoli.
Roberto Gervaso, ibidem

Nessuno meglio dell'italiano sa prendere posizione dopo aver visto come si sono messe le cose.
Roberto Gervaso, La volpe e l'uva, 1989 [3]

Ho parlato solo con pochi, ma i miei italiani li conosco già bene. Sono un po' come la gente di Corte, che si credono le prime persone del mondo; e per certi pregi che non si possono loro negare, possono anche immaginarlo impunemente e agevolmente.
Johann Wolfgang Goethe, Viaggio in Italia, 1816/17

Gl'italiani mi sembrano davvero una buona razza: basta vedere i bambini e la gente comune come ora li vedo e li posso vedere io, sempre esposto al loro contatto come sono e come sempre mi espongo: che belle figure, che bei visi!
Johann Wolfgang Goethe, Viaggio in Italia, 1816/17

Un italiano fa un latin lover, due italiani fanno un casino, tre italiani fanno quattro partiti politici.
Beppe Grillo, cit. su Il Foglio, 2014

Gli italiani – se ci si mettono di picca – non muoiono neanche se li ammazzano.
Giovannino Guareschi, Diario clandestino 1943-1945, 1949

Gli italiani saranno "cattivi"; fino a quando, fingendo di essere cristiani, saranno cattolici senza via di scampo e senza Stato. 
Giordano Bruno Guerri, Gli italiani sotto la Chiesa, 1992 

Molti italiani, pur modestamente credenti, ritengono il cattolicesimo un patrimonio nazionale irrinunciabile: La Chiesa, da parte sua ha assorbito virtù e vizi degli italiani, in un condizionamento reciproco che ha fatto della religione una caratteristica subculturale, più che un'adesione di fede. 
Giordano Bruno Guerri, Gli italiani sotto la Chiesa, 1992 

Italiani: un grande popolo costretto a tutt'oggi a vivere in Italia.
Corrado Guzzanti (fonte sconosciuta - segnalala ad Aforismario)

Non si possono fare generalizzazioni, come del resto ovunque. Tuttavia sospetto, anzi credo che gli italiani siano gli uomini più affascinanti del mondo. I più capaci di sedurre una donna, perché capiscono in ogni caso, sempre, che alla donna piace essere sedotta con le parole oltre che con il contatto fisico. E queste parole gli uomini italiani le conoscono da secoli, fino dai tempi dei troubadour. Sanno parlare, parlare, parlare...
Erica Jong, intervista di Mario Biondi, 1990

Gl’italiani hanno piuttosto usanze e abitudini che costumi. Poche usanze e abitudini hanno che si possano dir nazionali, ma queste poche, e l’altre assai più numerose che si possono e debbono dir provinciali e municipali, sono seguite piuttosto per sola assuefazione che per ispirito alcuno o nazionale o provinciale.
Giacomo Leopardi, Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl'italiani, 1824

Gl’italiani ridono della vita: ne ridono assai più, e con più verità e persuasione intima di disprezzo e freddezza che non fa niun’altra nazione. Questo è ben naturale, perché la vita per loro val meno assai che per gli altri, e perché egli è certo che i caratteri più vivaci e caldi di natura, come è quello degl’Italiani, diventano i più freddi e apatici quando sono combattuti da circostanze superiori alle loro forze. 
Giacomo Leopardi, Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl'italiani, 1824

Gl'italiani non hanno costumi; essi hanno delle usanze.
Giacomo Leopardi, Zibaldone, 1817/32 (postumo 1898/1900)

Sotto ogni italiano si nasconde un Cagliostro e un San Francesco. 
Leo Longanesi, I giusti pensieri del modesto signor di Bonafede, 1926

Gli italiani non vogliono un dittatore: attendono un impresario
Leo Longanesi, su Il Borghese, 1953

Questi americani, Dio mio, che non hanno il coraggio di essere tedeschi; e questi tedeschi che non riescono a sembrare americani; e questi francesi che credono di essere ancora francesi; e questi italiani sempre italiani, dalla mattina alla sera!
Leo Longanesi, La sua signora, 1957

L'italiano non lavora, fatica.
Leo Longanesi, ibidem

Popolo di navigatori, che sbarca il lunario.
Leo Longanesi, ibidem

L'italiano: totalitario in cucina, democratico in Parlamento, cattolico a letto, comunista in fabbrica. 
Leo Longanesi, La sua signora, 1957

L'italiano è per il divorzio, l'aborto, la pillola, la fecondazione artificiale, ma spende un milione per il vestito della figlia che va alla prima comunione. 
Cesare Marchi, Non siamo più povera gente, 1989

L'ora è venuta di tentare tutte le rivoluzioni per liberare il popolo italiano da tutti i pesi morti e da tutti i ceppi (matrimonio e famiglia cattolica soffocatrice, pedantismo professorale, elettoralismo, mentalità pessimistica, provinciale, mediocrista e quietista).
Filippo Tommaso Marinetti, Democrazia futurista, 1919 

Siete troppo linfatico per un greco, troppo vivace per un olandese; parlate da mezz'ora con un uomo di cui non sapete il nome, non siete un tedesco; parlate poco, non siete francese; viaggiate senza servitori, non siete un russo; non avete ancora lodata l'Ungheria, non siete un ungherese; avete data la mancia al facchino, non siete uno svizzero; non avete le mani sudicie di tabacco, non siete uno spagnolo; non portate diamanti alla camicia, non siete un americano del sud; non vi pigliate i piedi in mano, non siete un americano del Nord. Dunque siete italiano. 
Ferdinando Martini, A zonzo, 1900

Fare gl'Italiani doveva rivelarsi impresa molto più difficile che fare l'Italia. Tant'è vero che vi siamo ancora impegnati.
Indro Montanelli (con Roberto Gervaso e Mario Cervi), Storia d'Italia, 1977

Il guaio più grosso della Repubblica è che, mentre il Re poteva essere di sangue straniero e di solito lo era, il presidente bisogna sceglierlo fra gl'italiani.
Indro Montanelli, Diari 1957/78, 2009 (postumo)

Il maggior difetto degl'italiani non è quello di essere servili. È quello di voler sempre a tutti i costi accusare qualcuno di averli asserviti.
Indro Montanelli, Diari 1957/78, 2009 (postumo)

Tra gli italiani la solidarietà non esiste. Esiste la complicità.
Indro Montanelli, ibidem

Nulla al mondo è tanto mutevole come un italiano.
Indro Montanelli (fonte sconosciuta - segnalala ad Aforismario)

Gli italiani si lamentano molto, quindi stanno bene. 
Wilhelm Mühs, Nuovi aforismi del cinico, 1994

Governare gli italiani non è difficile, è inutile.
Benito Mussolini (attribuito anche a Giovanni Giolitti - vedi "Citazioni errate" su Aforismario)

Gli italiani non sono un popolo rivoltoso, ma non togliete loro la televisione!
Marco Oliverio (Aforismi inediti su Aforismario)

Il fascismo non è stato sostanzialmente in grado nemmeno di scalfire l'anima del popolo italiano; il nuovo fascismo, attraverso i nuovi mezzi di comunicazione e di informazione (specie, appunto, la televisione) non solo l'ha scalfita, ma l'ha lacerata, violata, bruttata per sempre.
Pier Paolo Pasolini, su Corriere della Sera, 1973

Il popolo italiano non si considera superiore ad altri popoli, ma non è neppure inferiore agli altri popoli. 
Sandro Pertini, Messaggio di fine anno agli Italiani, 1980

Bisogna essere degni del popolo italiano. Non è degno del popolo italiano colui che compie atti di disonestà. I corrotti ed i disonesti sono indegni di appartenere al popolo italiano, e devono essere colpiti senza alcuna considerazione.
Sandro Pertini, Messaggio di fine anno agli Italiani, 1980

I cittadini italiani si dividono in due categorie: i furbi e i fessi.
Giuseppe Prezzolini, Codice della vita italiana, 1921

I veri italiani sono pochissimi. La maggior parte di coloro che si fanno passare per italiani, sono in realtà piemontesi, toscani, veneti, siciliani, abruzzesi, calabresi, pugliesi e via dicendo. Appena fuori d'Italia, l'italiano torna ad essere quello che è: piemontese, toscano veneto ecc. L'italiano sarà un prodotto dell'Italia, mentre l'Italia doveva essere un prodotto degli italiani. 
Giuseppe Prezzolini, Codice della vita italiana, 1921

Ho capito vivendo a Londra, che due inglesi fanno un popolo, ma 57 milioni di italiani no. 
Claudio Ranieri, su Corriere della Sera, 2012

Che la furbizia sia caratteristica servile, e mai signorile, è la sola fondamentale scoperta politica che milioni di italiani devono ancora fare.
Michele Serra, su la Repubblica, 2006

Probabilmente, se riuscissero a tacere per dieci secondi consecutivi, e a riflettere per i successivi dieci, molti italiani vorrebbero sprofondare per la vergogna. È per questo che amano così tanto fare casino.
Michele Serra, su la Repubblica, 2007

Noi italiani non facciamo niente in maniera normale. Facciamo tutto da italiani, e questo non è necessariamente un difetto.
Beppe Severgnini, Italiani con valigia, 1993 [4]

Noi italiani siamo straordinari. Se ci mettiamo d'impegno, riusciamo ad insegnare l'inglese agli inglesi.
Beppe Severgnini, Italiani con valigia, 1993 [4]

Essere italiani è un lavoro a tempo pieno.
Beppe Severgnini, La testa degli italiani, 2005 [5]

Gli italiani sono realisti. Prima di scegliere ciò che ritengono giusto, prendono quello che sembra utile.
Beppe Severgnini, La pancia degli italiani, 2010 [6]

Gli italiani pretendono prodigi da chi li comanda: è un modo per rimandare sforzi, rinunce e ammissioni. Per questo, negli ultimi novant'anni, ci siamo trasformati in fascisti senza esserlo, in antifascisti senza crederci, in democristiani senza ammetterlo, in socialisti senza fidarci, in referendari senza capirlo, in berlusconiani senza accorgerci.
Beppe Severgnini, La pancia degli italiani, 2010 [6]

Date a un italiano un titolo, un grado e una divisa e lo farete felice. Siamo una nazione di capi impettiti, di vice speranzosi, di piramidi gerarchiche che appaiono vertiginose e sono invece consolanti. Riempiono la vita, danno un senso alle grandi attese e alle piccole fatiche: un italiano su quattro è presidente di qualcosa, gli altri tre sperano di diventarlo un giorno.
Beppe Severgnini, La pancia degli italiani, 2010 [6]

Su noi italiani pende il sospetto metodico dell’inaffidabilità. Siamo i campioni mondiali del bel gesto, che richiede generosità e teatralità. Siamo meno bravi nei buoni comportamenti, che impongono metodo e coerenza.
Beppe Severgnini, Italiani di domani, 2012 [7]

Ci sono i bravi e i cattivi in Italia, ma costituiscono due minoranze. La maggior parte di noi – mi metto nel mucchio – soffre di ricorrenti microsciatterie. Sulla bandiera è cucito un motto invisibile: «Pressappoco».
Beppe Severgnini, Italiani di domani, 2012 [7]

Comodità, pigrizia, furbizia, perfezionismo, bisogno di rassicurazione, ansia da prestazione: tutto ci spinge a replicare le cose già fatte. E a considerare le novità come un’insidia o un fastidio. Siamo più gatti che rondini, noi italiani. Meno cambiamo, più siamo contenti.
Beppe Severgnini, Italiani di domani, 2012 [7]

La fantasia italiana, quando si tratta di piegare le regole a proprio vantaggio, non ha concorrenti (se non in Cina, forse).
Beppe Severgnini, Italiani di domani, 2012 [7]

Noi italiani possediamo qualità permanenti e difetti rimediabili. Quando decidiamo di essere seri e affidabili, non ci batte nessuno, e tutti ci ammirano. Perché gentilezza, generosità, grinta, gusto e genio – salvo eccezioni, e purtroppo non sono poche – ci vengono spontanei. Sono le qualità che mancano ai nostri critici. E questo, state certi, non ce lo perdoneranno mai.
Beppe Severgnini, Italiani di domani, 2012 [7]

Non cercate continuamente scorciatoie. Le scorciatoie italiane sono affollate come i lungomare d’agosto.
Beppe Severgnini, Italiani di domani, 2012 [7]

Quando il gioco si fa duro, gli italiani cominciano a giocare.
Beppe Severgnini, ibidem

Precisione, efficacia e serietà non sono sinonimi di pedanteria: quest’ultima è un rischio che noi italiani non correremo mai.
Beppe Severgnini, Italiani di domani, 2012 [7]

Gli italiani si governano da soli.  
Alberto Sordi [1]

Nessuno, come gli italiani, sa organizzare così bene le tempeste dentro ai bicchieri d'acqua.
Paolo Sorrentino, Hanno tutti ragione, 2010 

Gli italiani quando sono in due si confidano segreti, tre fanno considerazioni filosofiche, quattro giocano a scopa, cinque a poker, sei parlano di calcio, sette fondano un partito del quale aspirano tutti segretamente alla presidenza, otto formano un coro di montagna.
Paolo Villaggio, Fantozzi, 1971

Gli italiani sono ancora un popolo di navigatori, solo che adesso navigano in cattive acque.
Anonimo

Il paradiso è un poliziotto inglese, un cuoco francese, un tecnico tedesco, un amante italiano: il tutto organizzato dagli svizzeri. L’inferno è un cuoco inglese, un tecnico francese, un poliziotto tedesco, un amante svizzero e l’organizzazione affidata agli italiani.  
Anonimo

In questa terra dove abbonda ogni genere di bellezza, l'italiano si muove perfettamente a suo agio. Scuro di capelli, nero di occhi, gesticolante, svelto e passionale, egli è tutto movimento e fantasia. [...] Gli italiani sono cortesi e gentili, sempre desiderosi di rendere un servizio: anche voi dovreste essere cordiali con loro e pronti a fare amicizia.
AA.VV., Guida Michelin, cit. in Beppe Severgnini, Italiani con valigia, 1993

Secondo me gli Italiani...
Giorgio Gaber, Un’idiozia conquistata a fatica, 1997-2000
  • Secondo me gli italiani e l’Italia, hanno sempre avuto un rapporto conflittuale, ma la colpa non è certo dell’Italia, ma degli italiani che sono sempre stati un popolo indisciplinato, individualista, se vogliamo un po’ anarchico e ribelle e troppo spesso, cialtrone. 
  • Secondo me gli italiani, non si sentono per niente italiani, ma quando vanno all'estero, li riconoscono subito. 
  • Secondo me gli italiani sono cattolici e laici, ma anche ai più laici, piace la benedizione del papa. Non si sa mai. 
  • Secondo me gli italiani sono poco aggiornati e un po’ confusi, perché non leggono i giornali. Figuriamoci se li leggessero. 
  • Secondo me non è vero che gli italiani sono antifemministi, per loro la donna è troppo importante. Specialmente la mamma. 
  • Secondo me gli italiani hanno sempre avuto come modello i russi e gli americani. Ecco come va a finire quando si frequentano le cattive compagnie. 
  • Secondo me, gli italiani sentono che lo stato gli vuol bene, anche perché non li lascia mai soli. 
  • Secondo me gli italiani sono più intelligenti degli svizzeri, ma se si guarda il reddito medio procapite della Svizzera, viene il sospetto che sarebbe meglio essere un po’ più scemi. 
  • Secondo me gli italiani sono tutti dei grandi amatori, peccato che nessuna moglie italiana se ne sia accorta. 
  • Secondo me gli italiani al bar, sono tutti dei grandi statisti, ma quando vanno in parlamento, sono tutti statisti da bar. 
  • Secondo me un italiano quando incontra uno che la pensa come lui, fa un partito. In due è già maggioranza. 
  • Secondo me gli italiani sono i maggiori acquirenti di telefonini, e non è vero, che tutti quelli che hanno il telefonino sono imbecilli. È che tutti gli imbecilli hanno il telefonino. 
  • Secondo me gli italiani non sono affatto orgogliosi di essere italiani, e questo è grave. Gli altri sono invece orgogliosi di essere inglesi tedeschi francesi e anche americani, e questo è gravissimo. 
  • Secondo me gli italiani sono i più bravi a parlare con i gesti, e quando devono pagare le tasse fanno (gesto dell’ombrello).
  • Italiani, popolo di combattenti. L’ha detto Giosuè Carducci. 
  • Italiani, popolo di pensatori. L’ha detto Benedetto Croce. 
  • Italiani popolo di eroi. L’ha detto Gabriele D’annunzio. 
  • Italiani popolo di sognatori. L’ha detto Gigi Marzullo. 
  • Secondo me gli italiani e l’Italia, hanno sempre avuto un rapporto conflittuale, ma la colpa, non è certo degli italiani. Ma dell’Italia che ha sempre avuto dei governi con uomini incapaci deboli arroganti opportunisti, troppo spesso ladri, e in passato a volte, addirittura assassini. Eppure gli italiani, non si sa con quale miracolo, sono riusciti a rendere questo paese accettabile, vivibile, addirittura allegro. Complimenti.
Proverbi sugli Italiani
  • Devozione d’italiani, galanteria di svizzeri e cucina di tedeschi valgon meno che nulla.
  • Dove beve tedesco non beve italiano.
  • Fra tre italiani due sono ecclesiastici, fra tre tedeschi due sono soldati, fra tre francesi due sono cuochi e fra tre spagnoli due sono spacconi.
  • In Italia, troppe feste, troppe teste, troppe tempeste.
  • L’Italia è un paradiso abitato da demoni.
  • L’italiano è saggio prima di fare una cosa, il tedesco quando la fa, il francese quando l’ha fatta.
  • L’italiano è una volpe, il tedesco un orso e l’inglese è un leone.
  • Le nazioni smaltiscono diversamente il dolore: il tedesco lo beve, il francese lo mangia, l'italiano lo dorme.
  • Non conosce l’Italia e non la stima chi provato non ha la Spagna prima.
Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Roberto Gervaso, Il grillo parlante © 1983 Bompiani
  3. Roberto Gervaso, La volpe e l'uva © 1989 Bompiani
  4. Beppe Severgnini, Italiani con valigia © 1993 RCS Libri
  5. Beppe Severgnini, La testa degli italiani © 2005 RCS Libri
  6. Beppe Severgnini, La pancia degli italiani © 2010 RCS Libri
  7. Beppe Severgnini, Italiani di domani © 2012 RCS Libri
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