Aforismi, frasi e citazioni sulla Maratona
Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sulla maratona e sui maratoneti. La maratona è un'antica disciplina sportiva che prende il nome della città greca di Maratona, con riferimento alla corsa che, secondo la tradizione, sarebbe stata compiuta da un emerodromo ateniese nel V sec. a.e.c. (Fidippide), per annunciare ad Atene la vittoria riportata sui Persiani. Dato l’annuncio (Gioite, abbiamo vinto!), il messaggero sarebbe morto per lo sforzo compiuto. Nel segno di questo evento, oggi la maratona che si corre alle Olimpiadi si svolge lungo un percorso di 42,195 km, che, secondo moderni calcoli, sarebbe la distanza tra Maratona e Atene.
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sulla corsa, lo sport e le olimpiadi. [I link sono in fondo alla pagina].
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La maratona è una disciplina interiore, che non ti fa dimenticare che il più grande avversario sei tu. (Mauro Covacich) Foto: Dorando Pietri alla maratona delle Olimpiadi di Londra del 1908 |
La maratona è una corsa bellissima e affascinante; il problema è che molti, attratti dalla sua epicità, la affrontano pur non essendo preparati né dal punto di vista atletico né dal punto di vista psicologico con tutti i rischi che ciò comporta: infortuni e “nausea da corsa”, tanto per citarne un paio.
Roberto Albanesi, Inizia a correre!, 2013
L’hobby può essere effimero, al contrario dell’amore che invece è duraturo. Quindi, per prima cosa: per avere continuità nella corsa bisogna amarla.
Roberto Albanesi, ibidem
Chi è affetto da nevrosi da sport ha un rapporto patologico con la corsa perché la vede come mezzo di affermazione della propria personalità. Si esalta oltre misura per un successo e si deprime inconsolabilmente per un insuccesso. Per uscire dalla nevrosi da sport è necessario riconsiderare il rapporto con la corsa e con lo sport. La parola magica è divertimento.
Roberto Albanesi, Inizia a correre!, 2013
Oggi la maratona è una corsa estremamente "di moda" e tantissimi sono spinti a farla con entusiasmo. Questo è un fatto certamente positivo, perché correre fa davvero bene al corpo e alla mente. Ma non deve far dimenticare che l'approccio di chi, per la prima volta, si avvicina a questa esperienza deve essere del tutto privo di agonismo.
L’hobby può essere effimero, al contrario dell’amore che invece è duraturo. Quindi, per prima cosa: per avere continuità nella corsa bisogna amarla.
Roberto Albanesi, ibidem
Chi è affetto da nevrosi da sport ha un rapporto patologico con la corsa perché la vede come mezzo di affermazione della propria personalità. Si esalta oltre misura per un successo e si deprime inconsolabilmente per un insuccesso. Per uscire dalla nevrosi da sport è necessario riconsiderare il rapporto con la corsa e con lo sport. La parola magica è divertimento.
Roberto Albanesi, Inizia a correre!, 2013
Oggi la maratona è una corsa estremamente "di moda" e tantissimi sono spinti a farla con entusiasmo. Questo è un fatto certamente positivo, perché correre fa davvero bene al corpo e alla mente. Ma non deve far dimenticare che l'approccio di chi, per la prima volta, si avvicina a questa esperienza deve essere del tutto privo di agonismo.
Stefano Baldini, su Focus, 2008
Uomo magrissimo, di età indefinibile, sempre bagnato anche in estate, che corre con un'espressione di grande sofferenza sul volto, si tocca la gamba, si massaggia il fegato, tossisce e sputa ma continua a correre, nello smog cittadino e tra i clacson delle auto, alle due del pomeriggio in agosto e sotto la neve in gennaio, sempre con quel look da Calvario e un paio di occhiali gialli che forse nascondono lacrime. La domanda è: quale peccato deve scontare il maratoneta solitario?
Stefano Benni, Bar Sport Duemila, 1997
Gruppo di signori con pantaloncini di raso e canottiere traforate da cui erompono savane di peli. Sotto pance da gestanti nascondono marsupi pieni di misteriose pasticche rinvigorenti e bibite energomiche. Si involano in branchi verso i tornanti collinari e tornano sudatissimi, dicendo di aver percorso decine di chilometri. Alcuni si controllano il battito cardiaco, altri segnano i tempi sulla tabella di allenamento. Proprio quando credono di aver convinto tutti delle loro imprese sportive entra un amico con un borsello e dice: "Ehi ragazzi, chi di voi ha dimenticato questo al ristorante, un'ora fa?".
Stefano Benni, ibidem
La maratona è una disciplina interiore, che non ti fa dimenticare che il più grande avversario sei tu.
Mauro Covacich, A perdifiato, 2003 [2]
La maratona è una regola monastica.
Mauro Covacich, ibidem
La maratona è un’arte marziale. Chi la corre compie una scelta estetica, non una sportiva. Lo sport non c’entra niente.
Mauro Covacich, A perdifiato, 2003
Resistere alla più alta velocità possibile per una strada così lunga è la cosa più bella che una mente umana possa produrre. La mente non è il cervello, la mente è il sistema del corpo che pensa.
Mauro Covacich, ibidem
Il maratoneta è un samurai senza spada.
Mauro Covacich, ibidem
Immaginando il proprio miglior risultato come unico avversario, sconfiggersi è il chiodo fisso del maratoneta.
Mauro Covacich, ibidem
Lo sport non c’entra niente con la maratona. Un maratoneta non è sportivo, non fa sport. Un maratoneta pensa con il corpo e il pensiero ossessivo del suo corpo è: resistere per 42 195 metri a una velocità superiore a quella già ottenuta.
Mauro Covacich, ibidem
Considero [la maratona] una forma di arte marziale, una disciplina interiore. Lo è intrinsecamente. Per gli allenamenti che richiede, per il modo in cui ti porta a percepire l’ambiente, per lo sforzo che esige dal tuo corpo.
Mauro Covacich, ibidem
Il maratoneta è un samurai con le scarpette al posto della spada: è estremamente severo verso sé stesso, non si perdona mai, è costantemente in lotta contro i propri limiti.
Mauro Covacich, ibidem
Sbaglia chi pensa alla maratona come a una scelta sportiva, è una disciplina massimamente estetica. È proprio una visione del mondo: non sono solo quei quarantadue chilometri da correre nel minor tempo possibile, è l’idea di resistere, di andare oltre.
Mauro Covacich, A perdifiato, 2003
Chi corre a questo livello non lo fa per stare bene. Qui siamo totalmente al di fuori dei parametri del fitness. La maratona fa male, debilita l’organismo. Può portare all'anemia, al logoramento dei muscoli, dei legamenti, perché il corpo umano non è pensato per correre quei duecentocinquanta chilometri alla settimana che in media corrono i campioni quando si allenano.
Mauro Covacich, intervista di Claudia Bonadonna, su letteratura.rai.it, 2012
La maratona è una sorta di credo permanente: basta aver corso una volta soltanto per sentirsi maratoneti a vita.
Mauro Covacich, intervista di Claudia Bonadonna, su letteratura.rai.it, 2012
Correre una maratona non è altro che una forma di pazzia.
Johnny Kelley (vincitore della maratona di Boston nel 1935 e 1945)
Dopo 70-80 km il corpo è completamente esausto, svuotato e l'energia per andare avanti viene dalla forza mentale e da quella spirituale. È una lotta non contro gli altri ma tra la mente che spinge a continuare e il corpo che vorrebbe arrendersi. Non sarai mai un forte ultramaratoneta se hai avuto una vita facile. In quei momenti l'uomo compie qualcosa di eroico e si innalza al di là dei propri limiti. In questo senso io credo che l'ultramaratona sia al vertice dell'atletica.
Yiannis Kouros [1]
Domenica si corre una gara podistica di beneficenza sui 5 km. L’incasso delle quote di iscrizione viene devoluto alla ricerca sul cancro. Quest’anno dovrò partecipare anch'io, così l’anno prossimo devolveranno l’incasso alla ricerca sull'infarto.
Mauroemme [1]
Amo l'atletica perché è poesia. Se la notte sogno, sogno di essere un maratoneta.
Eugenio Montale (cit. in Giuseppe Pederiali, Il sogno del maratoneta, 2008)
Chi ha partecipato a una maratona lo sa, in gara vincere o perdere contro un concorrente determinato non importa a nessuno. Ovviamente per un campione professionista sarà uno shock vedersi superare da un rivale, ma chi corre per hobby non vi dà molto peso.
Haruki Murakami, L'arte di correre, 2007 [3]
La maratona è una competizione in cui si corre, non si cammina. E una questione di principio.
Haruki Murakami, ibidem
Il corridore non professionista si prefigge a ogni gara un suo obiettivo personale, arrivare al traguardo in tot ore. Se riesce a realizzare questo tempo, lui - o lei - penserà di aver raggiunto un risultato, ma se fin dall'inizio rinuncia a partecipare, non avrà ottenuto un bel nulla e proverà un senso di frustrazione. E anche nel caso che non riesca a terminare la gara nel tempo che si è prefisso, sarà contento di avercela messa tutta, godrà comunque di un effetto positivo da cui trarrà beneficio la volta seguente, e nel frattempo avrà forse capito qualche profonda verità riguardo a se stesso: un risultato che è già una conquista.
Haruki Murakami, ibidem
La maratona ha un senso in quanto la si corre con piacere. Se cosi non fosse, perché vi parteciperebbero migliaia di persone?
Haruki Murakami, ibidem
Non si può correre una maratona fino alla fine se la si prende alla leggera.
Haruki Murakami, ibidem
Partecipare alla maratona e portarla a termine per me è più importante di qualunque cosa. Tagliare il traguardo, non camminare e correre con piacere. Queste tre cose, nell'ordine, sono i miei obiettivi.
Haruki Murakami, ibidem
Per un maratoneta che si alleni quotidianamente con impegno, avere problemi alle ginocchia è normale. Pare che quando si corre, ogni volta che il piede tocca terra l'impatto sulle gambe equivalga al peso corporeo moltiplicato per tre. Ed è uno shock che si ripete circa diecimila volte al giorno.
Haruki Murakami, ibidem
Portare a termine una maratona è sempre un'esperienza fantastica, un risultato bellissimo.
Haruki Murakami, ibidem
Scrivere un libro è un po' come correre una maratona, la motivazione in sostanza è della stessa natura: uno stimolo interiore silenzioso e preciso, che non cerca conferma in un giudizio esterno.
Haruki Murakami, ibidem
Succede ogni tanto che qualcuno chieda ironicamente a un maratoneta: «Ma ci tiene davvero tanto a vivere a lungo?» In realtà, credo che non siano poi molte le persone che corrono spinte da questa motivazione. Piuttosto mi sembra che siano ben più numerose quelle cui non interessa campare cent'anni ma, finché sono al mondo, desiderano condurre un'esistenza piena.
Haruki Murakami, L'arte di correre, 2007 [3]
Il decathlon sono nove gare da Topolino più i 1500 metri.
Steve Ovett [1]
La maratona è una corsa che affascina tanti podisti perché rappresenta una sorta di sfida con i propri limiti. Ci sono corse anche più lunghe che mettono a dura prova il proprio corpo e la mente, però la maratona è anche storia.
Orlando Pizzolato [1]
La maratona rappresenta l'esistenza: ha punti bassissimi, che devi superare, e momenti d'estasi, che ti sforzi di prolungare. È un'esperienza spirituale attraverso la quale entri più profondamente in contatto con te stessa, trovando le risposte che cercavi.
Paula Radcliffe, su Corriere della Sera, 2006
Se vuoi sapere come sarai tra dieci anni, guardati allo specchio dopo aver corso una maratona.
Jeff Scaf [1]
Ecco come si corre una maratona: fase uno inizia a correre... non esiste fase due!
Barney Stinson (Neil Patrick Harris), in How I Met Your Mother, 2005-2014
La Finlandia ha creato così tanti e brillanti fondisti, perché là la benzina costa carissimo.
Esa Tikkannen [1]
Se vuoi correre un miglio, corri un miglio. Se vuoi vivere un'altra vita, corri una maratona.
Emil Zatopek [1]
Note
- Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
- Mauro Covacich, A perdifiato © Mondadori 2003
- Haruki Murakami, L'arte di correre © Einaudi 2007 (altre riflessioni personali di Murakami sulla corsa, le trovi sul sito Aforismario nella pagina a lui dedicata).
- Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Corsa - Sport - Olimpiadi