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Frasi e citazioni sulla Pubblica Amministrazione

Raccolta di frasi, aforismi e citazioni sull'amministrazione pubblica e statale, sugli amministratori e sul personale amministrativo. In appendice sono riportate anche alcune frasi in "burocratese" e "politichese" elaborate in base al "Prontuario di frasi a tutti gli usi per riempire il vuoto di nulla" redatto alla fine del secolo scorso dal professor Marco Marchi (dell'Istituto di Biostatistica ed epidemiologia dell’Università di Pisa) e dal professor Piero Morosini (direttore di laboratorio dell’Istituto superiore della Sanità). Tale prontuario è formato da 70 preposizioni tipiche del gergo burocratico, che, combinate tra loro, possono generare fino a 7 milioni di frasi altisonanti prive di significato.
Il termine "burocratese" si riferisce al linguaggio troppo tecnico, formalistico e difficile da comprendere, tipico dei documenti burocratici e amministrativi. Il termine "politichese" indica il linguaggio troppo specialistico, complicato e astruso usato talvolta dai politici nei loro discorsi. Inutile dire che il linguaggio complicato usato in frasi di questo tipo sarebbe da sostituire con un linguaggio più chiaro e più attento ai contenuti piuttosto che alla forma.

A mo' d'introduzione riportiamo un brano tratto dal libro di Piero Angela "A cosa serve la politica?" (Mondadori 2011), che mette in evidenza una delle fondamentali deficienze dell'amministrazione pubblica italiana: "La mancanza di un efficace sistema di premi e punizioni incide anche sull'elefantiasi dell'apparato burocratico. Infatti, il modello italiano parte dal principio di sfiducia: cioè io, Stato, non so se tu cittadino, che mi richiedi un‟autorizzazione, un documento, una prestazione, sei una persona per bene o un mascalzone. Presumo quindi che tu sia una persona di cui è meglio non fidarsi. Per questo, per ottenere quello che mi chiedi, dovrai passare ai raggi X della burocrazia: presentare una documentazione infinita, passare attraverso vari uffici, aspettare che la pratica sia evasa. Poi riceverai quello che chiedi. In altri paesi, negli Stati Uniti in particolare, il principio è rovesciato: io, Stato, presumo che tu sia una persona corretta, che non commetti il peggiore dei reati, cioè mentire e tradire il patto di lealtà che è alla base della convivenza civile. Quindi non ti obbligo a passare attraverso interminabili pratiche. Ma se hai tradito la mia fiducia avrai una tale punizione che te la ricorderai per tutta la vita. Il modello italiano prevede quindi molti controlli a monte (cosa che richiede molti uffici e molto personale), ma controlli poco efficaci a valle. E soprattutto punizioni non sufficienti a scoraggiare la disonestà. Si hanno così due svantaggi: una folta burocrazia, costosa e intralciante, e una trasgressione diffusa, perché poco o debolmente punita".
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sulla burocrazia, l'ufficio, gli impiegati e lo Stato. [I link sono in fondo alla pagina].
I ceppi dell'umanità tormentata sono fatti di carta bollata. (Franz Kafka)
L’inefficienza della Pubblica Amministrazione contraddice l’essenza stessa della democrazia perché da essa trae alimento e forza una minoranza, mai la maggioranza e, tanto meno, la parte più debole dei cittadini.
Giuseppe Alvaro, Dizionarietto, 2017

Surmenage. Malattia pericolosa che colpisce gli alti funzionari e gli impiegati della pubblica amministrazione che vogliono andare a pescare.
Ambrose Bierce, Dizionario del diavolo, 1911

Chi sa fare, fa. Chi non sa fare, insegna. Chi non sa insegnare, amministra.
Arthur Bloch, Estensione di Martin alla Legge di H. L. Mencken, La legge di Murphy, 1977

La realtà è indiscutibilmente molto complessa, mai però quanto l'inefficienza mentale dei nostri amministratori.
Carl William Brown, Aforismi contro il potere e l'autorità della stupidità, 2015

Tutti i politici e gli amministratori a parole lavorano per il pubblico, ma nei fatti lavorano per il privato.
Carl William Brown, ibidem

La pubblica amministrazione è troppo importante perché sia lasciata solo alla politica e al sindacato.
Renato Brunetta, su Il Sole 24 Ore, 2009

E su tutte le labbra trovava uno stanco desiderio di pace, e il terrore per le autorità costituite, con quella loro opprimente parodia di amministrazione, senza legge, né sicurezza, né giustizia.
Joseph Conrad, Nostromo, 1904

Una delle radici della cattiva amministrazione, della burocratizzazione intesa in senso deteriore, consiste proprio nella pretesa di molti cattivi funzionari di limitarsi ad "applicare" le norme: essi così facendo esercitano la loro discrezionalità in maniera non consapevole e comunque non orientata alla risoluzione dei problemi che sono appunto di competenza dell'amministrazione e sono la ragione stessa della sua esistenza, bensì orientata unicamente all'illusorio e mistificante adempimento delle disposizioni ricevute dall'alto.
Massimo Corsale, L'autunno del Leviatano, 1998

Non vi ha niente di più sciocco e noioso dei discorsi che si fanno, si son sempre fatti e sempre si faranno col censurare l'andamento delle pubbliche amministrazioni e notare negligenze, oziosità, falsità, imbrogli, ruberie, viltà, per conchiudere che le cose vanno male, e anzi che il mondo peggiora e corre alla rovina.
Benedetto Croce, Etica e politica, 1931

Le pose rivoluzionarie della gioventù moderna sono prova inequivocabile di attitudine alla carriera amministrativa. Le rivoluzioni sono perfette incubatrici di burocrati.
Nicolás Gómez Dávila, Tra poche parole, 1977/92

Il lavoro possiamo dividerlo in due categorie. Alla prima assegneremo i lavori che sono una continuazione dei doveri infantili, alla seconda i lavori che sono una continuazione dei giuochi. Ossia: lavori che chiedono la stretta osservanza di un orario (e spesso l’immobilità del corpo), e lavori che si svolgono con o senza orario, ma sempre avventurosamente. Un vetturale, per esempio, un attore, un medico, un negoziante, un gendarme, un artista, un imperatore, un ladro: tutti costoro lavorano obbedendo alle leggi di un gioco che sta al loro estro cambiare e abbellire. Un impiegato, invece, lavora perché deve; esegue un compito predisposto per lui da un’autorità: ed è perciò sotto la continua minaccia di sanzioni che gli ricordano le punizioni paterne e le bocciature scolastiche. Da qui, la tristezza dell’impiegato, la tristezza della letteratura che quest’essere ispira e i cattivi risultati della amministrazione pubblica, che voi tanto lamentate. Quindi, se sentite parlare di amministrazioni
corrotte, di ministri corrompibili, ricordatevi che la corruzione è l’unico mezzo che i burocrati hanno per riportare il loro lavoro alla categoria preferita: alla categoria dei giochi.
Ennio Flaiano, Diario notturno, 1956

Il Paese è morto. Sensazione che la vita culturale non fiorirà mai in certe regioni d'Italia. Una gretta amministrazione, nessun vero bisogno, oltre la sopravvivenza fisica. E nemmeno saggezza. Assetati di ciò che l'industria moderna produce di più brutto e inutile.
Ennio Flaiano, Frasario essenziale per passare inosservati in società, 1959/72 (postumo, 1986)

Più che dalle leggi, la libertà nasce dalla coscienza di chi le amministra.
Roberto Gervaso, Il grillo parlante, 1983

Il lettore che abbia avuto il piacere e la fortuna di percorrere qualcuno di quei labirintici intestini detti Ministeri, uguali in qualunque nazione moderna, non avrà bisogno che gli si tessa l'elogio dell'intelligenza sui generis che vi circola dentro e li profuma. I Danti Alighieri di quei Palladi, sono i Capi-Divisione; i Franceschi Petrarchi i Capi-Sezione; i Lodovici Ariosti i Capi-Ufficio; i Torquati Tassi, i «travets». La Divina Commedia che vi si medita è la «circolare»; il Canzoniere che vi si deliba la «Pratica da evadere»; l'Orlando Furioso che vi si compone il «Brogliaccio» e la Gerusalemme Liberata che vi si canta il a 27 del mese». Qualunque tipo zoologico è, là dentro, degnamente rappresentato. Giraffe, bovi, cavalli, topi, struzzi, canguri, paperi, asini, ragni, allocchi, mandrilli, tacchini, rospi, elefanti, zanzare. volpi, tarli, cammelli, animali impagliati e infine cutrettole (ossia dattilografe e, cioè a dire, piccole bestiole saltellanti e lascive che alzan volentieri la coda) salgono, scendono, entrano, escono, siedono, scrivono, parlano, fumano, russano o sputano, nelle «camere», nei corridoi, per le scale, nei mezzanini, nelle latrine, nei sotterranei. E tutta questa gente che non ha altro scopo che di scarabocchiare dalla mattina alla sera una quantità di carta infinitamente superiore al necessario e che ha preso il colore della carta che scarabocchia e il linguaggio dei moduli che riempie, ha passioni, dolori, invidie, aspirazioni, ambizioni, malvagità, imbecillità e comicità tutte proprie. Animali insomma ripugnanti e compassionevoli, necessari e nefasti allo stato, e che formano una classe a parte nella moderna fauna borghese.
Domenico Giuliotti e Giovanni Papini, Dizionario dell'omo salvatico, 1923

La differenza tra management e amministrazione (che è ciò che i burocrati sono soliti fare in maniera esclusiva) è la differenza tra scelta e rigidità.
Robert Heller [1]

I ceppi dell'umanità tormentata sono fatti di carta bollata.
Franz Kafka, in Gustav Janouch, Colloqui con Kafka, 1951

La gente rimane spesso colpita dal livello di cattiva amministrazione. Ma, se uno cerca di andare alle radici di questi difetti, spesso si accorge che essi non sono semplicemente il risultato di una negligenza colpevole e della mancanza di competenza. Spesso, risultano essere l’esito di speciali condizioni politiche e istituzionali o di uno sforzo volto a conseguire un compromesso su un problema per il quale non potrebbe essere trovata una soluzione più soddisfacente. 
Ludwig von Mises, Burocrazia, 1944

Ci sono molte cose nella pubblica amministrazione che devono essere riformate. Ovviamente, tutte le istituzioni umane devono adattarsi incessantemente ai mutamenti delle situazioni. Ma nessuna riforma può trasformare un pubblico servizio in una specie di impresa privata. Un’azienda pubblica non è un’impresa che ricerca il profitto. La gestione dei suoi affari non può essere controllata dal calcolo dei profitti e delle perdite; e ciò che realizza la pubblica amministrazione non può essere valutato in termini monetari. Queste considerazioni sono fondamentali per ogni analisi dei problemi della burocrazia.
Ludwig von Mises, ibidem

In un sistema amministrativo ben strutturato, la promozione a livelli superiori dipende in primo luogo dall’anzianità. I capi degli uffici sono per lo più persone di età avanzata, i quali sanno che dopo pochi anni verranno esonerati dal servizio. Avendo speso gran parte della loro vita in posizioni subalterne, hanno perso vigore e iniziativa. Fuggono le innovazioni e i miglioramenti. Essi vedono in ogni progetto di riforma un disturbo per la loro quiete. Il loro rigido conservatorismo rende inutili tutti gli sforzi di un ministro di adattare il servizio alle mutate condizioni. Essi prendono il ministro per un profano irresponsabile. In tutti i Paesi con una burocrazia consolidata, la gente è solita dire: i governi vanno e vengono, ma gli uffici burocratici restano.
Ludwig von Mises, Burocrazia, 1944

L'efficienza della pubblica amministrazione è il fulcro indispensabile per rilanciare lo sviluppo del Paese. Senza una pubblica amministrazione efficiente non si potranno fornire servizi di qualità alle imprese e ai cittadini, tempi certi della giustizia, sostegno concreto ai redditi dei più deboli, un welfare moderno, una scuola e un'università valutate e premiate in base al merito.
Luca Cordero di Montezemolo, su Libero, 2007

L'assenteismo è l'emblema dell'inefficienza e del cattivo funzionamento della pubblica amministrazione.
Luca Cordero di Montezemolo, su Libero, 2007

Povero George Washington! È l’unico che non ha potuto scaricare i propri problemi sulle precedenti amministrazioni.
Robert Orben  [1] [2]

Tutta l'amministrazione pubblica è come una fortezza fatta di carte, moduli e burocrazia.
Alexander Ostrovsky [1]

La Casta politica, una volta che sei dentro, ti permette quasi sempre di campare tutta la vita. Un po' in Parlamento, un po' nei consigli di amministrazione, un po' ai vertici delle municipalizzate, un po' nelle segreterie. Basta un po' di elasticità.
Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella, La casta, 2006

Amministrazione. Attività abbastanza proficua che consiste nell'occuparsi degli affari altrui (vale tanto per la amministrazione pubblica quanto per quella privata).
Renzo Sertoli Salis, Dizionario delle idee sbagliate, 1955

Chi amministra amminestra.
Proverbio italiano

Frasi in burocratese
Prontuario di frasi a tutti gli usi per riempire il vuoto di nulla
© Marco Marchi e Piero Morosini - Selezione Aforismario
  • L’utenza potenziale si caratterizza per il ribaltamento della logica assistenziale preesistente nel primario interesse della popolazione sostanziando e vitalizzando nei tempi brevi, anzi brevissimi la trasparenza di ogni atto decisionale.
  • Il bisogno emergente privilegia il superamento di ogni ostacolo e/o resistenza passiva senza pregiudicare l’attuale livello delle prestazioni recuperando ovvero rivalutando in un’ottica preventiva e non più curativa la non sanitarizzazione delle risposte.
  • Il quadro normativo prefigura un organico collegamento interdisciplinare ad una prassi di lavoro di gruppo al di sopra di interessi e pressioni di parte ipotizzando e perseguendo in un ambito territoriale omogeneo, ai diversi livelli un indispensabile salto di qualità.
  • La valenza epidemiologica riconduce a sintesi la puntuale corrispondenza fra obiettivi e risorse secondo un modulo di interdipendenza orizzontale non assumendo mai come implicita nel rispetto della normativa esistente una congrua flessibilità delle strutture.
  • Il nuovo soggetto sociale persegue la verifica critica degli obiettivi istituzionali e la individuazione di fini qualificanti in una visione organica e ricondotta a unità fattualizzando e concretizzando nel contesto di un sistema integrato l’annullamento di ogni ghettizzazione.
  • L’approccio programmatorio estrinseca il riorientamento delle linee di tendenza in atto con criteri non dirigistici non sottacendo ma anzi puntualizzando quale sua premessa indispensabile e condizionante il coinvolgimento attivo di operatori e utenti.
  • L’assetto politicoistituzionale si propone l’accorpamento delle funzioni ed il decentramento decisionale al di là delle contraddizioni e difficoltà iniziali potenziando ed incrementando nella misura in cui ciò sia fattibile l’appianamento di discrepanze e discrasie esistenti.
  • Il criterio metodologico presuppone la ricognizione del bisogno emergente e della domanda non soddisfatta in maniera articolata e non totalizzante non dando certo per scontato con le dovute ed imprescindibili sottolineature la ridefinizione di una nuova figura professionale.
  • Il modello di sviluppo porta avanti la riconversione ed articolazione periferica dei servizi attraverso i meccanismi della partecipazione evidenziando ed esplicitando in termini di efficacia e di efficienza l’adozione di una metodologia differenziata.
  • Il metodo partecipativo auspica un corretto rapporto fra struttura e
  • sovrastrutture senza precostituzione delle risposte attivando ed implementando a monte e a valle della situazione contingente l’adozione di una metodologia differenziata.
  • L’utenza potenziale privilegia un organico collegamento interdisciplinare ad una prassi di lavoro di gruppo secondo un modulo di interdipendenza orizzontale fattualizzando e concretizzando quale sua premessa indispensabile e condizionante l’appianamento di discrepanze e discrasie esistenti.
  • Il quadro normativo riconduce a sintesi la verifica critica degli obiettivi istituzionali e la individuazione di fini qualificanti con criteri non dirigistici potenziando ed incrementando con le dovute ed imprescindibili sottolineature l’adozione di una metodologia differenziata.
  • La valenza epidemiologica persegue il riorientamento delle linee di tendenza in atto al di là delle contraddizioni e difficoltà iniziali non dando certo per scontato in termini di efficacia e di efficienza la demedicalizzazione del linguaggio.
  • L’assetto politicoistituzionale presuppone la riconversione ed articolazione periferica dei servizi senza precostituzione delle risposte evidenziando ed esplicitando con le dovute ed imprescindibili sottolineature l’appianamento di discrepanze e discrasie esistenti.
Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. La battuta di Robert Orben si riferisce al fatto che George Washington è stato il primo Presidente degli Stati Uniti d'America (1789-1797). 
  3. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Burocrazia - Stato - Impiegati - Ufficio