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Aforismi, frasi e proverbi sui Villani

Raccolta di aforismi, frasi e proverbi sui villani e sulla villania. Il termine "villano" deriva dal latino villanus "abitante della villa", cioè della campagna, e in origine indicava il contadino. Oggi il termine "villano" è usato per lo più per indicare una persona rozza di modi, incivile e maleducata (come venivano polemicamente considerate le persone di campagna da parte di chi viveva in città).

Come sottolinea Carlo Lapucci: "Il termine villano, da aggettivo che indicava l’abitante della campagna, il contadino, si è colorato di connotazioni negative, proprie di chi nel Medioevo lavorava la terra, e quindi di una categoria che non riceveva educazione alcuna. Già Dante lo intende come uomo di bassa condizione e più si accentua questa caratteristica negativa nel mondo mercantile dove villano indica il lavoratore della terra che è quasi per natura rozzo, sgarbato, rustico, grossolano, maleducato, sgraziato. Diviene così un’offesa che si rivolge a chi mostra comportamenti del genere. [...] Figura assai bersagliata, quella del villano, che in epoche più vicine alla nostra esce dalla povertà, conquista una posizione economica più o meno consistente, o un posto di comando, mantenendo però modi rozzi. [...] Questo, anche per la naturale rivalsa di chi ha subito una condizione d'inferiorità, assume atteggiamenti ancor più scostanti e viene indicato come villan rifatto, villano risalito, villano rivestito, pidocchio riunto. Curioso è il fatto che simile terminologia spregiativa era usata anche dai contadini: moralmente, come accade spesso, le critiche più feroci a una categoria vengono proprio dall'interno di questa". [Dizionario dei proverbi italiani, 2006].

Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sui cafoni, la volgarità e la maleducazione. [I link sono in fondo alla pagina].
L'educazione di un popolo si giudica dal contegno ch'egli tien per la strada.
Dove troverai la villania per le strade, troverai la villania nelle case.
(Edmondo De Amicis)
Perduto in questo mondo villano, urtato col gomito dalla folla, sono come un uomo stanco il cui occhio non vede dietro, negli anni profondi, altro che disinganno e amarezza, e davanti a sé altro che una tempesta in cui niente di nuovo v’è contenuto, né insegnamento, né dolore.
Charles Baudelaire, Razzi, 1855/62 (postumo 1887-1908)

Non sarà mai da render villania per villania, ma chi fa si poca attenzione alla salute e ai comodi altrui, non potrà pretendere gli si usino cortesie e deferenze.
Cesare Cantù, Attenzione!, 1871

Non potete obbligare uno a non essere villano.
Cesare Cantù, Attenzione!, 1871

Le donne sono di organi e sentimenti più delicati e il loro buon senso è meno turbato dalle preoccupazioni virili; perciò con esse voglionsi usare maggiori riguardi, più squisito trattare, più gentili parole. È ben villano chi le strapazza e le vilipende; è ben inonesto chi usa con esse discorsi od atti che non vorrebbe usati con sua madre, colle sue sorelle.
Cesare Cantù, Attenzione!, 1871

Una certa dignità di maniere è assolutamente necessaria per rendere rispettabile e rispettato nel mondo il carattere il più pregevole. I villani scherzi, il ruzzare clamoroso, i frequenti e alti scoppi di risa, i giochi di parole, le bravate e una famigliarità comune con tutti rendono spregevoli perfino l'uomo di merito e l'uomo dotto.
Philip Dormer Stanhope Chesterfield, Lettere al figlio, 1737/68 (postumo)

Niente supera in gravità gli sgarbi e le villanie che si commettono per timidezza.
Emil Cioran, L'inconveniente di essere nati, 1973

L'educazione di un popolo si giudica dal contegno ch'egli tien per la strada. Dove troverai la villania per le strade, troverai la villania nelle case.
Edmondo De Amicis, Cuore, 1886

I villani son pieni di incredulità e di superstizione. Due i loro scopi, gonfiare la moglie e buggerare il padrone. Essi rubano piante, rubano grano, ruberebbero Cristo. E ti piangono sempre miseria. Inutilmente perdoni loro gli affitti, inutilmente, nelle lor malattie, stappi per loro bottiglie e fai cuocere polli. Tu non raccogli che ingratitudine - Guai poi se il villano arricchisce!
Carlo Dossi, Note azzurre, 1870/1907 (postumo 1912/64)

Non c'è bestia più bestia del villano ignorante. Qua romanzieri che vi compiacete a descrivere arcadici paesaggi! Il villano non ha religione, ma superstizioni. È vendicativo, dà il fuoco alle cascine del padrone, ne avvelena i cani, invidioso del pane che loro si dà. - Rogatus, negat - pulsatus pregat - pugnis concisus adorat - E voi, preti bricconi, parlate loro dal pulpito della immacolatezza di Maria e di simili sottilità teologiche! Loro insegnate invece a non rubare - o meglio - leggete loro gli articoli del codice!... E noi, stolti umanitari, domandiamo il suffragio universale! - Sferza! ecco l'unica educazione per un villano; carabinieri! - ecco i soli possibili educatori.
Carlo Dossi, Note azzurre, 1870/1907 (postumo 1912/64)

Con nessuno conviene usare eccessiva confidenza: non con i più grandi di noi, perché è pericoloso; non con i più piccoli, perché non è decoroso. Meno ancora con chi è villano perché è temerario per sua natura e sciocco per giunta e, non riconoscendo che gli si usa una cortesia, presume di averne diritto.
Baltasar Gracián y Morales, Oracolo manuale e arte della prudenza, 1647

La villania non ha mai amici nella prosperità, perché non sa riconoscerli; e nell'avversità saranno gli altri che non riconosceranno lei.
Baltasar Gracián y Morales, Oracolo manuale e arte della prudenza, 1647

Se l’anima villana potesse vedere gentilezza in altrui, non sarebbe al tutto villana.
Arturo Graf, Ecce Homo, 1908

Trista quella cortesia di modi che maschera la villania dell'animo.
Arturo Graf, ibidem

Certissimo segno d'animo abietto e villano: umiliarsi, se trattato con durezza; se con mansuetudine, insolentire.
Arturo Graf, Ecce Homo, 1908

La villania ha ragione di essere soltanto se come fenomeno provoca una reazione dell'intelletto, uguale e contraria.
Stanisław Jerzy Lec, Pensieri spettinati, 1957

Ammetto che gli anni sono stati buoni con me, ma i mesi sono stati un po' villani.
Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000

Se uno ti riceve in casa sua senza rispettare le convenienze, fa' finta di niente e comportati come se ti avesse accolto come si deve. Così il villano resterà confuso e dovrà cercare di rimediare.
Giulio Mazzarino, Breviario dei politici, 1684 (postumo)

Pericoli di far troppo l'angelo: quando il mondo ti tratta come ha sempre legittimamente trattato gli angeli, con sadica e divertita villania, ecco che diventi il peggiore e più abbietto demonio.
Cesare Pavese, Il mestiere di vivere, 1935/50 (postumo 1952)

Impara ad aver la meglio. Fai tacere la tua sensibilità, non essere scontroso, villano, disubbidiente. Rispetta se vuoi essere rispettato.
Jules Renard, Pel di Carota, 1894

Si può essere villani dandosi del tu, e si può essere amici dandosi del lei.
Cesare Romiti [1]

Quando il villano piglia i vizi di città, ne rintuzza l'acume, e gl'indura,
Niccolò Tommaseo, Pensieri morali, 1845

C'è più imbecilli tra i dotti che tra gl'ignoranti: più villanie si commettono in città che in campagna: più barbarismi diconsi nelle accademie che nel mercato: più atti di barbarie si fanno in gente incivilita che in barbara.
Niccolò Tommaseo, Pensieri morali, 1845

Come tutto si nobilita! Il mio bisnonno era un villano, mio nonno un villico, mio padre era un contadino, io sono un agricoltore, e mio figlio è un agronomo!
Anonimo

Proverbi sui Villani
  • Al buio la villana è bella quanto la dama.
  • Al villano la zappa in mano.
  • Al villano se gli porgi un dito ti prende la mano.
  • Allo sprone i cavalli, al fischio i cani e al bastone intendono i villani.
  • Cani e villani non chiudono l'uscio.
  • Chi fa piacere al villano dispiace a Dio.
  • Chi prega il villano s’affatica invano.
  • Chi vuol veder scortesia metta il villano in signoria.
  • Col villano non volle mangiare neanche il porco.
  • Con il villano bisogna tenere la frusta in mano.
  • Dio ti guardi da villano rifatto e da cittadino disfatto.
  • È meglio essere cortese morto, che villano vivo.
  • Gioco di mano, gioco da villano.
  • Guardati dal villano che ha la camicia bianca.
  • Il villano più è pregato più vien duro e ostinato.
  • Il villano dorme con la pietra in mano.
  • Il villano è come il gatto: se l’accarezzi alza la coda.
  • Il villano porta scritto sulla panza: villano senza creanza.
  • Il villano punge chi l’unge e unge chi lo punge.
  • L'orgoglioso è anche villano.
  • Non c’è nel mondo più grande supplizio che star sotto villan messo in uffizio.
  • Non è villano chi in villa stia, ma villano è chi usa scortesia.
  • Più facile è che indietro tornino l’acque che divenga civil chi villan nacque.
  • Quando il villano è sul fico non conosce né parente né amico.
  • Raddrizzare le zucche lunghe e le teste di villano non riusci nemmeno a Cristo.
  • Salutare è da cristiano, non rispondere è da villano.
  • Scherza col villano e presto ti mostrerà il culo.
  • Se fai un piacere a un villano prima o poi ti caca in mano.
  • Vestila di seta, vestila di lana: la villana resta villana.
  • Villano arricchito non ha parente o amico.
  • Villano nobilitato non conosce il parentato.
  • Villani e cani a chi li bastona leccano le mani.
  • Villani e cani a chi li carezza mordono le mani.
  • Zotici e villani discutono con i piedi.
Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Cafoni - Volgarità - Maleducati