Aforismi, frasi e citazioni di Ramon Trinca
Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Ramon Trinca (Sondalo 1979), pittore, poeta e aforista italiano. Dopo il liceo Ramon Trinca ha frequentato l'accademia di belle arti specializzandosi in pittura. Lavora e vive a Milano come libero professionista.
I seguenti aforismi di Ramon Trinca sono tratti da Poet, poesie e C. (Kimerik 2007) e Ho visto la stanchezza felice nell'alba (Kimerik 2007), libri che si caratterizzano per l'alternanza di poesie e aforismi.
I seguenti aforismi di Ramon Trinca sono tratti da Poet, poesie e C. (Kimerik 2007) e Ho visto la stanchezza felice nell'alba (Kimerik 2007), libri che si caratterizzano per l'alternanza di poesie e aforismi.
Credere nel destino è il primo sintomo di rassegnazione. (Ramon Trinca) |
Poet, poesie e C.
© Kimerik 2007 - Selezione Aforismario
Antipatico è chi sta dalla parte propria.
Come ogni cosa più alta, chi brilla di smisurata luce ha immensa ombra.
Fallisce veramente chi solo non ha il coraggio di tentare.
Il peccato è un'invenzione dell'uomo, è il nome che diamo al nostro castigo: nessun uomo può sentirsi in colpa senza un perché.
Iniziamo con l'intento di conquistare il mondo, ma è già tanto se a metà strada non abbiamo perso noi stessi.
La lontananza annulla le cose nella mente, le rigenera nel cuore.
La noia è il dominio del tempo sulla mente.
Ogni ferita muta nel tempo, e nel suo mutamento riconosci il profilo di una tua riuscita.
Quando in amore una donna e un uomo non sorridono più senza motivo, non si amano più.
Quello che non desideri salvare oggi non lo troverai vivo domani.
Tu non sarai mai nessuno, ma nessuno sarà mai come te.
Un grande rammarico nei momenti della vita è la mancanza di un sottofondo musicale.
Un insignificante orgoglio può rovinare il più grande amore.
Ho visto la stanchezza felice nell'alba
© Kimerik 2007 - Selezione Aforismario
Capita che quello che interessa alla gente mi lasci del tutto indifferente.
Credere nel destino è il primo sintomo di rassegnazione.
Dai a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio. Ma lo stato non è Cesare e il Papa non è Dio.
Dio è solo chi mi costringe a chiedermi chi sono.
Esperienza: la cosa inutile, una cosa regalata, il viaggio in retromarcia.
Generalizzare esprime l'avere poche idee o averne troppe.
Il bacio è l'unica situazione in cui una donna riesce a lasciarmi a bocca aperta.
Il folle apre le strade e l'imbecille si ferma alla prima stazione di servizio.
L'amore si conquista con tutto, eccetto che con la povertà.
L'arte è tutta un disagio.
La felicità rende felice chi ne ha voglia.
La semplicità è il ricovero dei mediocri.
La sfiga è solo il caso che entra da un'altra porta.
La morte è una forma d'arte. L'artista ne sceglie il disegno e il tempo
La nostra gioia vera diventa sciocchezza negli occhi degli altri.
La castità è autoerotismo.
Mentre si edifica il noi, si distrugge il me.
Nelle cose che consideriamo sentimentali una parola non basta mai; due sono troppe.
Non esiste niente di più domestico di una bottiglia; il vino è il migliore interprete possibile e ti fa sentire a casa ovunque.
Non essere amati è un'occasione.
Se certi uomini prendono la vita di petto, è perché questa li ha presi giù per le palle.
Se gli altri incominciano a detestarti, significa che sei ok.
Se il tempo passato lo credi morto, non restare in compagnia del suo cadavere.
Sereno: chi trova somiglianze tra il mondo che vede e il mondo che vive.
Si perdona solo chi si ama.
Trova un tesoro e troverai un'amica.
Tutto è nondimeno il suo contrario.
Assurdo che da un solo palpito, rapido, brevissimo, l'istante che più occultiamo, che sussulta, che condividiamo in una tregua e nel gemito o grido sommerso, affinché nessuno ci ascolti, partorisca tutto ciò che più bramiamo toccare, scrutare, sorridere e infine crescere, e infine odiare ed amare e ancora piangere e poi morire.
Libro di Ramon Trinca consigliato
Ho visto la stanchezza felice nell'alba
Editore Kimerik, 2007
Le poesie e i pensieri di Ramon Trinca si sentono sotto la pelle, si assaporano nell'immediatezza del momento, nell'attimo fulmineo in cui la mente li coglie e li fa propri. Sono suggestioni fugaci che durano l'attimo di un respiro, ma che si imprimono indelebili nella memoria, per la loro forza evocativa, per la brutalità con cui talvolta esprimono verità dalle quali spesso si vuole scappare. La raffinatezza intellettuale delle parole di questo autore è chiaramente identificabile fin dal primo brano, "Hiccup", anticonvenzionale, completamente libero dagli schemi e dalle regole; Ramon affida al potere della parola tutto il carico di significati che vuole trasmettere, creando così qualcosa di assolutamente originale, unico. Innovativa è anche la disposizione dei pensieri: una sorta di diario, nel quale l'autore ha lasciato ciò che il suo cuore in quel momento gli ha dettato; proprio la posizione apparentemente discordante dei periodi sottolinea l'impulsività e la passionalità delle parole, scandendone perfettamente il ritmo e la musicalità.
Note
La proprietà intellettuale degli aforismi sopra riportati è di Ramon Trinca, che ne detiene i diritti. È vietata la loro riproduzione integrale su altri siti web.