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Frasi e citazioni di Raoul Vaneigem

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Raoul Vaneigem (Lessines 1934), scrittore e giornalista belga, il cui nome è indissolubilmente legato allo sviluppo dell'Internazionale Situazionista, movimento filosofico-sociologico ed artistico marxista libertario, con radici nelle avanguardie artistiche d'inizio Novecento. L'opera che più di ogni altra ha reso noto Raoul Vaneigem è: Trattato di saper vivere ad uso delle giovani generazioni (Traité de savoir-vivre à l'usage des jeunes générations, 1967).

Una particolarità di Raoul Vaneigem, che lo distingue dalla maggior parte degli scrittori contemporanei, è la rinuncia al diritto d'autore per le sue opere che, pertanto, sono di pubblico dominio. Sulle pubblicazioni di Raoul Vaneigem è possibile leggere la seguente dicitura: "Poiché persistiamo nella nostra inimicizia verso le regole della proprietà, ancorché intellettuale, questo testo non è sottoposto ad alcun copyright, sicché è riproducibile ovunque, anche senza citare la fonte".

Ha scritto Vaneigem: "È forse vero che la vita trae il suo senso dalla morte, che l'energia individuale è necessariamente votata al lavoro, che nessuno sfugge al giudizio degli dei, degli uomini, della storia, che tutto si paga presto o tardi, che ragione e sragione guidano il corpo, che una esistenza vale per la sua assenza - per il suo sacrificio, la sua utilità, la sua immagine di riguardo -, e che l'autorità e il denaro vincono, in fin dei conti, sull'amplesso amoroso, sul sorso di vino fresco, il sogno, il profumo del timo delle Alpilles, perché ne regolano il prezzo? Se le cose stanno così, si tratta delle verità di un mondo alla rovescia, con cui non ho niente a che fare". [Il libro dei piaceri, 1979].
Preferisco un errore spontaneo a una verità imposta.
(Raoul Vaneigem)
Trattato di saper vivere ad uso delle giovani generazioni 
Traité de savoir-vivre à l'usage des jeunes générations, 1967

Ci sono più verità in ventiquattr'ore della vita di un uomo che in tutte le filosofie.

Il mondo è da rifare.

Il mondo degli ismi, che avviluppa l'umanità intera e ogni esistenza particolare, è sempre soltanto un mondo svuotato della sua realtà, una seduzione terribilmente reale della menzogna.

L’amore del lavoro ben fatto e il gusto della promozione nel lavoro sono oggi il marchio indelebile dell’insensibilità e della sottomissione più stupida.

La barca dell'amore si spezza contro la vita di tutti i giorni.

La disperazione è la malattia infantile dei rivoluzionari della vita quotidiana.

La storia presente evoca certi personaggi dei cartoni animati, che l'impeto di una corsa folle trascina nel vuoto senza che se ne accorgano, di modo che è la forza della loro immaginazione che li fa galleggiare a una tale altezza; ma non appena giungono a prenderne coscienza, immediatamente precipitano.

La via verso la semplicità è la più complessa.

Non c'è amore possibile al di fuori della soggettività radicale. Bisogna finirla con l'amore cristiano, l'amore sacrificio, l'amore militante. Attraverso gli altri non amare che sé, essere amati dagli altri attraverso l'amore che essi si devono. Questo insegna la passione dell'amore, questo esigono le condizioni di comunicazione autentica.

Il libro dei piaceri
Le Livre des plaisirs, 1979

Al centro dei piaceri mercantili non c'è che l'impossibilità di godere. Con la coscienza della sua crescente astenia, la vita contempla la storia del suo disseccamento e si scopre all'incrocio di una scelta immediata: o la consolazione della morte, o il rovesciamento globale del mondo alla rovescia.

Alla fine della disperazione, la strada si ferma o risale.

Dipende solo da noi diventare gl'inventori della nostra vita. Quanta energia gettata in questa vera fatica che è vivere in virtù degli altri, quando sarebbe sufficiente applicarla per amore di sé, al compimento dell'essere incompiuto.

Il mondo della merce è un mondo alla rovescia, non si fonda sulla vita, ma sulla trasformazione della vita in lavoro.

Il bisogno di espansione del capitalismo ha trasformato il mondo in un immenso mercato. Riducendo un po' alla volta le più diverse manifestazioni della vita a dell’attività mercantili, non cessa di crescere e di scavarsi la fossa a misura che deperiscono gli uomini che lo producono.

In un mondo che proibisce assolutamente solo la gratuità, tutto è lecito fuorché il Godimento.

L'emancipazione non ha peggiore nemico di chi pretende di cambiare la società e non smette di dissimulare, esorcizzandolo, il vecchio mondo che si porta dentro.

L'ignoranza intellettuale ha detronizzato l'ignoranza volgare. L'oscurantismo cambia pelle sotto la bandiera del progresso.

La fabbrica ha invaso il territorio della. vita quotidiana. Luogo privilegiato dell’alienazione, essa ha per lungo tempo delimitato con le sue mura le prigioni del proletariato e lo spalto delle libertà borghesi.

La gente è così abituata ad avere paura, a uccidere, a disprezzare e odiare che tende ad annientare chiunque le dica che forse si sbaglia e che il suo atteggiamento è solo odio della propria vita.

La noia crescente per i piaceri della sopravvivenza - che sono i piaceri del mondo alla rovescia - reclama la scoperta e l'emancipazione dei piaceri della vita che vi si trovano inghiottiti.

La vera vita non è ancora venuta alla luce. Essa spunta fra i passi degli ultimi uomini incompiuti, fra i nostri passi.

La vita è il crimine inespiabile di cui la società mercantile perpetua il castigo.

La sopravvivenza svenduta oggi nella disfatta del mercato di scambio, è la produzione della miseria quotidiana, una specie di industria totalitaria se lo è, e soccombe a sua volta a quella che voi chiamate la crisi, e che è solo il crollo della vostra civilizzazione mortifera.

Cogliere il più gran piacere a essere quel che sono, ho mai cercato un presente diverso?

Cos'è un libro che non conduce al di là di tutti i libri?

Non ci si salva da soli? In verità,io sono sicuro di non salvarmi mai se aspetto la salvezza dagli altri e non da me.

Più la vita deperisce e più il mercato, puntando sulla penuria dei godimenti,moltiplica l'offerta dei piaceri della sopravvivenza, la cui vendita e acquisto si rovesciano subito in costrizione e lavoro.

Preferisco un errore spontaneo a una verità imposta.

Prendo il mio piacere da ciò che vive. Chi rinuncia al suoi desideri muore avvelenato dalle verità morte.

Sentirsi bene è sentire in sé la gratuità della vita.

Quando considero con quale perseveranza la razza umana ha messo in opera per annientarsi così notevoli mezzi, come le guerre, la schiavitù, la tortura, il disprezzo, i massacri, le epidemie, i soldi, il potere, il lavoro, quello che non è ancora morto oggi mi appare come il fremito dell'irriducibile. Su quest'ultimo sprazzo di vita, che niente più riesce a dissimulare e che tutto può estinguere, voglio fondare una società radicalmente nuova.

Avviso agli studenti
Avertissement aux écoliers et lycéens, 1995

Al di fuori di una scuola della vita dove la vita si trova e si cerca senza fine - dall'arte di amare fino alle matematiche speculative - non vi è che la noia.

La scuola è al centro di una zona di turbolenza dove gli anni giovanili rovinano nella tetraggine, dove la nevrosi coniugata dell'insegnante e dell'insegnato imprime il suo movimento al bilanciere della rassegnazione e della rivolta, della frustrazione e della rabbia.

Gli antichi edifici scolastici ricordano i penitenziari. Le finestre poste in alto non permettevano allo sguardo dell'allievo che un'occhiata verso il cielo, unico spazio riservato alla felicità delle anime, se non dei corpi.

Nessun ragazzo supera la soglia di una scuola senza esporsi al rischio di perdersi: voglio dire di perdere questa vita esuberante, avida di conoscenze e di meraviglie, che sarebbe così esaltante nutrire, invece di sterilizzarla e farla disperare con il noioso lavoro del sapere astratto.

Noi che desideriamo senza fine
Nous qui désirons sans fin, 1996 

Noi siamo i figli di un mondo devastato, che provano a rinascere in un mondo da creare. Imparare a diventare umani è la sola radicalità.

Sapere quel che vuoi, volere quel che sai. Ecco tutto il segreto dell'autonomia e l'unico principio di una educazione in cui si tratta di imparare a imparare da soli. 

L'era dei creatori
L'Ère des créateurs, 2002

Il divertimento è l'antidoto contro il dolore.

La creazione di sé è l'asse di tutta la creazione artistica.

La pigrizia è l'anticamera della morte.
[La paresse est l'antichambre de la mort]. 

Un artista dorme in ciascuno di noi.

Per l'abolizione della società commerciale
Pour l'abolition de la société marchande, 2002

Vivere è stimolare costantemente il proprio potenziale vitale.

Niente è sacro, tutto si può dire
Rien n'est sacré, tout peut se dire, 2003

La religione rientra in un accordo privato fra chi la pratica e la creatura extraterrestre da lui deputata a governare il suo destino. È inammissibile che essa s'imponga sotto le parvenze di un'istituzione ecclesiastica o statale, di fronte alla quale ci si deve inchinare.

La libertà di credere e di praticare dei riti non può essere confusa con il potere arbitrario di prescriverli a quanti non la condividono. 

Non si combattono e non si scoraggiano l'ottusità e l'ignominia vietando loro di esprimersi: la miglior critica di uno stato di fatto deplorevole consiste nel creare la situazione che vi pone rimedio. 

Una verità imposta si vieta umanamente d'esser vera. Ogni preconcetto dato per eterno e incorruttibile esala l'odore fetido di Dio e della tirannia. 

Lettera ai miei figli e ai bambini del mondo a venire
La lettre à mes enfants et aux enfants du monde à venir, 2012

Bandisci dalla tua cerchia chiunque mostri disprezzo e arroganza.

Chi impara ad amarsi, non ha bisogno di una lezione per amare gli altri.

Desiderare tutto, non aspettarsi nulla.
Désire tout, n'attends rien.

Note
Vedi anche frasi e citazioni di: Serge Latouche