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Aforismi, frasi e citazioni di Sergio Angeli

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Sergio Angeli (Bologna 1946), pubblicista e aforista italiano. Sergio Angeli ha pubblicato la raccolta di racconti Naufraghi di successo (1990) e il racconto lungo di ambiente bolognese I moti del quanto - cronaca minuto per minuto di una rivoluzione tutta bolognese (1993). Alla tematica strettamente bolognese si mantiene ligio anche nel successivo I Love Bologna - la bolognesità spiegata ai bolognesi (1999), pamphlet dal ritmo cadenzato e intenso, intriso di garbata ironia.

Da tempo Sergio Angeli si dedica con particolare passione alla scrittura breve, che reputa più coerente con gli attuali, assillanti, stili di vita e che gli consente di dare la stura al suo effervescente humour, ricco di sfumature e di toni che vanno dall'ironia più bonaria fino al feroce sarcasmo. A volte parrebbe poterlo paragonare a uno spumante, che sgorga con forza non appena liberato dal tappo o, non volendo rischiare l’eccesso di ambizione, al più rurale Lambrusco, la cui esuberanza è più autenticamente contadina. La scrittura di Sergio Angeli è fedele a una vena umoristica che a tratti travalica in caustica ironia, resa evidente dalla scrittura breve, ritmata e incisiva, come si rivela anche nei libri Aforismi, invidia e aceto balsamico (FAeBA 2005) e Varie ed eventuali (Festina Lente Edizioni, 2014), da cui sono tratti i seguenti aforismi.
Oggigiorno tutto è semplicemente virtuale: anche la virtù. (Sergio Angeli)
Aforismi, invidia e aceto balsamico
Ricette per una cucina più etica che etnica
© FAeBA 2005 - Selezione Aforismario

Esistono intellettuali intellettuali e intellettuali intelligenti.

Esistono sostanzialmente due tipi di uomini: coloro i quali si curano della felicità altrui e coloro i quali si preoccupano soltanto della propria. Senza la minima inflessione; quasi procedessero muniti di
paraocchi.

I matrimoni politici hanno la stessa dinamica di quelli fra coniugi: nascono da una vigorosa passione; avvampano per un po' di vivido ardore, in cui l'uno non può fare a meno dell'altro, per poi spegnersi d'improvviso ai primi seri contrasti.

Il potere consiste nel pretendere dagli altri il rispetto di regole cui volentieri ci si sottrae.

Il successo negli affari ottiene a colui che ne è l'artefice la qualifica di affarista. L'insuccesso, quella di truffatore.

L'arrogante perseguendo l'affermazione incondizionata dell'io, è il bruco del dispotismo. Per spiccare il volo gli basta solo una claque più o meno cospicua di sostenitori su cui contare.

L'imprudente si compiace semplicemente dell'adulazione altrui. L'avveduto, invece, della stima di coloro che meritano la sua stima.

L'Italia è un paese a stragrande maggioranza di religione catodica.

L'omelia deve essere come la minigonna: breve, concisa e aperta al mistero.

La differenza che intercorre fra pettegolezzo e informazione è davvero minima. Il pettegolezzo, infatti, altro non è se non informazione in corso di verifica.

La politica, più che l'arte del possibile, pare l'arte del travestimento: riesce a rivestire l'affarismo di una candida veste idealistica.

La realtà è come un romanzo: sempre migliorabile.

Non avere niente da fare, che è la massima aspirazione dell'uomo libero e intelligente, è l'unica garanzia di poter fare cose davvero interessanti.

Non è bene pensare che il bene, da qualunque parte provenga, sia comunque bene.

Non è dato conoscere in natura alcunché di così veloce nel correre come gli anni dai cinquanta in poi.
Oggigiorno tutto è semplicemente virtuale: anche la virtù.

Non sono pochi coloro che considerano l'opportunismo una scorciatoia utile e poco faticosa per cogliere le opportunità.

Oggigiorno tutto è semplicemente virtuale: anche la virtù.

Seduttore è chi sa farsi bello agli occhi di colei da cui ha deciso di farsi sedurre.

Varie ed eventuali
Aforismi, epitafi, massime, calembour, nonsense e altri giochi di parole
© Festina Lente Edizioni 2014 - Selezione Aforismario

Alla società occidentale è bastata poco più di una generazione per passare dall'ottimismo del lieto fine al pessimismo del salvo buon fine.

Anche per i cattolici è meglio essere seducenti piuttosto che sedicenti.

Con l'avanzare dell'età ci si preoccupa sempre meno delle elezioni e sempre più delle erezioni.

Da giovani si propende per la lotta; da vecchi ci si converte al lotto.

Da troppi decenni, ormai, ci si preoccupa più di avere buon sesso che buon senso.

È arduo stabilire chi prevalga fra chi tenta disperatamente di darsi un'identità e chi si affanna per ricostruirsi una verginità.

Finché l'emerito bazzica in prossimità della cattedra è difficile distinguere il merito del successore.

In questo paese la democrazia, come una piattaforma petrolifera, galleggia ancorata a due pilastri fondamentali: il mito, sovente abusato, della resistenza e la tattica, fin troppo ricorrente, della desistenza.

La crescita esponenziale dei centri estetici ha ormai saturato il mercato. Smisurati spazi di crescita, invece, si aprono per eventuali quanto improbabili centri etici.

La massa ha una naturale inclinazione a portare il cervello all'ammasso.

Nell'intento di definire la medietà, la scienza statistica, soprattutto in forma di indagine demoscopica, finisce per incentivare la mediocrità.

Nonostante le apparenze, le giovani d'oggi restano in trepidante attesa di proposte di patrimonio come si deve.

Normale e banale non fanno solo rima: salvo rarissime eccezioni tendono a coincidere.

Oltre alla presunzione di innocenza, molti pubblici amministratori pretendono venga loro garantita anche la presunzione di intelligenza.

Trovandosi a corto di visionari, la politica ha ripiegato sui visagisti.

Viviamo tempi in cui l'amore per il bio prevale sull'amore verso Dio.

Libro di Sergio Angeli
Aforismi, invidia e aceto balsamico
Ricette per una cucina più etica che etnica
Editore: FA&BA, 2005

Dedico con intima gioia questo libro a: coloro che mi vogliono bene, nella speranza che possano trovarvi una ragione in più per volermene; coloro che mi detestano, perché abbiano occasione di ravvedersi; e se ciò non fosse proprio possibile, affinché abbiano a farlo con maggiore intensità, ma a ragion veduta: il che significherà che ho lasciato il segno; coloro che non mi fumano proprio, perché possano essere, se non folgorati sulla via di Damasco (che sarebbe eccesso di autoconsiderazione), almeno colti dal dubbio che fumare, checché se ne dica e nonostante le campagne intimidatorie in atto, qualche volta può anche far bene. Magari non ai polmoni, ma di sicuro allo spirito. Che è quello, in fondo, che ci tiene su.

Note
  1. La proprietà intellettuale degli aforismi sopra riportati è di Sergio Angeli, che ne detiene i diritti. È vietata la loro riproduzione integrale su altri siti web.
  2. Vedi anche: Aforisti Contemporanei