Cerca Autori o Argomenti in Aforismario

Frasi e aforismi di Vannuccio Barbaro

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Vannuccio Barbaro (Pentedattilo 1919 - Reggio Calabria 1999), aforista e poeta italiano. I testi sono stati inviati in esclusiva ad Aforismario dalla figlia dell'autore.
Foto di Vannuccio Barbaro
Anche l’incontro di un attimo può essere amore. (Vannuccio Barbaro)

Scartafacci
Taccuino, 1946-1969 (postumo e inedito 2012) - Selezione Aforismario

A che serve affannarsi tanto per risparmiare tempo, quando poi non si è capaci di far altro che ammazzarlo?

A chi possiede una grande bellezza, siamo pronti a giustificare qualunque cosa, eccetto una grande intelligenza.

A cosa è dovuto quel lasciarsi andare che ogni tanto ci coglie, quella spossatezza, quel cedere volontariamente e voluttuosamente alla propria rassegnazione, se non a un pressante bisogno di riposo da una continua e faticosa tensione verso una felicità così difficile da raggiungere, ma che, nonostante tutto, si vuole raggiungere?

A leggere la quarta di copertina dei libri in commercio, sembrerebbe che in circolazione ci siano soltanto capolavori.

Abbandoniamo più facilmente una nostra convinzione quando non riusciamo più a difenderla dai nostri stessi attacchi, che da quelli altrui.

Anche l’incontro di un attimo può essere amore.

C’è chi incoraggiandolo si scoraggia, e chi scoraggiandolo s’incoraggia.

Calabria: luogo ideale in cui vivere − specie se sei un prete, un brigante o un lupo solitario.

Chi non ha rispetto per gli animali è una bestia.

Ciò che più ci rattrista della morte di un conoscente è il ricordarci che presto o tardi toccherà pure a noi.

Come sarebbe limitata la vita se avesse un senso…

Con tutto quel che si legge in giro, non essere pubblicati diventa quasi un onore.

Dare forza e coraggio dà forza e coraggio.

Desiderare di rimanere accanto a una donna subito dopo averci fatto sesso, può significare soltanto due cose: o che si è innamorati o che si è disperati.

È curioso notare come le persone più piene di sé siano anche le più vanitose, cioè le più vuote.

È la nostra difficoltà a vedere le cose in maniera diversa, originale, creativa che ci fa pensare non ci sia più nulla di nuovo da dire o da scoprire.

È quando tutto va per il verso giusto che bisogna seriamente cominciare a preoccuparsi.

È sempre egoismo, il voler vivere come il voler morire.

Genio è colui che fa grandiosamente e con naturalezza ciò che altri soltanto con grosso impegno e studio riescono a fare modestamente.

Il centro dell'intelligenza non sta nel cervello, ma in fondo al cuore.

Il depresso è uno che non riuscendo a porre freno alla propria infelicità ne rimane a lungo sopraffatto.

Il primo amore non si scorda mai, specie quando coincide con l’ultimo.

Il silenzio è d’imbarazzo a chi non ha nulla da dire.

Il timore è per la speranza compagno inseparabile.

Imparare ad accettare il dolore e la morte come necessità del tutto naturali, senza consolatorie illusioni, significherebbe imparare ad accettare la vita.

L’amicizia è un rapporto che si basa sulla simpatia e si costruisce su un sottinteso accordo di reciproco rispetto e di reciproca utilità. Nel momento in cui tale reciprocità si spezza, si spezza anche l’amicizia.

L’amore è soltanto un rifugio, la vera salvezza sta nella morte.

La donna non è leggera come l'uomo, che tradisce anche per gioco o per puro piacere; no, la donna trova sempre un valido motivo ai suoi tradimenti.

La felicità è cosa rara e preziosa, per questo ne siamo sempre in cerca.

La passione per la scrittura aforistica e, dunque, per la riflessione, ha questo di bello: che la si può esercitare in qualsiasi posto e in qualunque momento, a casa come al bar, stando soli o in compagnia. Inoltre, contrariamente a quanto accade per molte altre passioni, non costa nulla, e l'attrezzatura ad essa necessaria – una buona testa − oltre a essere poco ingombrante, è assai difficile si possa dimenticarla da qualche parte…

La saggezza può essere perseguita, non mai conseguita; anzi, l’unica saggezza possibile è proprio quella di mirare costantemente a essa, se non per vivere bene, per evitare, almeno, di vivere male.

L'amore non è tutto, ma ha qualcosa in più di tutto.

Le nostre citazioni preferite sono quelle conclusioni cui avevamo già pensato, ma alle quali non eravamo ancora arrivati.

Le parole possono avere un potere enorme, quando sono le parole giuste al momento giusto.

L'ebbrezza della creatività; la gioia della scoperta; la freschezza della novità; l'orgoglio della propria unicità; pensare un pensiero che nessuno ha mai pensato.

L'intento principale dell'aforisma non è quello di spiegare o dimostrare qualcosa, ma quello di colpire.

Malgrado sé stessi, si rimane sempre ciò che si è.

Nel giudicare un qualsiasi comportamento noi giudichiamo anche un modo di essere, di cui quello è manifestazione, ma di cui nessuno ha effettivamente responsabilità.

Nell'uomo civile moderno convivono un bimbo, un selvaggio e una bestia.

Nelle nostre citazioni c'è molto di personale.

Non esiste miglior afrodisiaco della gelosia.

Non esiste un dare che non sia nello stesso tempo un ricevere.

Non riuscire a fare mediocremente ciò che fa, è ciò che distingue il grande talento.

Non si confonda la vanità, che è bisogno e ricerca della stima altrui, con la fierezza, semplice manifestazione della propria autostima.

Per apprezzare meglio le idee degli altri è bene averne anche di proprie.

Perché dire con un intero libro ciò che può essere detto in due pagine? Perché dire in due pagine ciò che può essere detto in due righe? Perché dire in due righe ciò che può essere detto in due parole? Perché dire?

Perché due si conoscano a fondo è necessario siano sé stessi, ma di solito non si è sé stessi fino a quando non ci si conosce a fondo.

Può venir meno persino l’amore per sé stessi, non mai l’egoismo, e anche quello a causa di questo.

Quando ascoltiamo qualcuno, ascoltiamo sempre il discorso di due persone: quello del nostro interlocutore e quello che noi facciamo a noi stessi mentre ascoltiamo.

Quando ci si accorge che l'amore del nostro partner nei nostri confronti va irrimediabilmente spegnendosi, un sano istinto di sopravvivenza imporrebbe di lasciarlo prima di essere lasciati, per evitare di aggiungere al dolore della separazione anche quello dell'abbandono.

Quando si ama davvero non ci sono “ma”. Ma…

Se alcuni comportamenti ci sembrano assurdi è perché non ne conosciamo le vere motivazioni.

Se c'è un libro che soltanto a prendere in mano suscita in me una sorta di devozione e di sincero rispetto, questo è Il mestiere di vivere di Cesare Pavese.

Se esistesse una legge internazionale che obbligasse ogni capo di Stato che dichiarasse guerra a scendere in campo con tutti i suoi consiglieri per combatterla in prima linea accanto ai soldati, nel mondo ci sarebbe sicuramente qualche guerra in meno e, forse, anche qualche pacifista in più.

Si è liberi non quando si è senza costrizioni, che queste, in un modo o nell'altro, sono sempre presenti, ma quando non si percepiscono queste costrizioni come tali. In altre parole, si è liberi quando ci si sente liberi, quando la necessità coincide con il nostro volere.

Si è sempre e soltanto ciò che si può essere.

Si è sempre sé stessi.

Si fa secondo ciò che si è.

Si uccidano pure gli animali, ci si cibi delle loro carni, se si vuole, ma gli si evitino, finché sono in vita, inutili sofferenze.

Siamo immersi nella parvenza come pesci nell'acqua.

Sogno un mondo in cui sia stata abolita per sempre l'antigienica usanza di stringersi la mano in forma di saluto.

Una grande sensibilità d’animo non è che il riflesso di una grande delicatezza fisiologica.

Voler essere così come si è.

Anche quando converrebbe non esserlo, ci si può mostrare sinceri perché non si è capaci di mentire, perché non si possiede, cioè, alcun talento come attori; o perché non si trova al momento alcuna bugia credibile, per poca fantasia, dunque; oppure perché, semplicemente, ci è scappata una verità; o per evitare sensi di colpa, per debolezza, quindi; o perché non vogliamo, ingannando gli altri, ingannare innanzitutto noi stessi; o, ancora, perché si spera, dopotutto, di essere apprezzati per la sincerità; perché si vuole fare consapevolmente del male, agli altri o a sé stessi; perché si teme che la verità possa venire, prima o poi, a galla; perché in certi casi la verità può essere talmente inverosimile o spudorata, che si sa di non essere creduti, il che significa usare la verità come menzogna, il modo più raffinato di mentire; perché…