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Aforismi, lacrime e sorrisi di Ambrogio Bazzero

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Ambrogio Bazzero (Milano 1851-1882), scrittore e poeta italiano. I seguenti pensieri di Ambrogio Bazzero sono tratti da Storia di un'anima, libro pubblicato postumo, a causa della morte prematura dell'autore, scomparso per un attacco di tifo poco più che trentenne. Il volume raccoglie scritti vari di Bazzero: lettere, diari e pensieri, quest'ultimi raccolti con il titolo di Lacrime e sorrisi.
Se la vita è una commedia, perché non a tutti gli attori fu data la maschera?
(Ambrogio Bazzero)
Storia di un'anima
Lacrime e sorrisi
© Treves 1885 - Selezione Aforismario

Ama chi piange. Ricordati che le lacrime sono il battesimo della virtù.

Ama chi sorride e non chi ride. Ricordati che il sorriso è raggio d'alba nel crepuscolo della meditazione, che il riso è lume vulgare in una lucerna di terra; l'alba è foriera del giorno sempre: la vile lucerna un dì o l'altro si spezza.

Ama la solitudine. Siccome tra il silenzio dei boschi puoi nel crepuscolo intendere il suono soavissimo delle campanelle lontane, così nella pace del cuore potrai sorridere all'armonia dilungantesi de' tuoi ricordi.

Amare è sperare: sperare è vivere oltre tomba.

Che cosa è un libro di filosofia? Troppe volte è l'abito di lusso che copre la povertà del cuore.

Che cosa sono i ricordi? Troppe volte la tisi dell'anima.

Che è la vita senza speranza? Una gittata di dadi fra le tenebre, fra i deliri.

E se la vita è un pellegrinaggio di fratelli, perché la meta a tutti non è mostrata collo stesso raggio d'intelligenza?

E se la vita è una commedia, perché non a tutti gli attori fu data la maschera? 

Gli occhi stanchi di pianto sono i più degni di riposarsi nella contemplazione del cielo.

Il filosofo tracciò sul cranio dell'uomo le cifre che segnano nel cervello le facoltà della vita: il teologo notomizzò l'anima e credette trovare i peccati capitali e le virtù: il materialista rise di tutto. Quanto è più potente l'amore! La parola t'amo è la sintesi imperiosa di tutte le virtù, di tutti i peccati: l'amore di Beatrice fece immortale il genio, l'amore di Cleopatra fece immortale la vergogna.

L'anima precorre tempo e spazio, e non è come l'occhio, che crede cominci il cielo dove comincia l'orizzonte.

La mente cerca senza trovare nei labirinti della filosofia: il cuore trova senza cercare nel giardino della giovinezza.

La modestia sia la Vestale attentissima pel fuoco sacro che hai nel cuore.

La musica è l'arte gentile, la primigenia figlia del cuore umano, nata col primo amore, col primo dolore.

La speranza fu data al cuore dell'uomo, come ai giardini il fiore. Ma qual è il fiore che sempre mantenga la sua freschezza e il suo profumo?

L'anima nostra è tale che a volte sia piccina a contenere una goccia di rugiada, a volte sia troppo vasta per contenere i mari.

L'arte è la grande arpa a innumeri corde, l'arpa del cuore, cui corrispondono i suoni del creato: è l'immenso prisma che svela i colori della luce. Fremano adunque le note al tocco il più santo: brillino le iridi al raggio di sole il più puro.

Natura crea il nostro corpo: l'arte il nostro spirito.

Opera la carità col cuore, che è carità indefinita, non colla mano, che è misurata.

Passa la bellezza, come profumo all'aria, e il suo ricordo sarà un rimpianto. Dura invece la bontà, come l'incenso nel chiuso tabernacolo, la carità fatta non invecchia mai, ed è sempre sorella alla carità da farsi.

Piangere a un'armonia, è sorridere agli angioli.

Prova l'anima tua, affacciandoti sull'orlo di una fossa scavata, non curvandoti dinanzi al disprezzo della società.

Ricordati: medita la vita di fronte alla morte. Vedrai quanti pregiudizi, quante paure, quante viltà svaniranno in faccia alle croci: di quell'esosissimo giogo di delitti contro-coscienza complici sono i vivi, liberatori i morti.

Sai tu che cosa sia la melanconia? Molte volte il fondersi di due crepuscoli, quello dell'amore con quello del dolore.

Se la stella dell'amore brilla sopra un cranio, io credo che anche le mascelle, che paiono spolpate per ghignare all'uomo col cinismo del materialista, possono sorridere a Dio col sorriso della fede.

Se l'anima tua è un tranquillissimo ruscello che scorre dall'alto tra due rive di fiori, perché sempre rifletta il colore del cielo, prega che i fiori non diventino alberi, e gli alberi non facciano bosco. Parlo di quei fiori che hanno profumi fugaci.

Se l'anima tua è un'onda tempestosa, non disperare che si franga nel buio per sempre. Prima di rotolare agli scogli drizza la cresta possente, e più è furiosa, più è illuminata dai lampi dell'uragano.

Se saprai amare, saprai pregare.

Se saprai tacere, saprai parlare. Il silenzio del savio è un gran libro chiuso.

Sia costante la tua volontà nell'operare il bene: se ad esso non puoi spingerti col volo robusto dell'aquila, abbandonati collo slancio placidissimo della colomba.

Tutto finisce! Anche il dolore: e la pianticella che dedicasti alla requie di un caro un giorno schiuderà il fiore che offrirai a un carissimo vivente. Tutto finisce!

Libro di Ambrogio Bazzero consigliato
Storia di un'anima
Introduzione: Emilio De Marchi
Editore: Lampi di Stampa, 2003

"Storia di un'anima", qui riproposto in una stampa conforme alla prima edizione del 1885, è stato pubblicato postumo a cura di Emilio De Marchi, amico letterato e autore scapigliato, che in una lunga prefazione illustra la vita e le opere di Bazzero. Il libro raccoglie, sotto forma di diario, le confessioni di un'anima sensibile e malinconica, incline alla ricerca del dolore e alla fuga dalle gioie della vita. Composta nella solitudine del suo studio, l'opera si distingue per una morbosità romantica del sentire.

Note
Vedi anche: Aforisti dell'800