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Massime e riflessioni di Bonaventure d'Argonne

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Bonaventure d'Argonne (Parigi 1634 - Pisa 1704), avvocato e moralista francese. I seguenti pensieri di Bonaventure d'Argonne sono tratti da L'educazione. Massime e riflessioni di Moncade (L'éducation. Maximes et réflexions de Moncade, 1691). Come nota Davide Monda: 
"Argonne riprende temi classici di La Rochefoucauld, Pascal e La Bruyère quali l’amor proprio, il cuore e lo spirito, i limiti della saggezza pagana, l’uomo nella società, ma si sforza di mutarne le forme, mostrando un certo gusto per il motto di spirito, la trovata e l’innovazione linguistica. Pur ispirandosi costantemente ai temi trattati dai grandi moralistes, non cessa di coltivare l’utopia di una vita felice vicina alla natura, un sogno che, per certi versi, sembra prefigurare l’immagine di quella felicità che Rousseau proporrà settant'anni più tardi". [1]
Uomo cammina in un bosco
Nel paese dei saggi, si parla poco e si scrive ancor meno. (Bonaventure d'Argonne)

L'educazione
Massime e riflessioni di Moncade
L'éducation, maximes et réflexions de Moncade, 1691 - Selezione Aforismario

Ben poca cosa è una grande corona su una piccola testa.

C'è una sorta di stupidità che segue dappresso la grande erudizione.
[Il y a une espèce de stupidité qui suit de près une grande érudition].

Dei libri che sian scelti, e degli amici che lo siano ancor di più. Più buon senso che non scienza ed erudizione e, per unica filosofia, molto cristianesimo. Una casa adeguata e comoda in un luogo salubre e ameno. Una rendita media, ma sicura. Niente maggiordomo e pochi servitori. Sufficienti occupazioni per non restare mai inattivi. Sufficiente inattività per non essere mai troppo occupati. Nessuna ambizione, nessun processo, nessuna invidia e avarizia. Conservare la propria salute con la sobrietà e il lavoro piuttosto che con i farmaci. Essere fedeli a chi si deve. Non odiare se non ciò che è odioso, non amare se non ciò ch’è giusto amare. Lasciar scorrere senza inquietudine quel che non può durar per sempre, attendere con fiducia quel che durerà per sempre.

Della conversazione delle persone oneste si deve prendere soltanto quel che è necessario per diventare più capaci di conversare con se stessi.

Dobbiamo contare i nostri amici solo dal giorno della loro morte.

Tocca al cuore fornire i sentimenti, ma tocca alla mente organizzarli.
[C'est au coeur à fournir les sentiments, mais c'est à l'esprit de les agencer].

I sospiri e le lacrime sono gli ornamenti e le decorazioni dei nostri dolori.

Il cuore dell’uomo è un grande enigma che le persone più esperte del mondo non hanno ancora risolto.

L'uomo è ancora più imperfetto nel cuore che nella mente.

La retorica è l’arte di dire poche cose in molti modi.
[La rhétorique est l'art de dire peu de choses de bien des façons].

Mai si confiderebbe un segreto ad alcuno, se si avesse abbastanza forza per mantenerlo.

Nel paese dei saggi, si parla poco e si scrive ancor meno.

Non si va quasi avanti nel mondo quando si ha soltanto del merito.
[On n'avance guère dans le monde quand on n'a que du mérite].

Occorre girare a lungo intorno all'uomo per trovarne il lato buono.

Poeta giovane e storico vecchio. Oratore fra le due età.

Se non ci amassimo, non ci farebbe piacere essere amati.
[Si on ne s'aimait guère, on ne se soucierait guère d'être aimé].

Se non ci fossero ingannatori nel mondo, non ci sarebbero quasi maghi.
[S'il n'y avait point de fourbes au monde, il n'y aurait plus guère de sorciers].

Se si dicessero solo cose utili, nel mondo ci sarebbe un gran silenzio.

Si preferisce annoiarsi con gli altri piuttosto che con sé stessi.
[On choisit plutôt de s'ennuyer avec les autres que de s'ennuyer avec soi-même].

Tutta la nostra vita sulla terra è solo una febbre continua, che ha i suoi rinforzi e le sue crisi nella misura in cui le nostre passioni si scatenano e s’infiammano.

Note
  1. Davide Monda, in Adriano Marchetti (e altri), Moralisti francesi classici e contemporanei, Rizzoli, 2008
  2. Leggi anche le massime dei moralisti francesi: François de La RochefoucauldJean de La Bruyère - François des Rues