Fasi e citazioni di Charles Joseph de Ligne

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Charles Joseph de Ligne (Bruxelles 1735 - Vienna 1814), militare, scrittore e commediografo belga. Entrato in giovane età nell'esercito austriaco, de Ligne si distinse durante la Guerra dei sette anni. 
Charles Joseph de Ligne è noto soprattutto per la sua opera autobiografica in 34 volumi, pubblicata tra il 1795 e il 1811, intitolata Mélanges militaires, littéraires et sentimentaires (Scritti militari, letterari e sentimentali), di cui si riporta una piccola selezione di citazioni.

Ritratto di Charles Joseph de Ligne
Non siate che mediocri, otterrete tutto. (Charles Joseph de Ligne)

Scritti militari, letterari e sentimentali
Mélanges militaires, littéraires et sentimentaires, 1795-1811 - Selezione Aforismario

Ci sono due specie di sciocchi: quelli che non dubitano di niente e quelli che dubitano di tutto.
[Il y a deux espèces de sots: ceux qui ne doutent de rien et ceux qui doutent de tout].

Coloro che non riescono stare a casa sono sempre annoiati e, di conseguenza, noiosi.

Conviene amare la moglie di un geloso. Egli serve a farle la guardia anche a nostro vantaggio.

Di tutti i tipi di orgoglio, il peggiore è l'orgoglio filosofico.

È difficile essere amabile tutta la giornata.

Essere gelosi di qualcuno significa nominare il proprio successore.

Essere modesti non è di tutti; e la modestia è fatuità o stupidità quando non si ha un merito davvero eccezionale.

Gli affari fanno le persone che fanno gli affari.

Gli assembramenti portano al tumulto, il tumulto al saccheggio, il saccheggio alla rivolta, la rivolta alla ribellione e la ribellione alla rivoluzione.

Guai a coloro che non hanno mai torto; essi non hanno mai ragione.

Guardatevi dal riflettere, ma seguite l’istinto. Ognuno ha il suo. Cogliete il momento opportuno. Prendete la vostra decisione. Per impulso voi farete proprio quel che dovete fare.

I malvagi stanno in guardia, e così anche gli sciocchi. I buoni e le persone di spirito non lo fanno mai. I malvagi pensano di leggere negli occhi che s’intravedano le loro intenzioni, gli sciocchi diffidano di tutti quelli che considerano superiori. Gli uomini buoni o quelli di spirito hanno abbastanza stima degli altri da credere d’essere da loro amati.

I vincitori sono stanchi quanto i vinti e non sanno mai fino a che punto sono vincitori.

Il piacere che si trae da una lode non è pari al dispiacere che procura una critica. Si prende l’uno per un complimento e l’altro per una cosa vera.

Il viaggio è davvero un corso di pazienza.

In amore, solo gli inizi hanno fascino. Non mi sorprende che si provi piacere a ricominciare spesso.
[En amour, il n'y a que les commencements qui soient charmants. Je ne m'étonne pas qu'on trouve du plaisir à recommencer souvent].

In amore, sono solamente gli inizi a essere incantevoli. Non c'è da sorprendersi che proviamo piacere nel ricominciare spesso.

In guerra, in politica e in amore, se non si coglie il momento propizio non lo si ritrova più.

In terra non esiste grandezza tranne che nel sacrificio di sé.

L’incredulità è un atteggiamento per il quale, se in buona fede, non so perché non ci si dovrebbe uccidere al primo dolore del corpo o dello spirito. Non si sa abbastanza di quel che sarebbe la vita umana in presenza di una “irreligione” positiva: gli atei vivono all'ombra della religione.

La delicatezza è come una rosa, che si può odorare, ma che non si deve toccare.

La filantropia, o meglio la “filantropomania”, è un’invenzione davvero singolare. Occorrono dunque un nome greco, un’associazione, delle assemblee e delle opere per amare il prossimo?

La miglior seduzione è non impiegarne alcuna.

Mi piacciono le persone distratte, è un segno che hanno delle idee e che sono buone: i malvagi e gli sciocchi hanno sempre presenza di spirito.
[J'aime les gens distraits; c'est une marque qu'ils ont des idées et qu'ils sont bons: car les méchants et les sots ont toujours de la présence d'esprit].

Nel mondo, se siamo tenuti in qualche considerazione per il ruolo che ricopriamo, veniamo scagliati come una palla che non può riconquistare mai la quiete.

Non mi piace chiamare galantuomo chi non ruba perché è ricco, o perché teme di finire impiccato, e io dichiaro degni di esser così chiamati tutti coloro che non fanno tutto il bene che possono, che si amano a scapito degli altri, che non sono capaci d’entusiasmo, né d’ammirazione, né di compassione, né d’amicizia. Limitarsi a non nuocere significa usurpare la vita: i morti fanno lo stesso senza pretendere nulla in cambio.

Non si pensa al passato e al futuro che per rovinare il presente. 

Non siamo abbastanza malevoli da non provare riconoscenza, ma a tal segno ci sforziamo di attenuare quei benefici, per essi cerchiamo tanti motivi, nei benefattori scopriamo tanto interesse a renderci obbligati che, poco a poco, diventiamo ingrati senza accorgercene.

Non siate che mediocri, otterrete tutto.

Ognuno esamini quel che ha desiderato in tutta la vita passata; vedrà che, se è felice, lo deve al fatto che non fu mai esaudito.

Per piacere forse non occorre aver sempre ragione: c’è un modo di aver torto che è fatto per aver successo.

Perché mai ci sono al mondo così poche persone spontanee? Ce ne sono alcune che, pur essendo capaci di sentimenti autentici, se ne creano di fittizi onde provare se in tal modo possano suscitare maggiore interesse. Esse sono però seriamente punite del loro sforzo e del loro disagio: per calcolo perdono un successo che avrebbero ottenuto per natura.

Popolarità. Un rasoio nelle mani di un bambino.

Si dice che il riso ci distingua dalle bestie: ma è proprio il contrario. La scimmia non ha maggiore spirito per il fatto che ride.

Si è sempre buoni, e quasi amabili, quando si è felici.

Si pensa che la canzonatura renda ridicoli. Sì, certamente, ma ridicola è la persona che la usa, poiché più la persona canzonata è dotata di spirito, meno avrà l’aria di credere che tale volgarità sia rivolta contro di lei. Ci sono molte cose che si schivano non dando a esse alcuna importanza.

Siamo ingiusti verso la morte dipingendola come si fa di solito: dovremmo invece rappresentarla come una vecchia signora ben conservata, grande, bella, maestosa, dolce e calma, con le braccia aperte per accoglierci. È l’emblema dell’eterno riposo dopo la vita miserabile, inquieta e tempestosa.

Un benefattore delicato deve pensare che c’è nel favore una parte materiale la cui idea va sottratta a colui che è oggetto della sua beneficenza. Bisogna, per così dire, che questa idea si perda e si nasconda nel sentimento che ha prodotto il favore, come, tra due amanti, l’idea del piacere si nasconde e si nobilita nel fascino dell’amore che lo ha fatto nascere.

Vivere pienamente significa spazzare via le proprie paure e le proprie ansie dal dorso della mano.

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