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Aforismi, frasi e pensieri di John Garland Pollard

Selezione di aforismi e frasi umoristiche di John Garland Pollard (King and Queen County 1871 - Washington 1937), politico e scrittore statunitense. John Garland Pollard è stato governatore della Virginia dal 1930 al 1934. Tra le sue pubblicazioni si ricordano: uno studio antropologico sugli indiani Pamunkey della Virginia (The Pamunkey Indians of Virginia, 1894) e una raccolta di aforismi intitolata: A Connotary: Definitions not found in dictionaries, pubblicata nel 1932 dall'editore Thomas Y. Crowell di New York.
Quest'opera è costituita da una serie di definizioni umoristiche "che non si trovano nei dizionari", e il cui stile ricorda un po' il Dizionario del Diavolo di Ambrose Bierce.  Bisogna notare che alcune di queste definizioni sono tratta da opere di altri autori, e questo e il motivo per cui a volte si vede qualche aforisma attribuito erroneamente a John Garland Pollard. Non esiste una traduzione in italiano di A Connotary, e le sottostanti citazioni sono tratte dal Dizionario umoristico di Dino Provenzal (Hoepli, 1935).
Tolleranza: saper ridere quando uno vi pesta i calli mentali.
(John Garland Pollard)
A Connotary
Definitions not found in dictionaries, 1932 - Selezione Aforismario

Abitudine. All'inizio il filo di una ragnatela, poi un cavo.

Adulazione. Acqua di Colonia da fiutare, ma non da inghiottire.

Agnostico. Uno che non crede a niente e pretende che gli altri credano come lui.

Alibi. Modo legale di provare che un uomo non era in un luogo in cui realmente era.

Anarchia. Condizione per cui gli uomini sono tanto liberi che non possono fare quello che vogliono.

Antropofago. Un uomo a cui piacciono i suoi simili.

Banchiere. Colui che presta il denaro degli altri e tiene l'interesse per sé.

Bigamo. Un uomo che cerca di servire due padrone. 

Carestia. Periodo nel quale facciamo a meno di ciò che i nostri genitori non hanno mai avuto.

Cassazione. Tribunale che corregge gli sbagli dei tribunali inferiori e perpetua i propri.

Cavolfiore. Un cavolo che ha fatto l'università.

Celibe. Un uomo che ha perduto l'occasione di fare infelice una donna. 

Cinico. Un uomo che conosce il prezzo di ogni cosa e non conosce il valore di nessuna.

Cleptomane. Un uomo che non può fare a meno di servirsi da sé.

Complimento. Bugia in abito di gala.

Consiglio. Ciò che ai saggi non occorre e che gli sciocchi non seguono.

Corteggiare. Inseguire una donna finché questa vi acchiappa. 

Cortesia. Ascoltare discorsi su cose che sapete benissimo da chi non ne sa nulla.

Critica. Una cosa che può essere evitata non dicendo nulla, non facendo nulla e non essendo nessuno.

Diplomatico. Un uomo che ricorda il compleanno di una signora e dimentica l'anno di nascita. 

Economia. Fare a meno del necessario per risparmiare denaro e comprare il superfluo.

Educatore. Un uomo che getta perle false a porci veri. 

Epitaffio. Un breve poema sarcastico. 

Esperienza. Ciò che si ottiene quando si cerca qualcos'altro.
    Famiglia. Il luogo dove siamo trattati meglio e dove si brontola di più.

    Felicità. Una cosa che dipende non dalla posizione, ma dalla disposizione. 

    Fidanzamento. Una chiamata alle armi; il divorzio invece è il disarmo. 

    Flirt. Attenzione senza intenzione.

    Giuria. Dodici uomini scelti per giudicare quale sia il migliore avvocato.

    Imitazione. La più sincera delle adulazioni.

    Ipocrita. Un ragazzo che va a scuola col sorriso sulle labbra. 

    Lacrima. Dolore in soluzione: sofferenze del cuore ridotte allo stato liquido.

    Libero pensatore. Un uomo che non ha moglie.

    Libro. Marmellata di pensieri.

    Liquore. Una cosa che ha molti aperti nemici e molti segreti amici.

    Moglie obbediente. Quella cui il marito ha ordinato di fare ciò che vuole lei e lei lo fa.

    Niente. Un buco di barile senza il barile intorno. 

    Opinione. Un'idea che possedete; la convinzione è, invece, un'idea che possiede voi. 

    Originalità. Un'imitazione non conosciuta. 

    Ospitalità. La virtù che ci induce a dar da mangiare e dormire a chi non ne ha bisogno. 

    Pessimista. Uno che se può scegliere tra due mali li prende entrambi. 

    Poscritto. La parte più importante nelle lettere di una donna. 

    Preoccupazione. L'interesse che paghiamo sui guai prima che essi arrivino. 

    Proverbio. Lo spirito di uno e la saggezza di molti.

    Raffinatezza. La capacità di sbadigliare senza aprire bocca. 

    Ricerca. Spigolare cose da molti vecchi libri che nessuno ha letto e riunirle in un nuovo libro che nessuno leggerà.

    Russare. Dormire ad alta voce.

    Seccatore. Un uomo che parla di sé, mentre voi vorreste parlare di voi stesso. 

    Sinonimo. Parola che si usa quando non si conosce l'ortografia di un'altra.

    Statista. Un uomo politico quando è morto. 

    Tassazione. L'arte di pelare l'oca facendola gridare il meno possibile e ottenendone la maggior quantità di penne

    Telegramma. L'unico posto dove contano le parole, invece che le azioni. 

    Tolleranza. Saper ridere quando uno vi pesta i calli mentali.  

    Vento. Aria che ha fretta.

    Verità. Una cosa che alcune persone odiano per lo stesso motivo per cui le donne odiano la bilancia.

    Vulcano. Una montagna che ha il mal di stomaco. 

    Zitella. Una donna che aspetta.
      Note
      Vedi anche: Aforisti del '900