Aforismi, frasi e citazioni di Mattia Limoncelli
Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Mattia Limoncelli, poeta, scrittore e aforista italiano. Tra le opere di Mattia Limoncelli si possono ricordare il romanzo La Baccante (1920), le raccolte di versi: Luci nell'acqua (1921) e Faro senza luce (1922); e la trascrizione dei suoi discorsi: Elogi (1934). Le seguenti citazioni di Mattia Limoncelli sono tratte dalla raccolta di aforismi intitolata: Un mondo in frantumi, pubblicata dai Fratelli Treves nel 1936.
Non dico che tu debba proprio adoprarli, ma fai bene a mostrarli, i denti. (Mattia Limoncelli) |
Un mondo in frantumi
1936 - Selezione Aforismario
Bisogna credere oltre la logica, amare malgrado la incomprensione, confidare contro l'esperienza, beneficare malgrado l'ingratitudine.
Bisogna dare tutto quello che si può, anche se non si possa dare tutto quello che si deve. Nessuno ha il dovere di essere Dante o Napoleone, ma a nessuno è consentito di essere inferiore a se stesso.
Cader bene è meglio che restar male in piedi.
Certi aiuti giungono ad un solo patto: che non se ne abbia bisogno.
Due errori: ho consumata una vita a inseguire cose che non mi era dato raggiungere, e a chiudere gli occhi su quelle altre che volevano raggiungere me.
Ha ragione non già chi ha soltanto ragione, ma chi sa farla valere.
Hai notato le scritte luminose delle autostrade? È soltanto vetro sfaccettato che riflette fari e luci che passano. Fanali senza fiamma, per vivere soltanto di riflessi, satelliti d'un astro che devi .esser tu. E la
bellezza che ti è d'intorno, non è anche essa un riverbero della tua anima, luce della tua luce?
Il cittadino che, nel traffico bloccato di una città moderna, scende dalla macchina per giungere più presto, sta a dirci che la bardatura della tecnica è un gran vantaggio, a patto di sapersene liberare.
Il sogno è la realtà del poeta, la violenza è il diritto. del forte, il suono è il modo di pensare del musicista, e la schiavitù è la dolce libertà di certe amanti.
L'avarizia nell'arte della parola è una delle virtù cardinali.
La diplomazia femminile ama farsi rubare quello che era per concedere.
La ruga è l'alveo disseccato di un sorriso.
Le canne dell'organo sono disuguali, che è poi il loro modo di essere eguali.
Le crisi insegnano a fare per forza quello che non si volle fare per amore.
Le delusioni non derivano da quel poco che ci è dato ottenere, quanto dal molto che ci aspettavamo.
La donna non conosce la ragione vera del suo fascino che è imperscrutabile, e risiede in un volger d'occhi, in un cenno, in un tono di voce, in un' ombra. Ed è fortuna perché, se la conoscesse, quella ragione, falsificherebbe anche quella.
Le grandi occasioni sono come certi cimeli: o li hai per niente o non basta tutto l'oro del mondo.
Non dico che tu debba proprio adoprarli, ma fai bene a mostrarli, i denti.
Non ripetere troppo che altri, senza aver le tue doti, ha raggiunto la mèta: faresti davvero sospettare che, se con tanto di meno egli ha vinto, debba valere tanto di più.
Non vi è retorica peggiore di quell'altro partito preso che si chiama l'antiretorica.
Nulla più interessante ad osservare di una donna che non si sappia sorvegliata.
Quanta sete di conoscere te stesso! Ma se davvero in un astuccio fosse conservata la tua definizione, perentoria, senza possibilità di rifugi o restrizioni mentali, sapresti aprirlo?
Quelli che conoscono la loro pochezza, sicuri di non avere alcun merito, si sforzano di rendersi comunque necessari e finiscono così per avere maggior fortuna di quegli altri che, consapevoli del loro valore, non hanno tante ragioni di stare all'erta.
Se cado, la malevolenza dirà che è colpa mia. Ebbene, accetto, ma a patto che se poi rimango in piedi, nessuno venga a dirmi che sono stato sorretto dalla fortuna.
Se vuoi fare il bene del prossimo implora perché prima te lo consentano, poi te lo perdonino ed infine lo dimentichino.
Sii buono, ma di dentro. Che non abbiano ad avvedersene.
Talvolta l'anima, nel tormento, non è sorretta che dal suo stesso martirio.
Un'avventura, un duello non sono altro che lo stato d'animo col quale vi si giunge.
Una generazione che semina senza avere il tempo di raccogliere vale assai più di una generazione che raccoglie senza aver seminato.
Vi è chi lava sempre le mani al modo di Pilato, e in verità non vi è modo di averle più sudice di così.
Vi sono degli uomini che nonostante i loro meriti, non raggiungono quelle vette dalle quali gli opportunisti, nonostante i loro demeriti, non precipitano.
Libro di Mattia Limoncelli consigliato
Un mondo in frantumi
Editore: Fratelli Treves, Milano, 1936
Aforismi e pensieri su vari argomenti. "Massime e insegnamenti non sempre si accettano nella loro integrità, perché non convengono al nostro egoismo: ognuno sente il bisogno di intaccarle, di mutilarle talvolta, non fosse altro con una riserva mentale". "Nella repubblica letteraria, ove la scaltrezza sa avere i pregi dei suoi difetti, non vi è posto per l'ingenuità che ha soltanto
i difetti dei suoi pregi".
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