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Fasi e citazioni di Molière

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Molière, pseudonimo di Jean-Baptiste Poquelin (Parigi 1622-1673), commediografo e attore teatrale francese. L'Accademia di Francia non accettò Molière tra gli immortali mentre era in vita, perché non era considerato culturalmente all'altezza. Ma dopo la sua morte, riparò dedicandogli una statua con l'iscrizione: "Rien ne manque à sa gloire, il manquait à la nôtre" (Nulla manca alla sua gloria, egli mancava alla nostra).
Le seguenti citazioni di Molière sono tratte dalle sue commedie più celebri, tra cui: La scuola dei mariti (L'École des maris, 1661), La scuola delle mogli (L'École des femmes, 1662), Il Tartufo (Le Tartuffe, 1664), Don Giovanni (Dom Juan, 1665), Il medico per forza (Le Médecin malgré lui, 1666), Il misantropo (Le Misanthrope, 1666), L'avaro (L'Avare, 1668), Le donne saccenti (Les Femmes Savantes, 1672) e Il malato immaginario (Le Malade imaginaire, 1673).
Ritratto di Molière
Abbiate pure cento belle qualità, la gente vi guarderà sempre dal lato più brutto.
(Molière)

Lo stordito o i Contrattempi
L'Étourdi ou les Contretemps, 1655

Gli errori più brevi sono sempre i migliori.
[Les plus courtes erreurs sont toujours les meilleures].

Il dispetto amoroso
Le dépit amoureux, 1656

Si muore una sola volta, ma per tanto tempo!
[On ne meurt qu'une fois, et c'est pour si longtemps!].

Uno stolto che non dice verbo non si distingue da un savio che tace.

Sganarello o il Cornuto immaginario
Sganarelle ou le Cocu imaginaire, 1660

Non c'è niente di meglio di avere un marito, non fosse altro che per sentire uno che ti dice «salute!» quando starnuti.

La scuola dei mariti
L'École des maris, 1661

Compiango chi si fida di una donna! Anche la migliore è sempre artefice di malizie, è  un sesso creato per farci dannare.

La scuola delle mogli
L'École des femmes, 1662

Benché si tratti di due metà, non esiste uguaglianza fra gli sposi: uno comanda, l'altro ubbidisce; e ciò che il soldato mostra al suo superiore, il servo al padrone, il figlio al padre, è ancora poco di fronte alla docilità, all'obbedienza, all'umiltà, al profondo rispetto che la moglie deve al marito, suo capo, suo signore, suo padrone.

Il denaro è la chiave che apre tutte le porte.

Se non essere cornuto vi sembra un gran bene, l'unico modo è non sposarsi affatto.
[Si n'être point cocu vous semble un si grand bien, ne vous point marier en est le vrai moyen].

Il Tartufo
Le Tartuffe ou l'Imposteur, 1664

È il pubblico scandalo ad offendere: peccare in silenzio è non peccare affatto.
[Le scandale du monde est ce qui fait l'offense, et ce n'est pas pécher que pécher en silence].

Coprite il seno, non lo dovrei vedere: con simili visioni si offendono le anime, e si fanno venire dei cattivi pensieri.

Il cielo, in verità, proibisce certi piaceri, ma con esso si trova un accomodamento.
[Le ciel défend, de vrai, certains contentements: mais on trouve avec lui des accommodements].

Don Giovanni o il Convitato di pietra
Dom Juan ou le Festin de pierre, 1665 - Selezione Aforismario

La virtù è il primo titolo di nobiltà; io d'un uomo non bado al nome ma alle azioni.

L’ipocrisia è un vizio alla moda, e tutti i vizi alla moda passano per virtù.

La professione d’ipocrita ha dei meravigliosi vantaggi. È un arte la cui impostura è sempre rispettata, e per quanto la si scopra, non si osa dire nulla contro di essa. Tutti gli altri vizi degli uomini sono esposti alla censura, e chiunque ha la libertà di attaccarli apertamente, ma l’ipocrisia è un vizio privilegiato, che con la mano chiude la bocca a tutti, e gode in pace di una sovrana impunità.

Non c'è niente come il tabacco; è la delizia della gente per bene, e chi vive senza tabacco non è degno di vivere.

Tutti i vizi, quando sono di moda, passano per virtù. 

L'amore medico
L'Amour médecin, 1665

Ho conosciuto un uomo che, a buona ragione, sosteneva di non dover mai dire: “Il tale è morto per una febbre e un’infiammazione polmonare” ma: “È morto per quattro medici e due farmacisti”.

Il medico per forza
Le Médecin malgré lui, 1666 - Selezione Aforismario

[Quello del medico] trovo sia il più bel mestiere al mondo, dato che, si faccia bene oppure male, si è pagati sempre allo stesso modo. Il lavoro mal fatto non ci ricade mai addosso; e tagliamo a piacimento la stoffa su cui lavoriamo.

Bottiglia bella, come son dolci i vostri bei glu-glu! La mia sorte molti farebbe ingelosire, se foste sempre piena. Ah! mia amata bottiglia perché mai vi fate vuota?

E chi è quello scemo che non vuole che sua moglie sia muta? Piacesse a Dio che mia moglie avesse questa malattia! Mi guarderei bene dal volerla guarire.

Oh che fatica aver moglie! e come ha ragione Aristotele quando dice che una donna è peggio d'un diavolo!

La morte non ha sempre le orecchie aperte ai voti e alle preghiere dei singoli eredi; e si ha il tempo di fare i denti lunghi, quando, per vivere, s'aspetta la morte di qualcuno.

Non c'è niente che valga quel che si ha; e si corre un gran rischio d'ingannarsi, quando si fa conto d'una fortuna che un altro vi conserva.

Il misantropo
Le Misanthrope ou l'Atrabilaire amoureux, 1666 - Selezione Aforismario

Abbiate pure cento belle qualità, la gente vi guarderà sempre dal lato più brutto.
[Qu’eût-on, d’autre part, cent belles qualités, on regarde les gens, par leurs méchants côtés].

La stima ha fondamento su qualche preferenza e stimare tutti è lo stesso che non stimar nessuno.

Riscontro dovunque solo vili lusinghe, ingiustizia, interesse, scaltrezza, tradimento; non posso contenermi, mi adiro, e mi propongo di mandare all'inferno tutto il genere umano.

Quando vedo gli uomini comportarsi tra loro così come fanno, mi sento prendere dal più tetro e profondo malumore. Dappertutto non scorgo che bassa adulazione, ingiustizia, interesse, tradimento, intrigo.

È invero una pazzia non seconda a nessuna avere la pretesa di correggere il mondo.

Odio gli uomini tutti: gli uni perché malvagi e di cattive azioni; gli altri perché ai malvagi mostrano compiacenza, E non hanno per essi quell'odio vigoroso che il male deve sempre destare negli onesti.

Gli uomini, diamine, non sono mai nel giusto; avercela con loro, perciò, è sempre opportuno. E constato che sono, in tutti quanti gli ambiti, o stolti adulatori o critici spavaldi.

La bile mi si irrita davanti a ogni cosa: sprofondo nella collera, nell'umore più nero, vedendo come gli uomini agiscono a vicenda; ovunque non incontro che vile servilismo, iniquità, interesse, tradimento, furbizia; mi divora la rabbia, non mi tengo, e ho il piano di mandare all'inferno l’intera l’umanità.

La perfetta ragione rifugge dagli estremi, e ci vuole virtuosi in tutta sobrietà.

Non fa per me chi ama tutto il genere umano.

Più si ama qualcuno, meno si deve lusingarlo.
[Plus on aime quelqu'un, moins il faut qu'on le flatte].

L'amore vero è quello che non perdona nulla.

Colui che non sa nasconder ciò che pensa deve in questo paese trovar breve dimora.

Si può essere una persona perbene e scrivere brutte poesie.
[On peut être honnête homme et faire mal des vers].

Il mio dolore e i miei sospetti vengono spinti fino all'estremo limite, mi si lascia credere tutto, e di tutto ci si gloria; e ciò non ostante il mio cuore è ancora tanto vile da non riuscire a spezzare la catena che lo tiene avvinto, armandosi di un nobile disprezzo per l'ingrata di cui fin troppo si è invaghito! Ah, come sapete bene servirvi, perfida, contro me stesso, della mia estrema debolezza, e volgere a vostro vantaggio gli incredibili eccessi di questo amore fatale nato dai vostri occhi traditori! Negate almeno questo delitto che mi uccide, e smettetela di fingere d'essere colpevole verso di me; restituitemi, se possibile, quella lettera innocente, e l'amore che vi porto vi darà una mano; sforzatevi, voi, di sembrare fedele, e mi sforzerò anch'io di credervi tale.

Tradito da ogni parte, vinto dalle ingiustizie, mi sottraggo a un abisso in cui trionfano i vizi; e mi cercherò un luogo remoto della terra, dove un uomo d’onore sia libero di esserlo.

Ritratto di Molière
È davvero una pazzia non seconda a nessuna avere la pretesa di correggere il mondo.
(Molière)

Anfitrione
Amphitryon, 1668 

Le bestie non sono così bestie come si pensa.
[Les bêtes ne sont pas si bêtes que l'on pense].

L'avaro
L'Avare ou L'Ecole du Mensonge, 1668

Il signor Arpagone è tra tutti gli umani, l’umano meno umano, il mortale tra tutti i mortali più insensibile e più duro. Non esiste servizio che gli ispiri sufficiente riconoscenza da fargli aprire la borsa. Lodi, stima, benevolenza a parole; amicizia, quanta ne vorrete, ma quanto al denaro: niente da fare. Non vi è nulla di più secco e di più arido dei suoi complimenti e delle sue carezze. Dare è una parola verso la quale nutre un’avversione tale che non dice mai vi do, bensì vi presto il buongiorno.

Il borghese gentiluomo
Le bourgeois gentilhomme, 1670

Ah, che bella cosa è saper qualcosa.

Tutte le sciagure umane, tutte le catastrofi di cui è piena la storia, gli errori dei politici, gli sbagli dei grandi condottieri, tutto ciò è accaduto perché non si sa danzare. [...] Quando un uomo ha commesso un errore di comportamento, o negli affari di famiglia, o nel governo di uno Stato, o nel comando di un esercito, non si usa dire: “Quel tale ha fatto un passo falso nella tal questione?” [...] E fare un passo falso non dipende forse dal fatto che non si sa danzare?

Le furberie di Scapino
Les fourberies de Scapin, 1671

Meglio sposato che morto.

Non bisogna essere così pronti a condannare la condotta degli altri, e quelli che vogliono criticare, devono prima guardare se non ci sia in casa loro qualcosa di storto.

Le donne saccenti
Les Femmes Savantes, 1672 - Selezione Aforismario

La grammatica, che sa dettar legge persino ai re. 

Uno sciocco colto è più sciocco di uno sciocco ignorante.

Nessuno avrà dello spirito, tranne noi e i nostri amici.

Quando ci si vuol regolare su una persona, bisogna somigliarle in quel che ha di buono.

Il malato immaginario
Le Malade imaginaire, 1673 - Selezione Aforismario

Infermo e malato come sono, voglio procurarmi un genero e dei parenti medici, per avvalermi di buone difese contro la mia malattia, avere nella mia famiglia la fonte dei rimedi che mi sono necessari, anche per consulti e ricette.

Quando la lasciamo fare, la natura si tira fuori da sola pian piano dal disordine in cui è finita. È la nostra inquietudine, è la nostra impazienza che rovina tutto, e gli uomini muoiono tutti quanti per via dei rimedi e non per via delle malattie.

La grande prova d'amore è obbedire alla volontà della donna amata. 

Deve aver ammazzato molta gente per essere tanto ricco.

Non conosco nessuno che sia meno malato di te, e io non chiederei d’avere un fisico più sano del tuo.

Un buon segnale che stai bene e che hai un’ottima salute, è dato dal fatto che con tutte le cure che hai preso non sei ancora riuscito a distruggerti, e tanto meno ad ucciderti con tutte le medicine che ti han fatto prendere.

Melicerta
Mélicerte, 1682 (postumo)

L'amore si presenta sempre ai giovani come un giardino di dolcezze: e infatti sul principio non ha che cose gentili e belle, ma poi porta con sé terribili affanni.

Fonte sconosciuta
Selezione Aforismario

La prima cosa che deve fare una donna quando desidera un uomo è fuggire.

Più grande è l'ostacolo, più grande è la gloria di superarlo.
[Plus grand est l'obstacle, et plus grande est la gloire de le surmonter].

Se i furfanti sapessero quanto si guadagna a essere onesti, sarebbero onesti per furfanteria.

Note
Leggi anche le citazioni degli autori teatrali francesi: Pierre CorneillePierre de MarivauxJean Racine