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Aforismi di Diego De Silva da "Superficie"

Selezione dei migliori aforismi di Diego De Silva (Napoli, 1964), scrittore, giornalista e sceneggiatore italiano. I seguenti pensieri, tutti venati di ironia, sono tratti dal libro Superficie (Einaudi, 2018). "Questo libro gioca con la nostra stupidità e la nostra intelligenza. È fatto di frasi fulminee il cui accostamento produce cortocircuiti spiazzanti e comicissimi".
Su Aforismario trovi anche una raccolta di citazioni di Diego De Silva tratti dai suoi libri. [Il link è in fondo alla pagina].
Ricorda: per quanto il mondo vada male, va sempre meglio
di come andrebbe se fossi tu a guidarlo. (Diego De Silva)
Superficie
© Einaudi, 2018 - Selezione Aforismario

Abbiamo cambiato il mondo, ma è venuto peggio.

Ama il prossimo tuo, del precedente cazzo te ne frega.

Bisognerebbe fare dei corsi per imparare come dire a un bambino che Babbo Natale non esiste.

Capire le donne è maschilista.

Certi giorni le cose non vanno storte, ma semplicemente nel senso opposto.

Cosa ci sarà da ridere, in una mamma che fa gli gnocchi.

Da ragazzo capitava che baciavi una ragazza e subito lo raccontavi agli amici che la sera stessa la vedevano baciarsi con un altro, al che venivano a riferirtelo e tu dicevi: «Ah sí, lo so».

Dio c'è. Perché lo scriva così spesso in autostrada, vallo a capire.

È la responsabilità che assume te, non il contrario.

Ho un socio al 50 per cento, si chiama Stato.

Il cretino è sempre aggiornato.

Il modo migliore per essere felici è esserlo stati.

L'amore è una cosa semplice. È la coppia che è un casino.

L’importante non è vincere, ma governare.

L'occhio pigro, sarà che trova il mondo noioso?

L'onestà andrà di moda, l'inettitudine ci va già.

La cosa peggiore che può capitarti da vecchio è diventare stronzo.

La difficoltà di scovare l’indicazione del tempo di cottura su un pacco di pasta è pari a quella del reperimento del lembo di sollevazione di un rotolo di scotch.

La maggior parte della gente a cui ho sentito dire: «Delle due l’una», ne sbagliava una.

La morte supervaluta l'identità di chi ne aveva pochissima.

La vita non è tua, è in franchising.

Le belle persone non cambiano il mondo, però gli fanno fare delle figure di merda.

Le poche volte che ho incontrato la verità, non era mai nel mezzo.

La prima volta che non ti ho baciata è stato bellissimo.

La tv mi fa sentire solo, che è esattamente quello che voglio.

Le donne leggono la recensione della copula appena conclusa sul soffitto della camera da letto.

Mettiamo che Dio esista: perché dovrebbe punirmi per non aver creduto in lui, quando al momento opportuno potrebbe limitarsi a dirmi: «Vieni avanti cretino»?

Nel vivere, bisognerebbe sempre conservare una quota d’indifferenza.

Non è bello ciò che è bello, ma ciò che piace alle persone di gusto.

Non so se Dio esiste, ma su Google si trova.

Prova a mettere un tablet in mano a un bambino e vedi che subito ci striscia il dito sopra.

Quando un politico dice «Gli italiani non sono stupidi» crede di fare un complimento?

Ricorda: per quanto il mondo vada male, va sempre meglio di come andrebbe se fossi tu a guidarlo.

Se pensi che il tempo non esista, dai un’occhiata a una tua foto di cinque anni fa.

Se un atleta olimpionico facesse in una giornata tutti i movimenti che un bambino fa in un’ora, morirebbe d’infarto.

Se vedete una cacca di cane, vuol dire che è passato un padrone di merda.

Se vuoi capire gli anni Settanta, pensa alla moquette.

Una delle ragioni fondamentali per cui una coppia si forma è quella di godere del privilegio di rispondere «Niente» alla domanda «Ma che hai?»

Voglio un passato migliore.

Viviamo in un’epoca in cui puoi telefonare andando a spasso, sapere qualsiasi cosa in qualsiasi momento sfiorando un tasto e avere un’erezione con una pillola, e hai il coraggio di dire che era meglio prima?

Libro di Diego De Silva
Superficie
Editore: Einaudi, 2018

Questo libro gioca con la nostra stupidità e la nostra intelligenza. È fatto di frasi fulminee il cui accostamento produce cortocircuiti spiazzanti e comicissimi. Come se Woody Allen, Groucho Marx e l’amico cretino di vostro zio si trovassero nella stessa stanza e parlassero ognuno per conto suo. È fatale: quando meno ve lo aspettate, scoppierete a ridere. Prendete un luogo comune, smontatelo, rovesciatelo, trovategli amici e parenti, coniugi e amanti, nemici e complici. Denunciateli. Poi accostatelo a una battuta, a un aforisma, a un nonsense: accendete la miccia e aspettate. Ad esplodere, sarà la vostra risata. È un gioco, sí, ma è una sarabanda dell’intelletto. Perché è vero: molti discorsi umani sono irresistibilmente comici, sembrano costruiti solo per iniziare e non andare mai a fondo. Sono grandiosi tentativi di semplificazione impastati in un chiacchiericcio che supera ogni pretesa di profondità per diventare, gioiosamente, superficie. E vanno inchiodati a se stessi, accostati ad altri o ad altro, perché nel flusso torrenziale si producano attriti, urti, ribaltamenti di senso. Proprio come avviene nelle reazioni chimiche, vanno messi accanto a un reagente che, consumandosi, li trasformi.

Note
Vedi anche: Frasi di Diego De Silva