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Frasi e citazioni di Ray Bradbury

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Ray Bradbury (Waukegan 1920 - Los Angeles 2012), scrittore statunitense, tra i più noti del genere fantascientifico. La maggior parte delle seguenti citazioni di Ray Bradburysono tratte dai libri: Cronache marziane (The Martian Chronicles, 1950), Fahrenheit 451 (1953) e Il popolo dell'autunno (Something Wicked This Way Comes, 1962).
Non c'è bisogno di bruciare i libri per distruggere una cultura. Basta
convincere la gente a smettere di leggerli. (Ray Bradbury)
Cronache marziane
The Martian Chronicles, 1950 - Selezione Aforismario

La scienza non è che la spiegazione di un miracolo che non riusciamo mai a spiegare e l'arte è un'interpretazione di quel miracolo.

Ma in fin dei conti, che cos'è questa maggioranza e da chi è composta? e che cosa pensa, come fa a fare quello che fa, non cambierà mai? e io, soprattutto, come ho fatto a trovarmici in mezzo, a questa marcia maggioranza? Non mi ci trovo bene, io. Si tratta forse di claustrofobia, di paura della folla, o semplicemente di buon senso?

Noi terrestri abbiamo il genio di rovinare tutte le cose grandi e belle. La sola ragione per cui non abbiamo messo delle bancarelle di salsicciotti caldi in mezzo all'antico tempio egizio di Karnak è perché si trova troppo fuori mano e commercialmente non serve a nulla.

La vita sulla Terra non s'è mai composta in qualcosa di veramente onesto e nobile. La scienza è corsa troppo innanzi agli uomini, e troppo presto, e gli uomini  si sono smarriti in un deserto meccanizzato.

Fahrenheit 451
Fahrenheit 451, 1953 - Selezione Aforismario

Non è che ognuno nasca libero e uguale, come dice la Costituzione, ma ognuno vien fatto uguale. Ogni essere umano a immagine e somiglianza di ogni altro.

Riempi i loro crani di dati non combustibili, imbottiscili di "fatti" al punto che non si possano più muovere tanto sono pieni, ma sicuri di essere "veramente bene informati". Dopo di che avranno la certezza di pensare, la sensazione di movimento, quando in realtà son fermi come un macigno. 

I buoni scrittori toccano spesso la vita. I mediocri la sfiorano con una mano fuggevole. I cattivi scrittori la sforzano e l'abbandonano.

I libri servono a ricordarci che asini e matti siamo.

Il televisore è "reale", è immediato, ha dimensioni. Vi dice lui quello che dovete pensare, e ve lo dice con voce di tuono. Deve avere ragione, vi dite: sembra talmente che l'abbia!

La chiusura lampo ha spodestato i bottoni e un uomo ha perduto quel po' di tempo che aveva per pensare, al mattino, vestendosi per andare al lavoro, ha perso un'ora meditativa, filosofica, perciò malinconica.

Mi piace osservare la gente. A volte passo l'intera giornata in metropolitana a sentir le persone parlare, a guardarle. Mi piace indovinare chi sia quel tale, che cosa voglia quell'altro, dove vadano.
[I like to watch people. Sometimes I ride the subway all day and look at them and listen to them. I just want to figure out who they are and what they want and where they are going].

Perché i libri sono odiati e temuti? Perché rivelano i pori sulla faccia della vita. La gente comoda vuole soltanto facce di luna piena, di cera, facce senza pori, senza peli, inespressive.

Se non vuoi un uomo infelice per motivi politici, non presentargli mai i due aspetti di un problema, o lo tormenterai; dagliene uno solo; meglio ancora, non proporgliene nessuno.

Ognuno deve lasciarsi qualche cosa dietro quando muore [...]: un bimbo o un libro o un quadro o una casa o un muro eretto con le proprie mani o un paio di scarpe cucite da noi. O un giardino piantato col nostro sudore. Qualche cosa insomma che la nostra mano abbia toccato in modo che la nostra anima abbia dove andare quando moriamo.

Tutti sono sempre più impazienti, più agitati e irrequieti. Le autostrade e le altre strade d'ogni genere sono affollate di gente che va un po' da per tutto, ovunque, ed è come se non andasse in nessun posto. I profughi della benzina, gli erranti del motore a scoppio.

Il popolo dell'autunno
Something Wicked This Way Comes, 1962

Fai doppia fatica a essere un agricoltore che a essere il suo maiale. 

Certi bambini passano e ti viene da piangere, quando li vedi. Hanno l'aspetto buono, senti che sono buoni, sono buoni. Oh, non che non cedano qualche volta alla tentazione di rubare un temperamatite da pochi soldi: non è questo. È che, sai, quando li vedi passare, sai che saranno così per tutta la vita; verranno feriti, colpiti, pugnalati, e si chiederanno sempre perché questo accade, perché questo accade a loro.

Perché ridiamo quando i pagliacci vengono colpiti dalle torte? Perché sentiamo il sapore della vita.

Fonte sconosciuta
Selezione Aforismario

Fa' ciò che ami e ama ciò che fai. Non fare nulla per soldi. Tutto dovrebbe essere fatto per amore.

Ho imparato, nei miei viaggi, che se resto un giorno senza scrivere comincio ad agitarmi. Due giorni e mi vengono dei tremiti. Tre giorni e do segni di pazzia. Quattro e potrei benissimo essere un maiale che si rotola nel fango.

L'amore è la risposta a tutto. È l'unica ragione per fare qualsiasi cosa.

La televisione è quella bestia insidiosa, quella Medusa in grado di paralizzare un miliardo di persone a occhi sbarrati ogni sera, quella sirena che canta, chiama e alletta promettendo così tanto e concedendo, in definitiva, così poco.

Le fantasie sono cose che non possono accadere, la fantascienza è fatta di cose che possono accadere.

Nel momento in cui ricevi una religione, smetti di pensare. Credi troppo in una cosa e non hai spazio per nuove idee.

Noi siamo un’impossibilità in un universo impossibile.
[We are an impossibility in an impossible universe].

Non c'è bisogno di bruciare i libri per distruggere una cultura. Basta convincere la gente a smettere di leggerli.
[You don't have to burn books to destroy a culture. Just get people to stop reading them].

Ripensando alla tua vita, ti accorgi che l'amore era la risposta a tutto.

Scrivi mille parole al giorno e in tre anni sarai uno scrittore!

Se cerchiamo di negare l'oscurità nelle nostre anime, diventeremo completamente oscuri.

Senza biblioteche che cosa abbiamo? Non abbiamo né passato e né futuro.
[Without libraries what have we? We have no past and no future].

Vivere nel rischio significa saltare da uno strapiombo e costruirsi le ali mentre si precipita. 

Note
Leggi anche le citazioni degli autori di fantascienza: Isaac Asimov - Robert Anson Heinlein