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Frasi e citazioni di Valérie Tasso

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Valérie Tasso (Champagne-Ardenne, 1969), scrittrice e sessuologa francese; dal 1991 vive a Barcellona, in Spagna. Le seguenti citazioni di Valérie Tasso sono tratte dai libri: Diario di una ninfomane (Diario de una ninfómana, 2003), Paris la nuit (2004), Antimanuale del sesso (Antimanual de sexo, 2008).
Credo che al giorno d’oggi parlare di sesso abbia smesso di essere
un tabù: il vero tabù è diventato il sesso stesso. (Valérie Tasso)
Diario di una ninfomane
Diario de una ninfómana, 2003 - Selezione Aforismario

Ho capito che la gente ha bisogno di dare un nome alle cose, di semplificarle con le parole, pensando così, a torto, di poterle capire. Io, invece, ho preso l'abitudine di comunicare sempre meno con le parole e sempre più con il corpo.

Certe persone, come il vino buono, migliorano con gli anni.

Se la media del membro maschile è di dodici centimetri, per superare il chilometro e raggiungere la misera lunghezza di milleduecento metri dovrei farlo con diecimila uomini. Oppure diecimila volte con lo stesso uomo. La seconda variante non mi piace granché. C'è più gusto a farlo con diecimila uomini.

Credo che il destino si diverta a giocare con le persone e ad aprire molte strade. 

Una donna senza istruzione ha due strade aperte nella vita: il matrimonio o la prostituzione che, in definitiva, è lo stesso. 

Il peggio che ci può capitare nella vita è di avere in casa senza saperlo il nostro peggior nemico, il più crudele. 

In fondo, l'unica cosa che sto cercando è l'amore. Forse perché non mi sono mai sentita amata. Qualsiasi cosa io abbia fatto finora ha avuto un unico obiettivo: l'amore. Appuntamenti al buio, avventure di una notte, la casa, altrettanti mezzi per trovare ciò che ho sempre cercato.

Ogni rapporto amoroso è un tentativo di avvicinarmi a questo stato di estasi. Ma non riesco mai ad afferrarlo e sono condannata ripeterlo in continuazione per coglierlo meglio. In altri termini, è una montagna, con un grande strapiombo nel quale non cado mai, un piede per terra e l'altro sospeso nel vuoto. E il mio corpo sta in bilico tra l'umano e il divino.

Il tesoro dell'amore si conserva in piccoli cofanetti.

È così che mi sento quando faccio l'amore. Sento un mix di energia con l'altra persona, che mi fa viaggiare e fondere con il Cosmo. L'energia del mio orgasmo è una piccola parte di me che si stacca per mescolarsi con l'Universo e quando alla fine giaccio spossata torno al mio stato umano. 

La morte è orribile non per chi se ne va, ma per chi resta.

Ho una mia teoria su cosa accade quando si muore. Siamo energia pura e, nel momento della morte, tutti gli atomi che ci compongono si mescoleranno al resto dell'Universo. La nostra energia personale finirà per mischiarsi con l'energia del Cosmo. Né paradiso, né inferno. Siamo particelle del Cosmo, o semplicemente il Cosmo intero.

Se volete darmi un nome, non mi interessa. Sappiate però che in realtà io sono una ninfa. Una Nereida, una Driade. Semplicemente una ninfa.

Sono stata una donna promiscua, è vero. Perché, in definitiva, volevo servirmi del sesso per trovare quello che tutti cercano: riconoscimento, piacere, autostima e, in fondo, amore e affetto. Cosa c'è di patologico in questo?

Paris la nuit
Paris la nuit, 2004

Esistono due Parigi. La Parigi prostituita, violentata dagli sguardi dei turisti stranieri che sfilano in coda, uno dopo l'altro, per addentrarsi in una delle città più belle del mondo. E la Parigi delle tentazioni che, stavolta, stupra tutti i corpi di coloro che hanno l'ardire di voler conoscere la sua dimensione autentica, che non figura su nessuna guida.

Ci sono certe città nel mondo che ti ubriacano perché non hanno uguali. Lasciano il segno, come i graffi che ti disegnano sulla schiena le unghie di un amante troppo focoso.

Antimanuale del sesso
Antimanual de sexo, 2008 - Selezione Aforismario

Siamo esseri sessuati, vale a dire provvisti di organi sessuali specifici, di un sistema endocrino che presiede al loro funzionamento e di un modello di valori culturali che approva o condanna l’uso che ne facciamo. Così come siamo esseri dotati di linguaggio. Entrambe le cose - il sesso e il linguaggio - ci plasmano e non si misurano (né il pene né la laringe), sono una condizione ultima di noi stessi e sono «irrinunciabili».

A mio modesto parere, è questo il vero motivo per cui facciamo l’amore; sapere, a partire da quello che siamo, chi siamo.

Il sesso risponde sempre alla domanda «chi sono io?». Perché il sesso è metafisica allo stato puro e pratico.

C’è una regola valutativa che consente di giudicare bene la qualità di un rapporto sessuale. Secondo il vecchio erotomane che me l’ha suggerita, si deve applicare nel momento preciso in cui l’atto raggiunge la massima intensità. La regola recita così: «Se ora sei in grado di fare qualsiasi altra cosa, falla…». Se durante il sesso sei capace anche soltanto di pensare di fare qualsiasi cosa oltre a quello che stai facendo, c’è qualcosa che non va.

Credo che al giorno d’oggi parlare di sesso abbia smesso di essere un tabù: il vero tabù è diventato il sesso stesso.

Eros, che per gli antichi era un dio, per i moderni è un problema.

La grande maggioranza delle richieste di consigli che ricevo sulle difficoltà sessuali comuni - come l’eiaculazione precoce, il vaginismo o l’impotenza - ha sempre la stessa origine: l’obbligo ineludibile di procurare l’orgasmo a se stessi e al partner. Questa imposizione deriva a sua volta dal fatto che abbiamo equiparato il successo all'orgasmo, così come abbiamo equiparato il successo all'ammontare di un conto in banca. La stessa logica, la stessa necessità. Schiavi occasionali, ma sottomessi, di un successo malinteso.

L’interazione sessuale è una «fratellanza tra egoisti». Il sesso, dal canto suo, è una lezione di egoismo.

È risaputo che, al giorno d’oggi, presso la nostra cultura, il problema non riguarda tanto la quantità dell’informazione, quanto la sua qualità. Le opinioni - che non sono conoscenza - si sono democratizzate. Chiunque può esprimere le proprie idee, chiunque può imitare chicchessia ed esprimersi a sua volta. Internet, autentica rivoluzione sociale dagli effetti certamente positivi, è anche un’immensa biblioteca priva di bibliotecario, in cui le verità e le menzogne si diffondono solo in base al numero di visite, in cui l’esito si misura dal numero di volte che qualcosa si ripete; in questo modo il valore dell’informazione sta nella sua dimensione e non nel suo contenuto.

La nostra è una «società informata», perfettamente a conoscenza di tutte le sciocchezze, perfettamente edotta in materia di dischi volanti e fulmini orgasmici.

Libro di Valérie Tasso consigliato
Diario di una ninfomane 
Traduttore S. Sichel 
Editore Tropea, 2009 

Prigioniera di una profonda solitudine e incapace di comunicare con il mondo esterno, fin dall'adolescenza la protagonista sceglie di esprimersi vivendo una sessualità estrema, frenetica, concedendosi a numerosi amanti spesso sconosciuti. L'autrice sembra non temere nulla, desidera con tutte le sue forze rompere la barriera di incomunicabilità che l'imprigiona, usando il sesso, accettando di vivere qualunque esperienza.