Aforismi, frasi e battute su Cupìdo

Raccolta di aforismi, frasi e battute divertenti su Cupìdo (e anche contro Cupìdo!), dio dell’amore (da cupīdo "bramosia"). Cupìdo è la denominazioni in lingua latina di Eros, dio greco dell'amore e del desiderio sessuale, rappresentato come un fanciullo alato armato di arco e frecce con le quali ferisce le divinità e gli esseri umani, suscitando in loro la passione amorosa. Bisogna notare che:
"Un tale dio non ha niente a che fare con la religione romana, né per quanto riguarda un suo culto (salvo, talora, come paredro della propria madre Venere o in pratiche private): deriva piuttosto dalla poesia e dall'arte greca, e in particolare dalla rappresentazione che di esso aveva diffuso la cultura ellenistica (un fanciullo alato, spesso capriccioso, con arco e frecce). [F. Ferrari, M. Fantuzzi, M.C. Martinelli, M.S. Mirto, Dizionario della civiltà classica, Rizzoli, 2001].
A mo' d'introduzione di questa raccolta, riportiamo un divertente brano di William Shakespeare tratto da Pene d’amor perdute, in cui si descrive con ironia la potenza di Cupido:
"Oh, io dunque innamorato! Io che fui sempre, dell’amore, il flagello, l’aguzzino, il nemico di ogni patetico sospiro, il critico, anzi il guardiano notturno, il pedante tiranno di quel fanciullo che nessuno al mondo eguaglia per magnifiche imprese! Quel fanciullo bendato, piagnucoloso, semicieco, bizzoso, quel giovin-vecchio, nano-gigante, don Cupido, sovrano delle rime amorose, signore delle braccia che s’intrecciano, riconosciuto sire di sospiri e gemiti, protettore di tutti gli sfaccendati e scontenti, temuto principe delle gonnelle, re delle braghette, imperatore assoluto e gran generale di uscieri galoppini: oh, mio povero Cuore! Eccomi in campo anch'io come suo aiutante, a indossare i suoi colori come il cerchio di un saltimbanco! Oh, io amare! Io corteggiare! Io a cercar moglie! Cioè una donna che è come un orologio tedesco, sempre in riparazione, sempre fuori sesto, che non segna mai l’ora giusta a guardia giusta e che va anzi guardato da noi perché vada giusto! E per di più farmi spergiuro, ciò che è il peggio del peggio; e amare, delle tre, quella è peggio; una sgualdrinella pallidetta con una fronte di velluto, con due pallottoline di pece piantate come occhi sul suo viso; e capace, per il cielo, di fare quel che volesse fare quand'anche avesse Argo per eunuco e guardiano: e io a sospirar per lei! a vegliare per lei! a pregare per lei! Ah, è il castigo che Cupido m’infligge per aver io trascurato la sua piccola onnipossente, tremenda potenza. Bene, amerò, scriverò, pregherò, corteggerò, gemerò: ad alcuni è dato di amare una donna d’alto rango, ad altri una semplice ragazzotta".
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa su Eros, su Venere, sull'amore a prima vista e sull'innamoramento. Inoltre, nella sezione "Frasi utili", trovi una raccolta di frasi da inviare il giorno di San Valentino, festa degli innamorati. [I link sono in fondo alla pagina].

Cupìdo scaglia una freccia
O vittime innocenti dell'arco di Cupido, serbate questo limpido versetto:
non fatevi baciare dal primo stupìdo né fatevi ingannare da un bacetto. (E. Y. Harburg)

La freccia al cuore è un messaggio chiaro: Cupido trasformato in boia.
Isabel Allende, Il gioco di Ripper, 2013

Cupido. Il cosiddetto dio dell’amore. Questa creazione bastarda di una fantasia primitiva fu senza dubbio inflitta alla mitologia come castigo per i peccati delle sue divinità. Di ogni creazione inutile e sgradevole questa è senza dubbio la più irragionevole e offensiva. L’idea di simboleggiare l’amore sensuale per mezzo di un bambino semi asessuato, di paragonare le pene d’amore alle ferite di una freccia e di fare entrare in opere d’arte questo omuncolo grassoccio rendendole così volgari e grossolane, è ben degna dell’epoca che, dopo aver dato i natali a questo Cupido, lo ha lasciato come un trovatello sui gradini della posterità.
Ambrose Bierce, Dizionario del diavolo, 1911

L'innocente figura di Cupido, l'amore stesso fatto persona, che ignora la passione e ne è immune, è la più fatale delle bambole.
Karen Blixen, Ehrengard, 1963 (postumo)

Non so chi ha inventato la storia delle frecce di Cupìdo, ma non c'è nulla di più vero. 
Boileau-Narcejac, Le vittime, 1964

Benvenuti nell'era dell'anti-innocenza: nessuno fa colazione da Tiffany e nessuno ha storie da ricordare; facciamo colazione alle sette e abbiamo storie che cerchiamo di dimenticare il più in fretta possibile. L'autoconservazione e concludere affari hanno priorità assoluta. Cupido ha preso il volo dal condominio.
Carrie Bradshaw (Sarah Jessica Parker), in Sex and the City, 1998-2004

La freccia di Cupido punta sempre al cuore, ma spesso finisce in mezzo alle gambe.
Paolo Dune, Al di qua dell'aldilà, 1998-2016

E chi avrebbe mai detto, chi avrebbe anche solo pensato che magari Cupìdo poteva spararmi un altro di quei maledetti dardi. È vero che sono stato trafitto al cuore ma se qualcosa sembra troppo bello per essere vero, di solito lo è. 
Eminem, Spend some time, 2004

Perché Cupido è sempre fanciullo? perché? se non per la sua leggerezza, per la sua incapacità di fare o pensare qualcosa di assennato?
Erasmo da Rotterdam, Elogio della follia, 1509

Non è forse del tutto cieco quel Cupido, che è artefice e padre di ogni legame? E come il brutto gli appare bello, così fa in modo che anche a ciascuno di voi sembri bello ciò che gli è toccato in sorte, che il vecchio ami la sua vecchia, e il ragazzo la sua ragazza. Sono cose che accadono a ogni piè sospinto e che muovono il riso; eppure sono proprio queste cose ridicole il fondamento di una società che vive con gioia.
Erasmo da Rotterdam, Elogio della follia, 1509

Cupido scocca i suoi dardi a caso. Ma non a caso ci si trova sulla loro traiettoria.
Roberto Gervaso, Il grillo parlante, 1983

Bacco, Cupido e Venere / fanno l’uomo andare in cenere.
Carlo Goldoni, Lucrezia Romana in Costantinopoli, XVIII sec.

O vittime innocenti dell'arco di Cupido, / serbate questo limpido versetto: / non fatevi baciare dal primo stupìdo / né fatevi ingannare da un bacetto.
[O innocent victims of Cupid, remember this terse little verse: to let a fool kiss you is stupid, to let a kiss fool you is worse].
Edgar Yipsel "Yip" Harburg, XX sec. [1]

Cupido "il piccolo grande nemico".
[Cupid "the little greatest enemy"].
Oliver Wendell Holmes (cfr. citazione di Robert Southey) [1]

Noi non ci ammaliamo mai d'amore due volte. Cupìdo non spreca una seconda freccia per lo stesso cuore. 
Jerome K. Jerome, Pensieri oziosi di un ozioso, 1886

Se Cupido fosse stato donna, avremmo provato amore soltanto per le nostre scarpe.
Marcello Macrì (Aforismi inediti su Aforismario)

Vengono dalla dote le saette, | non dall'arco sognato di Cupìdo. 
Scipione Maffei, Le cerimonie, 1728

Cupido invecchiando somiglia al nano Bagonghi. [2]
Marcello Marchesi, Il malloppo, 1971

Non capisco perché Cupido sia stato scelto per rappresentare San Valentino. Quando penso a qualcosa di romantico, l'ultima cosa che mi viene in mente è un bimbo tappo e grassoccio che mi punta un'arma addosso.
Paul McGinty [1]

Cupido è un dio fellone: fa il suo gioco tenendo in scacco religione e giustizia. È il suo vanto, che il suo potere batta ogni altro potere e che ogni altra regola ceda alla sua.
Michel de Montaigne, Saggi, 1580/88

Ogni amante è un guerriero, e Cupìdo ha il suo accampamento. 
[Militat omnis amans, et habet sua castra Cupido].
Publio Ovidio Nasone, Amores, I sec. a.e.c.

Amore incombe molto più duramente e crudelmente su coloro che si ribellano che su coloro che accettano di sopportare la sua schiavitù. Ecco, lo ammetto, io, o Cupìdo, sono la tua nuova preda; mi sottometto alle tue leggi con le mani legate.
Publio Ovidio Nasone, Amores, I sec. a.e.c.

Turpe è il vecchio che vuol ancora militare sotto le insegne di Cupido.
[Turpe senex miles, turpe senilis amor].
Publio Ovidio Nasone, Amores, I sec. a.e.c.

Una cosa era certa: nella vita, per quanto Cupìdo si dia da fare per renderle romantiche, le cose dell'amore non succedono mai come nei libri o come nei film.
Bianca Pitzorno, Diana, Cupìdo e il Commendatore, 1994

Se si togliesse l’ozio dal mondo, ben presto perirebbero le arti di Cupido.
François Rabelais, Gargantua e Pantagruel, 1532

Giustamente gli antichi riferivano 1'amore a un'origine divina, all'opera di Cupido e delle sue frecce: esso non è che una forma di possessione.
Mario Andrea Rigoni, Variazioni sull'impossibile, 1993

Il genio della specie fa generalmente guerra con i geni protettori degli individui, ne è il persecutore e nemico, sempre pronto a distruggere spietatamente la felicità personale per realizzare i suoi fini; anzi, è il bene di intere nazioni che è stato talvolta vittima dei suoi capricci. [...] Tutto questo dipende dal fatto che la specie, nella quale sta la radice del nostro essere, ha su di noi un diritto precedente e più forte di quello che ha l'individuo, per cui le sue faccende passano avanti. Nel sentimento di ciò, gli antichi personificarono il genio della specie in Cupido, un dio ostile, crudele e quindi malfamato, nonostante il suo aspetto infantile, un demone capriccioso e dispotico, e però signore degli dèi e degli uomini: (Tu, deorum hominumque tyranne, Amor!). L'arco micidiale, la cecità e le ali sono i suoi attributi. Queste ultime significano l'incostanza: la quale subentra di regola solo con la delusione che è conseguenza dell'appagamento.
Arthur Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione, 1819

Il genio della specie medita, in tutti coloro che sono atti alla procreazione, sulla generazione futura. Il modo di essere di essa è la grande opera in cui, speculando e riflettendo, è occupato Cupido, incessantemente attivo. Rispetto all'importanza del suo grande compito, che riguarda la specie e tutte le generazioni future, le cose degli individui non sono, in tutto il loro effimero insieme, di nessun rilievo: per cui egli è sempre pronto a sacrificarle senza scrupolo.
Arthur Schopenhauer, ibidem

Amore non guarda con gli occhi ma con la mente, e perciò l'alato Cupido viene dipinto cieco. Né la sua mente è capace di discernimento; con ali e senz'occhi, egli è l'impeto senza senno. E proprio un bimbo vien chiamato Amore, tanto spesso nella scelta s'inganna. Come pei fanciulli mentire è un gioco, così il fanciullo Amore è dovunque spergiuro.
William Shakespeare, Sogno di una notte di mezza estate, 1596

La freccia di Cupido è velenosa, e fa impazzir la donna più ritrosa.
William Shakespeare, ibidem

Troppo è duro il dardo di Cupido anche al confronto della clava di Ercole.
William Shakespeare, Pene d’amor perdute, 1598

Quel fanciullo bendato, piagnucoloso, accecato e capriccioso, questo vecchio giovinetto, questo gigante nano, Don Cupido, reggente di rime d’amore, signore delle braccia incrociate, sovrano consacrato dei sospiri e dei gemiti, signore di tutti i perdigiorno e dei malcontenti, principe temuto delle sottane, e re delle brachette, imperator sovrano e generale in capo di tutti gli ufficiali di tribunale indaffarati.
William Shakespeare, Pene d’amor perdute, 1598

La maliziosa freccia del piccolo Cupido è tale, che ferisce alla minima parola.
William Shakespeare, Molto rumore per nulla, ca. 1599

Se mai accada, [...] − e questo “mai” può essere anche “presto” − che tu scopra su qualche giovin gota il potere di risvegliare in te le fantasie che suscita l'amore, conoscerai allora le ferite invisibili che ti recheranno gli acuminati strali di Cupido.
William Shakespeare, Come vi piace, ca. 1600

Quella canaglia di puttino [3] cieco uso a ingannare gli occhi di ciascuno proprio perché i suoi sono bendati,
William Shakespeare, Come vi piace, ca. 1600

Cupido "il piccolo grande dio".
Cupid "the little greatest god."
Robert Southey [1]

Cupido se ne va in giro a scagliare frecce: sfortunatamente però non è mai stato a scuola di tiro con l'arco.
Anonimo

L'uomo è sempre l'ultimo a sapere quando Cupido lo ha colpito
[The man is always the last to know when Cupid has struck him].
Anonimo

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Nano Bagonghi: nome usato per definire i nani che lavorano nei circhi, nelle fiere e nei baracconi. (cfr. citazione di Marcello Marchesi).
  3. Puttino: Cupìdo, dio dell'amore rappresentato come un fanciullo alato, e spesso bendato, armato di arco e frecce per colpire al cuore divinità e esseri umani e suscitare in loro la passione amorosa (cfr. citazione di Shakespeare).
  4. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: ErosVenere - Amore - Arco e Frecce - Frasi per San Valentino

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