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Aforismi, frasi e citazioni su Sisifo

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni su Sisifo (in greco antico: Σίσυφος e in latino: Sisyphus) personaggio della mitologia greca. In tutti i miti che lo riguardano, Sisifo appare come il più scaltro dei mortali, capace di ordire trame e tranelli. Nell'Odissea, Sisifo è posto nell'oltretomba condannato a rotolare eternamente sulla china di una collina un macigno che, una volta spinto sulla cima, ricade sempre giù in basso (di qui la locuzione fatica di Sisifo per indicare un'impresa che richiede grande sforzo senza alcun risultato). [Enciclopedia Treccani].

Così è scritto nell'Odissea: "Ed anche Sisifo vidi, che dure pene soffriva: un masso enorme reggeva con entrambe le braccia e, puntando i piedi e le mani, lo spingeva in alto, verso la cima di un colle. Ma quando stava per superare la vetta, allora una forza violenta lo precipitava all'indietro: rotolava di nuovo a terra quel masso dannato. Ancora una volta spingeva, con il corpo teso, dalle membra scorreva il sudore, dal capo saliva la polvere".

Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sulla mitologia, il mito, Prometeo e Ulisse. [I link sono in fondo alla pagina].
Anche la lotta verso la cima basta a riempire il cuore di un uomo.
Bisogna immaginare Sisifo felice. (Albert Camus)
Cercare ogni giorno montagne di scuse per rimanere immobili è una fatica che schiaccerebbe anche Sisifo.
Dino Basili, Amici amici, 1989

Pochi compiti si avvicinano al supplizio di Sisifo più di quello della massaia; giorno per giorno bisogna lavare i piatti, spolverare i mobili, rammendare la biancheria, tutte cose che domani saranno di nuovo sporche, polverose, rotte.
Simone de Beauvoir, Il secondo sesso, 1949

Ho finalmente capito la frase di Camus: “Bisogna immaginare Sisifo felice”. Voleva dire che rifacciamo tutta la vita le stesse stronzate, ma che forse è questa la felicità. Dovrò aggrapparmi a quest’idea. Amare il mio malessere perché è fertile di nuovi sviluppi.
Frédéric Beigbeder, L'amore dura tre anni, 1997

Nessuno come i Greci ha saputo incarnare in un nome un emblema: Narciso, Edipo, Sisifo, Orfeo... E ancora: Elena e Arianna, Antigone e Clitennestra... Le nostre mitologie al confronto sono solo catene di pallidi plagi.
Gesualdo Bufalino, Bluff di parole, 1994

Anche la lotta verso la cima basta a riempire il cuore di un uomo. Bisogna immaginare Sisifo felice.
[La lutte elle-même vers les sommets suffit à remplir un coeur d'homme. Il faut imaginer Sisyphe heureux]. 
Albert Camus, Il mito di Sisifo, 1942

Sisifo è l'eroe assurdo, tanto per le sue passioni che per il suo tormento. Il disprezzo per gli dèi, l'odio contro la morte e la passione per la vita, gli hanno procurato l'indicibile supplizio, in cui tutto l'essere si adopera per nulla condurre a termine. È il prezzo che bisogna pagare per le passioni della terra.
Albert Camus, Il mito di Sisifo, 1942

Sisifo, proletario degli dèi, impotente e ribelle, conosce tutta l'estensione della sua miserevole condizione: è a questa che pensa durante la discesa. La perspicacia, che doveva costituire il suo tormento, consuma, nello stesso istante, la sua vittoria. Non esiste destino che non possa essere superato dal disprezzo.
Albert Camus, Il mito di Sisifo, 1942

Sisifo ama il suo masso, perché lo trascina.
Elias Canetti, Aforismi per Marie-Louise, 2005 (postumo)

Sisifo viene condannato a spingere un pesantissimo macigno fino alla cima di una montagna; nell'attimo stesso in cui questo sforzo si completa, la pietra rotola a valle e Sisifo deve ricominciare da capo. Spingere verso l'alto la pietra, vederla ogni volta ricadere e avere conferma dell'inutilità degli sforzi: ecco il supplizio. Difficile immaginare una situazione più disperata. Ma se cambia il punto di vista, seguendo l'intuizione di Albert Camus, si può arrivare a una valutazione diversa. Dovremmo chiederci cosa passi per la testa di Sisifo mentre osserva la pietra che rotola a valle, sapendo di doverla fare salire di nuovo, infinite volte. È in quell'attimo disperante, scrive Camus, che si manifesta la forza della presa di coscienza. Si tratta di un mito tragico, proprio perché l'eroe è cosciente della pena che deve sopportare, conosce la causa del suo tormento – la passione per la vita che l'ha portato a contraddire gli dei – e non si può pensare a Sisifo senza ammirarne la forza d'animo, la speranza invincibile. È un eroe consapevole della sua tragica condizione, non può fare a meno di pensarci mentre ridiscende a valle per ricominciare la sua fatica, allo sforzo si accompagna una coscienza di sé sempre più acuta. Perciò, conclude Camus, Sisifo ci insegna "la fedeltà superiore, che nega gli Dei e solleva i macigni... Ogni granello di quella pietra, ogni bagliore minerale di quella montagna, ammantata di notte, formano, da soli, un mondo. Anche la lotta verso la cima basta a riempire il cuore di un uomo. Bisogna immaginare Sisifo felice".
Rudi Ghedini (fonte sconosciuta - segnalala ad Aforismario)

L'errore più singolare è quello che si riferisce a noi stessi e alle nostre forze, quello per il quale ci dedichiamo a un compito degno, a un'impresa onorevole a cui siamo impari, per il quale aspiriamo a un fine che non potremo mai raggiungere. Il tormento di Tantalo-Sisifo che ne deriva viene sentito da ognuno tanto più amaramente quanto più oneste erano le sue intenzioni. Eppure molto spesso, quando ci vediamo precluso per sempre ciò che intendevamo raggiungere, abbiamo già trovato sulla nostra strada qualche altra cosa desiderabile, qualcosa di consono a noi, per accontentarci del quale eravamo propriamente nati.
Johann Wolfgang Goethe, Massime e riflessioni, 1833 (postumo)

È possibile che la missione dell'uomo sia quella di distruggere la Terra, la vita. Ma allora forse si è comportato come Sisifo, che per un po' ha abbandonato il suo compito, si è svincolato dalla stretta della morte per divertirsi con la vita che doveva distruggere. Visti così ogni forma e pensiero sublime sarebbero stati creati grazie a questa esitazione, l'arte, la filosofia, le religioni sono prodotti della titubanza umana davanti allo sterminio e questa titubanza è la spiegazione per l'inguaribile, nostalgica malinconia dei veri grandi.
Imre Kertész, Il secolo infelice, 1998

Quando l'uomo lotta per mettersi sulla buona strada e si rallegra di aver superato la forza delle tentazioni: forse appena un istante dopo la più completa vittoria, ecco sopravvenire una circostanza esteriore all'apparenza insignificante, che lo precipita dall'alto della roccia come Sisifo. Spesso, non appena l'uomo ha concentrato tutte le sue forze su di un punto, urta in un piccolo accidente esteriore che annienta ogni cosa.
Søren Kierkegaard, Diario, 1834/55 (postumo 1909/49)

La storia è il mito di Sisifo, ogni generazione ricomincia daccapo. 
Giovanni Sartori, Democrazia, 1993

Le fatiche di Sisifo somigliano molto a quelle della casalinga, che, nella sua lotta impari contro polvere e germi, fa le pulizie oggi per ricominciarle domani. Certo, Sisifo possiamo anche immaginarcelo felice, come ci suggerisce Camus, ma che lo sia davvero è un altro paio di maniche.
Giovanni Soriano, L'inconveniente umano, 2022

Ci sedemmo su un masso e contemplammo Sisifo che spingeva con gioia e convinzione il proprio.
Jude Stéfan, Gnomiche, 1985

Note
Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Mito - Prometeo - Ulisse