Aforismi, frasi e citazioni sul Collezionismo
Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sui collezionisti e sul collezionismo, cioè la raccolta sistematica e ordinata di oggetti dello stesso genere, che può essere fatta per motivi d'interesse storico, artistico, scientifico, ecc., oppure per semplice curiosità e piacere personali.
Le raccolte più comuni riguardano i francobolli (filatelia), le monete (numismatica), i libri (bibliofilia o bibliomania), le opere d'arte, i minerali, le conchiglie, le farfalle, i coleotteri, ecc., ma esistono collezioni delle cose più strane o insolite, come le lattine di birra, i pacchetti di sigarette, gli autografi di personaggi famosi, la sabbia di spiagge o deserti di tutto il mondo (da cui il titolo di Calvino al suo Collezione di sabbia). L'elenco potrebbe continuare quasi all'infinito, perché in teoria ogni genere di oggetti potrebbe essere collezionato. Ovviamente in questo contesto non possiamo dimenticare le collezioni di citazioni, delle quali Aforismario è un tipico esempio; tra l'altro, lo stesso significato etimologico di "aforism-ario è "raccolta di aforismi".
In questa "meta-raccolta" di citazioni, spiccano le osservazioni di uno specialista in materia: il filosofo tedesco Walter Benjamin (1892-1940), che aveva una vera e propria mania per il collezionismo, cominciata sin da bambino con le farfalle, e poi proseguita con le cartoline e i libri, e in particolar modo con i libri per l'infanzia, di cui possedeva una vasta collezione. In una lettera del 1918 a Ernst Schoen, scrive: "Io, alla maniera dei veri collezionisti di libri, mi sono creato - quantomeno - un ambito d’interesse particolare. [...] Si tratta di un ambito nel quale ancora oggi non è comune collezionare, e nel quale è dunque ancora possibile qualche scoperta fortunata [...] Sono vecchi libri per l'infanzia, favole e anche belle saghe. Il ceppo originario della collezione viene da una grande campagna di saccheggio che feci [...] nella biblioteca di mia madre, quella che era la mia biblioteca d’infanzia".
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sugli hobby, i passatempo, la filatelia e la bibliofilia. [I link sono in fondo alla pagina].
A furia di far collezioni, di cose, di piante, di tutto, si finisce a poco a poco col voler farle anche con le persone.
Le raccolte più comuni riguardano i francobolli (filatelia), le monete (numismatica), i libri (bibliofilia o bibliomania), le opere d'arte, i minerali, le conchiglie, le farfalle, i coleotteri, ecc., ma esistono collezioni delle cose più strane o insolite, come le lattine di birra, i pacchetti di sigarette, gli autografi di personaggi famosi, la sabbia di spiagge o deserti di tutto il mondo (da cui il titolo di Calvino al suo Collezione di sabbia). L'elenco potrebbe continuare quasi all'infinito, perché in teoria ogni genere di oggetti potrebbe essere collezionato. Ovviamente in questo contesto non possiamo dimenticare le collezioni di citazioni, delle quali Aforismario è un tipico esempio; tra l'altro, lo stesso significato etimologico di "aforism-ario è "raccolta di aforismi".
In questa "meta-raccolta" di citazioni, spiccano le osservazioni di uno specialista in materia: il filosofo tedesco Walter Benjamin (1892-1940), che aveva una vera e propria mania per il collezionismo, cominciata sin da bambino con le farfalle, e poi proseguita con le cartoline e i libri, e in particolar modo con i libri per l'infanzia, di cui possedeva una vasta collezione. In una lettera del 1918 a Ernst Schoen, scrive: "Io, alla maniera dei veri collezionisti di libri, mi sono creato - quantomeno - un ambito d’interesse particolare. [...] Si tratta di un ambito nel quale ancora oggi non è comune collezionare, e nel quale è dunque ancora possibile qualche scoperta fortunata [...] Sono vecchi libri per l'infanzia, favole e anche belle saghe. Il ceppo originario della collezione viene da una grande campagna di saccheggio che feci [...] nella biblioteca di mia madre, quella che era la mia biblioteca d’infanzia".
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sugli hobby, i passatempo, la filatelia e la bibliofilia. [I link sono in fondo alla pagina].
Per il collezionista, in ciascuno dei suoi oggetti è presente il mondo stesso. (Walter Benjamin) |
Giorgio Bassani, Il giardino dei Finzi-Contini, 1962
Colleziona, colleziona, qualcosa resterà
Marco Belpoliti, su La Stampa, 2015
Cos'è in definitiva una collezione? Un mondo dentro il mondo.
Marco Belpoliti, ibidem
Il collezionista è visto come un uomo possessivo, competitivo, che trasferisce sulla sua collezione rivalità e conflitti, e sfida con le sue «cose» l’Altro, il rivale assente, o solo fantasticato. Farebbe qualunque cosa pur di completare la propria collezione sapendo nel fondo di se stesso che nessuna collezione è mai esaustiva, e quando lo diventa perde immediatamente ai suoi occhi qualsiasi valore.
Marco Belpoliti, ibidem
Il fine giustifica i mezzi nel movimento della collezione.
Marco Belpoliti, ibidem
Mania, nevrosi, stravaganza, orgoglio, ossessione, sono gli stati d’animo degli uomini e delle donne che collezionano; le difficoltà eccitano la loro fantasia e sviluppano la loro volontà.
Marco Belpoliti, su La Stampa, 2015
Ciò che nel collezionismo è decisivo, è che l’oggetto sia sciolto da tutte le sue funzioni originarie per entrare nel rapporto più stretto possibile con gli oggetti a lui simili. Questo rapporto è l'esatto opposto dell’utilità, e sta sotto la singolare categoria della completezza. Cos'è poi questa «completezza»? Un grandioso tentativo di superare l'assoluta irrazionalità della semplice presenza dell'oggetto mediante il suo inserimento in un nuovo ordine storico appositamente creato: la collezione
Walter Benjamin, Scritti 1906-1940
È raro che i collezionisti si presentino al pubblico come tali. Desiderano passare per scienziati, per esperti, all'occorrenza anche per proprietari, ma molto di rado per ciò che pure soprattutto sono: per amatori.
Walter Benjamin, ibidem
Epoca, luogo, fabbrica, proprietario da cui proviene - tutti insieme, per l’autentico collezionista, formano in ogni singolo oggetto della sua proprietà una magica enciclopedia che nella sua sostanza è il destino dell’oggetto.
Walter Benjamin, ibidem
Il più stravagante collezionista e innamorato si mantiene vicino al bambino più di quanto non faccia il candido pedagogo che si mette nei suoi panni. Giacché bambino e collezionista, e persino bambino e feticista si collocano sullo stesso terreno, per quanto ovviamente su versanti diversi.
Walter Benjamin, ibidem
I collezionisti sono fisiognomia del mondo delle cose. È sufficiente osservarne uno e badare a come tratta gli oggetti della propria vetrina. Si direbbe che appena li tiene in mano appaia ispirato da essi, abbia l’aria di un mago che attraverso di essi guardi nella loro lontananza.
Walter Benjamin, ibidem
I collezionisti sono persone dotate di un istinto tattico; secondo la loro esperienza, quando vanno all'assalto di una città sconosciuta, la più piccola bottega di un antiquario può rappresentare un fortino e la più sperduta cartoleria una posizione chiave da conquistare.
Walter Benjamin, ibidem
I grandi fisiognomici - e i collezionisti sono fisiognomici del mondo delle cose - si fanno interpreti del destino. Basta osservare come un collezionista maneggia gli oggetti della sua vetrina. Appena li tiene in mano, pare guardare ispirato attraverso di loro, nelle loro lontananze.Tanto potrei dire del lato magico del collezionista.
Walter Benjamin, ibidem
Il collezionista è il vero inquilino dell'intérieur. Egli si assume il compito di trasfigurare le cose. È un lavoro di Sisifo, che consiste nel togliere alle cose, mediante il suo possesso di esse, il loro carattere di merce. Ma egli dà loro solo un valore d ’amatore invece del valore d’uso.
Walter Benjamin, ibidem
Il collezionista si trasferisce idealmente, non solo in un mondo remoto nello spazio o nel tempo, ma anche in un mondo migliore, dove gli uomini, è vero, sono altrettanto poco provvisti del necessario che in quello di tutti i giorni, ma dove le cose sono libere dalla schiavitù di essere utili.
Walter Benjamin, ibidem
Il fenomeno del collezionismo perde il suo senso con il venir meno del suo soggetto. Quando delle collezioni pubbliche possono essere più corrette dal punto di vista sociale e più utili da quello scientifico rispetto a quelle private - è soltanto in queste che gli oggetti affermano i loro diritti.
Walter Benjamin, ibidem
Il motivo più recondito del collezionista può essere forse cosi circoscritto: egli intraprende una lotta contro la dispersione. Il grande collezionista è originariamente toccato dalla confusione, dalla frammentarietà in cui versano le cose in questo mondo.
Walter Benjamin, ibidem
L’esistenza del collezionista è tesa dialetticamente tra i poli dell’ordine e del disordine.
Walter Benjamin, ibidem
La definizione più azzeccata della comunità degli autentici collezionisti è quella dei fedeli del caso, degli adoratori del caso. Non solo perché sanno benissimo che le loro proprietà devono il meglio al caso, ma anche perché vanno essi stessi a caccia, nelle loro proprietà, delle tracce del caso, perché sono fisiognomici convinti che non vi è nulla che possa capitare alle cose di tanto stravagante, imprevedibile, inavvertito da non lasciarvi le sue tracce.
Walter Benjamin, Scritti 1906-1940
La figura del collezionista, che per l’osservatore risulta col tempo sempre più affascinante, non è finora stata riconosciuta come merita. Si potrebbe credere che nessuna figura avrebbe potuto allettare più di questa i novellieri romantici.
Walter Benjamin, ibidem
Orgoglio, solitudine, amarezza - è questo il lato negativo di certe nature di collezionisti cosi colte e felici. Di quando in quando ogni passione rivela i suoi tratti demoniaci.
Walter Benjamin, ibidem
Per il collezionista, in ciascuno dei suoi oggetti è presente il mondo stesso.
Walter Benjamin, ibidem
Per il collezionista - quello autentico intendo, il collezionista come deve essere - il possesso è il rapporto più profondo che in assoluto si possa avere con le cose: non come se le cose fossero viventi in lui, piuttosto è egli stesso che abita in loro.
Walter Benjamin, ibidem
Quando un grande collezionista pubblica il sontuoso catalogo dei suoi tesori, esibisce bensì una collezione, ma solo in casi rarissimi il suo genio collezionistico.
Walter Benjamin, ibidem
Quanto al collezionista, soltanto il timore di veder salire i prezzi getterà un’ombra sulla sua gioia.
Walter Benjamin, ibidem
Se è vero che ogni passione confina col caos, quella del collezionista confina col caos dei ricordi.
Walter Benjamin, ibidem
Se le collezioni pubbliche sono socialmente meno problematiche e scientificamente più utili di quelle private, sfugge loro la più grande chance di queste ultime. Il collezionista usa la propria passione come la bacchetta del rabdomante, che gli permette di scoprire fonti nuove.
Walter Benjamin, ibidem
Un’eredità il modo più valido per giungere a farsi una collezione.
Walter Benjamin, ibidem
Un collezionista, conoscendo fin troppo bene i suoi pezzi, li tira fuori l’uno dopo l’altro, con amore, ma anche con una certa disinvoltura, senza attendersi novità o sorprese dall'ammirazione e dal piacere del visitatore.
Walter Benjamin, Scritti 1906-1940
[Collezionare significa] accumulare esperienze, guardare e raccogliere, conservare e comunicare. L’uomo ha già cominciato la sua evoluzione collezionando. Che cosa sono le grotte dipinte se non una forma di comunicazione, e una collezione?
Alberto Bolaffi, intervista su La Stampa, 2015
Il Novecento, con il suo rapidissimo progresso tecnologico, ha prodotto una quantità smisurata di oggetti collezionabili e collezionati.
Alberto Bolaffi, ibidem
Non c’è nessun oggetto di collezione che sia nato già a fini collezionistici (in tal caso è una patacca).
Alberto Bolaffi, ibidem
Prima dell’età moderna collezionare era quasi un obbligo per i ricchi e i potenti, per ragioni che andavano dal prestigio alla mistica. Collezionare significava sapere
Alberto Bolaffi, intervista su La Stampa, 2015
Io sono un clown, e faccio collezione di attimi.
Heinrich Böll, Opinioni di un clown, 1963
Colleziona, colleziona, qualcosa resterà
Marco Belpoliti, su La Stampa, 2015
Cos'è in definitiva una collezione? Un mondo dentro il mondo.
Marco Belpoliti, ibidem
Il collezionista è visto come un uomo possessivo, competitivo, che trasferisce sulla sua collezione rivalità e conflitti, e sfida con le sue «cose» l’Altro, il rivale assente, o solo fantasticato. Farebbe qualunque cosa pur di completare la propria collezione sapendo nel fondo di se stesso che nessuna collezione è mai esaustiva, e quando lo diventa perde immediatamente ai suoi occhi qualsiasi valore.
Marco Belpoliti, ibidem
Il fine giustifica i mezzi nel movimento della collezione.
Marco Belpoliti, ibidem
Mania, nevrosi, stravaganza, orgoglio, ossessione, sono gli stati d’animo degli uomini e delle donne che collezionano; le difficoltà eccitano la loro fantasia e sviluppano la loro volontà.
Marco Belpoliti, su La Stampa, 2015
Ciò che nel collezionismo è decisivo, è che l’oggetto sia sciolto da tutte le sue funzioni originarie per entrare nel rapporto più stretto possibile con gli oggetti a lui simili. Questo rapporto è l'esatto opposto dell’utilità, e sta sotto la singolare categoria della completezza. Cos'è poi questa «completezza»? Un grandioso tentativo di superare l'assoluta irrazionalità della semplice presenza dell'oggetto mediante il suo inserimento in un nuovo ordine storico appositamente creato: la collezione
Walter Benjamin, Scritti 1906-1940
È raro che i collezionisti si presentino al pubblico come tali. Desiderano passare per scienziati, per esperti, all'occorrenza anche per proprietari, ma molto di rado per ciò che pure soprattutto sono: per amatori.
Walter Benjamin, ibidem
Epoca, luogo, fabbrica, proprietario da cui proviene - tutti insieme, per l’autentico collezionista, formano in ogni singolo oggetto della sua proprietà una magica enciclopedia che nella sua sostanza è il destino dell’oggetto.
Walter Benjamin, ibidem
Il più stravagante collezionista e innamorato si mantiene vicino al bambino più di quanto non faccia il candido pedagogo che si mette nei suoi panni. Giacché bambino e collezionista, e persino bambino e feticista si collocano sullo stesso terreno, per quanto ovviamente su versanti diversi.
Walter Benjamin, ibidem
I collezionisti sono fisiognomia del mondo delle cose. È sufficiente osservarne uno e badare a come tratta gli oggetti della propria vetrina. Si direbbe che appena li tiene in mano appaia ispirato da essi, abbia l’aria di un mago che attraverso di essi guardi nella loro lontananza.
Walter Benjamin, ibidem
I collezionisti sono persone dotate di un istinto tattico; secondo la loro esperienza, quando vanno all'assalto di una città sconosciuta, la più piccola bottega di un antiquario può rappresentare un fortino e la più sperduta cartoleria una posizione chiave da conquistare.
Walter Benjamin, ibidem
I grandi fisiognomici - e i collezionisti sono fisiognomici del mondo delle cose - si fanno interpreti del destino. Basta osservare come un collezionista maneggia gli oggetti della sua vetrina. Appena li tiene in mano, pare guardare ispirato attraverso di loro, nelle loro lontananze.Tanto potrei dire del lato magico del collezionista.
Walter Benjamin, ibidem
Il collezionista è il vero inquilino dell'intérieur. Egli si assume il compito di trasfigurare le cose. È un lavoro di Sisifo, che consiste nel togliere alle cose, mediante il suo possesso di esse, il loro carattere di merce. Ma egli dà loro solo un valore d ’amatore invece del valore d’uso.
Walter Benjamin, ibidem
Il collezionista si trasferisce idealmente, non solo in un mondo remoto nello spazio o nel tempo, ma anche in un mondo migliore, dove gli uomini, è vero, sono altrettanto poco provvisti del necessario che in quello di tutti i giorni, ma dove le cose sono libere dalla schiavitù di essere utili.
Walter Benjamin, ibidem
Il fenomeno del collezionismo perde il suo senso con il venir meno del suo soggetto. Quando delle collezioni pubbliche possono essere più corrette dal punto di vista sociale e più utili da quello scientifico rispetto a quelle private - è soltanto in queste che gli oggetti affermano i loro diritti.
Walter Benjamin, ibidem
Il motivo più recondito del collezionista può essere forse cosi circoscritto: egli intraprende una lotta contro la dispersione. Il grande collezionista è originariamente toccato dalla confusione, dalla frammentarietà in cui versano le cose in questo mondo.
Walter Benjamin, ibidem
L’esistenza del collezionista è tesa dialetticamente tra i poli dell’ordine e del disordine.
Walter Benjamin, ibidem
La definizione più azzeccata della comunità degli autentici collezionisti è quella dei fedeli del caso, degli adoratori del caso. Non solo perché sanno benissimo che le loro proprietà devono il meglio al caso, ma anche perché vanno essi stessi a caccia, nelle loro proprietà, delle tracce del caso, perché sono fisiognomici convinti che non vi è nulla che possa capitare alle cose di tanto stravagante, imprevedibile, inavvertito da non lasciarvi le sue tracce.
Walter Benjamin, Scritti 1906-1940
La figura del collezionista, che per l’osservatore risulta col tempo sempre più affascinante, non è finora stata riconosciuta come merita. Si potrebbe credere che nessuna figura avrebbe potuto allettare più di questa i novellieri romantici.
Walter Benjamin, ibidem
Orgoglio, solitudine, amarezza - è questo il lato negativo di certe nature di collezionisti cosi colte e felici. Di quando in quando ogni passione rivela i suoi tratti demoniaci.
Walter Benjamin, ibidem
Per il collezionista, in ciascuno dei suoi oggetti è presente il mondo stesso.
Walter Benjamin, ibidem
Per il collezionista - quello autentico intendo, il collezionista come deve essere - il possesso è il rapporto più profondo che in assoluto si possa avere con le cose: non come se le cose fossero viventi in lui, piuttosto è egli stesso che abita in loro.
Walter Benjamin, ibidem
Quando un grande collezionista pubblica il sontuoso catalogo dei suoi tesori, esibisce bensì una collezione, ma solo in casi rarissimi il suo genio collezionistico.
Walter Benjamin, ibidem
Quanto al collezionista, soltanto il timore di veder salire i prezzi getterà un’ombra sulla sua gioia.
Walter Benjamin, ibidem
Se è vero che ogni passione confina col caos, quella del collezionista confina col caos dei ricordi.
Walter Benjamin, ibidem
Se le collezioni pubbliche sono socialmente meno problematiche e scientificamente più utili di quelle private, sfugge loro la più grande chance di queste ultime. Il collezionista usa la propria passione come la bacchetta del rabdomante, che gli permette di scoprire fonti nuove.
Walter Benjamin, ibidem
Un’eredità il modo più valido per giungere a farsi una collezione.
Walter Benjamin, ibidem
Un collezionista, conoscendo fin troppo bene i suoi pezzi, li tira fuori l’uno dopo l’altro, con amore, ma anche con una certa disinvoltura, senza attendersi novità o sorprese dall'ammirazione e dal piacere del visitatore.
Walter Benjamin, Scritti 1906-1940
[Collezionare significa] accumulare esperienze, guardare e raccogliere, conservare e comunicare. L’uomo ha già cominciato la sua evoluzione collezionando. Che cosa sono le grotte dipinte se non una forma di comunicazione, e una collezione?
Alberto Bolaffi, intervista su La Stampa, 2015
Il Novecento, con il suo rapidissimo progresso tecnologico, ha prodotto una quantità smisurata di oggetti collezionabili e collezionati.
Alberto Bolaffi, ibidem
Non c’è nessun oggetto di collezione che sia nato già a fini collezionistici (in tal caso è una patacca).
Alberto Bolaffi, ibidem
Prima dell’età moderna collezionare era quasi un obbligo per i ricchi e i potenti, per ragioni che andavano dal prestigio alla mistica. Collezionare significava sapere
Alberto Bolaffi, intervista su La Stampa, 2015
Io sono un clown, e faccio collezione di attimi.
Heinrich Böll, Opinioni di un clown, 1963
Il collezionismo è un habitus mentale che può appartenere indifferentemente a ottimi o pessimi soggetti. È sempre bene ricordare questo assunto per non incorrere nel più banale e fuorviante dei luoghi comuni ovvero considerare i collezionisti soltanto come gente antipatica, avida e narcisista.
Vittoria de Buzzaccarini, Zoologicamente parlando, 2005
Non sappiamo perché, e che mai siamo venuti a fare quaggiù: quindi, cerchiamo di passare il tempo nel modo più consono ai nostri gusti. Io non ho altra morale; anzi, sono pronto ad applaudire chi, nato per fare il collezionista di francobolli o di porcellane, non ha che questo scopo nella vita. Egli ha raggiunto la vera felicità.
Arrigo Cajumi, Pensieri di un libertino, 1947/50
Il fascino d'una collezione sta in quel tanto che rivela e in quel tanto che nasconde della spinta segreta che ha portato a crearla.
Italo Calvino, Collezione di sabbia, 1984
Quell'oscura smania che spinge tanto a mettere insieme una collezione quanto a tenere un diario, cioè il bisogno di trasformare lo scorrere della propria esistenza in una serie d'oggetti salvati dalla dispersione, o in una serie di righe scritte, cristallizzate fuori dal flusso continuo dei pensieri.
Italo Calvino, Collezione di sabbia, 1984
Collezionare insetti trafitti è un crimine.
Guido Ceronetti, Insetti senza frontiere, 2009
Ogni collezionista è una controfigura di Don Giovanni.
Sigmund Freud, Minute teoriche, 1892/97
Era uno di quegli uomini che pretendono di rinchiudere l'universo in un armadio. Questo è il sogno di ogni collezionista. E siccome questo sogno è irrealizzabile, i veri collezionisti, come gli amanti, anche nella felicità vengono colti da tristezza infinita. Sanno che non potranno mai chiudere a chiave la terra intera, mettendola in una vetrina. Da qui viene la loro profonda malinconia.
Anatole France, Il libro del bibliofilo, 1874
Ogni collezionista è una controfigura di Don Giovanni.
Sigmund Freud, Minute teoriche, 1892/97
Più che un collezionista, il play-boy è un cottimista.
Roberto Gervaso, Il grillo parlante, 1983
Una volta un uomo trovò nel suo campo una statua di marmo di estrema bellezza. La portò da un collezionista che amava tutte le cose belle, gliela offrì e questi la comprò a un prezzo molto alto. Poi si salutarono. Mentre tornava a casa con i soldi, l’uomo pensò tra sé: «Quanto vale questo denaro! Come si può dare così tanto per un pezzo di pietra scolpita, sepolta e dimenticata sotto terra per un migliaio d’anni?». Il collezionista osservava invece la statua pensando: «Che meraviglia, che vita! Che sogno! È ancora fresca, dopo un dolce sonno di mille anni. Come si può rinunciare a tutto questo per del denaro, arido e inanimato?».
Kahlil Gibran, Il precursore, 1920
Il passato si allontana velocemente, il collezionista d'arte è quello che cerca di trattenerlo.
Fausto Gianfranceschi, Aforismi del dissenso, 2012
Il fine della mia vena di collezionista d'arte: concentrare per quanto possibile intorno a me le emanazioni della bellezza del mondo che migliorano il mio umore e affinano la mia spiritualità.
Fausto Gianfranceschi, Aforismi del dissenso, 2012
Jean de La Bruyère, I caratteri, 1688
I giovani sembrano aver dimenticato i proverbi, ma si rivelano collezionisti di aforismi fin dalla tenera età: su quaderni, diari e libri si trovano riportate le frasi delle cartine dei cioccolatini accanto alle più ciniche e amare considerazioni.
Carlo Lapucci, Dizionario dei proverbi italiani, 2006
L'atteggiamento con cui i collezionisti corteggiano i quadri è romantico solo in apparenza: alla base di tutto non c'è che pura e semplice lussuria.
Steve Martin, Oggetti di bellezza, 2010
La vita è semplicemente una collezione di ricordi, ma i ricordi sono come la luce delle stelle... vivono per sempre.
[Life is simply a collection of memories, but memories are like star light... They live on Forever].
C. W. McCall [1]
Si può e si deve raccogliere - in modo intelligente e piacevole - tutto ciò che amiamo e che appartiene alla persona amata, anche se non abbiamo una casa o un museo a disposizione, perché la poesia degli oggetti collezionati ne è l'autentica dimora.
Orhan Pamuk, Il museo dell’innocenza, 2008
La vera casa di un autentico collezionista deve essere il suo museo.
Orhan Pamuk, ibidem
Sottoposta alla psicoanalisi la figura del collezionista non ne esce bene, e dal punto di vista etico c'è certamente in lui qualcosa di profondamente egoistico e limitato, di gretto addirittura.
Mario Praz, La casa della vita, 1960
Il collezionismo è un vizio, come il vizio del gioco: e non sempre si ispira al bello (come nella raccolta di sassi, di scatole, di fiammiferi, di francobolli), ma risponde a un istinto dell'uomo.
Mario Praz, intervista di Fausto Gianfranceschi, su Il Tempo, 1976
I Goncourt affermano che il collezionismo è una sostituzione dell'erotismo. Allora si può dire che i più grandi collezionisti siano o fossero i sultani perché collezionando donne combinano il collezionismo con l'erotismo...
Mario Praz, ibidem
È più ragionevole sacrificare la propria vita alle donne piuttosto che ai francobolli, alle vecchie tabacchiere, perfino ai quadri e alle sculture. L'esempio delle altre collezioni dovrebbe però ammonirci a cambiare, a non avere una sola donna, ma molte.
Marcel Proust, Alla ricerca del tempo perduto, 1913/27
Nel momento in cui uccidi e incornici quello che catturi, questo ha perso la vera cosa che lo rendeva degno di essere posseduto.
Anna Quindlen, XXI sec. [1]
Collezionare fotografie è collezionare il mondo.
[To collect photographs is to collect the world].
Susan Sontag [1]
Posso capire che si ami far collezione di romanzi per farne bella mostra sugli scaffali della propria libreria; ciò che mi lascia perplesso è che se ne acquistino sempre di nuovi con l’intento di leggerli – e poi li si legga davvero.
Giovanni Soriano, Malomondo, 2013
Un famoso collezionista d’arte sta attraversando il Greenwich Village quando, di fronte a un negozio, vede un gatto spelacchiato leccare avidamente del latte da un piattino. L’uomo sa che quel piattino è molto antico e ha molto valore. Quindi entra con aria disinteressata nel negozio e offre di comprare il gatto. Ma il padrone del negozio dice: «Mi spiace ma il gatto non è in vendita». E il collezionista: «Per favore, ho bisogno di un gatto affamato in giro per casa per prendere i topi. Le do 10 dollari». «Venduto», dice il proprietario del negozio e prende i 10 dollari. E allora il collezionista dice: «Ascolti, mi chiedevo se per 10 dollari non potrebbe darmi anche quel vecchio piattino. Il gatto sembra essercisi abituato. Mi farebbe risparmiare uno dei miei piatti.» E il proprietario dice: «Mi spiace amico. Quel piattino mi porta fortuna: questa settimana ho già venduto 68 gatti!»
Soupy Sales [1]
Ci sono persone [...] che occupano il loro tempo, o quello che ritengono essere il loro tempo libero, con la raccolta di francobolli, monete, medaglie, vasi, cartoline, scatole di fiammiferi, libri, orologi, magliette sportive, autografi, pietre, figurine, lattine vuote, angioletti, cactus, programmi d’opera, accendini, penne, gufi, carillon, bottiglie, bonsai, quadri, tazze, pipe, obelischi di vetro, anatre di ceramica, vecchi giocattoli, maschere di carnevale, e che probabilmente fanno così per tener fuori quella che che potremmo chiamare l’angoscia metafisica, forse perché non riescono a sopportare l’idea del caos come principio sovrano dell’universo, che è il motivo per cui, usando i loro poteri limitati e senza l’aiuto divino, tentano di imporre un certo ordine sul mondo.
José Saramago [1]
Nulla rende lo spirito angusto e geloso come l'abitudine di fare una collezione.
Stendhal, Passeggiate romane, 1829
Ogni collezionismo spinto fino alla mania, dagli innocui francobolli agli inquietanti editti sulle esecuzioni capitali, ha già odore di decomposizione.
Cesarina Vighy, L'ultima estate, 2009
Ho una vasta collezione di conchiglie, che tengo sparse per le spiagge di tutto il mondo. Forse ne avete vista qualcuna.
Steven Wright [1]
Note
- Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
- Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Hobby - Passatempo - Francobolli e Filatelia - Bibliofilia e Amore per i Libri