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Frasi e citazioni sul Gioco d'Azzardo e sui Casinò

Raccolta di aforismi, frasi e  proverbi sul gioco d'azzardo e sul casinò (o casa da gioco). Il termine "azzardo" deriva dal francese "hasard", che è a sua volta dall'arabo az-zahr, "dado"; il gioco dei dadi è stato, infatti, tra i più antichi giochi d'azzardo, giochi che si caratterizzano per avere come fine il lucro, e in cui il "caso" o la "fortuna" svolgono un ruolo predominante rispetto all'abilità del giocatore.

Oggi i giochi d'azzardo sono abbastanza numerosi e sempre più diffusi: lotteria, scommesse, roulette, baccarat, slot machine (detta anche in italiano, e non a caso, macchina mangiasoldi), poker, Blackjack, ecc. Il problema di questi giochi è che possono provocare gravi perdite dal punto di vista economico, e nelle personalità più labili trasformarsi in una sorta di dipendenza, che può sfociare in un vero e proprio disturbo psichico, il "Gioco d'azzardo patologico".

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Un giocatore perde sempre. Perde denaro, dignità e tempo. E se vince,
tesse intorno a sé una tela di ragno. (Moshe ben Maimon)
La dipendenza dal gioco d’azzardo sta diventando un fenomeno dilagante. Non più relegato all'interno del casinò, ha di fatto invaso le tabaccherie, affollate sempre più di slot-machine. In queste piccole Las Vegas, succursali delle grandi case da gioco, si possono perdere anche cifre consistenti. Basterebbe ricordare il caso del Gratta e Vinci, che andrebbe ribattezzato Gratta e Perdi.
Vittorino Andreoli, I segreti della mente, 2013

Se a Montecarlo è possibile dilapidare una grande fortuna, in una tabaccheria con il Gratta e Vinci si consuma in fretta la pensione, oppure il sussidio di cassa integrazione. Variano le cifre, ma l’esperienza è la stessa: perdere tutto, nella speranza di ottenere di più.
Vittorino Andreoli, I segreti della mente, 2013

Il danaio che si spende è sterile, e quel che si gioca è fruttifero.
Pietro Aretino, Dialogo delle carte parlanti, 1543

Gioco d'azzardo. Passatempo il cui piacere consiste in parte nella coscienza dei propri vantaggi, ma soprattutto nello spettacolo delle perdite altrui.
Ambrose Bierce, Dizionario del diavolo, 1911

Giocare (dico del gioco grosso, il gioco d'azzardo che può portare la fortuna favolosa o l'irrimediabile precipizio), giocare non è divertente, nel senso leggiadro della parola. Anzi è una cosa, con quella tensione senza respiro, profondamente faticosa.
Massimo Bontempelli, Il Bianco e il Nero, 1987

Il gioco d'azzardo opera sotto la premessa che l'avidità può essere soddisfatta dalla fortuna.
Rita Mae Brown [1]

Fascino binario del gioco, fra il piacere del vincere e l’estasi del perdere, sfogo d’aggressione amorosa e pulsione infrenabile di morte.
Gesualdo Bufalino, Bluff di parole, 1994

In alcune delle sue manifestazioni, il gioco è estremamente lucrativo o rovinoso e destinato ad esserlo. Ciò non toglie che questa caratteristica si accompagni con il fatto che il gioco, anche nella sua forma di gioco a fine di lucro, rimanga rigorosamente improduttivo. La somma delle vincite, nel migliore dei casi, non può che essere uguale alla somma delle perdite degli altri giocatori.
Roger Caillois, I giochi e gli uomini, 1958

Anche in una civiltà di tipo industriale, fondata sul valore del lavoro, il gusto dei giochi d'azzardo rimane fortissimo, dato che essi propongono il modo esattamente opposto di guadagnare del denaro, o, secondo la formulazione di Th. Ribot, "il fascino di guadagnare tutto in una volta, senza fatica, in un attimo".
Roger Caillois, ibidem

Mentre lo sport è spesso oggetto di sovvenzioni governative, i giochi d'azzardo, nella misura in cui sono controllati dallo Stato, contribuiscono ad alimentare le sue casse. A volte, ne costituiscono addirittura la principale risorsa. L'alea, dunque, per quanto severamente disapprovata, umiliata, condannata, ritrova così diritto di cittadinanza nelle società più razionali e burocratiche, le più lontane dal fascino congiunto del simulacro e della vertigine. Non è difficile capirne la ragione.
Roger Caillois, I giochi e gli uomini, 1958

Il banco non si fa battere dal giocatore. Tutt'al più gli concede l'opportunità di battere sé stesso.
Nick Dandalos [1]

Nessun moglie può sopportare un giocatore d'azzardo come marito, a meno che non sia uno che vinca spesso.
[No wife can endure a gambling husband-unless he is a steady winner].
Thomas Robert Dewar [1]

Perché il gioco sarebbe peggiore di un qualsiasi altro mezzo di far denaro, per esempio, magari del commercio?
Fëdor Dostoevskij, Il giocatore, 1866

Il denaro guadagnato al gioco è due volte più prezioso che il denaro guadagnato lavorando.
Eddie Felson (Paul Newman), in Il colore dei soldi, 1986

Giocando perdiamo tempo e denaro − le due cose più preziose nella vita di un uomo.
[By gaming we lose both our time and treasure - two things most precious to the life of man].
Owen Feltham, Resolves, Divine, Moral, and Political, 1623

Alle tre del mattino l'odore di un casinò, il fumo e il sudore danno la nausea. A quell'ora, il logorio interiore tipico del gioco d'azzardo – misto di avidità, paura e tensione nervosa – diventa intollerabile. I sensi si risvegliano e si torcono per il disgusto.
Ian Fleming, Casinò Royale, 1953

Un altro problema è quello dei giochi d'azzardo. La maggioranza di coloro che fanno scommesse sulla roulette, sui cavalli, giocando a carte, sono ben consapevoli del confine fra «gioco» e «realtà»; puntano soltanto somme la cui perdita non inciderebbe seriamente sulla loro situazione economica, e, insomma, non provocherebbe gravi conseguenze. Una minoranza, i veri «giocatori d'azzardo», sono pronti a rischiare somme di denaro la cui perdita influirebbe sulla loro situazione finanziaria al punto da rovinarli. Ma questo tipo di giocatore non «gioca» veramente: è coinvolto in una forma di vita molto realistica, spesso drammatica.
Erich Fromm, Anatomia della distruttività umana, 1973

I casinò possiedono un segreto, un segreto che custodiscono e proteggono e stimano come il più sacro dei loro misteri. La maggior parte della gente non gioca per vincere, come in genere viene pubblicizzato, venduto, dichiarato e sognato. È una facile bugia che dà alla gente l'alibi per entrare da quelle enormi porte sempre aperte. Il segreto è questo: la gente gioca per perdere. Vengono nei casinò per fare l'esperienza di quell'istante in cui si sentono vivi, in groppa alla ruota della roulette, quando vengono girati come le carte o quando, insieme alle monete, smarriscono nelle fessure anche se stessi. Magari si vantano di qualche vincita, di quella certa notte in cui hanno sbancato il casinò, ma custodiscono come un tesoro, un tesoro prezioso, tutte le volte in cui hanno perso. È una specie di sacrificio rivolto a qualche divinità.
Neil Gaiman, American Gods, 2001

È tutto un azzardo, e l'amore più di ogni altra cosa.
Tess Gerritsen [1]

Ricordate: la regola più importante nel gioco d'azzardo è che vince sempre il banco..
Gossip Girl (Kristen Bell), in Gossip Girl, 2007/12

Il gioco d'azzardo è più triste di una veglia funebre irlandese.
Andrew Greeley, Ascesa all'inferno, 1983

Non esiste il "gioco d'azzardo sociale". O sei lì per strappare il cuore a un altro e divorarlo... o sei un fesso. Se questa scelta non ti piace... non giocare.
Robert Anson Heinlein, Lazarus Long l'Immortale, 1973

Il mio numero fortunato è quattro miliardi. Che non è un gran vantaggio quando giochi al casinò. "Dai, quattro miliardi! Accidenti! Sette. Non mi sono neanche avvicinato. Ho bisogno di più dadi.
Mitch Hedberg [1]

Cos'è la vita se non un gioco d'azzardo?
[What is life if not a gamble?].
F. E. Higgins [1]

Il gioco d'azzardo mina la fibra morale della società.
Gordon B. Hinckley [1]

Non c’è nulla che faccia diventare di moda un uomo più rapidamente, né a metterlo più in vista, del gioco d’azzardo: va del pari con l’ubriachezza; vorrei proprio vedere un uomo educato, gioviale, spiritoso, fosse pure un Catullo o un suo discepolo, mettersi a confronto con uno che ha appena perso ottocento doppie in una tornata.
Jean de La Bruyère, I caratteri, 1688

Migliaia di persone si rovinano al gioco, e dichiarano freddamente di non poter fare a meno di giocare: che scusa! Esiste una passione, per quanto violenta e vergognosa sia, che non possa sostenere questa stessa argomentazione? Sarebbe forse lecito dire che non si può fare a meno di rubare, assassinare, suicidarsi? Un gioco spaventoso, continuo, senza ritegno, senza limiti, in cui si punta soltanto alla totale rovina dell’avversario, in cui si è trascinati dalla brama del guadagno, disperati sulla perdita, estenuati dall'avarizia, in cui si espone sopra una carta o all'alea di un dado il proprio patrimonio, quello della moglie e dei figli, è cosa ammissibile oppure da evitare? Non occorre talvolta farsi maggiore violenza quando, spinti dal gioco alla totale rovina, bisogna perfino privarci di vestiti e nutrimento per darli alla propria famiglia?
Jean de La Bruyère, I caratteri, 1688

Non mi stupisce che ci siano case da gioco pubbliche, vere e proprie trappole tese alla bramosia degli uomini, abissi dove cade e precipita senza ritorno il denaro dei privati, spaventosi scogli contro cui i giocatori vanno a infrangersi e a perdersi; né mi stupisce che da simili luoghi partano emissari per sapere all'ora indicata chi è sbarcato a terra con denaro fresco di un recente bottino, chi vincendo un processo si è visto accreditare una grossa somma, chi ha ricevuto una donazione, chi ha vinto al gioco una posta considerevole, quale figlio di buona famiglia abbia appena riscosso una ricca eredità o quale imprudente funzionario voglia rischiare su una carta i denari della propria cassa. Quello di ingannare è uno sporco e indegno mestiere, è vero; ma è un mestiere antico, arcinoto, praticato in ogni tempo da quel genere di uomini che io chiamo biscazzieri. Sull'insegna che è alla loro porta si potrebbe quasi leggere: Qui s’inganna in buona fede; perché vorrebbero farsi passare per irreprensibili? Chi ignora che entrare e perdere in quelle case è una medesima cosa? Quindi, che essi trovino a portata di mano tanti grulli quanti ne occorrono per il loro sostentamento è un fatto che supera le mie possibilità di comprensione.
Jean de La Bruyère, I caratteri, 1688

Gioco d’azzardo. È il contrario del gioco, ed è assurdo che abbia lo stesso nome. Mentre il gioco è fondato sulla possibilità di maneggiare le proprie forze, il gioco d’azzardo è basato sul rifiuto di agire: in un caso c’è l’azione, nell'altro la passione.
Valerio Magrelli [1]

Un giocatore perde sempre. Perde denaro, dignità e tempo. E se vince, tesse intorno a sé una tela di ragno.
Moshe ben Maimon (Mosè Maimonide), Sha' are ha-Musar, XII sec.

Il gioco è un suicidio senza morte.
André Malraux, La condizione umana, 1933

"Dovete resistere a tutte le tentazioni tranne che a quella del gioco." Disse il parroco di Saint Vincent. "Giusto" commentò il parroco di San Remo. E il pastore di Las Vegas approvò.
Marcello Marchesi, Il malloppo, 1971

Se perdo oggi, non vedo l'ora di vincere domani, e se vinco oggi, posso aspettarmi di perdere domani. Una cosa sicura non è divertente.
Leonard Marx [1]

Non vivi mai così pienamente come quando giochi d'azzardo con la tua vita.
Anthony de Mello, Un minuto di saggezza nelle grandi religioni, 1987

Gioco d'azzardo: il modo sicuro per non ottenere nulla per qualcosa.
[Gambling: The sure way of getting nothing for something].
Wilson Mizner, citato in John K. Hutchens, The Gambler's bedside book, 1977

Se non sei anche solo un po' intimorito quando entri in un casinò, o sei molto ricco o non hai studiato abbastanza i giochi.
Terrence “VP Pappy” Murphy [1]

Casinò e prostitute hanno questo in comune: entrambi cercano di fregarti i soldi e ti rimandano a casa con un sorriso stampato in faccia.
Terrence “VP Pappy” Murphy [1]

Un dollaro vinto è due volte più dolce di un dollaro guadagnato.
[A dollar won is twice as sweet as a dollar earned].
Paul Newman [1]

Nel gioco viene rivissuto, in maniera punitiva (coazione a perdere), il rifiuto della relazione affettiva originaria con i genitori. Il giocatore nevrotico chiede compulsivamente alla “dea fortuna”, surrogato dei genitori, una risposta d’amore e di approvazione. Poiché la risposta che riceve non può essere rassicurante per sempre, egli continua a giocare fino a quando perde, perché solo perdendo prova sollievo.
Paolo Pancheri e Giovanni B. Cassano (a cura di), Trattato italiano di psichiatria, 1992/ 2003

L'amore uccide, come i giochi d'azzardo: la certezza che non potremo mai rifarci.
Daniel Pennac, La passione secondo Thérèse, 1999

Il tema del gioco d'azzardo è onnicomprensivo. Unisce il naturale istinto dell'uomo per il gioco con il suo desiderio di conoscere il suo destino e il suo futuro.
Franz Rosenthal, Il gioco d'azzardo nell'Islam, 1975

In un casinò, la regola principale è di continuare a far giocare i clienti, e di farli tornare il giorno dopo. Più giocano e più perdono. Alla fine becchiamo tutto noi.
Sam "Asso" Rothstein (Robert De Niro), in Casinò, 1995

A Las Vegas ognuno deve controllare gli altri. Siccome i giocatori cercano di battere il casinò, i croupier controllano i giocatori, i cassieri controllano i croupier, gli addetti alla sala controllano i cassieri, i sovraintendenti controllano gli addetti alla sala, i capiturno controllano i sovraintendenti, il direttore del casinò controlla i capiturno, io controllo il direttore del casinò e l'occhio del cielo controlla tutti noi.
Sam "Asso" Rothstein (Robert De Niro), in Casinò, 1995

La roulette non rende a nessuno, se non a chi la possiede. Tuttavia, la passione per il gioco è comune, mentre la passione per il possesso della roulette è ignota.
George Bernard Shaw, Uomo e superuomo, 1903

Il gioco d'azzardo promette ai poveri ciò che la proprietà esibisce ai ricchi: è per questo che i vescovi non osano denunciarlo decisamente.
George Bernard Shaw, ibidem

− Vedi, Lisa, tua madre ha questa strana idea che giocare d'azzardo sia sbagliatino, anche se nella Bibbia dice che va bene.
− Davvero? Dove?
− Ehm... da qualche parte verso la fine...
Homer e Lisa Simpson, in Matt Groening, I Simpson, 1989/...

Il giocatore d'azzardo quanto più è bravo nel suo mestiere, tanto più è disonesto.
Publilio Siro, Sentenze, I sec. a.e.c.

La cosa peggiore che può capitare a un uomo che gioca è vincere
Charles Spurgeon [1]

Bisogna amare il denaro per amare il gioco.
Madame de Staël, L'influenza delle passioni, 1796

Qualcuno una volta mi ha chiesto perché le donne non giocano tanto quanto gli uomini, e gli ho dato la risposta ovvia che non abbiamo abbastanza soldi. Quella era una risposta vera ma incompleta. In realtà, l'istinto delle donne per il gioco d'azzardo è completamente soddisfatto dal matrimonio.
Gloria Steinem [1]

Il gioco d'azzardo è una concorrenza troppo scoperta, senza veli, e come ogni sfacciata nudità offende il senso del pudore.
Max Stirner, L'unico e la sua proprietà, 1844

La maggior parte dei giocatori di casinò si affida troppo al caso quando gioca. Per dirla senza mezzi termini, non ha la più pallida idea di come giocare.
Henry Tamburin [1]

Per quale motivo si proibisce il gioco d'azzardo, mentre alle donne sono consentiti abiti da meretrice che eccitano i sensi? Il pericolo è mille volte maggiore!
Lev Tolstoj, Sonata a Kreutzer, 1891

Il gioco d'azzardo non è un vizio, è un'espressione della nostra umanità. Giochiamo. Alcuni lo fanno al tavolo da gioco, altri no.
Jeanette Winterson [1]

C'è un modo molto semplice per tornare da un casinò con una piccola fortuna: andarci con una grande.
Jack Yelton [1]

Nessuno può vincere alla roulette, a meno che non si rubino i soldi dal tavolo quando il croupier è voltato da un'altra parte.
Anonimo (attribuito ad Albert Einstein)

Proverbi sul Gioco d'Azzardo
  • Al gioco si perde sempre.
  • Al gioco non si vince mai.
  • Al tavolo del gioco siede sempre il diavolo.
  • Chi si vuol riaver, non giochi più.
  • Chi vuol giocare deve mettere il danaro in tavola.
  • Denari di gioco, oggi te li do domani te li tolgo.
  • Giocatori e cavalli non durano a lungo.
  • Giovane giocatore vecchio mendico.
  • I denari di gioco van come il fuoco.
  • Il giocatore è dipinto nudo.
  • Il gioco ha il diavolo in corpo.
  • Il gioco, il letto, la donna e il fuoco non si contentan mai di poco.
  • Il male non è perdere, è volersi rifare.
  • Tutti i giocatori alla fine restano con le mani vuote.
  • Soldi di gioco non fan pro e duran poco.
  • Guadagno di gioco o non dura o rende poco.
  • Il gioco risica la vita e rosica la roba.
  • Il miglior tiro di dadi è non giocarli.
  • Nelle case dei giocatori non manca mai il dolore.
In una casa da gioco non ci sono né padri né figli.
Proverbio cinese

La fortuna non dà mai; presta soltanto.
Proverbio svedese

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Scommesse - Lotteria e Gioco del Lotto - Dadi - Poker