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Aforismi di Paolo Barbieri

Selezione dei migliori aforismi di Paolo Barbieri (Carrara, 1950), aforista italiano, di professione insegnante. I suoi interessi culturali hanno sempre spaziato sia nel settore artistico (letteratura, cinematografia, musica classica, opera lirica), sia in quello scientifico (soprattutto psicoanalisi e fisica).
I seguenti aforismi di Paolo Barbieri sono tratti dai suoi libri: Pentagoni regolari (2017), Vanità e affanni (2019), Sussurri e grida (2020), Salvate la tigre (2022), Lo specchio (2023), tutti editi dalla Joker Edizioni. In appendice anche una raccolta di calembour.
La vecchiaia inizia quando ci accorgiamo di avere sciupato la giovinezza.
(Paolo Barbieri)

Pentagoni regolari
Joker Edizioni, 2017 - Selezione Aforismario

La leggerezza viene a galla dal profondo.

La vita ha un unico verso e nessuna rima.

L’amore ruba agli occhi quel che il labbro tace.

Chi smarrisce la retta via troverà facili scorciatoie.

Le menzogne e il tempo incorniciano gli eroi.

L’infinito ha esaurito il suo spazio.

Gli indipendenti non hanno capo ma hanno testa.

L’anonimato è la tomba dell’arrivista.

Amore: non importa per quanto, importa quanto.

In politica e prostituzione la competenza vale più dell’onestà.

In troppi hanno inventato Dio per averne il brevetto.

Veniamo alla luce e la paghiamo.

L’incomunicabilità tra sordi è la meno frequente.

Per raggiungere la pace dei sensi bisogna perderli tutti.

La politica è libera scelta se non è partito preso.

Una goccia d’improbabile disseta più d’un fiasco vuoto.

Massime: dopo otto parole le vertigini.

La morte è certa, la vita incerta: sale e pepe a tuo gusto.

Così come la morte, l’amore libera dalla prigione esistenziale.

Una montagna d’ambizioni e un atomo di talento sono la chiave del trionfo.

Una persuasiva narrazione è la realtà dei fatti.

L’amabile modestia è la qualità dei dozzinali.

La borsa vuota rende tragico il buon gusto.

È di belle proporzioni chi ha fronte alta e profilo basso.

Per essere inquadrato devi essere quadrato.

I depressi sono quei fortunati che non temono la morte.

La vecchiaia inizia quando ci accorgiamo di avere sciupato la giovinezza.

La giovinezza più dolorosa è imprigionata nel corpo d’un vecchio.

Prima o poi i sogni si realizzano, ma poi è tardi.

Chi crede nel nulla avrà il suo paradiso.

A chi è sicuro di sé non resta che convincere gli altri.

La menzogna più arguta è dare credito a un bugiardo.

Con un brutto soggetto non si fanno buoni dialoghi.

La giovinezza senza amplessi è peggio della vecchiaia con gli acciacchi.

Vanità e affanni 
© Joker Edizioni, 2019 - Selezione Aforismario

Ognuno di noi ha la sua razione di senno volta ad acquisire la giusta dose di follia. 

La certezza della morte dà quella fiducia che non osi sperare dalla vita. 

L’ignoranza è democratica: non fa distinzioni di classe davanti o dietro la cattedra. 

Nei partiti politici la nullità vale uno.

Se finge di crederti è la donna giusta.

Se realizzi i tuoi sogni, li perdi per sempre.

Il filosofo colmo di dubbi è al colmo della saggezza.

L’alta cultura ostacola le comunicazioni terra terra.

In una comunità di idioti è indelicato non apparire tali.

La mia sensibilità finisce dove comincia la tua noncuranza.

Discutetene fra di voi: io ne ho già dubitato con me stesso.

Pensa sempre quel che dici, non dir sempre quel che pensi.

Prima d’uccidere il tiranno prendi informazioni sul successore.

Pondera i consigli che ricevi e non far pesare i consigli che dai.

Il nostro universo continua ad espandersi. Cosa diranno i vicini?

I sogni di chi lavora muoiono all’alba.

Un’orgia di parole non vale l’orgasmo d’un aforisma.

Non si recupera nei nipoti ciò che non si è dato ai figli.

Senza la pubblicità ci faremmo fuorviare dai nostri gusti.

È importante avere molti amici, ma fondamentale è che non siano sinceri.

Quando in autobus ti offrono il posto a sedere sei arrivato al capolinea.

Chi non ha mai pagato per fare sesso se l’è potuto permettere.

Una velata bugia può piacere più della nuda verità.

Nei sogni notturni galleggiamo; in quelli diurni affondiamo.

Sussurri e grida 
© Joker Edizioni, 2020 - Selezione Aforismario

La brama di vita non tollera l’attesa.

Nulla affascina l’imitatore quanto l’inimitabile. 

Il fiore della politica è il girasole.

I miracoli esistono e il denaro lo sa.

La retorica uccide o dà di che vivere.

Amo il prossimo ma voglio scegliermelo.

Fortunato chi reputa breve la durata della vita.

L’orizzonte del burocrate verace è il picco del suo naso.

Tempo di pace: contributi di sangue sul fronte economico.

Già da svariato tempo lo specchio non mi dà buone notizie.

L’indifferenza è risorsa di chi non ha mezzi di difesa più efficaci.

Nulla come la vita coniugale insegna quando parlare e quando tacere.

L’umiltà nell’imparare dai maestri non precluda la volontà di superarli.

È spericolato esser sinceri con se stessi quanto spavaldo è esserlo con gli altri.

Il bello della vita è l’assenza d’uno scopo e chi se lo dà costruisce la sua prigione.

Salvate la tigre
© Joker Edizioni, 2022 - Selezione Aforismario

Al prete confessiamo i piaceri della carne, allo psichiatra i dispiaceri dell’anima.

Temendo ognora il peggio, genuino pessimista non fa mancarsi il meglio.

Mendico di speranze, l’Uomo è tagliato più per la fede che per la logica.

È vera democrazia se anche l’ignoranza è rappresentata in Parlamento.

Il carisma è amplificato dalla povertà di spirito degli estimatori.

In politica è più elegante vendersi che farsi comprare.

Star bene al mondo non sempre significa vivere.

La pensione non ripara cocci di vita lavorativa.

Mai a corto d’opinioni è l’opinione pubblica.

A politici privi d’ipocrisia serve gran talento.

Un matematico può non essere calcolatore.

Se morte tarda, la vecchiaia fa supplenza.

Sono rare le sottigliezze di spessore.

Chi non ha traguardi vive di tappe.

Un niente dice tutto.

Lo specchio
Joker Edizioni, 2023 - Selezione Aforismario

Rimorso, cilicio della coscienza.

L’amicizia si armonizza con chi sa accordarla.

Nessuno è disposto al martirio per un ideale fuori moda.

Con il risolutivo supporto della fantasia mitighiamo l’insignificanza della vita.

Confessa le cattive azioni ma non le buone perché di queste potresti pentirti.

Le democrazie non vantano la perfezione ma quanto di meglio sia stato ideato per dare al popolo la convinzione di poter contare.

Partiti politici: uno solo fa dittatura, due sfoggiano democrazia, tre gestiscono l’ingovernabilità.

La religione predica uguaglianza in terra, ma nell’aldilà, come qua, c’è chi sta su, chi giù.

In Italia i disoccupati non preoccupati superano gli occupati preoccupati.

Natura, ecologia, ambiente: o è un affare o non se ne fa niente.

Ripudia la guerra chi diserta le assemblee di condominio.

Nell’autostima c’è conflitto d’interessi.

Il vero coraggio calcola il rischio.

Calembour d'Astore
  • Al ristorante il critico d’arte ordinò carpaccio con parmigianino. 
  • Soffrisse sulla sedia elettrica: una vita controcorrente, per l’ultimo volt. 
  • Siamo ben capaci di contare i soldi, ma la loro capacità di contare è superiore. 
  • In Italia le tasse non sono imposte e le imposte sono persiane. 
  • Economia a granelli? Non c’è più Caffè. 
  • È un sacco intelligente ma, esaminato, non lo vuota. 
  • 007 mise il giubbotto antiproiettile sotto lo sparato. 
  • Gli avvocati di piccolo calibro sparano aringhe nel foro. 
  • Pensi o nato a nuova vita: te la godrai? 
  • Il cecchino centrò un passante: non c’entrava niente. 
  • Lo scassinatore trovò lavoro per combinazione. 
  • “Il popolo vota”, ma solo i maggiorenni possono astenersi. 
  • Fece fagotto e lasciò l’orchestra. 
  • Finita l’aria, l’affranto mezzo soprano poté finalmente respirare. 
  • La lattaia fuggì col cappuccino lasciando al bar il maritozzo. 
  • Non si corrono rischi se troppo corrono. 
  • Sorpresi ladruncoli novizi dopo la spaccata: reo con fesso.  
  • Il grande allenatore scelse gli 11 titolari senza riserve. 
  • Dice bugie al popolo: ciurma la ciurma. 
  • Aspirava la bionda: tra dita fu incenerita. 
  • Infermiere di manicomio: uno strapazzo. 
  • Rigore a cucchiaio: coltellata al portiere. 
  • Un investimento sbagliato investe l’investitore e non l’investito. 
  • Fantasia: chiuso per esaurimento. Per l’usato, premi pulsanti di consuetudine. 
Libro di Paolo Barbieri
Libro di Paolo Barbieri
Pentagoni regolari
Editore: Joker Edizioni, 2017

Un libro di aforismi come regolare scarica di mitra, o altrettanto regolare goccia che, secondo il vecchio adagio, scava la pietra (ma può anche tramutarsi in perversa tortura). Paolo Barbieri ci consegna una nutrita serie di riflessioni in forma aforistica il cui aspetto formale colpisce immediatamente: si tratta infatti di testi di lunghezza quasi identica, e quasi tutti contenuti entro le due righe. Un dato, questo, che non può essere trascurato: l'autore, che non sottovaluta né tace le proprie colpe e debolezze, nondimeno spara con voluta nettezza e icasticità le proprie riflessioni. Però non spara a caso, non sventaglia: prende piuttosto bene la mira e colpisce, senza chiedersi con artificiosa letterarietà se il bersaglio stia più o meno in alto.

Note

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