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Frasi motivazionali di David Goggins

Selezione di frasi e citazioni di David Goggins (Buffalo, 1975) atleta e motivatore americano, ex Navy SEAL, le forze speciali della Marina degli Stati Uniti. Secondo le parole dello stesso Goggins: 
"I SEAL incarnavano tutto ciò che mi mancava: l’orgoglio, la dignità e l’eccellenza che deriva dall’aver ricevuto il battesimo del fuoco, dall’essere stati massacrati e aver trovato la forza per andare avanti chissà quante volte. Erano l’equivalente umano della spada più robusta e affilata che si possa immaginare. Sfidavano il pericolo, sopportavano i colpi per tutto il tempo necessario e anche oltre, fino a diventare intrepidi e letali".
Foto di David Goggins
La vita è un grande gioco mentale. Il tuo unico avversario sei tu. (David Goggins)

Niente può fermarti
Can't Hurt Me, 2018 - Selezione Aforismario

In ogni città, in ogni paese, nel mondo intero, milioni di persone vagano per le strade con un’espressione vacua da zombie, assuefatte alle comodità, adottando una mentalità vittimistica e ignorando il loro autentico potenziale.

Tutti noi abbiamo il potenziale per diventare molto migliori di quelli che siamo.

Solo tu puoi dominare la tua mente, requisito necessario per vivere con audacia e raggiungere quei traguardi che la maggior parte delle persone considera al di là delle proprie capacità.

Ci vuole coraggio per realizzare i propri sogni nel cassetto e non morire come uno smidollato di merda. Sfida te stesso!

Riconosci le vere cause dei tuoi limiti e trasformerai quella negatività in energia per spiccare il volo. E i fattori che ti ostacolano si tramuteranno in una pista di decollo!

Le ore e i giorni evaporano come rivoli nel deserto. Ecco perché occorre essere duri con se stessi, ma sempre con l’intento di migliorarsi.

Qualunque sia il tuo scopo, dovrai assumerti la responsabilità di tutti i piccoli passi necessari a conseguirlo. Il miglioramento personale richiede dedizione e autodisciplina.

Il primo passo verso una mente corazzata è uscire regolarmente dalla propria comfort zone.

Spesso preferiamo concentrarci sui nostri punti di forza anziché sulle nostre debolezze. Sfrutta il tempo che hai a disposizione per trasformare le seconde nei primi.

Tutto nella vita è una sfida psicologica! Ogniqualvolta ci lasciamo travolgere dai drammi, grandi o piccoli, dimentichiamo che, per quanto profondi siano il dolore e lo strazio, hanno sempre una fine. E ce lo scordiamo proprio nel momento in cui lasciamo agli altri il controllo delle nostre emozioni, esito tanto più probabile quando la sofferenza raggiunge il culmine.

È importante dare tutto quando si è allo stremo perché, così facendo, la mente diventa inscalfibile. 

Non dimenticare mai che le sofferenze fisiche ed emotive hanno sempre un limite! Alla fine tutto passa. Sorridi al dolore e vedrai che sparirà, anche solo per qualche secondo. Se ci riesci, potrai inanellare via via un istante all’altro e resistere più a lungo del previsto, ricevendo un’insperata iniezione di energia. 

Spesso la chiave della vittoria sta nel dare tutto quando si è allo stremo.

Se si tratta di una prova fisica impegnativa, prima di poter succhiare la linfa del tuo avversario dovrai sconfiggere i demoni che ti tormentano. Ovvero provare a rispondere alla semplice domanda che sicuramente ti spunterà in testa come la nuvola di un fumetto: «Cosa ci faccio qui?» Se sarai stato in grado di anticiparla e avrai già la risposta pronta, ti basterà una frazione di secondo per ignorare il momento di debolezza e proseguire. Per continuare a lottare devi sapere perché lo fai!

L’unico modo sicuro per fallire è mollare subito.

A volte gli imprevisti si abbattono su di noi scatenando il caos, e in quei frangenti anche i più coraggiosi devono essere pronti ad assumersi rischi e incarichi apparentemente al di sopra delle loro possibilità.

Pochissime persone si sforzano di controllare l’insorgere dei pensieri negativi. La stragrande maggioranza ne è schiava.

Non c’è da vergognarsi di finire al tappeto; la vergogna sta nel gettare la spugna.

Per sviluppare una mente corazzata – che sia inscalfibile e a prova di proiettile – è necessario risalire alla fonte delle proprie paure e insicurezze.

Il motore di un razzo non si accende senza una scintilla. Abbiamo tutti bisogno di scintille, di piccoli traguardi che alimentano quelli più ambiziosi. 

Datti degli obiettivi ambiziosi prima di ogni allenamento e lascia che le vittorie passate ti portino a stabilire nuovi record personali.

Quanto potenziale lasciamo inespresso senza nemmeno accorgercene. È normalissimo accontentarsi di meno del nostro meglio: sul lavoro, a scuola, nei rapporti con gli altri, sul campo da gioco o sul tracciato di gara. Ci accontentiamo e insegniamo ai nostri figli a fare lo stesso.

Ho imparato che solo spingendomi oltre il dolore, la sofferenza e i limiti percepiti riesco a ottenere di più dal punto di vista mentale e fisico. Questo vale sia per le gare di endurance sia per la vita in generale. E penso che lo stesso valga anche per te.

La maggior parte delle persone si ferma intorno al quaranta per cento del massimo sforzo. Anche quando sentiamo di aver raggiunto il limite, c’è un altro sessanta da cui attingere. 

Capisco la tentazione di rassegnarsi, ma so anche che quell’istinto proviene dal desiderio di tranquillità, ed è una bugia. È il tuo cervello che cerca un rifugio, che non vuole aiutarti a crescere, che anela allo status quo anziché alla grandezza.

Sappiamo che la vita è dura, eppure messi davanti all’evidenza dei fatti ci piangiamo addosso.

La mente umana è una forza della natura, l’arma più potente che abbiamo, ma resta spesso inutilizzata. 

Se vuoi andare controcorrente in un mondo che va rammollendosi ogni giorno di più, dovrai entrare in guerra con te stesso e crearti una nuova identità. 

La vita è un grande gioco mentale. Il tuo unico avversario sei tu.

Il talento non è un requisito necessario, è tutta questione di cuore e di duro lavoro. Bisogna affrontare una sfida implacabile dietro l’altra e dare sempre di più.

La nostra cultura è ormai dipendente dalle scorciatoie, dai life hack, dall’efficienza. Tutti sono a caccia della formula magica per raggiungere il massimo risultato con il minimo sforzo. Certo, con un po’ di fortuna questa attitudine ti consentirà di raggiungere una parvenza di successo, ma non renderà la tua mente inscalfibile né ti porterà a essere padrone di te stesso.

La mia motivazione non ha niente a che vedere con l’atletica. Lo faccio per essere pronto ad affrontare la vita, lo sport di resistenza più faticoso di tutti. 

Non importa chi tu sia, la vita ti darà sempre l’occasione per dimostrare la tua unicità.

Neanche i migliori sono sempre disposti ad andare fino in fondo. Quando raggiungono un certo traguardo, si rilassano e si godono i frutti di quanto hanno creato. C’è un’altra parola per descrivere questa attitudine: rammollirsi.

La vita è un gioco troppo dinamico: chi non migliora sta peggiorando.

Essere un vero leader vuol dire accogliere lo sfinimento, detestare l’arroganza e non guardare mai dall’alto in basso l’anello più debole della catena. Combattere per i propri uomini e dare il buon esempio. 

Più le difficoltà appaiono insormontabili, più dolce è il sapore del successo.

Il fallimento è solo una pietra su cui costruire i futuri successi.

La maggior parte delle guerre si vince o si perde nel cervello.

La presunzione è un peso morto, liberatene. Non concentrarti su ciò che credi di meritarti, ma su ciò che sei disposto a guadagnarti.

Tutti prima o poi falliscono. La vita è ingiusta e non soddisferà ogni tuo capriccio.

La partita della vita, quel cazz* di gioco mentale senza tabelloni segnapunti né arbitri, termina solo quando siamo morti e sepolti.

Il mondo è pieno di persone insicure e invidiose. Anche tra i nostri parenti o amici. Sono terrorizzate dal fallimento, ma anche dai nostri successi.

Ciascuno di noi è il peggior detrattore di se stesso, perché l’insicurezza è una reazione naturale a qualsiasi tentativo di cambiare la propria vita in meglio. Non possiamo impedirle di sorgere, ma possiamo neutralizzarla alla radice – insieme a tutto il chiacchiericcio inutile – con un semplice interrogativo: E se…?

Note
Vedi anche frasi e citazioni di: Wim Hof - Anthony Robbins